tortora-scuro

Rimini | Politiche, 17,73% affluenza alle 12


Alle 12 di oggi a Rimini ha votato il 17,73 per cento degli aventi diritto (oltre 108 mila elettori) per un totale di 19mila 307 persone. Un dato di un soffio superiore rispetto a quello delle precedenti consultazioni politiche del 2008 con 18.951 votanti alle 12 nel capoluogo, in percentuale il 17,53.
Il comune del riminese con l’affluenza più alta alle 12 è Santarcangelo con 3.368 elettori (20,176 per cento), seguito da San Giovanni in Marignano con 1.427 votanti, pari al 20,169 per cento. Seguono Bellaria con il 19,88 per cento, Rimini, Riccione con il 15,77 per cento, Cattolica con il 18,50. Fanalini di coda Montecolombo con il 4,75 per cento e Casteldelci con l'8,82.
In provincia hanno votato alle 12 in 43.363.

Sabato, 23 Febbraio 2013 13:03

alzo gli occhi

Il 2 marzo verrà inaugurata presso la galleria privata dello studio Chierico-Perona, a San Pietro Incariano (Verona) l'esposizione personale del riminese Francesco Zavatta, dal titolo “Alzo gli occhi”. La mostra raccoglie i nuovi lavori del giovane artista su Milano. Nel catalogo un contributo di Manuela Villani, docente di storia dell’arte presso l’Università Cattolica di Brescia.


mattone

Rimini | Neve, allerta fino a lunedì. Chiusa via Covignano


Neve, qualche ora di tregua in attesa delle 15 di oggi pomeriggio, quando (secondo la Protezione civile) dovrebbero riprendere le nevicate su tutto il riminese. L’allerta continuerà fino a tutta la giornata di lunedì.  Sono stati oltre settanta, spiega una nota della Provincia, gli uomini gli uomini della Protezione civile che hanno lavorato per liberare le strade. All’opera una cinquantina di spazzaneve. Dalle 4 di notte, in seguito ad un repentino abbassamento della temperatura sono entrati in azione anche i mezzi spargi sale.


Particolarmente colpite Valmarecchia, con spazzaneve all’opera già dal pomeriggio, e Valconca, con uguale intensità soprattutto nella tarda serata. Nella serata e nottata di ieri chiusi anche i caselli autostradali di Cattolica e di Rimini Nord, con il conseguente aumento del traffico sulle strade statali e provinciali, senza però causare particolari disagi alla circolazione.


A Rimini ieri l’abbondante nevicata ha portato il sindaco alla chiusura, per oggi, di tutte le scuole. Molte sarebbero state comunque chiuse perché sedi di seggio elettorale. Ed è proprio per garantire l’accesso ai seggi e per mettere in sicurezza le strade (anche secondarie) e i cittadini da alberi pericolosi che il Comune sta lavorando in queste ore.
Chiusa la circolazione sulla via Covignano, da via Castellaccio a via Poggio marino, per consentire l’intervento di rimozione di una quercia caduta sulla carreggiata. All’opera vigili del fuoco e municipale.

tortora-chiaro

Rimini | Non c’è pace per il Fellini: russi in fuga causa sequestro shopping


Non bastano gli esposti alla Corte dei conti e in procura. Adesso c’è anche la municipale che sequestra ai turisti russi il frutto delle loro ‘dure’ giornate di shopping al Gross. O almeno così sembra. E’ sempre più dura la vita dell’aeroporto Fellini soffocato dai debiti (oltre 33 milioni di euro) e anche a rischio passeggeri. L’ultimo allarme (per ora) arriva dall’associazione dei ‘procacciatori d’affari’ per clienti esteri. “Da imprenditori siamo seriamente preoccupati sia per le nostre aziende, sia per l’economia intera del territorio riminese”, dico in una nota spiegando che il loro lavoro “consiste nell’intercettare sul mercato russo gli operatori commerciali ed i turisti commerciali interessati a giungere in Italia per effettuare acquisti all’ingrosso o al dettaglio. Una volta giunti all’aeroporto di Rimini garantiamo loro svariati servizi, risolviamo i problemi e le necessità che gli ospiti esteri possono avere, garantiamo loro un soggiorno sereno perché si dedichino, senza difficoltà, allo scopo principale per il quale vengono da noi: l’acquisto del made in Italy. I russi vengono a Rimini perché noi ci siamo”.


