Venerdì, 27 Luglio 2012 10:53

olafur arnalds

VERUCCHIO FESTIVAL

Venerdì 27 luglio


OLAFUR ARNALDS
Un viaggio che fonde l’elettronica con la musica classica
Ore 21,30
Sagrato Chiesa della Collegiata
ingresso euro 18,00 + 1,80 prevendita


TOMOKO SAUVAGE
Ore 23,30
Rocca Malatestiana
ingresso euro 5,00


Infoline: Pro Loco Verucchio tel. 0541 670222
prevendita: Pro Loco Verucchio
www.bookingshow.it - www.vivaticket.it – www.ticketone.it


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COLLEGIO DEI REVISORI, IL CONSIGLIO CONFERMA ZANZANI (PRESIDENTE), SPADA, PIAZZOLLA. LE MOTIVAZIONI DI MARCELLO (PDL) E PICCARI (PD)


Il Consiglio comunale di Rimini ieri sera ha nominato i suoi revisori dei conti. Con votazione per appello nominale a scrutinio segreto è arrivata la riconferma per il triennio 2012 – 2015 per Monica Zanzani (nominata successivamente anche presidente del collegio), Alessandro Spada, Angela Piazzolla. Ha prevalso la linea bipartisan che ha unito nel voto Pd e Pdl anche perché, dicono, i tempi per l’applicazione del decreto del governo sono troppo lunghi e i rischi per un Comune senza revisori sono diversi.


E’ verosimile che nuovi revisori sorteggiati non possano arrivare prima del 2013”, spiega il presidente della prima commissione, Nicola Marcello (Pdl). L’unica alternativa istituzionale alla votazione di ieri sera, secondo Marcello sarebbe stata “quella di chiedere il rinvio della votazione ed assumersi la responsabilità di rimanere eventualmente per un periodo anche lungo senza Collegio dei revisori in attesa di dare piena applicazione alla nuova legge 123 del Ministero dell’Interno”. Un’assenza, però, quella dei revisori che, avverte Marcello, avrebbe condotto col tempo il Comune a conseguenze estreme. “Secondo la legge 267 del 2000 (il testo unico degli enti locali) l’assenza di revisori è uno dei motivi per lo scioglimento di un consiglio comunale”.


La protesta degli oppositori (Mov5Stelle, Sel e Idv), quella di estrarre a sorte due nomi tra i 39 iscritti all’albo da votare successivamente in consiglio, secondo Marcello è stata uno “spot solo demagogico, giornalistico, populistico e poco serio di fronte alla scelta di professionisti su cui gravano sempre più responsabilità civili, amministrative e penali a fronte di un compenso lordo di poco più di 13mila euro annui”.


La legislazione vigente prevede la votazione per scrutinio segreto del Collegio dei revisori. La prorogatio può essere di massimo 45 giorni e pertanto dalla decorrenza naturale del nuovo triennio si sarebbe potuto guadagnare tempo fino al 15 di settembre compreso. Il decreto che introduce il sorteggio, invece, entrerà in vigore il 30 settembre. “Esso prevede la scelta del Collegio dei Revisori a sorteggio dalla Prefettura , ma i partecipanti al bando devono aver maturato almeno 10 anni di iscrizione nell’ Albo dei revisori, due incarichi simili in Comuni paritetici ed essere in regola con i crediti formativi. Per l’applicazione di tale norma futura la nostra Prefettura deve pertanto predisporre bando ad “hoc” che certamente non può al momento fare”. Da qui l’ipotesi lanciata da Marcello di una possibile applicazione della riforma a Rimini non prima di un anno.


Per il Pd, il consigliere Enrico Piccari spiega che la possibilità di anticipare la scelta dei revisori per sorteggio è stata vagliata, “ma la cosa è risultata tecnicamente inattuabile, così come non è possibile prorogare il mandato del Collegio sino all’entrata in vigore della medesima normativa, pena la decadenza del Collegio dei Revisori con conseguente nullità di tutti i provvedimenti del Comune”.


