Giovedì, 14 Giugno 2012 11:03

GIORNALAIO 16.06.2012

Rubriche

“IL SINDACO FA LA RUOTA”, MA TOGLIE ANCHE LA TASSA DI SOGGIORNO AI TERREMOTATI. RIVAZZURRA: SOSPETTO RITORSIONE PER I BAGNI DEVASTATI. PROTESTE BILANCIO. PRIMARIE PD. L’INCHIESTA DULLE FOGNE AVANZZA SU YOU TUBE, LA LOTTA DELLE REGIONI SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE VA SUL CORSERA. ALTRO STOP PER IL SOTTOPASSO DI VIA PASCOLI

 
Ieri taglio del nastro per la grande e bella ruota panoramica che da Rimini farà l’occhiolino a tutta la riviera e che stamani è di apertura su tutti i giornali. “Ieri Andrea Gnassi, sempre più calato nel suo ruolo di direttore artistico della città, ha inaugurato con compiaciuto orgoglio quella ruota panoramica che promette di essere la grande novità dell’estate”, Stefano Muccioli in prima su il Resto del Carlino.


Bagni devastati a Rivazzurra


“Stando alle modalità e all’entità dei danni è difficile parlare di un semplice atto vandalico. «L’azione appare organizzata» sospettano gli operatori. Ignoti sono arrivati nella notte e hanno cominciato a tagliare lettini e ombrelloni a cominciare dalla zona 120 fino alla 123”.
“Passo dopo passo hanno inflitto coltellate girando attorno a quattro gommoni, e non contenti hanno poi tagliato per alcuni metri in lunghezza la gomma. «Hanno agito in modo da non permetterne la riparazione. Per ricomprarli serviranno almeno 15mila euro». Ad accendere i sospetti è il fatto che i bagni e le attività in questione per quest’estate si sono dotate della vigilanza notturna, ma questa entrerà in azione solo stasera. «Una settimana fa alcuni stranieri, rumeni, hanno chiesto a tutti noi se avevamo bisogno della sorveglianza per l’estate. Io gli ho detto di no, e credo abbiamo la stessa cosa anche gli altri»”, il Carlino a pagina 3.


Tassa di soggiorno


Non la pagano i terremotati. “Con una sorpresa: dal pagamento della tassa di soggiorno saranno esentati sia gli ‘sfollati’ ospitati nelle strutture rivierasche che i turisti provenienti dalle zone colpite dal sisma. Diversi comuni delle province di Modena, Ferrara e Mantova. L’imposta sulla vacanza a Rimini scatterà dal prossimo primo ottobre. L’esenzione è al momento fissata sino al 31 dicembre 2012, ma con probabile proroga anche all’anno successivo, estate compresa”, il Carlino a pagina 13.


Intanto, restando sul bilancio, arrivano le proteste. “Intanto si protesta: Gioenzo Renzi, il consigliere del Pdl, sarà oggi in piazza Tre Martiri (dalle 9 alle 13) con un banchetto contro “la stangata Imu di Gnassi ai Riminesi”. Giovedì sarà il turno degli assistenti domiciliari che, armati di pentole e padelle, si faranno sentire (nel vero senso della parola), in consiglio comunale”, Nuovo Quotidiano a pagina 13.


Primarie Pd


Rimini si organizza. “Il Pd vanta il senatore Sergio Zavoli e l’onorevole Elisa Marchioni. La riconferma di Zavoli si gioca sui tavoli nazionali, ben più sicuri. Da noi l’avventura non dispiace all’ex sindaco Alberto Ravaioli e all’ex segretario provinciale Lino Gobbi. Qualcuno ha fatto anche il nome dell’ex sindaco di Riccione, Daniele Imola...L’assessore Roberto Biagini viene indicato sempre sul piede di partenza. Così come il presidente della Provincia”, Corriere Romagna a pagina 6.