Lavorano a Rimini con i russi da oltre venti anni, spiegano i procacciatori, garantendo di essere “iscritti al registro delle imprese, in regola amministrativa e fiscale”. Adesso però ci sono dei problemi. “Nell’ultimo anno la nostra attività viene infondatamente perseguita da alcuni corpi di Polizia municipale del territorio regionale, e da altre forze, nella convinzione sbagliata di colpire un esercizio abusivo di trasporto merci per conto terzi. Mentre così non è”.  I procacciatori raccontano di provvedimenti che vanno oltre le sanzioni a loro carico e vanno a colpire anche i turisti russi che di ciò “sono rimasti sconcertati” al punto che “diversi operatori esteri hanno scelto altre destinazioni italiane (Milano) od altri paesi (Turchia, Francia) più ‘sicuri’, dove non corrono il rischio di vedere porre sotto sequestro quanto legittimamente acquistato”.

Venerdì, 22 Febbraio 2013 18:19

Rimini, da dove ripartire. Diretta Twitter

rosso

Dalle ore 21.00 vi racconteremo l'incontro promosso dalla Compagnia delle Opere di Rimini dal titolo "Da dove ripartire". Interverranno imprenditori del territorio e il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini. Hashtag #dadoveripartire


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Rimini | Turismo 2012: presenze -1,6. Galli sul 2013: Sarà un anno complesso


Si chiude con l’incremento dell’1,8 per cento nel numero di turisti (arrivi) e la flessione dell’1,6 per cento nel numero di notti trascorse (presenze) l’anno 2012 del turismo della Riviera di Rimini. “I dati finali - dichiara l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli - confermano quanto già emerso durante l’anno: la fotografia statistica di una crisi economica che, colpendo soprattutto il mercato interno, conduce non tanto a eliminare la vacanza, ma semmai a ridurne la durata”. Una tendenza che andrà avanti nel 2013, “dobbiamo dunque prepararci a un altro anno complesso, causa principalmente la contrazione del potere d’acquisto da parte degli italiani”.


I dati
I dati 2012 della Provincia di Rimini evidenziano buone performances nei mesi primaverili, con un +4,7% notti nel mese di marzo, un + 5,3% nel mese di aprile e un +2,1% in quello di maggio. I segni della crisi, soprattutto in Italia, nei mesi estivi: tiene agosto (-1,4% notti, ma +2,9 turisti), difficoltà nel mese di luglio (-2,4% notti, nonostante l’ottimo risultato del week end de La Notte Rosa, che ha chiuso con un + 5,6% pernottamenti rispetto all’edizione 2011), negativo il mese di giugno con un -4,9%, dove gli effetti del terremoto si sono fatti drasticamente sentire, soddisfacente il mese settembre (+4,5% turisti e +0,2% notti), con un risultato ampiamente positivo determinato dallo spostamento a metà settembre della MotoGp (+24,3% pernottamenti rispetto allo stesso week end del 2011). Positivo l’autunno/inverno 2012, con un + 0,2% nel mese di ottobre, +8,2 e + 6,3% pernottamenti, rispettivamente, a novembre e dicembre. Difficoltà invece nei primi mesi dell’anno, con un -8,6% pernottamenti nel mese di gennaio e un -12,5% in quello di febbraio, dove hanno pesato gli effetti contingenti della crisi sul segmento del turismo congressuale e d’affari.


