07 02 2013 | Rimini | La piadina va in settimana bianca
Rimini | La piadina va in settimana bianca
Settimana bianca per la piadina street parade. Sabato Rimini Street Food sarà infatti “nel cuore di Madonna di Campiglio” per dare il la al suo live tour con il djset di Saturnino. Dalle ore 18 fino alle 20,30 il bassista di Jovanotti sarà promoter della piada di Rimini “per fondere insieme l’allegria e i sapori di una terra che ha nel suo Dna la voglia di divertirsi e di stare insieme”.
“Sapevamo che il brand Rimini – commenta il sindaco Andrea Gnassi – potesse essere trainato dal suo cibo di strada, ma immaginare di essere cercati e ospitati da località top del turismo invernale per promuoverci, dice tutto della bontà del progetto”.
Il live tour proseguirà a fine febbraio in val di Fiemme, in occasione dei mondiali di sci, e, a inizio marzo, a Folgaria per “portare, fuori dalle proprie mura, il calore di una terra, il sorriso e la voglia di divertirsi”. A Madonna di Campiglio tra i testimonial anche “il giornalista televisivo Alessio Vinci, protagonisti della moda come Mario Atterritano di Closed, Cesare Ciccardini uno dei più importanti fotografi di moda della scena internazionale”.
07 02 2013 | Rimini | Biodigestore, il sindaco ha incontrato i residenti
Rimini | Biodigestore, il sindaco ha incontrato i residenti
Quattro ore di “dibattito vivace” ieri sera attorno all’indigesto biodigestore. E’ arrivato infatti l’atteso giorno dell’incontro del sindaco con i residenti di Ca’ Baldacci e con il comitato Rimini Uptown, per affrontare il tema spinoso. A partire dalle giustificazioni, fornite questa volta personalmente, sulla sua assenza al primo incontro promosso dai cittadini, per finire con l’ammissione del fatto che “una lacuna” di comunicazione da parte del comune verso i residenti su questa faccenda c’è stato. C’è da dire anche che il primo cittadino era ben scortato. C’erano il presidente della Provincia Stefano Vitali, l’assessore comunale all’ambiente Sara Visintin e una squadra di tecnici. Da Enrico Piraccini di Hera a Mauro Stambazzi e Gianna Salles di Arpa passando per Francesco Toni della Asl.
Rispetto al difetto di comunicazione, “che spesso anche la stessa amministrazione deve subire”, il sindaco ha spiegato che “ciò è accaduto perché l’intervento non prevedeva aumento di volumi o altri interventi impattanti e andava nella direzione del miglioramento delle condizioni precedenti. Ora bisogna prendere atto della situazione esistente sul tema complessivo dei rifiuti (raccolta differenziata, termovalorizzatore, biogas) e capire come possiamo governarla”.
L’amministrazione ha poi sottoscritto la richiesta de comitato “di portare al biodigestore solo i rifiuti della Provincia di Rimini, che in ogni caso già rappresentano il 97% del prodotto trattato”. Il comune chiederà anche ad Hera “di trovare tutte le soluzioni per arrivare ad una riduzione usando i tasti a disposizione (come il dirottamento di alcuni transiti a impianti vicini, ottimizzare la gestione dei flussi dalla zona sud e dalla Valmarecchia e aumentare la capacità dei mezzi) per arrivare ad un 20% in meno di viaggi. E’ comunque garantito lo stop ai transiti nei giorni festivi e il sabato solo fino a mezzogiorno se necessario”.
Attorno all’impianto, inoltre, si abbasseranno le luci riducendo l’inquinamento luminoso provocato, così come saranno ridotti i cattivi odori, hanno assicurato da Hera. Pannelli solari saranno istallati solo sui tetti degli edifici e non tutt’attorno, dove sarà creata un’area verde. “Il Comune ha chiesto inoltre la realizzazione di un progetto condiviso per mitigare l’impatto visivo dell’impianto di biodigestore, percorso per il quale si è chiesto anche il coinvolgimento dei cittadini”.
Ci hanno pensato infine Asl e Arpa a sgombrare i campo “da alcuni dubbi, come la diffusione di batteri pericolosi per la salute”. I tecnici “hanno inoltre spiegato come sulle 46 mila tonnellate conferite all’impianto, 25 mila sono costituite da rifiuto organico, mentre 21 mila sono potature. Dunque si tratta di rifiuti assolutamente non pericolosi”.
