tortora-chiaro

Rimini | Riqualificazione alberghi, i soldi della Regione non bastano. Melucci: Chiederemo agevolazioni fiscali anche al prossimo governo


Delle 53 domande alla Regione per la riqualificazione delle strutture alberghiere, 28 sono arrivate da Rimini (8 da Ravenna, 4 da Bologna, 3 da Forlì-Cesena, 3 da Modena, 3 da Piacenza, 2 da Ferrara e 1 Parma). Il bando è scaduto il 15 gennaio e mette a disposizione 7 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive dell’Emilia-Romagna con un investimento minimo di 1 milione di euro e contributo massimo in conto capitale per 200 mila euro. Le domande presentate prevedono interventi complessivi per 108.
“E’ molto probabile, purtroppo, che le risorse messe a disposizione — spiega l’assessore regionale a Turismo e commercio Maurizio Melucci — non saranno sufficienti per finanziare tutti i progetti. Questa è la dimostrazione che le proposte che abbiamo avanzato al Governo nei mesi passati andavano nella direzione giusta. In particolare, che si può ottenere l’innovazione del prodotto turistico se vi sono agevolazioni fiscali (una detrazione degli interventi dalle tasse come per le abitazioni) e incentivi alla riqualificazione. Questa esperienza ci rafforza in questa convinzione, che ripresenteremo al prossimo Governo”.

nero

Rimini | La spending review di Gnassi, taglio del 20% ai comitati turistici


Danno vita a 300 iniziative all’anno all’insegna di intrattenimento, tradizione, sport, musica, enogastronomia e spettacolo da giungo a settembre per i turisti. Sono i comitati turistici e quest’anno il Comune di Rimini ha deciso di ridurre loro del 20 per cento il monte complessivo dei contributi. Il Comune, però, assicura che “nonostante la significativa contrazione delle risorse disponibili, i comitati turistici che si dimostrano più attivi e intraprendenti ricevono un contributo maggiore rispetto al passato”.


In soldoni, per l’estate 2012 il contributo complessivo erogato ai quindici comitati turistici è di 120mila euro (con una flessione del 18 per cento rispetto al 2011 quando era di 146mila euro e del 28 per cento rispetto al 2010). Secondo il criterio che il Comune si è dato, questa somma sarà divisa in parti. La metà sarà divisa tra tutti, con un obolo fisso di 4mila euro per un minimo di tre feste organizzate. Il 18 per cento andrà a chi ha organizzato iniziative per la Notte rosa. Si parla di 21.600 euro suddivisi in contributi da 1.440 euro per ogni comitato avente diritto. Il 32 per cento sarà distribuito tra chi ha organizzato più di cinque feste. In pratica, i restanti 38.400 saranno distribuiti in gettoni da 189,16 euro per ogni festa in più.

Martedì, 22 Gennaio 2013 09:49

GIORNALAIO 22.01.2013

giornalaio

Elezioni, i nomi dei candidati di Rimini (anche all’estero). Gestire un albergo non è più un bell’affare. Lucciole, apgxxiii: Gnassi venga con noi in strada


Elezioni, ecco le liste. Pizzolante ce la farà. “«SE SONO in cima a quella lista lo devo soprattutto a Rimini». Temeva di entrare per il rotto della cuffia nell’elenco degli eletti, invece Sergio Pizzolante balza al secondo posto, un gradino sotto Michela Vittoria Brambilla, che guiderà la lista del Pdl in Emilia Romagna”, ilRestoCarlino (p.7) mette in fila tutti i riminesi candidati, di qua e di là. “Il Pdl schiera anche Filippo Giorgetti, assessore a Bellaria ma con incarichi capitolini da alcuni anni, settimo in regione, e Nicola Marcello (16). Al Senato Franca Mulazzani in ottava posizione”. Mentre il deputato riccionese si prepara a guidare i romagnoli del Pdl a Roma, LaVocediRomagna (p.3), arriva la notizia che per mancanza di fondi la Lega chiude la sede di via Montefeltro, LaVoce (p.11).
Nelle file estere di Sel c’è anche un'altra romagnola. “Il suo nome è Sara Prestianni, riccionese, compirà 34 anni il prossimo 7 aprile. E’ candidata alla Camera dei deputati, circoscrizione estero, con Sinistra ecologia libertà. Prestianni è uno dei dieci nomi di Sel nella lista della Francia”, CorriereRomagna (p.6).