I dati turistici nazionali sono tutti negativi: Lombardia -2,1% pernottamenti, Piemonte -1,5%, Veneto -7,1%, - 8,4% dalle altre regioni italiane; unica eccezione è il dato dell’Emilia Romagna, che registra un +4,1%, segno evidente della difficoltà economica contingente, con molte famiglie che non hanno voluto rinunciare alla vacanza, preferendo la nostra Riviera a mete più esotiche e lontane. Non dimentichiamo che nel 2012 il 38,% dei nostri turisti risiede in un raggio di 200 km dalle nostre località.
Il risultato sui mercati esteri, anche nel 2012, come negli ultimi anni, si può invece considerare davvero positivo e significativo, come le prime proiezioni estive già facevano intravedere: +8,2% ì turisti dall’estero, + 5,7% le notti. La percentuale di domanda estera rispetto al totale sale dal 23% del 2011 al 25,1% del 2012.
Forte elemento di traino è stata senz’altro la conferma della crescita della Russia, con un + 17,5% nei pernottamenti, con un ruolo decisivo determinato dal rapporto storico del nostro aeroporto con tale mercato, dato che migliora ancora e notevolmente i risultati del 2011. Ma buoni risultati su tutti i mercati esteri: Germania (+5,5%), Austria (+3,5%), Svizzera (+9%), Polonia (+4%), Regno Unito (+3%), Belgio (+4,4%), Paesi Bassi (+9,4%). Bene anche il Nord Europa, anche se con numeri assoluti lontani da quelli di qualche decennio fa. Più in difficoltà invece il mercato francese, con un -3,9% in termini di notti, dove ancora gli effetti pesanti della crisi economica si fanno sentire e condizionano le scelte di viaggio e vacanze.


Identikit del turista
Il turismo che frequenta la Riviera di Rimini è prevalentemente famigliare: le famiglie rappresentano il 62,2% della domanda, ma interessante è anche il dato dei single (20%), mentre i gruppi costituiscono il 17,8%.
Le donne (48,9%) e gli uomini (51,1%) si equivalgono.
La classe d’età più rappresentata è quella tra i 41-64 anni (il 35% dei clienti), fino a 15 anni abbiamo il 15,1% dei turisti, tra i 16-25 anni il 13,6% della domanda, il 26,2% dei turisti ha tra i 26-40 anni, oltre i 65 anni il 10,1%.
Il mezzo di trasporto prevalentemente utilizzato è l’auto (70,3% dei casi), l’aereo è utilizzato per il 4,3% dei turisti, il treno nel 6,6% dei casi (quasi esclusivamente turisti italiani), il bus per il 15,2% della domanda. Altro dato interessante è la provenienza: il 3,5% dei clienti risiede entro i 100 km dalla Riviera di Rimini, tra i 101-200 km troviamo il 34,4% dei turisti, tra i 201-300 km il 23,5%, tra i 301-400 km il 26,9% della domanda, oltre i 501 km il 3,9%.


Focus Russia e Germania
I pernottamenti dalla Russia hanno raggiunto le 894.000 unità, con un crescita del 17,5% rispetto all’anno passato, dato che migliora (e notevolmente) l’ottimo risultato del 2011 (+34,2%) e quello degli anni precedenti. Siamo di fatto la porta di accesso dei russi per l’Italia, con notevoli positivi effetti non solo sul segmento alberghiero della Riviera, principalmente Rimini (781.000 pernottamenti) e Riccione, ma per tutta l’offerta commerciale del nostro territorio. E’ un turista che si muove prevalentemente in gruppo (78%) o con la famiglia (17,1%), i single sono solo il 4,9%. Raggiunge la Riviera di Rimini prevalentemente in aereo (78,6%), ma anche in autobus (12,6%) e in auto (5,9%). Si tratta inoltre di individui giovani (il 56,7% dei turisti russi ha meno di 40 anni, il 21,8% meno di 25 anni), anche se la classe d’età più numerosa è quella dai 41 ai 64 anni (40,4%).
I maschi sono il 31,3%, le donne sono il 68,7%: si tratta di un mercato certamente rosa.
I turisti tedeschi nel 2012 hanno registrato 760.000 pernottamenti, pari al +5,5%, dato che conferma la crescita registrata anche nel 2011 (+8,6%). In questo caso si tratta si un cliente che raggiunge la Riviera di Rimini prevalentemente su gomma (il 63,4% in auto, il 24,6% in bus), con una quota dello 6,1% che utilizza l’aereo, insufficiente è invece il dato di coloro che utilizzano il treno (2,3%), dato sui cui pesa evidentemente la quasi totale assenza di collegamenti ferroviari diretti con la Germania. E’ un mercato prevalentemente famigliare: le famiglie rappresentano il 59,8%, i single il 6,9%, i gruppi il 33,3%. Maschi (52,2%) e femmine (47,8%) si equivalgono. Il 36,5% hanno meno di 25 anni, il 16,3% tra i 26-40 anni, il 33,5% tra i 41-64 anni, il 13,7% oltre i 65 anni.