Inchiesta sugli scarichi fognari


“Un nuovo reato si aggiunge a quelli ipotizzati finora dalla procura di Rimini (lesioni personali colpose, epidemia colposa, e delitti contro la salute pubblica) nell’ambito dell’inchiesta sugli scarichi fognari in mare. Si tratta del delitto di danneggiamento di acque pubbliche previsto dall’articolo 635 del codice penale (secondo comma), un illecito che mira alla sostanza dei fatti e cioè all’inquinamento del bene pubblico- mare. Più facile da provare perché, a prescindere da prelievi e tabelle, possono risultare sufficienti anche una serie di fotografie o immagini che documentino la presenza di coltri di schiume, acque colorate, ammassi nerastri direttamente ricollegabili a una fonte di immissione”, Corriere a pagina 8.


“Il nuovo esposto, presentato da due cittadini, Corrado Paolizzi e Corrado Zucchi molto attivi nel gruppo Facebook “La Rimini che vorremmo”, è stato ispirato dalla pubblicazione di un video sul sito Youtube”, Nuovo Quotidiano a pagina 7.


Sulla balneabilità e la competizione tra regioni sulla qualità delle acque, anche Maurizio Melucci sul Corriere della Sera.


Via Pascoli


Altro stop al sottopasso. “ALTRA TEGOLA in testa per via Pascoli: è certo un nuovo slittamento rispetto ai tempi di conclusione dell’intervento, fissati dal nuovo cronoprogramma del Comune per l’aprile 2013. Si andrà a dopo l’estate. Il motivo - va precisato - è più che comprensibile: la polizia municipale non ha accolto la richiesta della ditta appaltatrice di poter lavorare a orario pieno anche durante i mesi estivi. Fosse venuto l’ok, sarebbe stata insurrezione tra gli operatori turistici”, Mario Gradara, il Carlino a pagina 9.


Rimini timida con la ricerca


“«Molti a Rimini hanno voluto investire nel centro, ma si può sempre fare di meglio. La collaborazione e l’attenzione che Rcea ha ricevuto, sia a livello di istituzioni pubbliche che private, è ancora piuttosto timida» spiega il direttore Gianluigi Pelloni”, Corriere a pagina 11.

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BILANCIO, L’OPPOSIZIONE SCENDE IN PIAZZA. PAZZAGLIA (SEL): "TAGLIATO IL FONDO PER IL SOSTEGNO NELLE SCUOLE AI DISABILI”


Bilancio Gnassi “lacrime e sangue”. Nessuno degli emendamenti presentati dall’opposizione ieri è passato in Consiglio. In nessun modo la minoranza è riuscita a espugnare il fortino della giunta. Non ci sono disabili, pensionati, famiglie numerose, mutui, licenziamenti, onlus, ecc, che tengano. Allora l’opposizione scende in piazza. A partire da Sel.


“Govedì, noi – annuncia Fabio Pazzaglia – alle 17,30 saremo lì fuori dal Consiglio con padelle e mestoli presi direttamente dalle cucine delle famiglie di Rimini”. In piazza, dunque, “per ribadire che il Comune deve rimanere un ente vicino alle famiglie riminesi, soprattutto quelle più deboli, quelle che hanno bisogno di un welfare vero, che non sia smantellato. Saremo lì perché non vogliamo che il Comune diventi una società per azioni e che smetta di occuparsi dei servizi per i cittadini. Saremo lì perché non siamo d’accordo che siano buttati i soldi dei riminesi in operazioni come quella dell’ex seminario o nell’aeroporto, o nel trc”.


A rendere equo il bilancio, dicono, non basta l’emendamento proposto dalla giunta, che anzi con quei 42 mila euro presi ai castelli e forse messi sul fondo per l’handicap sembra un po’ una presa in giro (magari non solo alla minoranza). “Propagandato – spiega Pazzaglia – come un emendamento che toglie risorse ai super ricchi e le dà a chi ne ha bisogno. Ma andando al fondo della questione le cose sono diverse”. Perché il bilancio prima dell’emendamento aveva già ritoccato le spese per le persone con disabilità. “A pagina 95 è scritto nero su bianco che al capitolo della pubblica istruzione viene tolto un milione di euro circa. In che termini? Privatizzando il sostegno all’handicap negli asili e nelle scuole comunali, per altro di alta qualità. Non si può andare a risparmiare una cifra così alta su un servizio così complesso e delicato come quello dedicato ai bambini con disabilità grave. Durante la discussione in consiglio non ce l'ho fatta a non dire che mi sembra da ipocriti togliere un milione per un verso e rimetterne 42 mila per l'altro”.