07 02 2013 | Rimini | Elezioni, Rivoluzione civile. Giovanni Favia: ambiente, lavoro e morale
Rimini | Elezioni, Rivoluzione civile. Giovanni Favia: ambiente, lavoro e morale
“Preferisco parlare di futuro e di quello che vado a fare in Parlamento – ha spiegato ieri a Rimini il grillino ‘epurato’ Giovanni Favia, oggi capolista alla Camera con Ingroia – piuttosto che di un’esperienza che ora è alle mie spalle e che è degenerata nell’ultimo anno e mezzo tradendo molte delle promesse che Grillo ci aveva fatto in termini di democrazia interna. All’interno del movimento ci sono molte persone di buona volontà. Di queste io ho stima. Ce ne sono anche altre, però, che non ritengo diverse da chi dà gli ordini”. Sul leader del Mov ha idee precise. “Grillo riempie le piazze dicendo alla gente quello che vuole sentirsi dire, ma ci sono molti punti del programma ancora poco chiari. Non è un fatto secondario se si pensa che alle prossime elezioni il Movimento 5 Stelle riceverà voti da elettori di destra, di sinistra e di centro, ma chi sarà eletto non potrà fare contenti tutti e alla fine si creerà un cortocircuito se sono si ragiona sui punti del programma lasciati in sospeso”.
Passando poi al “futuro in Parlamento” con Rivoluzione civile, neanche Favia disdegna un’immersione nelle fogne della capitale del turismo balneare, “un problema che Rimini non può risolvere da sola. Io mi impegno in Parlamento ad affrontare il problema del ciclo idrico. E’ vero che Rimini sversa nell’Adriatico, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo anche gli scarichi delle città del nord che arrivano attraverso il Po. E non dobbiamo dimenticare che anche dall’altra parte dell’Adriatico c’è chi sversa in mare. La mia proposta è per un piano di investimento pubblico che deve partire da una dimensione di bacino, perché per risolvere davvero il problema, e non mettere una toppa come vuole fare Hera, c’è bisogno di investimenti ingenti che Rimini non ha. Rimini è una città turistica e bisogna agire il prima possibile”.
Altro nodo. Impresa e credito. “Tutti parlano di difendere la piccola impresa e di come favorire l’accesso al credito, ma nessuno dice come si fa. Sappiamo che le banche sono soggetto di diritto privato e fanno i loro intessi. Bisogna spostare la capacità contrattuale sui debiti dalle banche ai consorzi di garanzia perché conoscono meglio la realtà economica del territorio. Bisogna dire basta ai finanziamenti a fondo perduto da parte dello Stato perché un milione investito a fondo perduto produce un altro milione di investimenti da parte dell’azienda, mentre un milione di euro gestito dai consorzi attraverso i fondi di garanzia produce 16 milioni di euro in economia reale”.
Tasse, lavoro e patrimonializzazione delle pmi. “Bisogna detassare il lavoro (che va incentivato con opportune politiche) e gli utili che vengono utilizzati per patrimonializzare l’azienda. Il problema delle pmi italiane è che sono sottopatrimonializzate. Allora la nostra proposta è che un imprenditore che utilizza gli utili per patrimonializzare la sua azienda paga zero di tasse, di contro a un imprenditore che di fronte ad un azienda sottopatrimonializzata in quanto socio preleva l’utile per sé quel prelievo va tassato del 50 per cento”.
L’ambiente per uscire dalla crisi. “In questa campagna elettorale si parla poco di ambiente che invece per uscire dalla crisi è determinante quanto la questione morale e il lavoro. Sono le tre chiavi di volta per far ripartire l’Italia. Un esempio, se rendo obbligatorio il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta succede, sperimentato in altri paesi, che a parità di rifiuti raccolti produco dieci volte di lavoro in più con un risparmio per i cittadini e per le casse dello Stato. Sui rifiuti diciamo anche basta agli inceneritori perché le ecomafie, noi su questo abbiamo un’emergenza nazionale, attorno ad inceneritori e discariche creano un business. Sempre in contrasto con le infiltrazioni mafiose e per fermare il consumo del suolo, diciamo anche basta con il cemento. Meglio piuttosto un piano di investimenti pubblici per il risparmio energetico, per esempio per isolare termicamente il patrimonio edilizio esistente e per dare lavoro alle piccole e medie imprese locali, creando lavoro sano e con un vantaggio anche in termini di ambiente e tutela del paesaggio”.
aspettando godot
Venerdì 8 febbraio il Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3) ospita alle ore 21 (Turno D – Altri Percorsi, in abbonamento) lo spettacolo Aspettando Godot di Samuel Beckett, con Natalino Balasso e Jurij Ferrini e con Michele Schiano di Cola e Angelo Ronca, per la regia di Jurji Ferrini.