Entroterra e progetto ‘Malatesta & Montefeltro’
Anche il 2012 sì è concluso con un quadro ancora positivo: + 2,8% i pernottamenti, in controtendenza rispetto al dato della Riviera, con una crescita fortissima sul mercato estero (+15,8%). Siamo arrivati già a 196.000 pernottamenti (di cui il 33,7% dall’estero), vicinissimi a quota 200.000. Un risultato che conferma e migliora lo straordinario dato 2011, che aveva chiuso con un +21,2% pernottamenti e +14,3% turisti.
L’olandese è il primo cliente assoluto: nel 2012 è cresciuto del 30,8% in termini di pernottamenti, raggiungendo la quota del 16,2% della domanda complessiva e quella del 48,1% della domanda estera; molto bene anche la Germania con un +10,6%, il Belgio (+12%), la Svizzera (+30,4%), il Regno Unito (+8,4%), la Norvegia (+118,8%).

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Rimini | Finanziamento Aeradria, il consiglio comunale approva


Approvata ieri in consiglio comunale, ma non c’erano dubbi, la delibera di sostegno ad Aeradria da parte di Rimini holding. Diciannove i favorevoli (la maggioranza) al finanziamento da 729mila euro, sei i contrari in minoranza, con il gruppo del Pdl che è uscito fuori dall’aula sia per la discussione sia per la votazione.


Parla di voto all’insegna della responsabilità il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “Il voto di ieri è la dimostrazione del senso di responsabilità dimostrato dal consiglio comunale su un tema di cruciale importanza per la nostra città come l’aeroporto”. Gravissime le conseguenze se la delibera non fosse passata, avverte il sindaco. “Tante persone senza più un lavoro, creditori senza nulla in mano e una città priva di uno strumento fondamentale per il nostro sviluppo. Per questa città l’aeroporto non è un vezzo, ma è un pilastro per la nostra economia, così come lo è il mare, il Palas, la Fiera”. Gnassi ricorda l’indotto di 900milioni di euro, ricorda che “la media dei pernottamenti dei turisti stranieri è ben più alta di quella degli italiani” e l’inclusione del Fellini tra i 31 strategici nazionali.
Eppure rispetto alla questa delibera ci sono di mezzo anche degli esposti. “Ho ascoltato – conclude – le critiche e le osservazioni, più o meno puntuali, ma non ho sentito proposte, non ci sono stati suggerimenti a seguire percorsi alternativi a quello che abbiamo imboccato con convinzione. Vogliamo evitare l’epilogo peggiore, il fallimento, e ora stiamo seguendo un percorso, quello del concordato di continuità, che avviene sotto il controllo vigile del Tribunale”.


