Giovedì, 31 Maggio 2012 20:17

Un anno del sindaco_1

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Un anno del sindaco_1


Quale sia il futuro della città di Rimini nessuno può saperlo. Per capire invece la gravità della situazione attuale, basta vedere come l’assessorato provinciale al turismo si sia affrettato a pubblicare i dati degli afflussi turistici del trimestre invernale che pur non hanno nulla di significativo; solo per poter dire che siamo ancora vivi.


Da parte sua il sindaco Gnassi, dopo molti mesi di attendismo - reale o solo percepito che sia dai cittadini che amministra -, sembra voler approfittare dell’uscita dai mesi estivi per rifarsi. Certo, che un primo cittadino si entusiasmi così tanto per dj, chioschi in spiaggia e concerti fa un po’ sorridere, ma tant’è; e poi un certo slancio è ciò che ci si aspetta da chi governa, anche per provare a ritrovare, o solo per fingere, quella fiducia che serve a lavorare e a intraprendere.


Forse gli si potrebbe chiedere qualche sforzo in più nella condivisione degli obiettivi e degli strumenti, ma questo è ciò che farebbe un sindaco che si comportasse secondo i canoni della politica tradizionale. Gnassi sembra avere fatto un’altra scelta e imboccato la sua strada di un governo in solitaria, molte idee (le sue) e poche discussioni: del tipo chi vuole mi venga dietro; una sorta di battaglia personale come “in missione per conto di Dio”. E la vicenda della non convocazione del consiglio comunale ne è l’emblema.


Magari è una novità rispetto alla ritualità stantia della politica, o invece solo una presunzione destinata a travolgerlo. Gnassi è stato fin qui uomo politico anche fortunato. I risultati lo diranno.
Ad oggi possiamo dire che, dal sogno di “Rimini come Friburgo” all’annuncio della Molo Parade, di visione d’insieme e di approccio strategico al futuro della città non sembra essere rimasto molto. E che sia per l'obiettiva difficoltà oppure perché travolto dalle sue stesse idee non è facile capirlo.


Come sia, e qui ritroviamo il secondo aspetto caratteristico del suo primo anno di Amministrazione, l’atteggiamento di uomo solo al comando e la sua "iperattività creativa" lo portano a considerare quasi come accessoria anche tutta la società civile. Al massimo, un campo di applicazione delle proprie idee.


Così, se da una parte l’opposto simbolico del governo Gnassi è il consiglio comunale e l’insieme dei partiti, con la casta arretrata che non capisce e non sa adeguarsi ai tempi, dall’altra ad esserlo è il Piano Strategico, il cui tratto principale almeno teorico è proprio quello del coinvolgimento di tutti gli attori sociali.


Insomma, il primo anno del sindaco sembra una specie di lunga scommessa solo con se stesso.


Davanti a tutto questo, come tutti, anche noi speriamo che Rimini riesca a superare questo momento tanto difficile. Così come, anche noi, vorremmo lasciarci dietro le spalle ritualità inutili, rappresentanze solo di facciata, vedere un po’ di ricambio.
In ogni caso, qualsiasi sia il risultato che Gnassi riuscirà a ottenere, ognuno in città (i protagonisti del Piano o gli altri attori della scena pubblica e politica) deve scegliere se continuare a guardare il sindaco con sufficienza e intanto aspettare di vederne consumare poco a poco la fortuna, oppure provare a cambiare passo, cominciando a rischiare in proprio idee e poltrone.
Così costringendo il sindaco a doversi misurare non solo con se stesso o con delle figurine da album cittadino ma con altrettanti protagonisti.