I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla biglietteria del Teatro Novelli (via Cappellini, 3, tel. 0541/793811) dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14. Si possono acquistare i biglietti anche con prenotazione telefonica dalle ore 12 alle ore 14 o tramite posta elettronica (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) indicando obbligatoriamente un recapito telefonico. Le prenotazioni inviate per e-mail si intendono valide solo se riconfermate dalla biglietteria e se pervenute entro il periodo di prevendita dello spettacolo richiesto. Apertura serale della biglietteria nei giorni di spettacolo: ore 19.30.
GIORNALAIO 07.02.2013
Credito di Romagna, Maggioli a giudizio. Spiagge, Biagini: imu per le cabine. Elezioni, il giorno di Favia. Parcheggi, minoranza divisa
Banche in tribunale. “MANLIO MAGGIOLI rinviato a giudizio per l’affaire del Credito di Romagna. Insieme all’imprenditore e presidente della Camera di commercio, che all’epoca delle indagini ricopriva il ruolo di presidente dell’istituto di credito forlivese, dovranno presentarsi in aula il 13 maggio altri nomi noti di Rimini e San Marino, tra cui il titolare di Valpharma, Roberto Valducci. La vicenda è nota. Maggioli e gli altri devono rispondere, secondo l’accusa, dei reati di esercizio abusivo dell’attività creditizia e ostacolo alla funzione di vigilanza della Banca d’Italia. Nel mirino dei magistrati forlivesi gli ingenti flussi di denaro tra il Credito di Romagna e l’Ibs, l’Istituto bancario sammarinese che di fatto era controllato dalla banca romagnola (cosa impossibile per un istituto di credito extracomunitario) e le decine di milioni di finanziamenti erogati dalla banca di Forlì ai suoi stessi amministratori (Maggioli avrebbe ricevuto 17 milioni e Valducci 19) nel corso degli anni senza alcuna garanzia”, ilRestodelCarlino (p.4).
“La vicenda Credito di Romagna-Ibs è spinosa e ha ben due capitoli. Ma alla base di tutto sta quello che la Procura di Forlì contesta in 142 pagine dell'avviso di chiusura indagini. E cioè il fatto che tutti gli amministratori della banca considerassero l'istituto come una fonte a cui attingere liquidità creando così uno sbilanciamento negli affidamenti verso parti correlate. Insomma chi era dentro chiedeva ed otteneva finanziamenti. Ad esempio nel 2007 su un totale di affidamenti di oltre 245 milioni di euro, 59 milioni sono finiti a parti correlate per una percentuale del 24,11%. Ma non solo i consiglieri e soci della banca anche i sindaci – sempre secondo le accuse di Di Vizio e Forte - vengono “sostenuti” con finanziamenti più o meno personali, e proprio per questo, almeno potenzialmente, condizionati nell'esercizio delle rispettive funzioni di controllo”, NuovoQuotidiano (p.9).
“Gli altri rinviati a giudizio sono l’imprenditore Edo Lelli, di Cesena; i forlivesi Maurizio Prati e Alessandro Fornati e Roberto Valducci di Savignano.Inoltre i sanmarinesi Fiorenzo Rivelli, Ambrogio Rossini ed Emanuele Rossini (questi ultimi tre difesi dall’avvocato Moreno Maresi). Gli ex-sindaci Michele d’Alessandro, Gian Luigi Facchini, Giuseppe Maria Farneti, Luigi Lamacchia.Rinviati a giudizio ma solo per la violazione dell’articolo 132 del Tub anche Fabio Albertazzi, di Castelguelfo e Gabriele Monti di Rimini difesi dall’avvocato Filippo Sgubbi”, CorriereRomagna (p.6).
Processo Varano, la Provincia parte civile, Corriere (p.6).