Gestire un albergo non conviene più, NuovoQuotidiano (p.7). “«Abbiamo – afferma la presidente dell'associazione degli albergatori, Patrizia Rinaldis - diverse strutture ancora senza gestione. In particolare quelle che non riescono più a stare sul mercato, quelle obsolete che non sono state ristrutturate». Gli investimenti che non ci sono stati in passato stanno presentando ora il conto salato. A marcare ancora di più il confine tra chi può andare avanti e chi no ci sono le direttive sull'antincendio”. “Per ottenere in gestione un albergo da sessanta camere in buone condizioni sono necessari dai 180 ai 200mila euro l'anno. Per i più piccoli possono bastare (si fa per dire) 120mila euro… Sempre meno gestioni familiari. Sui 1.017 alberghi di Rimini, ben 579 sono in affitto (in base ai dati di un'indagine provinciale di fine 2010). La percentuale delle gestioni affidate è del 56,9 per cento. A livello provinciale è del 50,4 per cento: la più alta è a Riccione (59,6)”.


Lucciole. “Nessuna guerra a Rimini tra Comune e procura della Repubblica sul fronte antiprostituzione. Dopo che l’ufficio del procuratore capo Paolo Giovagnoli nei giorni scorsi ha confermato che non costituiscono reato le posizioni delle ‘lucciole’ fermate grazie all’ordinanza voluta l’anno scorso dal sindaco Andrea Gnassi, il Comune ha detto di voler valutare un’impugnativa dell’archiviazione delle violazioni chiesta dai pm. Ieri Gnassi è tornato sull’argomento scrivendo su Facebook: «Non è certo intenzione dell’amministrazione comunale entrare in polemica o in contrapposizione con la magistratura, che lavora al meglio in base alle leggi vigenti». Il sindaco riminese ha aggiunto che «il tema vero, come è stato sottolineato, è proprio la carenza legislativa a livello nazionale su un fenomeno così delicato. Abbiamo bisogno di strumenti per rispondere in maniera concreta ai cittadini e agli operatori economici che - conclude Gnassi - chiedono di essere tutelati»”, LaVoce (p.12).
Gli eredi di don Benzi invitano Gnassi. “«Il sindaco venga con noi per le strade, si renderà conto come la prostituzione non ha mai abbandonato le strade». L’invito è dell’associazione Papa Giovanni XXIII che aggiunge: «Ma l’ordinanza comunale è uno strumento che comunque serve»”, Corriere (p.5).


Su NQ (p.11) le associazioni di categoria si difendono dalle accuse lanciate ieri dal presidente della Provincia.


Teatro Galli, prima e durante i lavori. “TEATRO GALLI: la luce in fondo al tunnel. «Prevediamo il via dei lavori esterni a maggio», gongola l’assessore all’Urbanistica Roberto Biagini. Settanta banchi del mercato dovranno sloggiare. Chiusa nei giorni scorsi la «verifica di congruità» rispetto alle 10 proposte giunte a Palazzo Garampi, ci si appresta a convocare i concorrenti per comunicare l’esito ufficiale della gara d’appalto (entro gennaio). Confermata in testa la Cesi di Imola”, ilCarlino (p.3). Intanto, gli ambulanti del mercato chiedono di essere spostati sulla circonvallazione.
Intanto, “che fa il Comune di Rimini ‘aspettando il teatro Galli’? Spende 400mila euro per “iniziative di promozione”. E quello di Riccione per festeggiare il suo 90° compleanno? Ne sborsa ben 273.900 al netto di tutte le polemiche sull’organizzazione delle celebrazioni, gli inviti e via dicendo. Questa volta le amministrazioni comunali possono dirsi soddisfatte di quanto fatto dalla Regione. L’‘inviato speciale’ riminese sotto le Due Torri, l’assessore al Turismo Maurizio Melucci, ha portato a casa un buon risultato”, LaVoce (p.9).


Fellini, una lettera alla Voce (p.11) sull’atteggiamento della politica riminese nei confronti della cultura.

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Rimini | Peri: Treni e linee regionali rinnovati per 400 milioni di euro


Con l’arrivo degli ultimi dodici nuovi treni regionali (Flirt/Etr-350), entro fine 2013, sarà completo il piano straordinario di investimenti per il rinnovo del sistema regionale. In totale, si parla di 400 milioni di euro in interventi dal 2008 a oggi. Circa il 50 per cento delle risorse è stato destinato al rinnovo del materiale rotabile mentre l’altra metà al potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture.
“Si concretizza uno dei più grossi investimenti della Regione sui servizi ferroviari”, sottolinea l’assessore regionale Alfredo Peri. “In un momento in cui continuano a calare i finanziamenti statali su tutti i fronti, noi continuiamo a scommettere sul servizio ferroviario regionale che vogliamo diventi sempre più di alta affidabilità e di qualità per i cittadini”.