Domani, intanto, in piazza Tre Martiri, inoltre, dalle 9 alle 13 il banchetto del consigliere Gioenzo Renzi (Pdl) “contro la stangata imu di Gnassi ai riminesi”.

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IMPOSTA DI SCOPO (ELIMINATA): I DUBBI IN CONSIGLIO. MAURO (PDL): “MA NON E’ CHE FORSE CONVENIVA MANTENERLA, LASCIANDO PIU’ BASSE LE ALIQUOTE IMU?”


Consiglio comunale. Si discute attorno all’imu, anzi no. Si sta cassando l’imposta di scopo. Ad un certo punto Gennaro Mauro, presa in consegna la parola dal presidente Donatella Turci, si domanda una cosa. Una cosa che interroga per un attimo anche la giunta. “E se noi, invece di togliere la cassa di scopo avessimo mantenuto più bassa l’imu?”. Cioè: se la percentuale di rialzo, il delta, delle aliquote imu rispetto alla base non fosse stata applicata all’imu ma fosse andata a costituire la aliquota della tassa di scopo? Ci avrebbe guadagnato qualcuno o qualcosa (Rimini)?


Rispetto all’interrogativo “sono attualmente in corso delle verifiche più serie”, ma intanto nulla vieta di fare un po’ di conti alla buona. Così per vedere se l’idea di togliere la tassa sia stata davvero così utile.


Rispetto all’imu, Rimini ha scelto di passare dalle aliquote base (0,4 e 0,76) a quelle più alte (0,99 e 1,06). Ora, se è vero che rispetto al valore dato dall’incremento a goderne sono per il 50 per cento il Comune e per l’altro 50 per cento lo Stato, “non sarebbe stato meglio lasciare basse le aliquote imu e trasformare la differenza nella aliquota dell’imposta di scopo?”, domanda Mauro. “Per le tasche dei cittadini sarebbe stata la stessa identica cosa”, spiega. “La situazione sarebbe cambiata, invece, rispetto alla destinazione dei fondi raccolti: l’imposta di scopo sarebbe tutta rimasta al Comune, per i riminesi, per il territorio”. Cioè, a parità di gettito fiscale forse sarebbe convenuto mantenere l’imposta cassata (che allo 0,2 sulla seconda casa sembra avrebbe potuto fruttare “sui 6 milioni”).


E’ vero che, qualcuno ha poi fatto notare, con l’imu si va a finanziare la parte corrente del bilancio, mentre il ricavo della tassa di scopo sarebbe andato alla parte straordinaria. “Sarebbero sì venuti meno quegli introiti per le spese correnti, in quel caso avremmo potuto utilizzare gli oneri di urbanizzazione, conservato in conto capitale. L’imposta di scopo avrebbe incrementato le spese in conto investimento da cui si attingono fondi per fogne, strade, ecc. Anche si fosse trattato di un solo milione di euro sarebbe stato cosa utile tenerli qui piuttosto che darli allo Stato (che, tra l’altro, ha aumentato la stima dei nostri immobili in maniera sproporzionata)”.

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MUSICA E POESIA A PALAZZO LETTIMI. PULINI: "CON IL GALLI UN'ALTRA FERITA DELLA CITTA', UN LUOGO CHE ATTENDE DI ESSERE VALORIZZATO"


Passandoci davanti, sulla strada che va dal museo al duomo, ci si accorge subito che non nasconde nulla di sé, neanche dal di fuori del malandato portone sorretto dal quel bel portale con la rosa e il diamante. Palazzo Lettimi non nasconde l’abbandono e il degrado in cui versa e a cui non si arrende. Non nasconde tutto il fascino di una storia importante che si tinge di mistero su quelle mura interrotte nel loro sforzo verso l’alto da una bomba della seconda guerra, sforzo verso l’alto che ora sono dei rampicanti a fare al posto dei mattoni.


