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BILANCIO, GLI EMENDAMENTI DI SEL SU IMU E IRPEF


Sono tre gli emendamenti proposti da Fabio Pazzaglia rispetto al regolamento imu, tre situazioni per cui chiede l’esenzione totale: proprietari di casa che abbiano un reddito inferiore ai 20mila euro, che siano affetti da forma di disabilità grave, le onlus.


“Ho pensato – spiega – alle persone disabili che hanno bisogno di una continua assistenza da parte di professionisti o che non possono contare sull’aiuto dei familiari, perché magari hanno perso i genitori, e che dunque devono pagare anche due assistenti: si tratta di uscite importanti”.


Gli emendamenti di Pazzaglia contemplano anche, per esempio, i pensionati, “persone che percepiscono 800 euro al mese, magari una coppia che vive in una zona considerata di pregio, magari hanno un appartamento in che è piccolo ma ha lo stesso numero di vani di uno più grande. Anche loro rischiano di pagare una imu inadeguata”.


Infine, le onlus (l’emendamento per l’esenzione è stato presentato assieme a Stefano Brunori dell’Idv e Giuliana Moretti del Pdl). “Sul territorio comunale ci sono edifici di proprietà di onlus che svolgono chiaramente attività di utilità sociali.Questi soggetti erano esentati a suo tempo dal pagare l’ici perché svolgono una funzione importante, danno da lavorare a persone svantaggiate. Adesso saranno caricate da un’imu che arriva allo 0,99”.


Altra questione quella dell’irpef. “Col mio emendamento chiedo un’aliquota progressiva in modo da creare degli scaglioni in base ai redditi. Alla proposta della giunta di esentare i redditi fino a 15mila euro, io chiedo siano aggiunti ulteriori gradini, quelli previsti per legge”. E dunque aliquota allo 0,2 per i redditi tra 15mila e 28mila euro, aliquota allo 0,4 per redditi tra i 28mila e i 55 mila euro, aliquota allo 0,6 per i redditi tra 55 e 75mila euro e, infine, aliquota allo 0,8 per chi guadagna più di 75mila euro. Sembra che una simile modulazione potrebbe portare nelle casse del Comune sui 6 milioni di euro, cioè più di quanto previsto dalla giunta con la delibera proposta (quasi 5milioni).

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BILANCIO, L’EMENDAMENTO IMU DEL SINDACO


In Consiglio l'assessore Gian Luca Brasini sintetizza l’emedamento della giunta sull’imu. Come anticipato oggi dal Corriere Romagna riguarda le abitazioni di lusso ascrivibili alle categorie catastali A1, A8. “Ville, castelli e palazzi – spiega l’assessore Gian Luca Brasini – elementi di pregio artistico o storico”, stimati in 100 unità sul territorio comunale.
Per loro – dice Brasini – l’aliquota è elevata dallo 0,5 allo 0,6 se si parla di prima casa, dallo 0,99 all’1,06 se si parla di seconda casa”. Il gettito preventivato è di 42mila euro “che – conclude l’assessore – la giunta ha deciso di destinare al fondo di sostegno per l’handicap”.

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BILANCIO, DICE RENZI: “GNASSI AUMENTA L’IMU SULLA CASA INVECE DI RIDURRE LE SPESE DEL COMUNE”. E FA UN PO’ DI CONTI


“Gnassi aumenta l’imu sulla casa invece di ridurre le spese del Comune. L’amministrazione Gnassi è stata capace solo di incrementare le tasse sulla casa proprio in un momento di grave recessione che stanno vivendo le famiglie, le imprese, i commercianti, gli artigiani, i pensionati, i giovani disoccupati, tutti a rischio di una crescente povertà” dice Gioenzo Renzi che nel mentre, tra una commissione e un consiglio, ne approfitta per fare un po’ di conti.


