tortora-chiaro

Rimini | Otto licenziamenti alla Scm, Fiom: Pronti a impugnare decisione azienda

Otto licenziamenti alla Scm, come epilogo della procedura di mobilità aperta il 12 ottobre scorso per 16 dipendenti e conclusasi il 12 dicembre in Regione a Bologna con un verbale di mancato accordo. “La Fiom ribadisce la sua netta contrarietà alla scelta effettuata dall'azienda riminese, che certo non riuscirà a risanare le sue sorti licenziando questi 8 lavoratori”, dicono dal sindacato.


Le trattative tra azienda e organizzazioni sono partite in agosto, quando i sindacati hanno chiesto il contratto di solidarietà per i 33 dipendenti in mobilità. Espediente che è stato messo in atto, ma non per i 16 lavoratori ritenuti in esubero. Nel frattempo, il 20 dicembre, è arrivata dalla Regione la proroga per la “cassa integrazione in deroga anche per il 2013, fatto che poteva consentire di adottare — ribadisce la Fiom — soluzioni alternative e fattibili ai licenziamenti”. Il sindacato avvisa che “sosterrà fin da subito i lavoratori nel percorso che si riterrà più opportuno contro i licenziamenti, compresa l’impugnazione”.

tortora-scuro

Rimini | La Regione investe 31,6 milioni in ricerca e innovazione. Scm tra le imprese sostenute


L’obiettivo è creare nell’arco di tre anni un aumento dell’occupazione pari a 1500 unità, tra cui 300 giovani ricercatori. E’ per questo che la Regione Emilia Romagna ha investito 31,6 milioni di euro nell’avvio di 48 progetti di ricerca industriale per 80 milioni.


Sosteniamo – ha detto Gian Carlo Muzzarelli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna – chi dà occupazione, contribuendo in modo concreto a quella crescita che è indispensabile per ripartire ed essere competitivi, perché non si vive di solo rigore”.


L'iniziativa, du cui beneficerà anche la riminese Scm (accanto anche a 12 realtà dell’area del terremoto) riguarda le imprese che stanno affrontando la crisi con percorsi di diversificazione, specializzazione, rafforzamento strutturale, ampliamento produttivo e occupazionale, penetrazione di nuovi mercati, grazie al potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo.