Oggi è il ‘giardino degli aromi’, quel pratino incolto cui si accede dal portone, quando è aperto. “Un giardino nato sui ruderi di una residenza storica”, spiega l’assessore alla Cultura e all’Identità dei luoghi e degli spazi Massimo Pulini. “Un'altra cicatrice della città di Rimini, come quella del teatro Galli, che non ha ancora avuto chirurgie plastiche, ricostruzioni, ma a cui la natura ha aggiunto un altro sapore, ha lentamente creato un ‘terzo paesaggio’ come direbbe Gilles Clement”.


Quel pratino, che ha saputo accogliere anche il laboratorio dello scultore Morri, “ora dismesso e fatiscente, ma che ha ancora il sapore di un atelier parigino”, dice l’assessore, da domenica si aprirà a una serie di eventi promossi dal Comune perche quello è “un luogo che mantenuto ostinatamente un proprio incanto ma che attende di essere valorizzato, che non riesce ad essere vissuto dalla città”.
Tra appena due giorni, dunque, partiranno quelle che per ora, in punta di piedi, si definiscono “prove tecniche”, che andranno avanti fino al 23 luglio e che di fatto sono il programma della rassegna ‘Hortus Morri’, tra musica e poesia, ma anche vino e porchetta.


Programma. Domenica: apertura dalle 18 alle 23; alle 20,30 L'enfance rouge in concerto, fermino con porchetta, pane, vino, birra e acqua (15 euro). Lunedì: apertura dalle 18 alle 23; alle 20 Sabrina Foschini legge Inno del corpo ricostruito, verrà servito un piccolo aperitivo (ingresso libero).
Domenica 1 luglio: apertura dalle 18 alle 23; alle 20,30 Guano Padano in concerto, saranno serviti porchetta, pane, vino, birra e acqua (ingresso 15 euro). Lunedì 2 luglio: apertura dalle 18 alle 23; Annalisa Teodorani legge Raffaello Baldini e Nino Pedretti in romagnolo, servito un piccolo aperitivo (ingresso libero).
Domenica 22 luglio: apertura dalle 18 alle 23; alle 20,30 concerto di Alexander Tucker, in tavola porchetta,pane,vino,birra e acqua (15 euro). Lunedì 23 luglio: apertura dalle 18 alle 23 con le poesie della cilena Francisca Paz Rojas, verrà servito un piccolo aperitivo (entrata libera).

Venerdì, 15 Giugno 2012 18:20

De Pisis

Diario senza date. Mostra antologica di Filippo De Pisis (1896-1956)
28 giugno - 2 settembre 2012
Promossa dalla Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi in collaborazione con IBC Istituto regionale per i beni culturali
Villa Franceschi, Villa Mussolini
28 giugno - 2 settembre 2012

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Palas. Perché a volte, i numeri, bisogna metterli in fila


Cosa succede quando qualcuno, avendo titoli e strumenti, sbaglia clamorosamente le previsioni economiche? L’esperienza dice che purtroppo non succede niente, anzi continua a pontificare come se nulla fosse successo. Ogni riferimento a famose banche d’affari e all’attuale crisi economica non è casuale.


Anche per il Palacongressi di Rimini c’è stato chi ha fatto previsioni sbagliate i cui effetti si stanno ora riversando sulla comunità. Prima di procedere sgomberiamo subito il campo da un equivoco: non si vuole subdolamente sostenere che Rimini non aveva bisogno di un Palacongressi moderno ed efficiente. Si vuole semplicemente far notare che ad una soluzione realistica e ed economicamente sostenibile, si è preferita la strada della grandeur e si sono piegati i numeri alle esigenze di questa.