Nel dettaglio, il piano ha consentito di rinnovare circa il 60 per cento della flotta di proprietà regionale, quasi un quinto dei treni che svolgono i servizi ferroviari in Emilia-Romagna. Si parla complessivamente di 34 nuovi treni di cui 22 già sulle rotaie. Gli ultimi ad arrivare saranno 12 elettrotreni di fabbricazione svizzero-italiana Stadler/Ansaldo Breda, costituiti da cinque vagoni articolati. Costo 78 milioni. Saranno gestiti da Tper. Il piano ha, inoltre, previsto l’acquisto di 10 locomotive elettriche Bombardier, costo complessivo di 29,5 milioni di euro, utilizzate per trainare 20 carrozze a due piani, e 9 carrozze necessarie per la reversibilità dei singoli convogli, per poterli condurre cioè da entrambi i lati senza dover spostare la motrice, spesa 37,2 milioni.


Per le linee ferroviarie che per ora non si prevede di elettrificare sono state acquistate anche 12 automotrici diesel composte da 3 vagoni ciascuna, per una spesa di circa 42 milioni e, infine, per adeguare le linee e i treni già attivi alle normative sulla sicurezza ferroviaria, sono stati previsti interventi per 22,5 milioni di euro.

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Rimini | Rischio sismico, prevenzione: protocollo tra provincia, architetti e ingegneri


Rischio sismico, in tempi brevi sarà sottoscritto un protocollo comune che risponda all’esigenza di monitorare e ove necessario mettere in sicurezza gli edifici privati. Le firme in calce saranno quelle dell’assessore provinciale alla Protezione Civile Mario Galasso e dei presidenti degli ordini professionali degli architetti, Roberto Ricci, e degli ingegneri, Marco Manfroni.


L’idea nel concreto è quella di attivare dei sopralluoghi, su chiamata del cittadino e a prezzo calmierato, da parte di tecnici specializzati nella valutazione del grado di vulnerabilità al rischio sismico delle abitazioni. Operazione che consentirebbe agli interessati di acquisire consapevolezza sullo stato della propria abitazione e di conoscere gli eventuali interventi per metterla a norma.

Lunedì, 21 Gennaio 2013 09:49

GIORNALAIO 21.01.2013

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Pdl, Berselli ‘pensionato’ dal Senato, Pizzolante (forse) in seconda alla Camera. Ordinanza antilucciole, i consigli di Orrù al sindaco di Rimini. Asl, parla il primario sospeso


Riminesi in lista. “Mancano ancora alcune ore all’ufficialità delle liste PdL dei candidati alla Camera e al Senato per l’Emilia Romagna, ma già ieri le indiscrezioni davano per certi alcuni nomi e alcune scelte, anche pesanti. Soprattutto al Senato, dove il PdL schiera due “pezzi da novanta”, come Bettamio e Berselli. Ma è stato proprio quest’ultimo, oggi presidente della Commissione Giustizia, a confermare all’Adnkronos il suo addio al Parlamento, dopo quasi 30 anni… In divenire anche la lista per la Camera, dove al primo posto ci sarebbe un’altra donna ex ministro: Michela Vittoria Brambilla. Secondo, quindi certo di essere rieletto, dovrebbe essere il riccionese Sergio Pizzolante”, LaVocediromagna (p.11).