Dal Pdl spiegano le ragioni di una scelta che era andata maturando anche nei giorni precedenti in commissione con Giuliana Moretti e Gennaro Mauro. “Siamo consapevoli del fatto che l’aeroporto è una infrastruttura indispensabile per il territorio. Per questo, in un momento così delicato, non ce la siamo sentita di votare contro la delibera”, spiegano. “Negli ultimi mesi, però, abbiamo registrato anche l’incapacità dell’amministrazione comunale e della maggioranza a riconsiderare gli errori compiuti in questi anni. Errori che non adeguatamente valutati pesano e peseranno sul Fellini anche in un futuro che noi ci auguriamo possa vedere la luce. Nelle ultime fasi della vicenda, abbiamo assistito a una gestione capace di investimenti senza sostenibilità finanziaria, alla corsa a raggiungere il milione di passeggeri senza guardare ai risultati operativi di questo incremento, senza una adeguata valutazione, cioè, della gestione operativa fortemente in perdita. Abbiamo scoperto, anche, di accrediti in bilancio inesigibili, stratagemma, probabilmente, per mascherare il forte indebitamento. Insomma, quanto è vero che il Fellini va salvato è altrettanto vero che siamo arrivati alla situazione di oggi non tanto per gli investimenti e la crisi economica internazionale, quanto per le scelte sbagliate da parte dei soci e del management”.

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Vittadini, Rimini: pensare in grande per ripensare la città


Rimini e l’industria del turismo, ovvero un laboratorio a cielo aperto (e con vista mare) per uscire dalla crisi. “Rimini è un classico esempio del fatto che ci vuole creatività per ripartire. Parliamo di turismo e guardiamo a cosa è successo dal dopoguerra ad oggi. Se agli albori è bastato puntare semplicemente sul balneare per creare un’economia florida, qualche decennio dopo c’è stato bisogno d’inventarsi il congressuale. Oggi, per uscire dalla crisi del settore, bisogna fare un passo in più. Inventarsi qualcos’altro partendo da una domanda. Bisogna chiedersi seriamente perché un turista dovrebbe preferire Rimini alle mete esotiche o nordafricane, alle Maldive. Perché?”.


La domanda se la fa, e la fa soprattutto alla capitale della riviera, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, che sarà oggi alle 21 a Rimini in sala Manzoni per parlare di crisi, ma anche di ripresa attraverso le esperienze di alcuni giovani imprenditori locali. Da dove ripartire è il titolo dell’incontro promosso da Cdo Rimini. “Ipotesi. Magari può esserci un tipo di turista – spiega Vittadini – che per le sue ferie, per esempio, preferisce una città dotata di servizi. Vai al mare, ma anche vicino a ricchezze artistiche o divertimenti. Quel che è certo è che oggi l’alberghiero familiare non basta più. E’ per questo che dico che Rimini è il classico esempio della necessità di reinvenzione per affrontare il futuro”.
Ci sono esempi interessati di riconversione industriale che secondo il prof (Vittadini insegna Statistica all’Università pubblica Bicocca di Milano) potrebbero fare al caso di Rimini. “Mi viene in mente il percorso che ha interessato le città del nord America, quelle del distretto delle auto, rinnovate completamente grazie a un progetto preciso, studiato, che le ha trasformate da città dal grande impatto industriale a città di servizi. Bisogna che a Rimini si lavori allo stesso modo”.


Ci vuole creatività, dice Vittadini. Ma non una creatività qualsiasi. E’ per raccontare una possibilità, che è anche per Rimini, che fino al 3 marzo nello spazio Duomo di via Giovanni XXIII si può visitare la mostra della Fondazione per la sussidiarietà L’imprevedibile istante. Giovani per la crescita, inaugurata dal presidente del consiglio lo scorso agosto in fiera in occasione del Meeting. “La mostra dice di una possibilità di ripresa per l'Italia dopo la crisi, una possibilità basata sulla capacità dell'io”, spiega Vittadini. “Andando indietro nella storia del Paese si possono trovare tantissimi esempi di come nei momenti di crisi a salvare l'Italia è stato il valore della persona, è stata gente che ha saputo muoversi”.