Il primo studio di fattibilità è del 2000 e prevedeva che a regime producesse qualcosa come 840 mila presenze congressuali all’anno. Fatti 250 in un anno i giorni utili per svolgere i congressi (il resto è estate), ciò vorrebbe dire avere a Rimini ogni giorno 3.300 congressisti. Ciascuno è in grado di giudicare se si tratta di una stima realistica. Per gli estensori del piano di fattibilità lo era.
Si potrà obiettare che ancora non c’era stato l11 settembre e le prospettive economiche mondiali parevano destinate al meglio. Tuttavia l’aggiornamento di quel piano di fattibilità è del 2001, a 11 settembre avvenuto. E i soliti ben informati non hanno ridimensionato le previsioni, anzi le hanno ulteriormente ingigantite. Secondo questo studio l’effetto nuovo Palacongressi, senza nulla fare, semplicemente sfruttando il trend naturale, avrebbe portato nel 2010 (cioè nell’anno a pieno regime) a 992 mila presenze. Se invece i gestori della struttura avessero messo in atto strategie efficaci di riposizionamento sul mercato congressuale internazionale, introdotto una innovazione promo-commerciale e creato il distretto congressuale, si sarebbero superate le 2 milioni e 200 mila presenze. In generale, contando cioè anche le altre strutture, il mercato congressuale nella provincia di Rimini avrebbe toccato i 5 milioni di presenze.


Cosa avrebbe permesso un così travolgente boom? Gli estensori del business plan indicano due fattori che avrebbero favorito l’incremento della quota di mercato del nuovo Palacongressi. Primo, le dimensioni dei congressi che tendono a crescere e questa tendenza finisce per privilegiare i palacongressi. Secondo, nella situazione di coabitazione con le manifestazioni fieristiche l’espansione dell’attività congressuale aveva un limite fisico oggettivo. Sul primo punto, basti ricordare che nelle settimane scorse presidente e direttore del Palacongressi hanno sostenuto che fra i motivi della crisi di attuale c’è la tendenza a congressi inferiori alle cinquecento unità. Proprio il contrario di quello che avevano previsto gli estensori del piano. E’ necessario però ricordare che sempre nel 2011 il piano alternativo steso da Trademark Italia e Thalia aveva già individuato questa tendenza. Per chi voleva, c’era dunque la possibilità di vedere in anticipo. Quanto al secondo fattore, anche in quel caso le previsioni si sono rivelate sbagliate: nel maggio scorso, pur essendoci la fiammante astronave, gli Amici di Brugg si sono radunati in Fiera.


E adesso siamo nella situazione che l’assai improbabile raggiungimento delle 200 mila presenze nel 2012 (in maggio erano appena 135 mila) viene presentato come un successo.
Tutto questo mette a carico della comunità riminese un debito gigantesco. Ma questo sarà il tema della prossima puntata.


Valerio Lessi


I precedenti articoli
http://www.inter-vista.it/articoli/item/738-a-proposito-del-palacongressi-premessa-e-qualche-numero
http://www.inter-vista.it/articoli/item/766-a-proposito-del-palacongressi-numeri-e-politica


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SEMPRE PIU’ SU CON LA RUOTA PANORAMICA PER STUPIRSI DELLA RIVIERA


Si sale sulla gondola. Qualcuno ti mette in sicurezza. L’ingranaggio stride, un po’ di sballottamento, ma poi che spettacolo. Oggi la grande (anche troppo) ruota panoramica di piazzale Boscovich, ha mosso il suo primo giro riminese portando in su i primi passeggeri fino a 60 metri di altezza. Ovviamente non mancava il sindaco Andrea Gnassi e neanche l’assessore artefice della meraviglia, Jamil Sadegholvaad, la possibilità di far spaziare lo sguardo su tutta la Riviera, dal promontorio di Gabicce fino ai lidi ferraresi.