Il primario sospeso. “«HO SEMPRE fatto tutto nell’interesse dei pazienti: per me sono sacri e in questo lavoro ci ho messo l’anima. Ho lavorato mille ore di più all’anno e ci ho messo l’anima perché chi stava male per me veniva prima di tutto. Prova ne sono le decine di telefonate che ricevo dai miei pazienti perché il mio cellulare io l’avevo dato a tutti». Enzo Calabrese, primario di Otorino dell’ospedale di Rimini, sospeso dal lavoro per due mesi (gennaio e febbraio) è tornato per qualche tempo nella sua terra di origine, la Sicilia, per riflettere su di un provvedimento deciso dalla Commissione disciplinare dell’Ausl seguito a un esposto inoltrato da tre pazienti del day hospital del reparto per una presunta violazione di privacy”, ilRestodelCarlino (p.2). Il difensore parla di complotto contro il medico.
Il comportamento del dottor Vincenzo Calabrese non è stato affatto scorretto e la sospensione dell’Ausl è del tutto fuori luogo. La difesa del primario di Otorinolaringoiatria fa intuire che dietro quel provvedimento ci sia una manovra per farlo fuori. Il legale che lo tutela ha già annunciato che farà ricorso al giudice del lavoro contro il provvedimento dell’Azienda sanitaria riminese che ha lasciato a casa il primario senza stipendio per due mesi. Alla base della “punizione” una presunta violazione della privacy di alcuni pazienti che, secondo invece quanto emerge da chi lo sta tutelando, il medico non avrebbe mai commesso. L’Ausl accusa il primario di avere parlato ad alta voce ad alcune pazienti nel day hospital del reparto, davanti a una decina di persone, della loro terapia, ponendo dubbi sulla loro guarigione e quindi, indirettamente, screditando le scelte di colleghi”, CorriereRomagna (p.6).
Reparto di Otorinolaringoiatria, i problemi non derivano soltanto dal primario Vincenzo Calabrese sospeso per due mesi dal servizio (senza stipendio). Lo scorso dicembre era comparsa sull’albo di comunicazione dei dipendenti anche una lettera firmata dagli infermieri del reparto aderenti a varie sigle sindacali, che portavano a galla una serie di problematiche inerenti la gestione del reparto dal punto di vista infermieristico. «Esprimiamo disagio - scrivono- rispetto alla situazione lavorativa attuale, situazione che si è venuta a creare da ormai diversi anni, e che provoca, oltre che malcontento generale, soprattutto una condizione di instabilità, di aumento di criticità, stress psicologico e maggiore rischio di errore. Nella presente condizione, dove il lavoro infermieristico dovrebbe essere finalizzato al raggiungimento degli obiettivi prefissati e non semplicemente allo “svolgimento di compiti”, la gestione dei settori è diventata caotica e assolutamente inefficace», LaVoce (p.11).


Lucciole, i consigli dell’avvocato al sindaco. “Inutile continuare a proporre un’ordinanza anti prostituzione visto la sua inefficacia, meglio che il sindaco si dia da fare dal punto di vista politico per una «modifica legislativa che regolamenti la materia poiché sulla base della normativa esistente nulla di più può farsi». Il suggerimento viene dall’avvocato Massimiliano Orrù, primo legale a smontare l’ordinanza comunale dal punto di vista giuridico”, Corriere (p.5). “«Inasprire le pene per lo sfruttamento della prostituzione, equiparandole a quelle per chi compie reati di mafia». Il segretario provinciale del Partito democratico Emma Petitti, candidata alla Camera alle elezioni del 24 e 25 febbraio, interviene sul problema della prostituzione e della legalità. Il proposito del Pd è quello di «colpire anche sotto il profilo patrimoniale il racket delle lucciole, con confisca di beni da reindirizzare ai programmi di integrazione sociale in favore delle vittime dello sfruttamento»”.
“Sul tema prostituzione Stefano Vitali, presidente della Provincia ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Due sono i traffici che fanno la fortuna (oltre ovviamente ad altri) della criminalità organizzata: quello della droga, e quello della prostituzione!!...Non solo per quello che economicamente portano alle loro casse, ma anche perché attraverso il consumo di tutti e due i “prodotti” tengono in scacco la stragrande maggioranza della classe dirigente (non solo politica) italiana. Ecco perché allora non capisco come ancora oggi non ci sia una legge che possa frenare, contrastare, combattere, il fenomeno dello sfruttamento? (schiavitù)»”, LaVoce (p.9).


NuovoQuotidiano intervista Simone Bruscia, ideatore della rassegna Assalti al cuore a Rimini e curatore delle stagioni teatrali di Bellaria e Riccione (p.6).