Ed è così che pannello dopo pannello la mostra racconta “ esempi di un io che si muove. Qualcosa che interessa tutti a tutte le età. A partire dalla modalità di affrontare gli studi”. Al proposito Vittadini cita un'indagine di Almalaurea che dimostra come gli studenti che fanno stage all'estero e sono attivi durante l'università, non si limitano cioè a riempire il libretto con l'elenco degli esami sostenuti, trovano lavoro molto più facilmente. “Vuol dire che uno deve muoversi, agire, interloquire. Una dinamica che diventa contagiosa”. In che senso? “Le faccio un esempio che mi riguarda. Io ho un collega che insegna alla Harvard medical school di Boston. Con lui c’è una collaborazione che mi permette di mandare i ragazzi della Bicocca a fare la tesi in America, o per un dottorato internazionale. Da quando è iniziata questa collaborazione davanti la porta dell’ufficio mi si è creata una fila di studenti che vogliono chiedermi la tesi. La gente che vede esempi positivi negli altri li vuole anche per sé”.


Una dinamica, dunque, ricca di esempi anche fuori dalla Bicocca, anche nella storia, e che riguarda ogni sfaccettatura dell’agire umano, anche le tasse. Fatti che “dimostrano come la crisi non possa essere affrontata con strumenti di tipo macroeconomico, con grandi progetti, ma attraverso la valorizzazione di chi è in azione. Un’idea di sviluppo che parta da quello che la realtà offre e che si fondi su una scuola basata sulla libertà di educazione, sulla creatività degli insegnanti, sulla vivacità dei ragazzi, in un sistema che difenda autonomia e parità. Parlo di un'università ugualmente autonoma, atenei messi nelle condizioni di reperirsi i fondi sulla base delle loro capacità, che valorizzino iniziative di studenti e docenti, tutto il contrario di quello che viene adesso. Il discorso poi vale ancor di più per l'impresa. In questa campagna elettorale, si parla molto di tasse. Ma prima di iniziare a discutere se detassare o no, bisognerebbe mettere in campo una vera politica industriale, verificando e scegliendo le cose che vanno oppure no”.


E, quindi, da dove si può concretamente far ripartire Rimini e il turismo? “Valorizzare le iniziative che ci sono, la gente che quotidianamente cerca e trova le modalità di andare sul mercato internazionale. Penso a iniziative come Meeting, che per una settimana porta Rimini a livelli altissimi, ovviamente sempre in una logica sussidiaria. E pensiamo anche agli albergatori. La domanda che bisognerebbe farsi, anche a livello amministrativo, è: ce ne è uno che a Rimini sta inventando qualcosa di nuovo, che potrebbe essere un bene per tutti? Seguiamolo. Perché, continuando ad aspettare qui fermi il turismo di massa si rischia di rimanere con un palmo di naso. Perché un turista, a parità di prezzo, preferisce le Maldive”.


Cosa potrebbe fare per far ripartire Rimini un amministratore? “Mettere a sistema quello che di buono c’è, dalla cultura agli spettacoli, e soprattutto deve ragionare in grande. Un altro esempio. C'è un mio amico che lavora per la Nasa. Ha messo su un’industria che dà lavoro a 2.300 persone. Lo ha fatto perché voleva portare l'erba su Marte. Bisogna partire sempre in grand. Un sindaco deve fare così, deve partire in grande nel ripensare la città, non semplicemente amministrarla. Per costruire una città ci vuole ambizione, come in tutte le cose, altrimenti non si arriva a niente. Certo, quello che si costruisce lo si costruisce piano piano nella realtà e nella quotidianità, ma si deve avere un desiderio grande”.

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Rimini. Crisi, giovani e lavoro: disoccupazione al 18%


Giovani e lavoro, la crisi morde Rimini. La capitale del turismo possiede, infatti, un grande patrimonio industriale che sempre meno si traduce in opportunità di crescita per tutti e in particolare per i giovani. A dimostrarlo sono i dati del bollettino del lavoro del centro per l'impiego della Provincia, riferiti ai primi nove mesi del periodo 2011/2012. I lavoratori assunti appartenenti alle classi di età più giovani diminuiscono in alcuni casi anche del 7 per cento rispetto al periodo gennaio-settembre 2011 (età compresa tra 15-24 anni meno 6,9 per cento, 25-34enni meno 2,5 per cento) con una quota sul totale delle assunzioni che nel 2012 si attesta al 20,6 per cento (meno 1,3 punti percentuali su base annua) per i più giovani e al 28,6 per cento (meno 0,6 punti) per i più grandicelli. Crescono, invece, gli avviati con età compresa fra 35 e 44 anni (più 1 per cento) e i neo-assunti over 45 (più 5,1 per cento), così che l’incidenza dei primi sale al 25,2 per cento (più 0,5 punti percentuali rispetto al 2011), mentre quella degli ultra 45enni raggiunge il 25,5 per cento (più 1,4 punti).