Sabato, 26 Maggio 2012 08:54

GIORNALAIO 28.05.2012

Rubriche

AIA, A UN GIORNO DAL RINNOVO DEI VERTICI. SANATORIA SPIAGGIA, TEMPO SCADUTO. OGGI LA PROTESTA DEI SINDACI. LE INDISCREZIONI DI DACCO’ SU CENE E ALBERGHI PAGATI A RIMINI DURANTE IL MEETING


Elezioni Aia


“«Se ci sono più sfidanti tanto meglio, significa che la voglia di partecipazione non manca». La presidente uscente degli albergatori riminesi, Patrizia Rinaldis, a 24 ore dal voto che dovrà rinnovarle l’incarico al vertice di Aia, oppure no, è niente affatto intimorita dalla proliferazione delle candidature dell’ultimo momento. Se, infatti, fino all’altro giorno sembrava che la partita si dovesse giocare in due: da una parte Rinaldis, dall’altra il decano dell’associazione Antonio Mantuano, in realtà a contendersi lo scettro sono in quattro. Oltre a Rinaldis e Mantuano si sono candidati anche Patrizia Balducci, titolare dell’hotel San Francisco Spiaggia (ed ex candidata sindaco di Rimini per una lista civica nel lontano 1999) e Daniele Calesini dell’hotel Admiral Palace, alla sua 'prima volta'”, scrive il Nuovo Quotidiano a pagina 5.


Tempo scaduto per la spiaggia


“La cartolina di Rimini forse non è cambiata radicalmente, ma di certo ha subìto qualche modifiche. Via pedane, gazebo, giochi, campi di bocce e di basket con gli operatori di spiaggia che, in molti casi, hanno preferito smantellare piuttosto che pagare fior di quattrini all’am - ministrazione per la sanatoria. Le modifiche sono più evidenti da Marina centro scendendo verso Miramare, piuttosto che a nord”, scrive il Corriere Romagna a pagina 7.


Ieri, precisa Luca Cassiani “era anche l’ultimo giorno utile per i bagnini per mettersi in regola con i manufatti in base alle prescrizioni del piano spiaggia”.


I sindaci del Pd protestano


Oggi è il giorno della protesta dei sindaci del Pd contro imu e patto di stabilità. “«Dopo la consegna della fascia tricolore sventoleremo le mutande, perché ci sono rimaste solo quelle». Parola di Mauro Morri, il sindaco di Santarcangelo. Nessun sarcasmo, nessuna voglia di sdrammatizzare. L’appuntamento di protesta contro Imu e Patto di stabilità parte questa mattina con la consegna simbolica delle fasce alla Prefettura”, riporta Marzia Caserio nell’articolo a pagina 5 sul Nuovo Quotidiano.


Il Resto del Carlino a pagina 3 e il Corriere Romagna a pagina 5 riprendono le indiscrezioni nazionali riguardo l’interrogatorio di Pierangelo Daccò, il quale ammette di aver pagato alcune cene a Rimini a cui avrebbe partecipato anche il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni.

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AMIANTO A VISERBA, DOPO UN MESE LE DISCARICHE NON SONO STATE ANCORA BONIFICATE. MAURO: “INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE”


Amianto, secondo il consigliere comunale del Pdl Gennaro Mauro è “ingiustificabile l’inerzia dell’amministrazione comunale” rispetto alle operazioni di bonifica di alcune discariche abusive “sequestrate ormai più di un mese fa ancora” non ha proceduto (Mauro ha pubblicato le foto dei luoghi con ancora sopra i rifiuti tossici sul suo profilo Facebook).


Il consigliere si riferisce in particolare a due sequestri a Viserba.
Il 13 aprile scorso viene individuata e sequestrata una discarica di rifiuti pericolosi contenenti, tra l'altro lastre di amianto frantumato. Il lotto di 8mila metri quadrati, incustodito, è di proprietà della Curia in via Lotti, a pochi metri da un campo di calcio e a meno di cento metri da numerosissime abitazioni.
Appena una settimana dopo, il 20 aprile, in via Grandi, zona artigianale, viene individuata una discarica con amianto miscelato e triturato con altri detriti edilizi a cielo aperto. Anche in questo caso scattano i sigilli e i titolari della discarica vengono denunciati.