Sabato, 19 Gennaio 2013 10:44

GIORNALAIO 19.01.2013

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Strategico, Confcommercio si tira fuori. Turismo, Pizzolante: il piano di Gnudi propaganda per Monti. Aeradria, il volo rumeno non piace. Lucciole, il sindaco non è lo Stato. I grillini hanno contato i parcheggi. Miserocchi: Nessun ticket con Mir, si vota Pdl


Elezioni. “Non esiste nessun ‘ticket’ Pizzolante- Lombardi, stiamo fuori da queste alchimie incomprensibili”. Il giorno dopo la conferenza stampa di Marco Lombardi capolista al Senato coi Moderati italiani in rivoluzione, il coordinatore provinciale del Pdl Fabrizio Miserocchi stronca sul nascere qualsiasi ipotesi di accordo nel centrodestra per votare Sergio Pizzolante alla Camera (terzo o quarto nella lista del Pdl) e Lombardi al Senato col Mir”, LaVocediRomagna (p.13).
Secondo Miserocchi, “gli elettori moderati non avranno dubbi, a Rimini si vota il Pdl alla Camera e al Senato. Non ritornerò più su questa vicenda, non vorrei perdere altro tempo”, CorriereRomagna (p.8).


Il piano strategico perde un pezzo: Confcommercio. “L’associazione di categoria ha preso una decisione definitiva: non entrerà nella srl chiamata a dare attuazione ai progetti singoli del Piano strategico (si tratta della società che prende il posto dell’Agenzia, ipotesi sfumata). Non solo: uscirà definitivamente dal Forum. I motivi sono tanti, ma all’origine sembra esserci innanzitutto uno scontro tra categorie, in particolare tra commercianti e pubblici esercizi che lamentano l’ideazione di un Piano troppo sbilanciato sugli albergatori”, LaVoce (p.11).


Aeradria. E’ Alitalia “a coprire la tratta Roma-Rimini, anche se di fatto sono gli aerei della Darwin a volare per un accordo tra le parti. Tutto regolare, ma «da due mesi – conferma il vicepresidente di Aeradria, Massimo Vannucci - è Carpatair ad eseguire il collegamento. Non si tratta di un volo in ‘subaffitto’ perché i rumeni hanno un accordo con Alitalia e per questo gestiscono direttamente i voli per Roma da Pisa e Ancona. Darwin al momento ha aerei in manutenzione”. C’è un problema, però. “I 56 passeggeri decollati da Ancona alle 6,50 di giovedì, dopo un’ora di panico nei cieli, era parecchio arrabbiati. L’aereo, un Atr 72-500, è dovuto rientrare per un guasto a bordo. Le proteste della società che gestisce lo scalo hanno convinto Alitalia a subentrare a Carpatair. Questo accade ad Ancona, e a Rimini? «L’aeromobile utilizzato - spiega Vannucci - non è un Atr, ma un Saab, un buon velivolo che al momento non ha avuto problemi. E non abbiamo ricevuto reclami”, ilRestodelCarlino (p.4).


Lucciole, la procura riboccia l’ordinanza del sindaco. “La motivazione che compare nella richiesta di archiviazione è chiara, e ancora una volta fa riferimento a quel benedetto articolo 650 del Codice penale, il quale recita che «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragioni di giustizia o di sicurezza o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico, o d’igiene, è punito...». «I provvedimenti di archiviazione richiesti da questa Procura — scrive il magistrato — ed emessi dal giudice di questo Tribunale, erano motivati dal fatto che la sanzione penale prevista dall’articolo 650 non poteva essere applicata alla violazione del provvedimento sindacale». Per la buona ragione che «il significato dei termini ‘incolumità pubblica e sicurezza urbana’ riguardano una materia nella quale può provvedere il sindaco, a differenza della tutela ‘dell’ordine e della sicurezza pubblica riservata costituzionalmente alla competenza esclusiva dello Stato»”, ilCarlino (p.5).
“Intanto però si poteva procedere al rinnovo dell’ordinanza, fa notare Gioenzo Renzi (Pdl, oggi al debutto con Fratelli d’Italia): «D’accordo, c’è il regolamento di polizia urbana, all’articolo 32, che permette di fare sanzioni. Ma il problema va affrontato sul piano locale. L’ordinanza sarà anche legata alla contingenza e urgenza del problema, ma qui il fenomeno è permanente». Giusto mercoledì il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza dava conto di «numeri abbastanza stabili nei giorni feriali, quasi un raddoppio di presenze in quelli festivi»”, LaVoce (p.17).
“Non usa tanti giri di parole Bertino Astolfi (Pd) eletto in consiglio comunale nella lista Rimini per Rimini. La sua battaglia contro la prostituzione lo porta a presentare un ordine del giorno in cui chiede il ripristino delle case chiuse”, Corriere (p.5).