Anche il Rapporto sull'economia della provincia 2011/2012 non è rassicurante in termini di ricambio generazionale, a partire dal tasso di disoccupazione giovanile (dai 15 ai 29 anni), che coinvolge anche laureati e diplomati. L’indicatore in provincia di Rimini è passato dall’8,1 per cento nel 2008, al 13,8 per cento nel 2009, al 18 per cento nel 2010 (a fronte di un generale del 7,8 per cento e in Emilia Romagna del 15 per cento).
Ci sono poi i dati dell’imprenditoria giovanile. Nel 2011 sono 2.632 i giovani imprenditori in provincia di Rimini, con una flessione del 2,3 per cento sul 2010. Tendenza che parte dal 2009 con 2,852 giovani imprenditori, passando per i 2.694 del 2010, appunto. Anche la percentuale d’imprenditoria giovanile sull’imprenditoria totale si è nel tempo ridotta: 4,8 per cento nel 2009, 4,5 per cento nel 2010, 4,4 per cento nel 2011 (arrivando ad una percentuale sostanzialmente in linea con quella regionale, 4,3 per cento).

mattone

Rimini, Aeradria. Esposto 5 Stelle alla Procura


Finanziamento Aeradria, ieri in consiglio è passata la delibera da 729mila euro, ma è successa anche un'altra cosa. Il Movimento 5 Stelle ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica in relazione alla gestione e alla ricapitalizzazione della società di gestione dell'aeroporto di Rimini, partecipata a maggioranza pubblica.
“Si è ritenuto che in questa delicata fase della vita dell'aeroporto di Rimini, dunque dell'indotto economico attuale e potenziale a esso associati, sia necessario fornire il necessario contributo a coloro che dovranno assumere delle decisioni in ordine all'aeroporto Fellini, spiegano in una nota i grillini. E precisano: “Il Movimento 5 Stelle già nel luglio del 2011,
18 mesi fa (pochissimi giorni dopo l'insediamento) - in occasione di una delle ricapitalizzazioni - rappresentava la gravità di fatti nella gestione aeroportuale. Anticipava sin da allora quelli che erano gli scenari prevedibili. Scenari tutti puntualmente verificatisi. Sin da allora chiedeva - in consiglio comunale e a mezzo stampa - la sostituzione completa del management. Questo avrebbe attestato l'estraneità di questa amministrazione all'attuale gestione aeroportuale. Il 2 agosto 2012 si chiedeva inoltre che questa amministrazione avviasse azione di
responsabilità nei confronti del management per i fatti di gestione. Risposte? Nessuna”. Da qui l'esigenza di un'azione più forte.
“Il Movimento 5 Stelle è assolutamente a favore dell'aeroporto di Rimini e lo ritiene fondamentale per il territorio. Ma l'unica risposta è stata l'immobilismo delle istituzioni azioniste di Aeradria e, considerata la volontà mostrata nei passaggi istituzionali di continuare a percorrere un percorso i cui tratti d'impresa si sono ad oggi dimostrati fallimentari, si è quindi deciso di procedere con l'esposto. L'auspicio del Movimento 5 Stelle è che a partire dai prossimi giorni si possano creare le dovute condizioni affinché, finalmente, le potenzialità strategiche inespresse dell'aeroporto e le loro ricadute sull'economia locale e nazionale, siano finalmente sfruttate nella logica che vede l'interesse pubblico dominante”.

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