La legge attuale, spiega Piccari, garantisce appieno l’imparzialità dell’organismo di garanzia e “fuori da certe facili demagogie oggi imperanti, va rilevato che fra i limiti della futura normativa vi è quello di assegnare non alla responsabilità ma al caso la nomina dei revisori da una lista di contabili iscritti da dieci anni all’albo dei revisori contabili che abbiano ricoperto ininterrottamente negli ultimi sei anni il ruolo di revisore. Succederà che in nome della ‘anti-politica’, tale ruolo sarà in futuro esclusivamente garantito ad un ristrettissimo numero di professionisti che abbiano maturato l’anzianità di servizio”.

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NEVONE: ECCEZIONALE. E IL FONDO DI SOLIDARIETA’ UE INTANTO APRE ALLE AZIENDE AGRICOLE


E’ ufficiale: il nevone di febbraio è stato eccezionale. Pubblicato ieri in Gazzetta decreto ministeriale del 4 luglio che riconosce l’eccezionalità delle precipitazioni nevose tra il 31 gennaio e il 20 febbraio 2012. Precipitazioni che hanno particolarmente interessato il territorio provinciale riminese che ha contato danni per 27 milioni di euro.


Questo significa che il chiavistello del famigerato Fondo di solidarietà si è schiuso a beneficio, per ora, delle imprese agricole della Valmarecchia, che potranno presentare domanda di aiuto entro 45 giorni a partire da ieri: la scadenza è pertanto fissata per sabato 8 settembre 2012.

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FALLIMENTO RGA ITALCAVA: DOPO 30 ANNI IN ARRIVO I SOLDI PER I CREDITORI


Dopo trent’anni dalla dichiarazione del fallimento della Rga Italcava spa di Villa Verucchio, il curatore fallimentare ha depositato un nuovo piano di riparto che prevede la distribuzione di alcune somme di denaro ai creditori, compresi i lavoratori che, all’epoca, tramite il sindacato, ne avevano fatto domanda. I soldi saranno versati agli eredi nel caso il creditore sia passato a miglior vita.


Gli assegni per i creditori arriveranno al sindacato (domicilio prescelto dai lavoratori al momento della domanda di “insinuazione al passivo”) ed è per questo che la Cgil di Rimini invita chi abbia diritto all’indennizzo a chiamare i numeri 0541-779911 o 366-4233681 che saranno attivi anche questo sabato dalle 9 alle 13, lunedì 30 luglio dalle 9 alle 19 e durante tutto il mese di agosto. Si potranno ricevere informazioni sulla posizione debitoria e sulle modalità di recupero delle somme.

Venerdì, 27 Luglio 2012 09:19

GIORNALAIO 27.07.2012

Rubriche

ERRANI RINVIATO A GIUDIZIO. AERADRIA 10 MILIONI DAI SOCI (IN PRESTITO). FULGOR VIA AI LAVORI (IL TAR BOCCIA IL RICORSO). MULTE, AUSILIARI SOTTO SCORTA. IL GOVERNO SALVA ANTHEA. NOMINE: BULLETTI E MOROSINI


Su tutti i quotidiani le reazioni e i fili della vicenda. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, è tra i rinviati a giudizio per l’inchiesta Terremerse (indagini chiuse in marzo). Udienza preliminare fissata al 7 novembre.


Aeroporto internazionale


L’assemblea dei soci. “Ieri il presidente di Aeradria, Massimo Masini, ha pressato tutti i soci. «La ricapitalizzazione di 7 milioni di euro (già approvata) va fatta subito». Un messaggio lanciato in particolare a Riccione che non sta pagando il dovuto. E’ quasi certo a questo punto che Aeradria si farà prestare 10 milioni di euro dai soci (Rimini Fiera e Camera di commercio su tutti), anziché dalle banche”, secondo Manuel Spadazzi, il Resto del Carlino (p.3). Pubblicati anche i dati sull’indotto del Fellini 970 milioni quasi esclusivamente ricavati da turisti e commercianti russi.