Centro storico e parcheggi. “PARCHEGGI gratuiti le prime due ore di utilizzo al sabato. Aumento esponenziale dei posteggi regolati da strisce bianche. Una Ztl di nome e di fatto, ma «per il momento meglio sospenderla visto che è un colabrodo con orari diversi per ogni varco e appena 4 ore di chiusura al giorno». Per il Movimento 5 stelle sarebbe un buon punto di partenza, ed è quello che andranno a formalizzare attraverso una serie di delibere che a giorni arriveranno sotto gli occhi del presidente del consiglio Donatella Turci”, ilCarlino (p.9).
Li hanno contati uno a uno, andando in giro per le vie del centro storico e di Marina Centro. Così gli attivisti del Movimento cinque stelle hanno preparato il loro dossier, molto dettagliato, sulla situazione attuale dei parcheggi in città”, NuovoQuotidiano (p.7).
I conti non tornano. Intanto su un totale di 2.559 posti, 1.103 sono a strisce blu, 685 per le moto 306 riservati ai residenti e appena 63 liberi, cioè gratis. Considerando che i permessi rilasciati ai residenti sono 2.700 - dato 2009 - e che ogni permesso vale per tre veicoli, c’è da fare a botte. Conteggio a parte per piazzale Boskovic: “Il Comune sostiene ci siano 204 posti liberi, a noi ne risultano 83 o 91, a seconda della presenza della ruota panoramica”, LaVoce (p.19).
Il dato dal quale il Movimento 5 stelle è partito è uno: «I posti auto dove non si deve pagare sono poco più del 5 per cento del totale»… Le richieste che saranno avanzate in consiglio tramite proposte di di delibere dai consiglieri Carla Franchini, Luigi Camporesi, e Gianluca Tamburini , sono tante: dall’aumento dei parcheggi liberi fino a raggiungere il 50 per cento di quelli a pagamento, alla variazione delle tariffe, con sosta gratis il sabato e i primi trenta minuti negli altri giorni. E non solo. Non viene dimenticata nemmeno il capitolo Ztl: «Deve essere sospesa, tenendo l’area pedonale: la Zona traffico limitato viene infatti aperta solo 4 ore al giorno, con numerose deroghe e orari diversi che non hanno senso»”, Corriere (p.8).


Turismo, ieri in cdm il piano strategico. “IL PIANO strategico per il turismo è stato portato in Consiglio dei Ministri. Tutti contenti? No: «Il ministro Gnudi — tuona il parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante — si sveglia fuori tempo massimo. Il fumoso Piano strategico del turismo presentato a Camere sciolte e con un governo non più legittimato a legiferare (perché in campagna elettorale) è uno spot per Monti e nulla più». Il ministro del Turismo — insiste Pizzolante — ha avuto un anno di tempo «e l’ha sprecato»”, ilCarlino (p.10).

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Rimini | Parcheggi, i grillini li hanno mappati. Quelli liberi sono 63 


Tra agosto e ottobre alcuni attivisti del Movimento 5 stelle sono andati in giro per Rimini e hanno contato a uno a uno tutti i parcheggi del centro storico e di Marina centro. Quelli liberi sono 63. Oggi assieme ai loro consiglieri comunali, Luigi Camporesi, Carla Franchini e Gianluca Tamburini, hanno presento i numeri rilevati, e non sempre corrispondono a quelli dichiarati dal Comune. A danno dei cittadini e del centro storico.


Partiamo dai numeri. “Su un totale di 2.259 posteggi – dicono – 1.103 sono a strisce blu, 685 per le moto, 306 riservati ai residenti e solo 63 liberi. La restante quota è assegnata a disabili e utilità pubblica”. Qui la prima cosa che non quadra: “La legge stabilisce un limite di parcheggi gratis adeguati e proporzionali a quelli a pagamento? Non era il 50%, o il 30%? Conti alla mano a oggi da noi l’aliquota sfiora appena il 5%”. La seconda cosa che non quadra è che “i permessi rilasciati per i residenti erano 2.700 nel 2009, mentre i posti loro riservati solo 306”. E non è tutto. “I dati dell’amministrazione rilevati sul sito del Comune dichiarano che in piazzale Boscovich i posti liberi sarebbero 204. Noi invece ne abbiamo contati solo 83 (con la ruota panoramica) e 91 (senza ruota)”. 