Imu per le cabine in spiaggia. “«SE I CHIOSCHISTI pagano l’Imu, perché non dovrebbero pagarla anche i bagnini?» La domanda è dell’assessore al Demanio, Roberto Biagini. Il quale segnala che sulla questione di recente si è discusso in sede locale, su sollecitazione della Guardia di Finanza. «Quel che ne è emerso — spiega — è che mentre i chioschi pagano l’Imu, non si riuscirebbe, almeno per ora, a farla pagare ai bagnini per le cabine, ed eventualmente le zone di ombreggio, solo a causa del fatto che manca l’accatastamento e la ripartizione esatta di tali zone». Così non va: «Ai fini Ici prima ed Imu ora — precisa l’assessore — sono soggetti passivi i concessionari su aree demaniali (sia i chioschisti che i bagnini) sul presupposto, però, che i fabbricati siano accatastati o accatastabili»”, ilCarlino (p.8).
“L’unica attività che il Comune può svolgere è sollecitare il Demanio a procedere agli accatastamenti. Un tentativo c’è stato nei mesi scorsi ma sono stati sollevati molti ostacoli. Lo stesso vale per la fascia d'ombreggio. Avrebbe rilevanza solo se valutata nell’accatastamento, ai fini dell’attribuzione della rendita, ma Agenzia del Demanio e Agenzia del Territorio hanno valutato che tale attività era così piena di problematiche che per loro non era né efficiente né efficace promuoverla”, NQ (p.11).
“I chioschi bar. Sono classificati come C01 (negozi e botteghe) o quelli più grandi come il bar Nettuno come D08 (fabbricati per esigenze di attività commerciali), mentre il bar del Grand Hotel è in categoria D2 (alberghi e pensioni). Con l’Imu, chi pagava prima 300 euro all’anno ora s’è visto più che raddoppiare la cifra a 660, chi 700 è passato a 1.700, chi 1.000 a 2.300. Il bar Nettuno, ad esempio, oggi supera i 9mila euro”, LaVocediRomagna (p.13).
“Il ragionamento di Biagini parte dai dati della Corte dei conti: anno 2009. Il demanio marittimo in Italia frutta 97 milioni e le concessioni sono circa 25mila. L’Emilia Romagna contribuisce con 116.186 euro per ogni chilometro di costa: più di Veneto (108mila), Toscana (25mila), Lazio (29mila), Marche (30mila). Tabella dei canoni demaniali alla mano - recita uno studio diffuso da Palazzo Garampi - sulla riviera romagnola, per una zona di 8mila metri quadrati il concessionario versa a Roma 10mila euro all’anno. Peri chioschi-bar i canoni variano da 400 a 700 euro all’anno (dipende dai metri quadrati di superficie). Le pertinenze hanno subìto gli aumenti ben noti, legati alla finanziaria Prodi: anche da 30mila a 150mila euro all’anno”, Corriere (p.5).
Elezioni. Ieri a Rimini Giovanni Favia, grillino capolista alla Camera per Ingroia. “Sono lo stesso di quando ero “grillino ”, conduco le stesse battaglie, ho la stessa passione. Giovanni Favia è consigliere regionale del 5 Stelle e oggi è capolista alla Camera per la Rivoluzione civile di Ingroia. Si presenta a Rimini e spiega agli ex amici che è meglio votarlo. «Io parlo ai cittadini, alle persone deluse dalle sparate e ambiguità di 5 Stelle - dice -. La democrazia non è un tema secondario. A chi vota 5 Stelle, dico che prima dei brand contano le persone. Io in questi anni non sono cambiato, semmai c’è stata l’involuzione del Movimento”, Corriere (p.11)
“Favia pensa ad esempio alle piccole e medie imprese. «Per rilanciare il Paese bisogna partire da loro che non sono rappresentate in Parlamento da nessuno. Il credito prima di tutto: un milione dato alle banche produce due milioni, un milione dato ai consorzi di garanzia ne produce sedici. Dobbiamo inoltre favorire la patrimonializzazione delle imprese, detassando gli investimenti»”, NQ (p.11). “Favia ha marcato le distanze anche dal centrosinistra, con cui però i suoi nuovi compagni d’avventura sono alleati nelle giunte (ad esempio Galasso in provincia, Visintin e Imola in Comune): «Rivoluzione Civile nasce per l’emergenza di queste elezioni. A livello locale i partiti avranno i loro nodi da sciogliere. C’è distanza dal centrosinistra non solo per lo spauracchio dell’alleanza con Monti, ma anche per i punti programmatici su ambiente e lavoro». Dice Savio Galvani: «contiamo di portare il Pd dalla nostra parte»”, LaVoce (p.16).