“E’ passato oltre un mese dai sequestri, e mi sarei aspettato che quelle aree oggetto di indagini fossero state bonificate”, dice Mauro si è preoccupato di “effettuare un sopralluogo presso i due siti e ho riscontrato che a parte i sigilli e i cartelli indicanti la presenza di rifiuti pericolosi e nocivi, i cumuli si macerie erano al loro posto a cielo aperto sottoposte all'intemperie”.


Se è vero che l’amianto triturato presenta un gran numero di microfibre di amianto ed è facilmente dispersibile nell’aria e, quindi, nell'ipotesi di inalazione fortemente pericoloso per la salute dei cittadini, il fatto “che nelle zone limitrofe ai due siti vivono diverse centinaia di famiglie avrebbe dovuto indurre l'amministrazione comunale a porre la giusta attenzione ed emettere ordinanze di emergenza sanitaria. Non mi risulta che sia stato predisposto un piano di bonifica e ne tantomeno si sia fatto comunicazione alla competente Ausl di Rimini”.


Ragion per cui Mauro invita “il sindaco Gnassi e l'assessore Visentin ad attivarsi immediatamente per mettere in sicurezza tali siti e a promuovere unitamente con organismi di vigilanza una concreta azione di controllo sul nostro territorio”.

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TRAPIANTI: A RIMINI NEL 2011 13 I POTENZIALI DONATORI, 4 DA INIZIO 2012


A Rimini dall’inizio dell’anno sono stati quattro i potenziali donatori, per tutti e quattro i familiari hanno autorizzato il prelievo. L’ultimo caso è di pochi giorni fa all’Infermi. Il donatore, un uomo nato nel 1942 e residente a Rimini, è deceduto dopo un coma causato da emorragia cerebrale. Ha donato fegato (che è stato avviato al centro trapianti di Modena), reni (avviati a Bologna) e tessuti. Ovviamente, l’Ausl “partecipa al dolore della famiglia del donatore e la ringrazia per il consenso alla donazione, grazie al quale è stata offerta una opportunità di sopravvivenza a diverse persone”.


Il tema delle donazioni di organi, con l’intervento di Fabio Bruscoli, coordinatore locale trapianti, è stato al centro della riunione dei Comitati consultivi misti da cui “è emerso che anche pazienti anziani, deceduti per cause naturali, possono essere potenziali donatori di organi e tessuti”. Come risulta chiaro dalla storia, sempre riminese, di una signora di 93 anni deceduta per cause naturali che ha donato il proprio fegato a un 60enne.


Il nostro compito – sintetizza il dottor Bruscoli – è quello di impegnarci per la salute della popolazione. Quando un paziente viene trasportato in ospedale è per essere salvato. Se questo non è possibile, ed il paziente muore, si valuta se è possibile far sì che da quella morte possano nascere nuove speranze di vita”.


Nel 2011 in Italia vi sono stati 18,4 donatori effettivi ogni milione di abitanti. La regione con l’incidenza più bassa è la Basilicata (6,8 donatori per milione), mentre l’incidenza più alta è in Friuli Venezia Giulia: 35,7. In Emilia Romagna l’incidenza è stata di 21,8 donatori effettivi per milione di abitanti, comunque tra le più alte d’Italia.


Sempre nel 2011, in provincia di Rimini, ci sono stati 13 potenziali donatori, che in 10 casi sono diventati donatori effettivi (nei casi restanti si presentava un'inidoneità clinica). Nel 1996 vi furono 1 donatore effettivo e un altro potenziale. Nel 2012 vi sono già state 3 donazioni effettive. “Allo stato attuale della situazione – ha spiegato il Coordinatore locale trapianti – dal nostro territorio ci si può aspettare ogni anno 10 donatori potenziali che si concretizzano in 5 donazioni e nel prelievo, mediamente, di una ventina di organi l’anno” (nel 2011 sono stati 26). “Il grosso incremento di donazioni – ha spiegato ancora Bruscoli – c’è stato dal 2000 in poi grazie all'approvazione della legge 91 del 1999. Ulteriori passi avanti possono però ancora essere fatti, specialmente in ordine alla donazione delle cornee”.