Revisori dei conti


L’‘opposizione’ sorteggia due nomi prima del Consiglio. “Si tratta di due donne. Entrambe sarebbero alla prima esperienza per il ruolo. Bigucci e Girolimini non sono ovviamente i nomi giusti che usciranno dalla votazione in aula. «Ma di sicuro - spiegano i consiglieri - cinque voti a testa, cioè i nostri, li prenderanno»”, Corriere Romagna (p.10).


Il paradosso


“Quante persone ci vogliono per elevare una multa? La risposta, perlomeno a Rimini, è: tre. A quanto pare, infatti, il primo cittadino non avrebbe ancora emanato il decreto che autorizza i sei nuovi ausiliari del traffico riminesi, usciti vincitori dalla gara pubblica indetta dal Comune nel mese di aprile (e che ha visto la partecipazione di oltre cento candidati), ad appiccicare le sanzioni sui tergicristalli delle automobili in contravvenzione. Così, dallo scorso 16 luglio, quando cioè sono entrati ufficialmente in servizio (anche se la loro effettiva assunzione risale più indietro nel tempo), i sei ausiliari se ne vanno in giro per le strade di Rimini coadiuvati da due vigili urbani”, La Voce di Romagna (p.13).


La municipale chiude locale a Marina centro


“SEQUESTRATO il Lady Godiva. Lo storico night di Marina Centro si è visto mettere i sigilli l’altra notte dagli agenti della Polizia municipale. Scattati nientemeno che per la mancaza della licenza di intrattenimento. Il locale non solo è stato chiuso e riaprirà soltanto quando salterà fuori la licenza, ma il titolare è stato denunciato dai vigili urbani per avere proseguito l’attività, nonostante le disposizioni di chiudere i battenti”, il Carlino (p.7).


Casa del cinema il cantiere può partire


“I lavori per far rinascere il cinema Fulgor possono partire. Il Tar ha infatti respinto il ricorso presentato dalla ditta Carli 1979, che aveva impugnato l’aggiudicazione dell’appalto milionario di palazzo Valloni da parte dell’Ati Conscoop- Franchini di Rimini. Secondo il giudice amministrativo l’impresa pesarese (arrivata seconda in graduatoria) ha interpretato il bando in maniera eccessivamente formale e dunque ha respinto il ricorso (che era legato a questioni relative alla presentazione dei curricula)”, Nuovo Quotidiano (p.8).


Aria pulita


“Contro l’inquinamento, arriva il maxi accordo regionale sulla qualità dell’aria: stop al traffico il giovedì già dal primo ottobre e domeniche ecologiche. Contro le emergenze, verranno abbassati i riscaldamenti centralizzati di un grado e per favorire il trasporto su bus e gli spostamenti eco-compatibili, maxi investimento da 35 milioni di euro. Soddisfatto, ma non troppo, il Comune di Rimini: «Va fatto di più: ci vuole uno sforzo maggiore tenendo conto delle diversità territoriali»”, Corriere (p.6).


Non tutti sono d’accordo. “«No ai blocchi inutili per l’inquinamento e dannosi per le attività commerciali», rincara la dose la Confcommercio riminese. L’associazione di categoria si prepara già alla serrata, contro le nuove disposizioni approvate ieri a Bologna”, il Carlino (p.10).


Salve le società in house


Dopo la sentenza della corte costituzionale. “Anthea è salva. Merito dell'emendamento approvato approvato mercoledì dalla commissione bilancio al Senato. Ai tagli della spending review, che nel testo iniziale prevedeva lo scioglimento entro il 31 dicembre 2013 di tutte le società controllate da pubbliche amministrazioni, scamperanno non solo le società che "svolgono servizi di interesse generale" ma anche tutte quelle degli enti locali”, Nuovo Quotidiano (p.9).


Romagnoli d''esportazione' e altre nomine


IL PROCESSO più importante del Paese nelle mani di un giudice riminese. Sarà infatti Piergiorgio Morosini, 49 anni, cattolichino, ma da 18 anni magistrato antimafia a Palermo, il gip dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Dodici imputati, accusati di essersi accordati con i boss per interrompere la stagione delle stragi ’92-93. Nella lista ci sono gli ex ministri Dc Calogero Mannino e Nicola Mancino (che risponde solo di falsa testimonianza) , politici come il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, carabinieri del Ros (Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno), e mafiosi come Riina, Provenzano, Bagarella e Brusca, oltre a Massimo Ciancimino”.