“Se c’è curiosità, se butti il cuore oltre l’ostacolo – e ce ne sono stati molti – anche nella crisi pubblico e privato possono offrire dei prodotti che fanno la differenza e rimettono al centro Rimini”, ha detto il sindaco.
La mega giostra è stata montata in poco meno di una settimana dopo essere stata trasportata dalla Germania con 18 tir. E’ la più grande ruota panoramica mobile d’Europa e rimarrà a Rimini fino al 26 agosto definendo lo skyline della città da mare e da terra. E’ alta più di 55 metri, può portare 252 persone su 42 gondole di 6 persone ognuna con una capacità di 2mila persone l’ora.
Non è stata solo Rimini a scegliere la ruota. Anche la ruota ha scelto Rimini. Tutto a carico di gestori e proprietari l’investimento.

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BILANCIO, IL COMUNE SULLA BATOSTA IMU PER L'UTILITA' SOCIALE SENZA FINI DI LUCRO: “STIAMO VALUTANDO I BENEFICI CONCEDIBILI”


Tutta colpa della “persistente incertezza del quadro normativo, che contiene disposizioni non ben coordinate tra loro”. E’ per questo che la giunta non ha accettato ieri l’emendamento proposto da alcuni esponenti della minoranza affinché le onlus potessero essere esentate dall’imu. Onlus ovvero realtà di utilità sociale (di cui il comune anche si serve per esternalizzare i suoi servizi) che fino all’anno scorso almeno dall’ici erano state esentate.
“L’esenzione – spiegano dal Comune – era prevista dal Regolamento ici, perché resa possibile con sicurezza dal decreto legislativo 460/97: i Comuni possono deliberare nei confronti delle Onlus la riduzione o l’esenzione dal pagamento dei tributi di loro pertinenza”.


E invece “l’impianto della legge sull’imu crea un generale irrigidimento nella concessione di qualsiasi agevolazione, soprattutto con riferimento alla quota a favore dello Stato” che nel caso delle onlus non vi ha rinunciato.
Adesso il Comune si è messo a lavorare “per valutare quale possa essere il massimo dei benefici legittimamente concedibili, operando, altresì, un’attenta valutazione di quali siano le realtà che fanno parte dell’universo delle onlus, nonché quali possano essere le ricadute finanziarie sull’ente”.

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BILANCIO, TASSE E POCHI SCONTI (ANCHE PER GLI ASILI): LA MAGGIORANZA VOTA LA MANOVRA ‘GNASSI’. COME DA COPIONE


Discusso e approvato. Imu e irpef, con regolamenti aliquote e detrazioni, la tassa di soggiorno viene, l’imposta di scopo va e saranno 20 le fasce di reddito da definire per la tariffazione dei nidi (dai 110 ai 550). In genere il risultato è stato sugli 11 a 17 per la giunta la quale ha anche il merito di aver presentato l’unico approvato tra le decine di emendamenti votati ieri (quello sull’imu allo 0,6 e 1,06 per le case di lusso).


Il consiglio si è aperto con il ricordo di Nicola Marcello (Pdl) del maresciallo Alessandro Musacchio scomparso a Cervia martedì scorso durante un’esercitazione. Per lui un minuto di silenzio.


Poi sul tavolo tante buone idee, che rimarranno tali. “La Giunta Gnassi ha voluto approvare un bilancio previsionale esageratamente precauzionale basato esclusivamente sulle tasse imposte ai riminesi”, dice Giuliana Moretti (Pdl). “Non ha voluto – aggiunge – andare incontro alle fasce più deboli e ha bocciato tutti quegli emendamenti che chiedevano un occhio particolare per gli anziani, le famiglie numerose, i separati e divorziati in difficoltà , coloro che hanno contratto un mutuo, gli invalidi, l'handicap, le imprese in difficoltà e nemmeno le cooperative che svolgono un azione sociale sul nostro territorio”.