Dopo aver contato il numero reale dei posteggi, sono andati a studiarsi le tariffe e hanno scoperto che “la tariffazione prevista dal comune incentiva la sosta lunga (4 euro tutto il giorno)”. Da qui una proposta anche per incentivare le visite in centro storico. “Noi come Movimento 5 Stelle ipotizziamo un sistema che favorisca la sosta breve”, dicono. “Il parcheggio a pagamento infatti dovrebbe da un lato disincentivare l’uso dell’auto privata e dall’altro favorire l’avvicendamento dei veicoli”. Il concetto sarebbe che “si parcheggia un po’ tutti”, ma in pratica “dove sono i posti liberi?”, si domandano.


Altra nota dolente: la zona a traffico limitato (ztl). “Un colabrodo, un fazzoletto di terra sorvegliato agli ingressi da sei occhi elettronici pronti a farti il verbalino da quasi 90 euro se sgarri di un pelo. Sei accessi al centro con orari diversi. Orari che addirittura cambiano non appena svoltato l’angolo. Risultato? Una ztl chiusa solo 4 ore al giorno e con numerosissime deroghe”. Qualcuno ci guadagna: “Dal 2005, data di adozione della ztl il Comune di Rimini è passato da circa 3 a 9 milioni di euro di sanzioni elevate (buonissima parte delle quali da verbali sulle strisce blu e altra buona parte dai semafori ‘intelligenti’”. Qualcun altro no: “Rimini dovrebbe avere lo scopo primario di abbattere gli sforamenti di pm10 che ormai rasentano i 100 annui contro 35 consentiti dalla legge”. Un male per tutti i cittadini, anche quelli che governano. Come è, poi, che non si possa sapere “dove sono finite le monetine dei parcometri dei cittadini riminesi. Anche qui la legge dice chiaramente come utilizzarle. E a Rimini come le abbiamo utilizzate?”.


La mappatura degli inghippi del traffico a Rimini va avanti. E’ stata aperta una casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Chiunque potrà inviare le proprie segnalazioni, che Camporesi, Franchini e Tamburini inoltreranno al sindaco. “Infine un piccolo dono, frutto delle nostre fatiche, a tutti i cittadini riminesi e all’amministrazione comunale. Abbiamo salvato in una mappa Google i dati raccolti e su tale mappa i cittadini potranno inviare le loro segnalazioni che utilizzeremo per costruire uno strumento, accessibile a chiunque ne abbia bisogno, per consultare dove e quanti parcheggi ci sono in città”.

tortora-scuro

Rimini | Piano strategico turismo, Petitti contro Pizzolante


“Meglio tardi che mai”. Anche Emma Petitti, segretario provinciale del Pd, in attesa di sedere a Roma alla Camera dei deputati commenta l’approdo del piano strategico del turismo in Consiglio dei ministri questa mattina. Lo fa attaccando il parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante per aver notato che dal documento è assente ogni idea di revisione del titolo V. Idea di revisione che sarebbe servita per dare più poteri allo Stato e meno alle Regioni e che in precedenza era dentro al piano strategico e poi è stata cassata perché il governatore del Pd dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, ha puntato i piedi.


“Lasciamo da parte le polemiche inutili di chi non ha altro che da lamentarsi, come è uso fare l'onorevole Sergio Pizzolante trovando ogni volta qualche cosa che non va. Questa volta è sotto tiro addirittura il titolo V della Costituzione”, dice il prossimo deputato del Pd. “Le Regioni, anche in campo turistico, hanno saputo reggere fino ad ora alle carenze dello Stato e con le proprie proposte hanno contribuito alla redazione del documento e al processo di riorganizzazione dell'Enit, il quale (questo sì) deve rappresentare sempre di più il centro unitario della promozione turistica del nostro Paese, ma anche delle sue specificità territoriali, in campo internazionale”.


Per la Petitti, il piano strategico di Piero Gnudi (che l'assessore provinciale e comunale al turismo, Fabio Galli e Andrea Gnassi, hanno pesantemente giudicato come ministro appena due settimane fa) “afferma un principio sul quale come Pd abbiamo sempre puntato, ovvero che il turismo è un vero e proprio comparto industriale e che come tale ha bisogno di adeguate politiche nazionali di investimento”.