“IL PROFESSOR Carlo Bulletti sarà uno dei cinque consulenti delle cui competenze si avvarrà la ‘Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali’”, il Carlino (p.9).

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CONTROVERSIE TRA UTENTI E GESTORI DEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE, A RIMINI SI CONCILIERANNO IN TELECONFERENZA


Nei primi sei mesi del 2012 da Rimini 119 le domande ricevute dal Corecom di richiesta di conciliazione in cause tra cittadini e aziende di telecomunicazione. Di queste 106 si concluse positivamente con un importo medio d’indennizzo superiore a quello regionale (tra i 300 e i 500 euro) e cioè di 614 euro. Svariate le ragioni per cui i cittadini ricorrono. Riguardano principalmente i disservizi legati alle fatturazioni (29%), al recesso (22%), al malfunzionamento (11%), alla portabilità del numero (9%), alla trasparenza (6%), alla disattivazione (5,5%).


La novità è che da ottobre a Rimini (presso l’urp) aprirà uno sportello che permetterà ai cittadini di risolvere in teleconferenza con il Corecom le conflittualità tra cittadini e le aziende di telecomunicazione alla presenza di un conciliatore. “Un passo importante, specie in un periodo difficile e delicato come questo, che consentirà ai riminesi, senza sobbarcarsi di spese di trasferta o legali, di vedere riconosciute le proprie ragioni”.

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AREA VASTA SANITA’: LA CGIL STRIGLIA TUTTI, SOPRATTUTTO I POLITICI E LA LORO SCARSA VOLONTA’


Quello che manca alla realtà di una sanità romagnola ‘unita’ è la volontà politica, lo dicono le Camere del lavoro romagnole bensì “alla luce del dibattito attuale, si può dire che spesso hanno prevalso logiche competitive e divaricanti tra i territori, al di là delle dichiarazioni formali più volte espresse”.


Secondo il sindacato “porre il tema dell’Azienda unica, senza aver nemmeno realizzato l’integrazione già condivisa di area vasta Romagna ci pare una scelta sbagliata, in particolare rispetto ai bisogni dei cittadini (è importante confermare la prossimità dei servizi ai cittadini e la centralità del territorio nella scelta del modello emiliano romagnolo). Dovrebbe essere la Regione stessa a individuare “degli obiettivi annuali per le Aziende sanitarie, dovrebbe dare più forza alla realizzazione delle scelte di integrazione di Area Vasta”.


La Cgil, inoltre, richiama tutti all’ordine, a “qualificare la discussione per non alimentare l’idea sbagliata che con questa ‘semplice’ soluzione si risolvano i problemi della sanità e per non demotivare chi, ogni giorno, lavora per proporre soluzioni innovative e condivise”.

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AEROPORTO FELLINI, AERADRIA HA FRETTA DI CHIUDERE LA RICAPITALIZZAZIONE


Aeroporto Fellini: Aeradria ha fretta di chiudere il capitolo ricapitalizzazione. Se ne è parlato questa mattina durante l’assemblea dei soci. Quelli “principali, in testa la Provincia di Rimini, stanno completando – dice la nota di Aeradria – gli atti e gli adempimenti per provvedere con urgenza ai primi e significativi versamenti economici conseguenti all’aumento di capitale da 7 milioni”, perché i creditori hanno perso la pazienza.


Il bilancio 2011, perdita finale di 2milioni (862mila 597 euro da oneri bancari e poco più di 1,1 milioni da ammortamenti per investimenti strutturali), invece sarà approvato nella prossima assemblea.


Rispetto all’indotto generato dall’aeroporto internazionale, sono gli stranieri (leggasi pure russi) a fare la parte del leone. Da sommare ci sarebbero le spese di natura turistica dei passeggeri che arrivano a 335milioni 660mila euro, le spese di tipo commerciale dei turisti russi ammontano a 35 milioni quelle dei commercianti russi a 150 milioni. Per un totale di 970 milioni. Questo secondo il bilancio sociale e di sostenibilità 2011 commissionato allo studio Fraternali.