L’imu è “una ‘bastonata’ sui riminesi da 76 milioni di euro: 42 milioni in più (incremento del 120 per cento) rispetto ai 34 milioni euro pagati con l’ici dal 2008 al 2011. L’introito per il Comune è di 51 milioni di euro (più 17 milioni), per lo Stato è di 25 milioni”.
I riminesi, secondo Renzi, pagheranno “l’imu più alta di quella prevista dal governo Monti perché il sindaco Gnassi e la maggioranza di centro sinistra hanno deciso di aumentarla del 25 per cento sulla prima casa e del 30 per cento su tutti gli altri immobili”.
Se sulla prima casa l’aliquota base prevista dal governo dello 0,4 (gettito 8,47 milioni) a Rimini si pagherà lo 0,5 (con un gettito di 12,43 milioni una variazione in più di 3,9 milioni).


“In commissione ha provato presentare l’emendamento (respinto) di mantenere almeno l’aliquota base, perché la prima casa non produce reddito, spesso è gravata da mutui, generalmente costa sacrifici alle famiglie”.


Poi ancora conti. Sugli altri immobili, invece della aliquota base 0,76 (gettito poco più di 51milioni) si pagherà lo 0,99 (più 30 per cento, con un gettito di oltre 63,9 milioni e una variazione 12,88 milioni).
“Avevo giustificato l’emendamento (respinto) presentato in Commissione di mantenere l’aliquota base, per le conseguenze prevedibili sui canoni di affitto delle abitazioni, sui maggiori costi per le attività economiche (uffici,negozi, alberghi bar, ristoranti, ecc.), sul blocco del mercato immobiliare”.


Renzi conta anche le case con contratto di locazione agevolato, neanche queste “si sono salvate”. L’anno scorso erano tassate allo 0,20 (gettito 869mila 875 euro) mentre adesso vengono tassate allo 0,76 (incremento del 280 per cento) con un gettito di 2,9 milioni e una variazione in più di oltre 2 milioni.


Ho presentato l’emendamento (respinto) per ridurre l’aliquota base dallo 0,76 allo 0,46, per non eliminare qualsiasi incentivo per i proprietari di immobili che, in cambio di agevolazioni fiscali, favoriscono l’accesso alla casa con contratti di locazione ad un canone inferiore a quello di mercato”.


Il bilancio, dunque, è una manovra che “si scarica tutta con le tasse sulla casa senza ridurre la spesa corrente del Comune che invece aumenta. Il bilancio del Comune prevede, infatti, per il 2012 un incremento della spesa corrente di 2,9 milioni di euro rispetto al 2012 (da 127,2 a 130,1 milioni di euro)”.
Secondo Renzi, “serviva una radicale revisione e riduzione delle spese della macchina comunale, a cominciare dalle spese per prestazioni di servizi ammontanti a 45,6 milioni (il 40 per cento della spesa corrente) che aumentano del 10 per cento, ma Gnassi non è in grado di realizzarla, perché la spesa pubblica a cominciare dalla mancanza di trasparenza sul welfare (che costa 26 milioni di euro) è da sempre fabbrica di consenso”.

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NOTTE ROSA A SECCO DI RINFORZI. PRONTO IL PIANO DELLA QUESTURA: IN RIVIERA 50 AGENTI DA BOLOGNA


Rinforzi estivi. Riunione questa mattina del questore di Rimini, Oreste Capocasa, con i sindacati a quali sono state illustrate le decisioni in merito del Ministero dell’Interno. Gli uomini di rinforzo sono 82, arriveranno il 9 luglio e ripartiranno il 25 agosto. “Si tratta – fanno notare Gaetano Valeri e Alberto Oppi del Silp Cgil – di una presenza inferiore di due settimane rispetto a quella dello scorso anno, a fronte di un servizio di polizia che già oggi è in emergenza”.


Notte rosa. Si confermano dunque i timori dell’assessore provinciale per il Turismo, Fabio Galli, anche se in soccorso della notte più colorata dell’estate arriveranno “una cinquantina di uomini del reparto mobile di Bologna”. Il questore ha infatti “già fatto sapere che è stato predisposto un piano sicurezza e che faranno capo ad una unità di crisi le pattuglie messe a disposizione dai vari comandi delle forze dell’ordine: carabinieri, guardia di finanza, polizia provinciale, guardia forestale, polizia municipale”.