8b

Il pallone si è sporcato di nuovo, serve ancora il mocio


“Non vi dico cosa prevedo accadrà nei prossimi giorni sul fronte calcioscommesse, altrimenti sarà la notizia di domani e oscurerà i lavori di questo importante convegno internazionale”. Parole pesanti che sembrano il preludio a una nuova tempesta sul mondo del pallone pronunciate ieri dal capo della polizia Antonio Magnanelli a Roma durante la conferenza internazionale “Calcioscommesse il lato oscuro del bel gioco”. A fargli eco il segretario generale dell’Interpol Ronald Noble che ha sottolineato come quello delle scommesse sia un fenomeno diffuso in tutto il mondo: “Le scommesse clandestine sono un settore che vale centinaia di miliardi di euro l'anno. Gli allibratori hanno introiti paragonabili a società come la Coca Cola". Prepariamoci quindi perché ci risiamo, le ultime inchieste dell’anno scorso non hanno moralizzato nulla, così com’era accaduto dopo Calciopoli del 2006, così come la prima grande inchiesta del 1980 non aveva reso immune il pallone, rimasto infetto dal germe della corruzione, figlio dell’avidità e dell’ignoranza.
Scommesse, soldi, intercettazioni con il linguaggio volgare della criminalità continuano a infliggere colpi durissimi alla fiducia della gente, alle certezze dei tifosi che vedranno gol fatti e subiti diventare sceneggiatura di uno spettacolo già deciso con risultati addomesticati da scommesse, da maledette scommesse. Prepariamoci al caos, l’ennesimo per questo mondo a forma di palla.
Allora bisogna chiederselo: che calcio è questo? Ogni inchiesta sembra il punto di non ritorno verso il pallone pulito e ogni volta si cerca di lavare lo sporco del mondo del calcio con una passata di mocio inzuppata nella morale. Non funziona. E perché succede? E’ questa la domanda. Sono i giocatori che dimostrano di essere incapaci di essere uomini, si dirà, dipende dai soldi, hanno fame di ricchezza nonostante i privilegi oppure hanno bisogno di sostenere uno stile di vita che era quello dei loro sogni, quello sul quale avevano investito la vita quando s’immaginavano campioni da copertina, prima di ritrovarsi nei gironi più bassi del calcio. Vale per qualcuno ma non per tutti, altri sono condannati dall’avidità dal bacio di Tyche che ha abituato questi ragazzi al guadagno facile e allora lo cercano ancora più semplice. Sarà vero e sarà sicuramente così ma non spiega tutto.
Non spiega perché questo germe come sempre contagia dall’alto al basso, dai campioni ai comuni pedatori, dagli insospettabili ai farabutti dentro e fuori del mondo del calcio come una realtà parallela, un mondo che scivola sul prato verde accanto al pallone degli illusi. Il calcioscommesse è una grande fogna che si riempie delle bassezze collettive e l’esempio che vale per tutto è Bari-Lecce del 15 maggio 2011, il derby comperato dai salentini per 230.000 euro intascati da Andrea Masiello, capitano del Bari. Il suo autogol nel derby per soldi va oltre ai normali valori dello sport, tracima, perché perdere apposta la partita più sentita dai propri tifosi è tradire due volte la propria gente. Ma non basta perché i tifosi non sono solo vittime, li vediamo diventare parte del meccanismo con tre capi ultras che scoprono i giocatori vendersi le partite e chiedono di entrare nel giro. Chiedono di perdere altre partite per guadagnarci soldi. Serve altro per capire che il problema va oltre al pallone? C’è altro.
Perché non si tratta solo di ultras, l’inchiesta scopre che altri tifosi sapevano, avvocati, commercialisti, professionisti vari, commercianti, tutti a giocare contro la squadra della propria città, tutti complici del mondo delle scommesse. Bari – Lecce rivela la dignità perduta di una comunità, succede chiaramente anche altrove con una sovrapposizione culturale che disarma, con l’assenza totale di confine tra giusto e sbagliato. Chi di questi tempi si scandalizza della corruzione della politica, abbracciando i tanti movimenti di protesta non ha fatto i conti con il resto della società, con il resto dell’umanità. Arriverà l’ennesima inchiesta che questa volta dovrà almeno cercare di mettere ben bene le cose in fila perché poi la giustizia sportiva, sommaria per necessità, per pochezza a volte, travolge tutto infilandoci anche persone, giocatori, vite, che non c’entrano nulla, senza fare alcuna differenza. Come un mocio inzuppato appunto nella morale, una passata per togliere in fretta lo sporco e ricominciare con l’illusione di essersi ripuliti. Non troveranno la verità nemmeno questa volta, troveranno qualcosa di verosimile che ci farà intravedere il marcio che c’è nel nostro calcio, nella nostra società, nelle nostre teste.
Francesco Pancari

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