LaVoce intervista Walter Pasini di Scelta civica (p.16). “E’ fondamentale avere un mare in salute, priorità assoluta per Rimini. Abbiamo eccellenze come Fiera e Palas, ma altre realtà da terzo-quarto mondo… Sul TRC mettiamo una croce sopra, va abolito. Si fa spesso l’obiezione: “abbiamo già fatto degli investimenti”, ma questa è la tipica trappola mentale. Se è un errore, va cancellato e bisogna utilizzare i restanti fondi per le priorità. Sversamenti in mare: non ci sono studi precisi, scientifici, sui problemi legati a una balneazione di quella pericolosità. Negli anni dell’eutrofizzazione studiammo il problema con un tavolo di lavoro di altissima qualità, e la conclusione fu che non c’erano rischi importanti per la salute. Viceversa, l’inquinamento batteriologico in una città come Rimini… è una cosa non più sostenibile, non più copribile”.
Tassa di scopo o tassa di soggiorno? “Imposta di soggiorno addio, tassa di scopo in arrivo? Sia fatta chiarezza su chi la paga, che non diventi un pretesto per non applicarla e nemmeno un modo per sfuggire ai controlli fiscali. E fate presto, perché la situazione del mondo del lavoro è drammatica e urgono politiche di investimento. E’ il senso complessivo di ciò che pensano Cgil, Cisl e Uil, a proposito della “trasformazione” dell’imposta di soggiorno a tassa di scopo, sostenuta negli ultimi mesi da diversi esponenti del Pd locale e regionale”, Corriere (p.8). “Applicata in modo omogeneo, ma le risorse devono restare nel territorio. «Trasformare la tassa di soggiorno in “contributo di scopo” per il turismo significa applicarla ai turisti su base nazionale, con criteri omogenei, per realizzare politiche a sostegno del turismo da concertare con le organizzazioni degli imprenditori, consentendo un collegamento diretto tra imposizione e destinazione del gettito». Spiega così Emma Petitti, segretario provinciale del Pd”.
Parcheggi. “Sui parcheggi il Movimento cinque stelle ha trovato opposizione non solo tra i banchi della maggioranza ma anche dai vicini colleghi della minoranza. Nella seduta di martedì sera, dedicata proprio al Piano sosta, sono state bocciate tutte le delibere proposte dal Movimento. Anche il Pdl aveva fatto qualche proposta in merito alla gestione delle strisce blu, è stato però convinto dalla maggioranza a ritirarle per affrontarle con più cura in una commissione consiliare e giungere quindi a un quadro comune. I tre consiglieri del Movimento cinque stelle non ne hanno voluto sapere di mettere nei cassetti tutto il lavoro portato avanti finora”, NQ (p.8).
“Il Pdl lancia una serie di proposte. «Noi - scrive il consigliere Giuliana Moretti - nelle prossime settimane matteremo alla prova l’Amministrazione e chiederemo di lavorare di concerto con tutte le forze disponibili alle nostre proposte»…Interviene anche il consigliere Gennaro Mauro: «I 22 milioni di euro incassati tramite Agenzia di Mobilità per la gestione dei parcheggi, dalle Giunte Ravaioli e Gnassi dovevano essere utilizzati per realizzare nuove infrastrutture di sosta, ma invece sono stati dirottati su altri capitoli di spesa»”, LaVoce (p.17).
Abusi edilizi rilevati anche per il seminario di via Covignano, Corriere (p.11).
Università. “E’ Antonello Eugenio Scorcu, professore ordinario di Politica economica, il nuovo coordinatore di campus della sede di Rimini dell’università di Bologna. L’elezione della figura che per alcuni aspetti va a sostituire il presidente di polo, Giorgio Cantelli Forti, è giunta venerdì scorso, all’unanimità. E’ arrivata anche la nomina di Barbara Bonfiglioli, già vicepresidente di Uni.Rimini, a rappresentare gli enti locali nel consiglio di campus, che si occupa del coordinamento organizzativo delle attività di supporto alla didattica e alla ricerca svolte dai dipartimenti e dalle scuole”, Corriere (p.10).