Nel corso della riunione è stata annunciata l’apertura dei commissariati di Bellaria e Riccione tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 e il proseguimento del servizio “strade sicure” con l’affiancamento dei soldati dell’esercito.


Strano ma vero sono stati “completamente 'dimenticati' dal Ministero i rinforzi per la polizia di frontiera dell’aeroporto che invece sono stati indirizzati, con quattro unità, a Forlì che ha un aeroporto con una prospettiva di volume di traffico quasi nulla”.

Giovedì, 14 Giugno 2012 15:47

LA NOTTE

Sabato a Rimini la “mostra più corta del mondo” a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia. A proporla il Circolo di cultura fotografica di Rimini nella cornice di piazza Cavour, dalle 16 alle 20. Si tratta di una collettiva. Diciassette i fotografi chiamati a mettere a fuoco ‘la notte’.
«Il Circolo – spiega il presidente del Circolo, Roberto Sardo – scende in piazza con un evento artistico per confrontarsi direttamente col pubblico, dopo la presentazione ufficiale realizzata al Museo della Città, grazie all'assessorato alla Cultura, nelle scorse settimane. “La Notte” è un’esposizione collettiva che vivrà solo un giorno (il gioco di parole non è casuale). Diciassette fotografi, componenti del Circolo, hanno visto o interpretato il tema in differenti aspetti: dalle atmosfere alla vita sociale, dalle luci alle emozioni, dalle problematiche alle architetture e al sogno. Le immagini in mostra non sono state rielaborate in digitale, sono scatti autentici».
A far vedere in piazza Cavour la loro notte saranno quindi Roberto Sardo, Loredana Cecchini, Josè Mazza, Leonardo Kurtz, Valentina Benetti, Mauro Mancini, Giuliano Tomassini, Francesco Presepi, Federica Fiesoletti, Matteo Verola, Giancarlo Ferro, Sara Bonvicini, Giuseppe Lo Conte, Francesca Orioli, Fabio Masieri, Chiara Fambri, Davide Arlotti.
Le foto sono in vendita (offerta minima 80 euro) e il ricavato sarà destinato alle popolazioni terremotate dell’Emilia.
In caso di maltempo, l’iniziativa avrà luogo il sabato successivo.

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QUESTA SERA CONSIGLIO SUL BILANCIO. GLI EMENDAMENTI DEL PDL AL REGOLAMENTO IMU


Nove è il numero degli emendamenti che il Pdl chiederà di votare questa sera nel Consiglio dedicato al bilancio più sofferto della storia. Otto riguardano il regolamento imu. “Sono tanti perché – spiega Giuliana Moretti – ne presentiamo uno comprensivo di tutti i soggetti passivi che pensiamo meriterebbero essere difesi. Accorgendoci però dell’apertura di alcuni consiglieri verso qualche soggetto passivo, abbiamo deciso anche di presentare di spacchettarlo in più emendamenti, nella speranza che per qualcuno l’imu possa davvero diventare un po’ più equa”.


In pratica il Pdl propone alzare la franchigia da 200 euro a 300 per quei contribuenti proprietari su tutto il territorio comunale, esclusivamente di un solo fabbricato adibito ad abitazione principale ed eventualmente le annesse pertinenze, che rispettino alcune caratteristiche individuate dalla minoranza.


Tra i soggetti passivi si propongono, per esempio, persone che abbiano compiuto il 65esimo anno di età, percepiscano pensione ed appartengano ad un nucleo familiare composto solamente da ultra sessantacinquenni. Oppure persone con invalidità non inferiore al 67 per cento. O ancora chi abbia in corso la restituzione del mutuo contratto per l'acquisto della prima casa adibita ad abitazione principale, chi abbia perso il lavoro nei 18 mesi che precedono il periodo d'imposta di riferimento e che risultano ancora disoccupati dal 1 gennaio dell'anno a cui si riferisce l'imposta. Il Pdl aggiunge alla lista anche divorziati, legalmente separati, vedovi o nubili/celibi con figli a carico solo dello stesso soggetto passivo, le famiglie da tre figli in su, i genitori di figli con handicap regolarmente documentati.