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PATRIMONI UNESCO: ELISA MARCHIONI ‘CANDIDA’ I LUOGHI DEI MALATESTA E DEI MONTEFELTRO


Se è vero che «bellezza, paesaggio e qualità dell’offerta sono ciò in cui vogliamo investire per costruire il nostro futuro», sostiene la parlamentare del Pd Elisa Marchioni allora i luoghi dei Malatesta e dei Montefeltro potrebbero, perché no, diventare un giorno patrimonio mondiale dell’umanità.
«Abbiamo – spiega la Marchioni – le carte in regola per proporci, intitolando al ‘Secolo dei Malatesta e dei Montefeltro’ un percorso straordinario che parta dal castello e dal Duomo di Rimini, per toccare tutti i castelli e le rocche della Valmarecchia, per approdare infine a Urbino (già inserita nella lista delle destinazioni che potrebbero diventare patrimonio Unesco, ndr)». Dal Palazzo ducale di Urbino potrebbe quindi partire un percorso tale da «abbracciare appunto tutta la valle fino a Rimini, e includere i Malatesta accanto ai Montefeltro».
Potersi fregiare del titolo di patrimonio dell’umanità potrebbe significare molto per il turismo grazie anche alla vetrina internazionale dell’Unesco. «Se questa proposta troverà, come spero avendo già segnali positivi, il consenso dei sindaci, della provincia, dei cittadini, dei territori nel complesso, possiamo individuare come candidarci in modo significativo: un bel modo anche di onorare la memoria di Tonino Guerra», conclude la parlamentare riminese.

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LA CREATIVITA' PER USCIRE DALLA CRISI: MEZZETTI: “IN REGIONE CULTURA E TURISMO ARRIVANO AL 20% DEL PIL”


Per uscire dalla crisi bisogna puntare sulla cultura. Ieri a Rimini incontro in Provincia tra gli esponenti del mondo artistico culturale locale e l’assessore regionale Massimo Mezzetti.
“Dalla crisi si esce – ha sottolineato Mezzetti - rimettendo al centro la cultura. La cultura rappresenta il 4,5 per cento del Pil in Italia. A fronte di risorse statali nettamente decurtate, diventa più che mai importante unire cultura e turismo: in 10 anni il turismo culturale è incrementato dall'11 al 33 per cento in regione e sommando cultura e turismo si arriva al 20 per cento del Pil”.


L'economia della cultura è secondo l'assessore una delle tre priorità su cui lavorare. “Lo sviluppo si gioca sull'economia dell'ambiente, l'economia della salute e l'economia della cultura e creatività. Occorre superare la frammentazione e sviluppare maggiormente una politica di integrazione tra pubblico e privato, tra istituzioni, enti, organizzazioni e assessorati. Lavorare in rete ha un valore che non solo permette di affrontare la crisi economica, ma anche di allontanare il rischio di mortificazione della cultura nel nostro paese”.

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COOP ROMAGNOLE A SCUOLA DI COMUNICAZIONE 


Per combattere la crisi economica le cooperative di Rimini e di tutta la Romagna andranno a scuola di comunicazione e di internazionalizzazione con l’esperto inglese Phil Taylor. L’appuntamento di Legacoop è fissato per il 30 maggio a Cesena.
«Sappiamo – spiega il direttore di Legacoop Rimini, Massimo Gottifredi – che a frenare i processi di internazionalizzazione ci sono numerosi fattori, non semplici da affrontare: l’incertezza delle regole, la difficoltà a trovare personale adeguato, le dimensioni degli investimenti richiesti, i problemi linguistici e i rischi intrinseci. Ma le imprese romagnole lavorano già in rete e crediamo che attivare processi di scambio e di formazione sia la chiave giusta per aumentare il nostro livello di competitività internazionale mantenendo i nostri valori».