Il sospetto è che la giunta tema un nuova manovra del governo in settembre e che è per questo che si sia voluta mettere al riparo blindando ogni possibilità di manovra per un’imu più equa. “L'unica speranza che ancora nutriamo e che visto che il regolamento sull'imu è modificabile fino al 30 settembre, l'amministrazione decida di introdurre le agevolazioni nei prossimi mesi. Continueremo a chiederlo e a tenere la lente puntata affinché si possano fare economie tali da poterle introdurre”.


La giunta spesso nelle ultime settimane ha parlato di equità del Bilancio di previsione. Un’equità che sarebbe confermata dal far pagare i servizi a seconda del reddito. “Allora perché per gli asili si prevede uno sconto del 10 per cento a chi ha due figli iscritti nelle scuole comunali, applicandolo anche a chi ne ha tre, non tenendo conto del carico familiare maggiore?”, nota la Moretti.


L’assessore di competenza, in realtà, si lascia sfuggire un “lei ha ragione, è molto poco per tre figli” (forse la stanchezza), ma poi nei fatti, nella notte, le cose vanno diversamente. “Non hanno accolto il nostro emendamento che portava lo sconto al 20. Inoltre, si è voluto continuare a discriminare le famiglie che hanno uno o più figli nelle scuole gestite dal privato a cui lo sconto non viene applicato nel momento in cui un figlio frequenti la scuola comunale. E in questo caso per cambiare le cose dovremo aspettare il prossimo bilancio, purtroppo”.

Giovedì, 14 Giugno 2012 09:29

GIORNALAIO 15.06.2012

Rubriche

IMU, BATOSTA PER TUTTI MA DI PIU' PER SVANTAGGIATI E ONLUS. LE SPESE DI RAPPRESENTANZA DEL COMUNE. FOGNE: INDAGA IL NOE. UNA SIRINGA NEL GIARDINO DELLA SCUOLA.  I CARI PARCHEGGI. SULLA SICUREZZA DELLA NOTTE ROSA VEGLIA L’ARMA. STAGIONALI, INTERVISTA ALLA MARCHIONI


Bimbe trovano una siringa usata


Era nel giardino della scuola. Pensano di poterci giocare, ma si pungono.
MOMENTI di paura, ieri, in una scuola materna di Rimini: tre bambine di cinque anni si sono punte giocando con una siringa trovata nel giardino”. “E’ stato subito escluso che le bimbe potessero avere maneggiato una siringa usata da un tossicodipendente: infatti non sono stati riscontrare tracce di sangue nella siringa. Probabilmente era stata usata da un diabetico per effettuare una iniezione di insulina”. “«Queste bimbe erano vaccinate in modo corretto — commenta Maurizio Bigi, direttore dell’Unità operativa Tutela salute donna, famiglia, età evolutiva dell’Ausl — e dimostra ancora una volta quanto la vaccinazione rappresenti una protezione a fronte di patologie anche molto gravi, e torno perciò a ripetere, al fianco dei pediatri di famiglia l’appello alle famiglie a rispettare sempre il calendario vaccinale gratuito»”, il Resto del Carlino, pagina 9.


Fogne, indaga il Noe


“Quando i carabinieri di Destra del Porto hanno ricevuto l’esposto sulla questione fogne e più precisamente sullo scarico Ausa, hanno quindi avvertito per competenza i colleghi di Bologna. E le indagini sarebbero già partite. All’origine di questo nuovo filone, che si aggiunge al già ricco faldone d’indagine della Procura di Rimini sugli scarichi a mare, c’è l’esposto di un cittadino “scandalizzato” da quello che ha visto uscire dallo scarico Ausa. Dal canale cioè che arriva in mare in direzione di piazzale Kennedy. Dallo scarico Ausa, la settimana scorsa sarebbero fuoriusciti liquami sui quali ora si chiede al Noe di indagare. L’attenzione sulla questione fogne è alta sia da parte dei cittadini che dell’amministrazione. E ovviamente da parte degli inquirenti che alla fine dell’estate scorsa hanno aperto un fascicolo di indagine affidata al reparto navale della Guardia di Finanza di Rimini”, Nuovo Quotidiano a pagina 9.