Ovviamente all’agevolazione si accederebbe con isee non superiore di 12 mila euro per i nuclei monofamiliari e di 20mila euro negli altri casi. Nel caso di famiglie numerose (dai tre figli in su) o con figli portatori di handicap la soglia isee da non superare sarebbe quella dei 25mila euro.


Rispetto a questa fase di bilancio Gennaro Mauro, ritiene “inammissibile che la nostra amministrazione comunale non adotti severi provvedimenti di revisione della spesa pubblica, facendo così gravare sui cittadini la propria incapacità”.

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ITALIA-SAN MARINO, RATIFICATI GLI ACCORDI SI PENSA A FRONTALIERI E AEROPORTO. VITALI: “ORA SERVE LO SFORZO LOCALE DI ISTITUZIONI E IMPRESE”


“Il patto siglato ieri fa chiarezza ed è un ottimo punto di ripartenza che, però, ha bisogno di essere doppiato con uno sforzo che dovrà coinvolgere anche i livelli locali di rappresentanza istituzione e imprenditoriale”. Il presidente della Provincia, Stefano Vitali, interviene sulla firma, ieri a Roma, degli accordi tra Italia e Repubblica di San Marino.


L’attesa della ratifica dei patti era stata alta così come adesso è l’attesa delle novità che si spera possano portare. “Adesso – dice Vitali – in un quadro di rapporti fiscali più ‘normali’, anche per la provincia di Rimini sarà più semplice riprendere il filo dei discorsi e dell’integrazione tra i due territori, visto che partite strategiche devono essere al più presto definite”.


In ballo la questione del “trattamento dei lavoratori frontalieri (a partire dal superamento del ‘famoso’ articolo 56 e della precarietà fiscale legata alla cosiddetta ‘franchigia’ attraverso l’approvazione da parte italiana di una legge ordinaria), ad esempio, oppure la necessità di riqualificare e ammodernare gli assi viari principali che collegano San Marino a Rimini”.
Anche per il Fellini dovranno esserci novità nella “collaborazione da rinsaldare e potenziare per lo scalo aeroportuale di Miramare o le politiche turistiche”.

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NOTTE ROSA A SECCO DI RINFORZI, GALLI: SERIO PROBLEMA PER LA SICUREZZA


Sicurezza pubblica e Notte rosa. Si accende la lampadina rossa nell’ufficio dell’assessore provinciale per il Turismo, Fabio Galli. “E’ chiaro che se la notizia dell’arrivo il 9 luglio (sembra una beffa, visto che il weekend della ‘Notte Rosa’ è quello dal 6 all’ 8 luglio) dei rinforzi di polizia fosse confermata, ciò aprirebbe un problema ulteriore, costringendo per l’ennesima volta le nostre forze dell’ordine- bravissime e esemplari nella loro attività a tutela dell’ordine pubblico- a rimboccarsi le maniche e provvedere ‘in autarchia’”, dice. Il fatto “non può non destare preoccupazione in chi da mesi sta operando per allestire un evento che, per affluenza di pubblico ed esposizione mediatica, ha un diretto addentellato con le problematiche della sicurezza”.


La Notte rosa, sarà anche rosa, ma in genere non nasconde un arcobaleno di mille altri ‘colori’. “Proprio le ultime edizioni della ‘Notte Rosa’ hanno messo in evidenza, tra le poche criticità, alcune tematiche legate alla complessità di vigilare su un numero enorme di persone, soprattutto in relazione al fenomeno dei venditori irregolari di bevande alcoliche”. Le categorie premono. E poi un confronto da parte di Galli con il prefetto c’era già stato.


“E’ sconsolante – aggiunge infine Galli – come ormai il ‘rito’ dei rinforzi inviati da Roma sia così ridotto nei numeri (sempre meno uomini) e nei tempi (dal 9 luglio a fine agosto) da configurarsi come una sorta di ‘toccata e fuga’ che fa a pugni con le legittime esigenze di un territorio come quello riminese che oggettivamente meriterebbe una dotazione organica permanente molto più elevata”.