06 02 2013 | Rimini | Elezioni: Dalle spiagge ai diritti e all'ecologia, ultime dalla campagna (Pd, Pdl, Mir, Rivoluzione civile)
Rimini | Elezioni: Dalle spiagge ai diritti e all'ecologia, ultime dalla campagna (Pd, Pdl, Mir, Rivoluzione civile)
Pdl. Serata al palazzo del turismo di Bellaria con i candidati alla Camera Sergio Pizzolante e Filippo Giorgetti. A tema il programma del Pdl per turismo, spiagge e lavoro stagionale, illustrato da Giorgetti, bellariese che ha incassato il sostegno dell’assessore Cristina Zanotti.
Sulle spiagge è intervenuto Pizzolante. “Le battaglie per salvare le spiagge, gli alberghi con la proroga antincendio e il lavoro stagionale – ha detto – sono partite dal Pdl riminese e hanno ottenuto risultati per tutte le imprese a livello nazionale. Per questo ci è stata data questa opportunità, oltre al fatto che abbiamo raggiunto come Pdl il miglior risultato a livello nazionale nelle Regioni rosse. Forti di questi risultati a livello nazionale e del buon governo a livello cittadino, siamo convinti di fare ancora meglio”.
Pd. Si parte con Tiziano Arlotti ed Emma Petitti, candidati riminesi alla Camera dei deputati, che saranno domani a Pennabilli (ore 18) e a Talamello (ore 21) per approfondire il programma del PD per il Paese e per il territorio della provincia di Rimini.
Venerdì invece i Giovani democratici organizzano a Rimini un aperitivo per parlare dei nuovi diritti (ore 18,30 Hasta Luego) con Arlotti e Petitti, Elisa Marchioni, candidata al Senato, e gli interventi di Vinicio Zanetti, segretario regionale dei Giovani democratici, e Nadia Rossi, assessore alle politiche di genere del Comune di Rimini. “I Giovani democratici – spiegano – presenteranno un documento sull'istituzione di un registro sulle unioni civili, seguendo il modello adottato dal comune di Milano. Per il Pd la bussola sono i diritti personali, civili e sociali. Il programma del Pd intende dare sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale per cui anche una coppia omosessuale ha diritto al riconoscimento giuridico della propria unione”.
Mir. Marco Lombardi, ancora consigliere regionale del Pdl, ma candidato primo al Senato nelle liste del Mir punta i riflettori sulla proposta di legge sulle reti escursionistiche, proposta dai gruppi di sinistra. “Dopo aver reso la vita impossibile ai pochi cacciatori rimasti, ora gli ambientalisti radicali che affollano la sinistra in Regione hanno nel mirino chi pratica motocross, enduro o percorre le strade di montagna con un quad oppure fa downhill in mountain bike”, afferma.
Questi sport saranno vietati non solo, come è giusto, lungo “percorsi situati nelle aree protette dei Parchi, ma” sulle “nostre colline, dell'entroterra e delle vallate, dove ci sono viottoli e sentieri che, oltre agli escursionisti, sono frequentati anche da chi pratica sport motoristici. Viceversa, la nostra Regione, animata da un insano spirito veteroambientalista, vuole legiferare e normare a suo piacimento anche il tempo libero della gente”. E si domanda: “Come faranno ad esempio i fungaioli a raggiungere i punti più lontani o i cacciatori a procedere al recupero di un cinghiale con una panda 4X4 nella malaugurata ipotesi di approvazione di questo disegno di legge?”.
Rivoluzione civile. Caudio Grassi, candidato nelle liste di Ingroia torna sul tema dei percorsi sterrati oggetto di una prossima legge regionale. Non nomina mai Marco Lombardi che preferisce chiamare “signor Cappella”. “Leggo con un certo sconcerto – dice Grassi – che in Alta Valmarecchia, una delle poche aree ancora verdi di questa entropizzata e urbanizzata provincia (e per fortuna che quel pezzo di territorio è stato aggregato dalla Regione Marche…) qualcuno propone di usare “buon senso” rispetto all’uso dei sentieri boschivi, non dico con mezzi ecologici, ma addirittura con auto 4 per 4. Io credo che l’unico buon senso in quest’ambito sia quello di salvaguardare il territorio, a tutto tondo, senza se e senza ma”. Il fatto di pensare “che ‘fungaioli e cacciatori’ sanno come fare a tutelare l’ambiente, e già questa affermazione è paradossale, ma il meglio viene quando sostiene che d’altra parte ‘anche i camminatori fanno danni’. E allora figuriamoci i mezzi a motore. Dico che, a partire dal Parlamento e anche a livello locale, i candidati di ‘Rivoluzione civile’ saranno attenti e rigorosi nella tutela dell’ambiente. Certo non da invasati, con buon senso”.