2b

Salvare il soldato Marchioni. Interviene Sergio Gambini


Non sono stato tenero con Elisa quando venne candidata alla Camera nel 2008.
Dissi pubblicamente che mi sembrava un errore liquidare in quel modo “rinascimentale” Giuseppe Chicchi ed Ermanno Vichi. L’ho potuto dire senza destare nessun sospetto di parlare per partito preso, perché erano note le differenze di posizione politica che avevo maturato negli anni sia con Giuseppe, sia con Ermanno.
Tuttavia li avevo visti lavorare alla Camera da un punto di osservazione privilegiato, quello della Direzione Nazionale dei DS prima e della CNA nazionale dopo, sapevo che si trattava di due parlamentari capaci ed influenti, che nonostante i pochi mesi di esperienza, si erano già costruiti un loro ruolo.
Avevano certamente le carte in regola per continuare a lavorare alla Camera costruendo quel difficile equilibrio tra impegno di carattere generale e nazionale e capacità di tutela degli interessi della comunità di cui erano espressione.
E’ questo che fa la differenza per un territorio nella qualità della rappresentanza che ottiene in parlamento.
Personalmente so cosa vuol dire, cinque anni in maggioranza al Senato, cinque all’opposizione alla Camera, alla ricerca di quel punto di equilibrio che ti obbliga ad una verifica quasi quotidiana, ma, quando ci riesci, può stabilire un rapporto positivo, di vicinanza, fra la massima rappresentanza istituzionale del paese e un territorio, le sue organizzazioni sociali, la sua opinione pubblica. Le redazioni degli organi di informazione locale, che ho tempestato con i miei comunicati stampa, sanno di cosa parlo.
Le scelte che vengono fatte sulle donne e sugli uomini in politica dovrebbero obbedire agli interessi di chi viene rappresentato e sono cose che possono essere misurate in modo abbastanza oggettivo. Non mi nascondo che esista l’ambizione personale, la lusinga che può esercitare su ciascuno la possibilità di ricoprire un incarico importante e prestigioso (questo può avere certamente un’influenza, è umano); più difficile da accettare è la genesi di una scelta che risponda esclusivamente alle esigenze autoreferenziali del ceto politico e dei suoi interni equilibri di potere e che vada in contrasto con quelli della comunità che si intende rappresentare.
Insomma nel 2008 per Rimini era bene fossero rimasti parlamentari Chicchi e Vichi. Sono riuscito a capire le attese di Elisa, mi sono vergognato invece per Andrea Gnassi ed il cinismo usato per sbarazzarsi di chi, dall'alto del seggio parlamentare, poteva fare ombra alle sue ambizioni, anche a costo di regalare uno di quei seggi a Bologna, come purtroppo avvenne.
Ho seguito anche il lavoro dell’On. Marchioni. Il suo percorso non è stato facile, fare il deputato di opposizione al primo mandato moltiplica le difficoltà di inserimento nel contesto parlamentare, soprattutto nei rapporti con gli uffici ministeriali dai quali dipendono molte delle possibilità di promuovere gli interessi della comunità locale.
Ha avuto anche un concorrente molto agguerrito e già esperto di vita parlamentare come Sergio Pizzolante, che è riuscito a concretizzare molti risultati per il nostro territorio e tuttavia si è fatta strada, è entrata nel Direttivo del gruppo parlamentare del PD, è diventata il principale referente parlamentare per le politiche turistiche di tutto il centro sinistra, ha rappresentato un terminale affidabile per molte organizzazioni economiche e di categoria in Commissione Industria.
Sarebbe nelle condizioni, nel prossimo mandato, di raccogliere i frutti del lavoro svolto fino ad ora, senza dovere scontare il noviziato inevitabile per chi si affaccia per la prima volta a Montecitorio. Rimini potrebbe disporre di un parlamentare, con ogni probabilità in maggioranza, in grado di ricoprire incarichi influenti. Nessun organismo politico animato da razionalità taglierebbe un ramo che può dare questi buoni frutti, come invece si tenta di fare candidando in contrapposizione ad Elisa Marchioni il segretario provinciale del PD, sostenuto da buona parte della nomenklatura locale.
Ci potrebbero essere solo tre ragioni legittime per sacrificarla.
Un giudizio negativo sul suo operato, che nessuno può però dare. Ho personalmente interpellato i vertici del gruppo PD alla Camera ed in Commissione Industria ed ho ricevuto solo commenti positivi su Elisa, commenti invece sbigottiti sulla scelta maturata nella Federazione di Rimini.
Una seconda ragione potrebbe essere l'esigenza di fare prevalere una diversa linea politica, ma Elisa, al pari dei vertici locali del PD, è di sicura fede Bersaniana, anzi di quella componente che avendo sostenuto a suo tempo Franceschini ha dato un apporto non scontato e decisivo (purtroppo, dal mio punto di vista) al Segretario per sconfiggere Matteo Renzi.
Infine, l'esigenza di portare in parlamento una competenza od una professionalità politica con ogni evidenza più forte, più necessaria per il nostro territorio e per il gruppo parlamentare del PD. Non me ne voglia Emma Petitti, ma sinceramente non è questo il caso, lo sa anche lei, come lo sapeva Elisa nel 2008.
Ci sarebbe invece una ragione politica grande come una casa per insistere sul parlamentare che abbiamo.
Con tutto quello che sta succedendo nell'area centrale dello schieramento politico, con una parte del laicato cattolico che si sta riorganizzando attorno a Monti, il PD Riminese non dovrebbe mai sguarnire quel fronte e nello stesso tempo, con una candidatura d'apparato, non dovrebbe fornire nuovi argomenti ai professionisti dell'antipolitica.
Purtroppo l'insieme delle ragioni che sostengono la scelta naturale e quella più razionale vengono azzerate da logiche esclusivamente interne agli equilibri di potere di una ristretta casta di politici di professione. Insomma Elisa Marchioni va tagliata perchè non è sufficientemente legata alla cordata dominante, ha un suo autonomo profilo culturale che le deriva dalla matrice cattolica, ha un'occupazione ed una professionalità non dipendente dal sistema di potere locale, ed inoltre un parlamentare di prestigio, capace di interloquire autonomamente con i vertici nazionali del partito, nei prossimi anni potrebbe risultare troppo ingombrante.
Dalle nostre parti ci si è abituati a concepire l'esercizio del potere come una attività che non può essere condivisa in una comunità nella quale esistano punti di vista diversi ed egualmente autorevoli. La logica che a suo tempo ha inaugurato Maurizio Melucci e che è stata felicemente ereditata da Andrea Gnassi è quella delle epurazioni e di un rigido monocolore, nel quale non devono crescere personalità che possano, anche solo potenzialmente, incrinare quell'uniforme pensiero unico.
Così si nega agli assessori della propria giunta il diritto di parola, si ostracizzano sindaci non allineati, si richiedono fedeltà correntizie che avviliscono percorsi intellettuali ed intime convinzioni. Se vuoi rimanere nel giro queste sono le regole, partecipare alla bocciatura di Elisa Marchioni diviene così la necessaria esibizione di fedeltà a questo sistema di potere ed ha anche il valore del monito. Colpirne uno per educarne cento.
Primarie il 30 di Dicembre, con queste premesse sono una montagna dura da scalare, quasi impossibile per chi non è figlio dell'apparato ed Elisa certamente non lo è.
Salvare il soldato Marchioni perciò è un'impresa difficile, però ne varrebbe la pena per "civilizzare" il PD e anche per Rimini, tutto sommato sarebbe un buon affare.
Sergio Gambini