Mercoledì, 13 Giugno 2012 09:56

GIORNALAIO 14.06.2012

Rubriche

COSA GIRA SOTTO LA RUOTA: NUOVO STOP ALLA MURRI, RINCARI IMU E SERVIZI, I DEBITI DELLA SAR, ‘FAIDA’ PER CARIM 2


Panoramica ruota


E’ tutta su. E’ bella e attraente e ha già un sacco di fan che non vedono l’ora di salirci su, ma forse messa proprio là dà un po’ l’impressione di essere un tantino ingombrante, di voler tagliare fuori tutto il resto, il molo, il mare… “A parte le recinzioni, i passaggi obbligati, con quel senso di provvisorietà che si protrae da troppo tempo, ora è stato alzato un muro. Sì, un muro fatto di scogli, pietre alte almeno un metro e 20 se non di più, sassi – chiamiamoli così – che cancellano la vista del mare nel tratto conclusivo del molo, lo oscurano”, Alberto Crescentini in prima su il Resto del Carlino. Sulla ruota anche Stefano Muccioli a pagina 13.


Colonia Murri


Falsa partenza. L’accordo di comune e società edile c’è. Il problema è la crisi economica. Il Carlino a pagina 4.


Bilancio


Oggi Commissione e Consiglio. Cosa ci si aspetta. “E' stato raggiunto un accordo che prevede la presentazione, da parte dell'amministrazione, di alcuni emendamenti correttivi. Sul tavolo ci sono in particolare la tassa di soggiorno e l'aliquota Irpef. Per l'imposta sulle presenze, che scatterà dal primo ottobre, dovrebbe essere rivisto il regolamento. Dai banchi del Pd nei giorni scorsi era stato richiesto uno sconticino per i tre stelle (la tariffa è di 1,50 euro). E' improbabile che dal Palazzo venga accolta. E’ attesa però un'apertura che conferirà al consiglio maggiore potere decisionale su regolamento e destinazione del gettito. Sull'aliquota Irpef, da maggioranza (Savio Galvani, Fds) e opposizione (Fabio Pazzaglia, Sel e Fc), era arrivata la richiesta di introdurre una progressività in base al reddito. Al momento l’aliquota è fissata allo 0,3 per cento con esenzioni per chi ha reddito sotto i 15mila euro. Anche per questo caso è atteso un emendamento firmato Gnassi che, in modo diverso, permetterà gli stessi risultati”, Nuovo Quotidiano a pagina 7.


La sorpresa. “E tra i colpi a sorpresa spunta un rincaro sull’ormai famigerata Imposta municipale unica. Sembra impossibile ma è così. Già, perché nel mirino della proposta ci sono le prime case, ma solo quelle di un certo livello, le cosiddette ville, che rientrano nella categoria A/8, con superficie commerciale oltre i 230 metri quadrati, dotati di almeno 3 bagni, giardino di pertinenza, con eventuali costruzioni annesse per il personale di servizio o per i garage”, Corriere Romagna a pagina 3.


Carim 2


Due anime si scontrano a palazzo Buonandrata. Nel 2013 c’è il rinnovo degli organi sociali. “In un clima apparentemente ovattato e dopo mesi di gestione unitaria della fase di commissariamento, tornano a confrontarsi le due correnti, i pasquicchi oggi maggioritari, e gli aureliani. Guelfi e ghibellini, almeno così diceva la vulgata riminese. Ma oggi i confini tra cosiddetti cattolici e presunti laici, o presunti cattolici e cosiddetti laici, sono molto più sfumati di un tempo: prevalgono i trasversalismi”, Paolo Facciotto su La Voce di Romagna a pagina 15.


La Società aeroporti Romagna


Un anno di attività, un milione e mezzo di debiti. “Ha chiuso il 2011 con una perdita di esercizio di 1 milione 517mila 331 euro, 658mila dei quali la Regione, maggiore azionista, si è affrettata a coprire riducendo il capitale sociale… In Seaf, la Sar aveva inizialmente versato 775mila euro di azioni, ma un aumento di capitale di fine 2011 per tentare di salvare lo scalo aveva richiesto altri 663mila euro. Poi sono arrivati i 450mila euro per la ricapitalizzazione di Aeradria, che adesso ne chiede altrettanti”, La Voce a pagina 11.