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FESTA DELLA POLIZIA. CALANO GLI STUPRI MA CRESCONO FURTI, RAPINE, DROGA E PROSTITUZIONE. IL PREFETTO: “RIMINI OBIETTIVO APPETIBILE DELLA CRIMINALITA’”


Crescono furti e rapine, calano gli stupri. I dati del 2011 per Rimini sono stati forniti questa mattina nel corso della Festa della Polizia in piazza 3 Martiri dove, accolti dal questore Oreste Capodicasa sono arrivati anche il prefetto Claudio Palomba, le autorità della Repubblica di San Marino, il sindaco Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano Vitali, il comandante provinciale della Guardia di finanza Mario Venceslai e il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Luigi Grasso, il presidente del Tribunale Rossella Talia e il procuratore della Repubblica Paolo Giovagnoli, il vescovo Francesco Lambiasi e il direttore del polo didattico Giorgio Cantelli Forti.


Dal confronto tra i dati del 2011 con quelli 2010 si evidenzia la flessione del 27 per cento delle violenze sessuali cui fanno da contraltare l'incremento delle rapine del 63 per cento e dei furti del 23. Nel 2011 rispetto al 2010, inoltre, in Provincia di Rimini sono diminuiti gli arresti (da 422 a 399), ma sono cresciute le denunce (da 1523 a 1699). Mediamente i delitti denunciati sono diminuiti del 10 per cento.


“Rimini è – spiega il questore Oreste Capodicasa – obiettivo appetibile di una criminalità diffusa che associa principalmente i reati predatori a quelli del traffico della droga e dello sfruttamento della prostituzione. Questo a causa della posizione geografica del nostro territorio, del suo avanzato livello economico, della moltiplicazione dei gruppi etnici affluenti”.


Dai dati forniti è anche possibile un raffronto tra i numeri dei primi cinque mesi del 2012 e i primi cinque del 2011. Da gennaio a maggio sono stati 129 arresti e 387 denunce, il calo dei reati è del 18 per cento con un bel meno 80 per cento per le violenze sessuali. In calo anche i furti e le rapine (con rispettivamente flessioni per il 3 e il 5 per cento). Crescono tuttavia i furti in abitazione del 2 per cento, quelli nei negozi del 4 per cento e soprattutto quelli alle auto in sosta del 23 per cento anche a causa dell’arrivo di “popolazioni dell’Est europeo, da poco sdoganatesi da regimi che hanno generato economie ora in corso di sostanziale trasformazione, vedono nelle realtà come quelle del riminese, il luogo e l’occasione per un facile ed immediato superamento delle povertà individuali”.


Droga e prostituzione sono fenomeni in “persistente crescita”. “Permangono – ammette il questore – ancora aree della città in cui spaccio di droga e prostituzione costituiscono un fattore di rischio e creano forti inquietudini” nella cittadinanza residente. In particolare, la diffusione di stupefacenti “resta il fenomeno criminale associativo di maggior rilievo ed è il fronte che ci vede maggiormente impegnati”.


Quello della prostituzione è invece un “fenomeno contrastato con estrema attenzione disincentivando, nei limiti che l’ordinamento consente, le persone che vi si dedicano e perseguendo con la massima determinazione, coronata anche da recenti successi investigativi” e tuttavia per ottenere il “ridimensionamento del problema sono auspicabili interventi legislativi che incidano significativamente sul fenomeno ‘prostituzione’, anche attraverso meccanismi che possano disincentivare sia la domanda che l’offerta e che aprano per le giovani donne recuperabili ambiti di strategie di uscita da quel mondo”.
Rispetto al reato si stalking “noi, qui, sensibili e tempestivi, abbiamo attivato una squadra di pronto intervento con le professionalità idonee”.