Giovedì, 27 Dicembre 2012 13:37

paolo cevoli

Paolo Cevoli cuoco nell’antica Roma in “La penultima cena” al Teatro Novelli


Il Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3) ospita venerdì 28 dicembre alle ore 21, all’interno del programma de Il Capodanno più lungo del mondo, lo spettacolo La penultima cena di e con Paolo Cevoli, per la regia di Daniele Sala.

I biglietti (€ 10,00 interi, € 8 ridotti CultCard e Coupon Capodanno) possono essere acquistati in prevendita alla biglietteria del Teatro Novelli (via Cappellini, 3, tel. 0541/793811) dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14 (chiuso 25 e 26 dicembre)
Si possono acquistare i biglietti anche con prenotazione telefonica dalle ore 12 alle ore 14 o tramite posta elettronica (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) indicando obbligatoriamente un recapito telefonico. Le prenotazioni inviate per e-mail si intendono valide solo se riconfermate dalla biglietteria e se pervenute entro il periodo di prevendita dello spettacolo richiesto.
Apertura serale della biglietteria nel giorno dello spettacolo: ore 19.30.
Per informazioni: Istituzione Musica Teatro Eventi tel. 0541/704292 – 704293 www.teatroermetenovelli.it



Giovedì, 27 Dicembre 2012 10:21

GIORNALAIO 27.12.2012

giornalaio

Primarie di Capodanno, intervista ai favoriti. Alberghi, San Silvestro sotto tono. Imprese, 2012 drammatico


Politiche, primarie per Pd e anche per Sel


Intervista a Emma Petitti e a Roberto Biagini, ilRestodelCarlino (pp.6-7).
Emma Petitti.“Quanto conterà l’apparato del partito nel voto di domenica? «Non esistono apparati né gruppi dirigenti inamovibili, ci sono solo le idee del Pd: agli elettori la scelta su chi possa rappresentarle al meglio». Alla Marchioni cos’ha detto, dopo la sua candidatura? «Gran parte del Pd ha voluto le primarie per non avere risultati scontati. Ogni candidato si rivolge agli elettori per superare il porcellum: è la democrazia dei molti contro il potere di pochi»”.
Roberto Biagini. “Fuori dai confini riminesi, lei parte in svantaggio rispetto ad Arlotti e Imola. «E’ per questo che in questi giorni ho preso contatti con persone che mi appoggiano in altre parti del territorio e ho ripreso amicizie di antica data. E’ chiaro che Rimini è il mio valore aggiunto»”.


“Se il Pd mette in campo due donne e tre uomini, Sel alle primarie ribatte con due e due. Per la candidatura alle politiche si vota il 30 dicembre”, CorriereRomagna (p.8). Oggi, inoltre, faccia a faccia tra candidati del Pd alle ore 22 su IcaroTv (canale 91 del digitale terrestre).


Capodanno


“Un Capodanno decisamente sottotono per Alessandro Giorgetti, presidente della Federalbergatori dell’Emilia Romagna, e addirittura di crisi nera per Bruno Bianchini dell'Aia di Riccione. Positivo invece per la presidente dell’Aia di Rimini”, NuovoQuotidiano (p.9).


“Quindi le furenti polemiche tra albergatori e sindaco Andrea Gnassi che hanno seguito il festone di San Silvestro l’anno scorso, il primo senza diretta Rai, sono già scongiurate? Tutt’altro, solo dall’1 pomeriggio, quando si inizieranno a fare i conti, si capirà realmente come è andata. Al momento, si può dire che gli alberghi che saranno aperti per Capodanno in città si aggireranno sotto i 400, la cifra toccata l’anno scorso”, LaVocediRomagna (p.9).