06 02 2013 | Rimini | Bimbo morto all’Infermi, è stata meningite
Rimini | Bimbo morto all’Infermi, è stata meningite
E’ morto di meningite il bimbo della Valconca di neanche due anni arrivato lunedì all’Infermi di Rimini in preda ai sintomi di un’influenza e a una grossa febbre che andava avanti da due giorni.
La conferma della diagnosi arriva dall’ospedale. Dopo la morte sopravvenuta poco dopo il ricovero, spiega la nota, e l’avvio delle “conseguenti procedure messe in atto per individuarne le cause, si informa che dall'esame autoptico eseguito in data odierna, è emerso che il piccino è deceduto a causa di una meningite. Come da protocolli clinici si sta procedendo ad effettuare specifica profilassi per tutte le persone che sono venute in contatto diretto con il bambino”.
06 02 2013 | Rimini | Consiglio parcheggi, M5S sulla disfatta: Nessuna differenza tra i due Pd (con o senza la L)
Rimini | Consiglio parcheggi, M5S sulla disfatta: Nessuna differenza tra i due Pd (con o senza la L)
“La tecnica del non fare, ovvero la politica stanca e morta che non è più in grado di proporre o innovare nulla, nemmeno lo stallo di un parcheggio”, dice il M5S il giorno dopo la bocciatura della cura traffico preparata grazie a “un gruppo di volenterosi cittadini” che “si prendono la briga di analizzare il codice della strada relativamente alle norme sui parcheggi e di censirne l'effettiva applicazione”.
Tuttavia, “lo svolgimento di questi temi in consiglio comunale è il solito triste teatrino politico italiano, subito viene richiesta la scappatoia tipica dell'inezia italica: il mitico rinvio. Perché affrontare un tema così spinoso come i parcheggi? Il politicante pensa: se voto a favore della loro revisione metto in difficoltà finanziaria il comune, se voto contro rischio di essere impopolare”. Perché, secondo il Mov sotto la lente dei parcheggi non c’è differenza tra “i due PD con e senza la L”.
Ieri, è andato “in scena il peggio delle abitudini delle aule legislative italiane (giustificazioni ridicole, circumnavigazioni verbali del succo della questione, assenze strategiche dai banchi consiliari per non prendersi responsabilità in nessun senso)”.
06 02 2013 | Rimini | Consiglio comunale sui parcheggi, Pdl ritira le sue proposte, si astiene su quelle di M5S ma promette battaglia
Rimini | Consiglio sui parcheggi: il Pdl ritira le sue proposte, si astiene per quelle di M5S ma promette battaglia
Il consiglio comunale sui parcheggi, ieri sera a Rimini, si è concluso con il respingimento delle quattro delibere e dell’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, con il ritiro delle proposte del Pdl e con la presentazione dello stato dell’arte e delle prossime novità in programma da parte dell’amministrazione comunale. Oggi Gennaro Mauro, Pdl, spiega perché il gruppo di minoranza di cui fa parte non ha votato le proposte grilline e anche perché ha deciso di ritirare quelle firmate di suo pugno.
Da una parte, spiega Mauro, “il tema dei parcheggi non può essere trattato con la solita demagogia grillina. Dopo aver tenuto nel cassetto per sette mesi la richiesta di un consiglio tematico sui parcheggi sottoscritta da tutta la minoranza, attendono l’arrivo di Grillo a Rimini per annunciare pubblicamente la convocazione del consiglio tematico in piena campagna elettorale”.
Dall’altra, comunque, i pidiellini in consiglio non fanno “sconti a nessuno”. “Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà ha duramente incalzato l’amministrazione comunale riminese colpevole di ritardi e omissioni. Gnassi pur spendendo fiumi di parole su “anelli e raggi verdi” mobilità lenta e sostenibile, concretamente negli ultimi due anni si è comportato come i suoi predecessori”. Questo Mauro lo dice conti alla mano. “I 22 milioni di euro incassati tramite Agenzia Mobilità per la gestione dei parcheggi, dalle giunte Ravaioli e Gnassi dovevano essere utilizzati per realizzare nuove infrastrutture di sosta, ma invece sono stati dirottati su altri capitoli di spesa”. Con buona pace del centro storico “congestionato da automobilisti alla ricerca di un parcheggio che non c’è”.