Venerdì, 25 Maggio 2012 09:34

GIORNALAIO 26.05.2012

Rubriche

AEROPORTO, IL MUTUO DELLA SALVEZZA NON VERRA’ CONCESSO. CRISI: LA MAFIA COMPRA LE IMPRESE DELLA RIVIERA. FORTUNA MISSIROLI FINALISTA AL CAMPIELLO E IL GOVERNO CHE CHIEDE A RIMINI DI METTERE ANCHE PARCHEGGI GRATUITI


Missiroli finalista al Campiello


Carlo Andrea Barnabé in prima su il Resto del Carlino. “MARCO MISSIROLI nella cinquina del Campiello è una notizia che riconcilia col presente. Un giovane riminese che parla di Rimini in un libro osannato dalla critica e parecchio venduto è un balsamo che ci fa dimenticare per un quarto d’ora i sindaci in gramaglie per l’Imu (ma non sono loro a incassare?), i bagnini strapazzati dal fisco e dal condono, la borsa che va giù e lo spread che va su, la crisi del mattone e quella delle lucciole ‘low cost’”.


La mafia compra la riviera


Stefano Vitali a pagina 4 del Carlino. «Nelle ultime settimane mi hanno riportato notizie di questi misteriosi mediatori che avvicinerebbero imprese riminesi in grave crisi, proponendo di rilevarle attraverso pagamento in contanti. Se fossero veri questi episodi non sarebbero sorprendenti, ma dimostrano la gravità della situazione. Il pericolo che questo sistema possa radicarsi e i nostri imprenditori con l’acqua alla gola possano cedere a queste proposte».


“Il punto è capire quanto tempo hanno ancora a disposizione i cittadini della provincia di Rimini «per reagire a una criminalità organizzata che è molto vicina al prendersi questo territorio». Non siamo più alle infiltrazioni, al semplice riciclaggio di danaro sporco ma molto oltre. Siamo giunti a uno stadio che rischia di non avere un ritorno”, Corriere Romagna a pagina 3. “Il procuratore capo di Rimini Giovagnoli lo ha detto chiaro: «E’ cominciando ognuno nel suo piccolo a pagare le tasse che si cambiano le cose, che si volta pagina». E anche denunciando qualunque operazione sospetta. «Non dico che se uno ha un albergo e gli viene fatta un’offerta importante, magari in contanti, la debba rifiutare – ha insistito il magistrato -. Non è di eroi che c’è bisogno. E’ sufficiente gente normale che segnali quel passaggio di denaro alle autorità competenti»”.


Parcheggi


Una beffa per il Comune di Rimini la circolare con cui il governo chiede di garantire i parcheggi liberi (strisce bianche). “Il Comune di Rimini poche settimane fa è tornata a gestire in proprio le strisce blu dopo averle affidate per 15 anni ad Agenzia mobilità. E a palazzo Garampi avevano già fatto i conti su quanti soldi potessero entrare nelle asfittiche casse comunali in questo primo anno di gestione. E la somma per il 2012 non è niente male: 3,1 milioni di euro. Un bel tesoretto se paragonato ai circa 900mila euro che il Comune ha ricevuto nel 2011 da Agenzia mobilità, come previsto dalla convenzione. E secondo le stime nel 2013 si potrebbe incassare addirittura più di 4 milioni”, il Carlino a pagina 7.


In Comune ancora riflettori puntati sulle poltrone dell’ufficio del sindaco


L’invito è lo stesso che Gioenzo Renzi gli rivolge da mesi: “Dimettiti”. Un invito che il consigliere del Pdl torna a ripetere all’indomani della notizia delle indagini della Corte dei Conti sulla posizione di Sergio Funelli, capo di Gabinetto voluto dal sindaco Andrea Gnassi e insediatosi a Palazzo Garampi il 20 luglio. La questione è tutta in un titolo: la laurea. Necessaria per essere inquadrato nella categoria D”, La Voce di Romagna a pagina 17.


Aeroporto: verso la privatizzazione?


Ieri Consiglio provinciale aperto a parlamentari e consiglieri regionali. “Probabilmente non sarà concesso alcun mutuo dalla cordata delle banche a cui Aeradria si è rivolta. Lo ammette anche il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni… Cagnoni, come l’on. Pizzolante e altri ieri (e lo stesso Vitali) è convinto: «Bisogna andare a una privatizzazione del ‘Fellini’, ma senza avere il cappello in mano. Non siamo in grado di dettare condizioni». E neanche le cifre. La Save è fortemente interessata”, il Carlino a pagina 9.