Piano per la salvaguardia della balneazione


Desaparecido. “Lo testimoniano molti indizi: il bilancio degli investimenti di palazzo Garampi, all’esame del consiglio comunale, prevede 4,5 milioni quest’anno, 5,5 l’anno prossimo, 5 nel 2014. “Con questi soldi - commenta Eraldo Giudici (PopLib- Pdl) - al massimo si riesce a fare la manutenzione dell’esistente e qualche intervento di emergenza. Di cose nuove non se ne vede nemmeno l’ombra, infatti i progetti in corso sono quelli approvati e previsti da anni, come la vasca di laminazione all’ospedale e la condotta Bellaria-S.Giustina. Mi interesserebbe vederli, i progetti del Psb… ”. Già, i progetti. Chi li ha visti? Quanto costano? A che punto dell’iter burocratico sono arrivati?”, Giovanni Bucchi, La Voce a pagina 13.


Scuola materna Immacolata


Futuro incerto. Don Antonio Moro: «Non ci sono trattative in atto con la Congregazione — specifica il parroco — dal momento che hanno espresso l’intenzione di non prendersi a carico la gestione della scuola Immacolata. Stiamo vivendo un passaggio molto delicato, che ha creato non poche difficoltà alle famiglie, alle insegnanti e a tutta la parrocchia. La struttura è di proprietà delle suore ed è giusto che venga sistemata: ha bisogno di lavori di manutenzione, soprattutto per garantire maggiore sicurezza dei bambini. E se il loro desiderio è quello di tornare qui e gestire anche una scuola materna, è una cosa bella. Ma non so davvero che fine farà la nostra Immacolata», il Carlino a pagina 11.


Italia – San Marino


Firmati gli accordi. “«La firma è arrivata al termine di un breve colloquio molto positivo — è il primo commento a caldo e decisamente soddisfatto del segretario di Stato Antonella Mularoni —. C’è stata volontà reciproca di normalizzare al più presto i rapporti bilaterali e uscire così dalla black list nel più breve tempo possibile». Date per la ratifica da parte del Parlamento italiano non sono arrivate, ma l’impegno perché giunga al più presto sì. «Ci auguriamo si tratti di pochi mesi»”, il Carlino a pagina 19.


Il Nuovo Quotidiano a pagina 13 sbircia sui profili twitter e fb degli amministratori rivieraschi. I grillini sono più seguiti del Pd.


Crisi edilizia


Geometri in fuga, La Voce a pagina 14.


Fiamme gialle


A San Marino giro di fatture false per un miliardo. Corriere a pagina 9.

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A BILANCIO ANCHE LA SEGRETARIA PERSONALE, I GRILLINI ALLA TURCI: “PRESIDENTE E’ FINITO IL TEMPO DEI PRIVILEGI”


Il Mov continua a fare i conti attorno al presidente del Consiglio comunale, la signora Donatella Turci. “Non sono più i tempi del privilegio”, dicono i grillini.
“Quindi benissimo al poderoso taglio dei gettoni dei consiglieri, ma sia chiaro che i numeri sono numeri: 32 consiglieri comunali costano alla collettività 90 euro lordi a seduta quando questa viene convocata”. Non è lo stesso per il presidente che “invece incassa mensilmente indipendentemente dai consigli convocati, anche perché se fosse retribuita per i consigli comunali che convoca non arriverebbe alla metà”.
I grillini fanno riferimento al fatto che il suo stipendio, da bozza di bilancio, passerà da 37 a 42 mila euro e non è questo l’unico privilegio concesso a lei e solo a lei. “Dulcis in fundo a questo si deve aggiungere il costo della ‘segretaria particolare’ che la presidente Turci ha preteso di avere, e che il suo predecessore non aveva, tenuto conto che può disporre di tutta la struttura di supporto del Consiglio Comunale”.

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