Le metamorfosi, o anche ‘il parcheggio d’oro’


Sembra che a Rimini costi più parcheggiare l’auto che pagarsi una notte in hotel. “Un hotel a tre stelle a pochi passi da piazzale Tripoli pubblicizzava sul sito booking.com una camera singola a 13,99 euro per una notte e una matrimoniale a 17,99, mentre lasciare l’auto per 24 ore in piazzale Medaglie d’oro ne costa 19.50”, La Voce di Romagna a pagina 15.


Bilancio, dalla stangata imu alla batosta croata


Niente da fare per le onlus, non esistono ‘soggetti passivi’ che tengano, uno ad uno la maggioranza boccia ogni possibilità di equità nell’applicazione dell’imu. “L’esenzione dell’Imu per le associazioni onlus al momento non si può fare. E così nel regolamento votato ieri sera in consiglio, la giunta si è limitata ad alzare le aliquote sulle ville di lusso per racimolare 42mila euro in più da destinare al fondo per l’handicap”, La Voce a pagina 13.


Ieri ad attendere il verdetto anche i diretti interessati. “E ad aspettare il verdetto ci sono proprio le Onlus, che «non hanno fatto alcuna pressione, se non l’invio della lettera», come precisa Alfio Fiori, direttore della cooperativa Centofiori: «E’ chiaro: sarebbe un grosso aiuto per le nostre realtà che lavorano senza alcun scopo di lucro». Fiori chiarisce che «il pagamento dipende dalla volontà o meno del Comune». Anche se poi ammette: «Sappiamo bene quali sono le difficoltà delle amministrazioni pubbliche per riuscire a fare quadrare i conti». Certo che a livello nazionale, conclude con amarezza Fiori, «tenere fuori fondazioni bancarie onlus e molti immobili della Chiesa non è una scelta equa»”, Corriere Romagna, pagina 5.


L’assessore Biagini non se ne è perso un secondo, della partita della nazionale (e, generoso, ha scelto di condividere con i colleghi del Consiglio la gioia per il gol di Pirlo). “Biagini non è solo: a turno spuntano fuori Mattia Morolli, Simone Bertozzi, Giovanni Pironi, il capo di gabinetto del sindaco Sergio Funelli, tutti del Pd), immortalati dai fotografi. A sorpresa esce, al 36°, anche il sindaco Gnassi. Ma va in un’altra direzione, nella piazzetta, solo per rimpinguare il parchimetro. Massimo Allegrini sbuca all’esterno ma giura che non andrà a vedere la partita. Esce dall’aula al 27° l’assessore Irina Imola, va verso il corso d’Augusto, rientra al 43° del primo tempo”, il Carlino a pagina 5.


Le spese di rappresentanza del Comune


Ammontano a 59 mila euro, l’elenco spulciato da Paolo Facciotto per La Voce a pagina 11.


Notte rosa sicurezza


“Tagli ai rinforzi, Notte Rosa a rischio sicurezza. Ma arriva l'appello del colonnello dei carabinieri, Luigi Grasso: «Un congruo numero di militari arriverà dal venerdì al lunedì, fino al termine dell'estate»”, così come accada già a partire dalla Pasqua, Corriere Romagna a pagina 5.


Capita, alle Poste


Nessuna delle nove persone che lo precedevano in fila davanti allo sportello ha acconsentito di farlo passare avanti, nonostante la richiesta esplicita della responsabile dell’ufficio postale di via Paolo Marconi, a Viserba. L’uomo, un cittadino disabile di 55 anni costretto su una sedia a rotelle, nonostante fosse affaticato e provato per il caldo, mercoledì pomeriggio poco dopo le 17 ha atteso pazientemente il suo turno per effettuare il versamento e nel frattempo ha chiamato il 112 per segnalare l’accaduto e dare sfogo alla sua amarezza”, Corriere a pagina 6.


Sul Corriere a pagina 10 intervista a Elisa Marchioni (Pd) su stagionali e riforma del lavoro.

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