“Il sindaco Andrea Gnassi è stato più esplicito nell’accennare che “se un gruppo tiene insieme Venezia e Parigi...”, converrà starci dentro. Sia nell’intervento di Vitali che in quello di Gnassi è poi risuonato un sostanziale “mea culpa” per aver “pensato che l’aeroporto potesse bastare a se stesso” (parole del primo cittadino), concentrando troppo gli investimenti su Palas e Fiera”, La Voce a pagina 15. Il sindaco ha anche detto che se “la Camera di commercio di Bologna è l’azionista di riferimento dell’aeroporto. La Camera di commercio di Rimini deve investire un po’ di più di quel che ha ora”.


Evasori


Per evitare guai col fisco adesso si è beccata una denuncia per violenza privata la ristoratrice che ha chiuso durante dei controlli il cameriere in nero nello sgabuzzino. “Quello del ristorante non è un caso isolato. Il lavoro nero dilaga a Rimini: solo nel 2011 le sanzioni incassate dalla Direzione provinciale del lavoro hanno sfondato il tetto di un milione e 700mila euro, con un’impennata vertiginosa dell’80 per cento rispetto al milione scarso incassato l’anno precedente. E il dato che non lascia adito a dubbi arriva diretto dalle attività in cui sono stati riscontrati gli illeciti: 717 su 1.268. Una percentuale del 60 per cento di irregolari - piuttosto eloquente”, Corriere a pagina 8.

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AEROPORTO, PIZZOLANTE (PDL): “A ROMA SI DECIDERA’ ANCHE IN BASE A QUANTO RIMINI SAPRA’ PROPORRE. NECESSARIO ATTRARRE RISORSE PRIVATE”


Il Consiglio provinciale vota sì all’unanimità all’ordine del giorno sull'aeroporto internazionale “Federico Fellini”. In pratica, “registrando l’impegno pieno delle istituzioni locali, della Repubblica di San Marino e delle categorie economiche del territorio nel continuare a sostenere l’aeroporto Fellini” il documento approvato “invita il Governo, il Parlamento Italiano e la Regione Emilia Romagna” a “un ruolo di sostegno attivo e di pieno dispiegamento della propria attività di programmazione e pianificazione”.


Tra i parlamentari e i consiglieri regionali presenti, Sergio Pizzolante (Pdl) ha precisato che “quello che si decide a Roma dipende molto anche da quanto il territorio riminese è in grado di proporre e di fare, evidenziando come negli anni passati ci sia stato uno sbilanciamento fra i forti investimenti sul prodotto e quelli per le infrastrutture”. Il parlamentare ha anche fatto notare come “davanti alla necessità di grandi investimenti per l’aeroporto non siano più sufficienti i fondi pubblici, come sia necessario attrarre risorse private, e come vadano considerate con grande attenzione le potenzialità di sviluppo della partnership con San Marino”.


Per il Pd, Elisa Marchioni ha sottolineato “l’importanza di utilizzare la grande capacità di coesione trasversale alle forze politiche ed economiche dimostrata in questo frangente per promuovere gli investimenti strategici per il territorio provinciale”.


Tra i punti decisivi per il voto favorevole dei consiglieri “le crescenti difficoltà di accessibilità alla area compresa tra Romagna e Marche, penalizzata da scelte illogiche effettuate da Trenitalia”, “assicurare competitività ad un territorio che ha già effettuato investimenti importanti per dotarsi di infrastrutture in ambito fieristico e congressuale a completamento dei servizi primari, secondari e del terziario insistenti nell'intera area di riferimento”, “che in questi anni non ha prodotto alcun esito il tentativo della Regione Emilia Romagna di promuovere un’integrazione degli scali su base regionale”.

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