I problemi sono lì, immobili, da anni con “gli stessi permessi di sosta rilasciati dal comune ai residenti nel centro storico risultano essere notevolmente maggiori degli stalli a loro destinati” e una “politica tariffaria non comprensibile”. Fa notare Mauro, infatti, che “non ci sono le corrette proporzioni tra il costo orario dei parcheggi in pieno centro storico, quello dei semiperiferici e periferici. La politica tariffaria dovrebbe andare nella direzione di disincentivare il parcheggio lungo in centro storico ed incentivarlo nei parcheggi a ridosso del centro. In particolare nel parcheggio di piazza Malatesta viene data la possibilità di sostare per l’intera giornata al costo forfettario di 4 euro. Tale opzione non ha senso in un parcheggio in pieno centro storico dove invece si deve favorire un rapido turn-over delle auto in sosta per consentire al maggior numero di persone di lasciare l’auto per commissioni varie”.
Tra le proposte ritirate, che il Pdl vuole ridiscutere con la maggioranza, anche la possibilità di incentivare “le soste lunghe per tutta la giornata, con pagamento forfettizzato a 4/5 euro, nei parcheggi posti a ridosso del centro (Via Italo Flori, Via Valturio, Via Tiberio) in modo da decongestionare il traffico. La possibilità di lasciare l’auto in sosta nei parcheggi Gramsci e Santa Rita, sempre favorendo la sosta breve e gratuita per chi si ferma per meno di un’ora”. E ancora pagamento a consumo e realizzazione di parcheggi scambiatori nelle zone di via Dalla Chiesa e della stazione.
Anche Giuliana Moretti racconta il consiglio comunale sui parcheggi. “Il Pdl ha deciso di ritirare le proprie delibere invitando il M5S a fare la stessa cosa. Il M5S non lo ha fatto e le loro delibere sono state bocciate”. Moretti poi annuncia che la minoranza nelle prossime settimane metterà “alla prova l'amministrazione e chiederemo di lavorare di concerto con tutte le forze disponibili alle nostre proposte”. E, tra le proposte cita “iniziative in concerto con i commercianti per rivilitalizzare il centro storico e commerciale che è esangue (esempio: prima ora gratuita per che acquista nei negozi ecc), parcheggi riservati oltre che per gli handicap anche per anziani oltre i 70 anni e potenziamento dei parcheggi rosa, potenziamento dei parcheggi riservati per chi vive in centro storico o sosta gratuita almeno per la prima auto, visto che il centro ha bisogno di essere abitato e non si deve arrivare allo svuotamento, parcheggio gratuito almeno per 30 minuti per il Prontosoccorso di Rimini, creazione di un parcheggio a ridosso del casello autostradale”.
Il confronto con la maggioranza sui parcheggi, però, avverte Mauro “dovrà essere concluso entro maggio”.
06 02 2013 | Rimini | Varano, la Provincia si costituisce parte civile
Rimini | Varano, la Provincia si costituisce parte civile
Dopo aver avuto l’ok dal tribunale di Forlì nelle scorse settimane alla notifica delle udienze e all’accesso agli atti nell’ambito del procedimento Varano, questa mattina la giunta provinciale ha autorizzato il presidente Stefano Vitali “a costituirsi parte civile nei confronti di persone residenti nel territorio riminese per i reati di riciclaggio”.
Le indagini della procura di Forlì si sono concluse con 35 richieste di rinvio a giudizio. Tra i futuri processati, molti i riminesi coinvolti. Anche a loro la procura contesta irregolarità tributarie quantitativamente e numericamente ingenti. “Tali irregolarità, allorché assumono rilievo penale, si pongono nei fatti presupposto di riciclaggio, che non costituisce solo reato contro l’amministrazione della giustizia ma anche reato patrimoniale e contro l’economia locale, offendendo interessi patrimoniali e di corretta evoluzione economica delle comunità insediate presso un dato territorio”. Da questa considerazione la richiesta della Provincia di Rimini accolta dal tribunale di Forlì di essere inserita tra le parti offese del procedimento penale.
A partire da oggi, quindi, “la Provincia di Rimini intende esercitare l’azione civile in tutti i processi penali che scaturiranno dall’inchiesta Varano riguardanti cittadini residenti nel territorio riminese per reati legati a evasione fiscale presupposto del reati di riciclaggio. Il legale interno all’ente, avvocato Nicoletta Flamigni, è nominato patrocinatore della causa”.