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LA LEGGE REGIONALE SUGLI ASILI LASCIA I BIMBI SENZA TAGESMUTTER? L’ASSOCIAZIONE RIMINESE ARENDT FA RICORSO


In consiglio regionale ha prevalso la linea sinistra del Pd, perché in realtà gli ex margheriti una certa apertura alla cosa avevano avuto modo di dimostrarla. Morale della favola alla fine le ‘mamme di giorno’, le tagesmutter, non ce l’hanno fatta. Ragion per cui l’associazione riminese Hannah Arendt, in accordo con le realtà interessate di Bologna, Modena e Parma, ha messo già la cosa in mano all’avvocato: sarà ricorso.


“Questa legge – spiega Giuliana Moretti, fondatrice della Harendt – impedisce la nascita e la sopravvivenza (laddove già esistono) delle iniziative che possono rispondere ai bisogni delle famiglie perché non solo introduce il discorso del diploma magistrale o pedagogico (e dal 2015 la laurea specifica, ndr), ma va proprio a vietare i sevizi conciliativi al di fuori dalla casa del bambino”, vieta cioè la forma stessa del servizio. Un provvedimento, definito da diversi consiglieri in sede di dibattito decisamente antisussidiario e fortemente ideologico, che ancor peggio ha la prerogativa di “negare una realtà che c’è”.


Il testo approvato dalla Regione, in definitiva, dimostra come “la legge quando ha una preoccupazione eccessiva di tutelare finisce per imbrigliare, come è successo con le tagesmutter”, spiega Giuliana Moretti. “Fermo restando che è doveroso tutelare i nostri piccoli da iniziative allo sbaraglio, situazioni che possono certamente venire a crearsi. Questo non vuol dire però allo stesso tempo impedire anche alle iniziative buone di svilupparsi”.


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ACCORDO PER LA QUALITA’ DELL’ARIA, GIOVEDI’ SENZA TRAFFICO DA OTTOBRE. VISINTIN: NON BASTA


In Regione questa mattina si è firmato l’accordo triennale per la qualità dell’aria. In ballo, questa la novità, interventi strutturali per 35 milioni di euro “per promuovere la mobilità sostenibile e incidere in modo significativo sulla qualità dell’aria”. Torneranno inoltre le limitazioni alla circolazione il giovedì già a partire dal 1 ottobre (ma sospese dal 6 dicembre al 1 gennaio) e le domeniche ecologiche con iniziative di educazione ambientale per i cittadini. Il provvedimento coinvolge Regione, Province, Comuni capoluogo e Comuni con più di 50 mila abitanti.


Negli ultimi 10 anni, grazie alle iniziative previste dall’accordo tra cui blocco del traffico, i contributi per le trasformazioni delle auto a metano, i progetti per il bike sharing, il livello di qualità dell’aria è migliorato. Eppure gli sforamenti della soglia di allerta per la presenza di pm10 a Rimini sono preoccupanti. A ieri erano 48 gli sforamenti registrati a via Flaminia e 51 in via Marecchiese.


“I dati dell’anno precedente e quelli dell’anno in corso – spiega l’assessore comunale all’ambiente, Sara Visintin, che ha firmato l'accordo a nome della comunità riminese – hanno dimostrato i limiti dell’accordo in essere e avrebbero richiesto uno sforzo maggiore. Il dibattito sulla qualità dell’aria non può avere come punto imprescindibile il blocco del giovedì. Se nei precedenti accordi il blocco veniva accompagnato da una serie di misure che lo rendevano efficace e che puntavano alla riqualificazione del parco auto privato, oggi dobbiamo puntare alla riduzione delle auto e a un cambio degli stili di vita e di mobilità urbana”.


Alla Regione “abbiamo chiesto maggior flessibilità, l’introduzione di blocchi ‘punitivi’ e non gestionali, qualora le misure messe in campo dalle amministrazioni e da tutti i soggetti pubblici o privati che vivono ed insistono su un territorio non riescano a ridurre i pm10 e l’no2 presenti nell’aria”.

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