Intanto, a Marina centro si cercano soluzioni alla crisi. “L'idea è quella di «unire le forze per trovare nuova energia attraverso un calendario di eventi a cadenza mensile che richiamino un pubblico di utenti da coinvolgere attivamente in attività varie». Perciò, lo scorso 20 dicembre, si è tenuto all'Holiday Inn, alla presenza del presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli, del vice presidente dell'Aia Luca Nori e del responsabile commerciale ed eventi di Cna Antonio Cuccolo, un incontro tra commercianti e albergatori. Il presidente Maggoli ha «incoraggiato tutti a creare un progetto che coinvolga il maggior numero possibile di esercizi, nella convinzione che l’unione in momenti come questi è l’unica carta vincente»”, NQ (p.13).


2012, l’anno nero delle imprese


“Tra tutti i settori economici, quello edile e del legno, tra i pilastri dell’economia locale insieme al metalmeccanico e al turismo, è stato probabilmente quest’anno ancora una volta il più colpito dalla crisi. Quasi tutte le aziende hanno infatti sperimentato per il terzo-quarto anno di fila un ulteriore calo del lavoro e quindi dei fatturati, con conseguente massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, Cig, spesso a 0 ore, in primis”, NQ (p.7).


“Sono 33 i tavoli istituzionali che vedono protagonisti imprese, sindacati e Provincia alla ricerca di una soluzione: 27 riguardano i programmi di cassa integrazione guadagni straordinaria in corso d’attuazione, due tavoli per i programmi di mobilità collettiva a seguito di mancati accordi sindacali e quattro tavoli politico-istituzionali per altrettante aziende che non rientrano nelle prime due tipologie. «I numeri del 2012 — commenta Meris Soldati, assessore provinciale al Lavoro, che ha partecipato a dieci di questi tavoli — parlano chiaro. Usciamo da un anno drammatico per le nostre aziende e le difficoltà sono aumentate ulteriormente. I tavoli per le crisi aziendali non erano mai stati così numerosi anche perché per alcuni dei nostri settori il 2012 è il terzo anno di grave crisi. L’auspicio è che il 2013 sia un anno diverso, dove si possa assistere ai primi segni di crescita»”, ilCarlino (p.5).


In spiaggia non c'è posto per sirene e cestisti


La sirena va in pensione. La Capitaneria di porto di Rimini ha deciso di disattivare il segnale sonoro per la navigazione, “la sirena (posizionata nell’ultimo tratto del portocanale, vicino al Rockisland, e non sul faro come molti pensano), perché non serve più. «Le norme internazionali — spiegano dalla Guardia costiera — non considerano più necessario e pertanto obbligatorio questo strumento, con i moderni sistemi di navigazione montati sulle barche. Per questo motivo si è deciso, nell’estate scorsa, di disattivare del tutto la sirena. Anche perché la manuntenzione e il funzionamento dell’impianto avevano dei costi fissi»”, ilCarlino (p.3).


“La querelle tra Comune e bagnini sulle autorizzazioni in spiaggia ha fatto una delle sue più illustri vittime. E’ lo storico campo da basket del bagno 86 a Bellariva, quello solcato anche dai campioni riminesi Sandro Angeli, Maurizio Ferro e Carlton Myers. Il titolare dello stabilimento, Pierpaolo Vandi, ha iniziato prima di Natale a smontare le oltre mille piastrelle che costituiscono la pedana in cemento da 720 mq. E’ arrivato a metà dell’opera, entro fine anno conta di concludere. «Per sanarlo secondo il regolamento comunale - spiega - avrei dovuto pagare 70mila euro, e col mutuo ventennale fatto nel 2009, quando ho preso la spiaggia, non posso permettermelo». Così è arrivata la decisione: togliere tutto. «Abbiamo trovato documenti che attestano la presenza del campo dal 1987, secondo la legge se era pre-1985 poteva restare lì»”. LaVoce (p.11).


San Marino


“Sotto l’albero di Natale, la lettera di licenziamento. Sono 35 solo nel settore industria i lavoratori lasciati a casa proprio a dicembre dalle aziende sammarinesi: quattro su dieci sono frontalieri. Ma al di là dei numeri, i più brutti da quanto la recessione ha avuto inizio, i sindacati temono ancora di più lo scontro sociale, specie proprio tra residenti e frontalieri: «E’ lì sotto la cenere e le norme discriminatorie rischiano di accendere una guerra», allarma Giorgio Felici dalla Federindustria della Cdls”, in apertura sul Corriere (p.19) che pubblica più in basso anche alcuni stralci dell’omelia del vescovo per la notte di Natale.

Sanità


Sindacati, nasce quello del medico leghista Marco Casadei, LaVoce (p.11).

Mercoledì, 26 Dicembre 2012 18:37

26 12 2012 | Rimini | Furti a Natale, due arresti

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Rimini | Furti a Natale, due arresti


Avevano pensato di fare bottino alla vigilia di Natale, approfittando dell’assenza momentanea dei proprietari, e invece sono finiti in manette i due 23enni albanesi arrestati dai carabinieri dopo aver tentato di smurare una cassaforte in un appartamento in via dell’Abete a Rimini. Questa mattina i due hanno patteggiato davanti al giudice due anni di reclusione e sono poi stati portati ai Casetti.


Dopo essersi introdotti nell’appartamento forzando una finestra laterale, verso le 19 di lunedì, e aver preso catenine d’oro, tre orologi, una macchina fotografica digitale e del denaro contante, infatti, hanno pensato muniti di piccone e martello rubati da un cantiere nelle vicinanze di smurare la cassaforte. A questo punto, però, i rumori hanno insospettito il dirimpettaio che ha avvisato il proprietario di casa e subito dopo il 112.


Quando si sono accorti di essere braccati da due pattuglie dei carabinieri i ladri hanno tentato invano di fuggire. Sono stati invece acciuffati e trovati in possesso di un orologio da donna perché avevano avuto nel frattempo il tempo di sbarazzarsi del resto abbandonando la borsa nel vicino cantiere. A incastrarli, non solo il ritrovamento della refurtiva, ma anche le impronte di scarpe rinvenute.


L'arresto dei due albanesi è arrivato nell'ambito della campagna 'Natale sicuro' dei carabinieri. Nei giorni scorsi i militari hanno intensificato la presenza di pattuglie sul territorio controllando 210 persone e 173 autoveicoli. E' stato arrestato un 38 ucraino in possesso di documenti falsi, sono stati denunciati in stato di libertà una 56enne polacca sorpresa a rubare due bottiglie di vodka in viale Vespucci e due automobilisti in stato di ebbrezza, 2mila euro di multa contestati a un bar ristorante di Rivabella per violazioni sulle norme igienico-sanitarie e sulla etichettatura degli alimenti relativa alla rintracciabilità.

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Rimini | Elezioni politiche, primarie di Capodanno anche per Sel. I candidati


In vista delle prossime elezioni politiche del 24 febbraio, Sel (Sinistra ecologia e libertà) organizza le sue primarie. Le candidature riminesi sono quattro, tre per la Camera una per il Senato. In lizza per Montecitorio sono l’avvocato Daniela Edra e l’attivista riccionese Susy Sorvino, dell'assemblea regionale Sel. Alle due candidature femminili si affianca quella del farmacista Fabrizio Bagnolini, 35 anni. Il nome per palazzo Madama è quello di Gianfranco Pulimanti, sposato, residente a Verucchio dal 1986.


Si voterà il 30 dicembre dalle 8 alle 20, i seggi sono in allestimento e per ora l’unico già fissato è quello della sede provinciale di Riccione (casa del popolo di via Don Minzoni). A breve saranno definiti anche gli altri. Potranno votare coloro che sono registrati nell'albo degli elettori delle Primarie “ItaliaBeneComune” e gli iscritti a Sel (in regola con i pagamenti).

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Rimini | Impresa, Soldati (Provincia): Un 2012 drammatico, 27 tavoli per la cassa integrazione


Un 2012 drammatico per le aziende del riminese. E’ tempo di bilanci per la Provincia in attesa della mezzanotte di San Silvestro e, si spera, l’inizio di un nuovo corso. Sono stati 27 i tavoli istituzionali per la cassa integrazione guadagni straordinaria, 2 quelli per mobilità collettiva, 5 i tavoli politico-occupazionali per altrettante aziende in crisi.
“Usciamo da un anno drammatico per le nostre aziende, l'auspicio è che il 2013 sia un anno diverso, dove si possa assistere ai primi segnali di crescita. Da parte nostra, come nel caso dell'Alfa, c'è il massimo impegno a sostenere il tessuto produttivo locale e i lavoratori coinvolti dalle crisi, sondando anche percorsi inediti e nuovi di sviluppo aziendale”, dichiara Meris Soldati. L’assessore alle Politiche del lavoro è reduce da 10 di questi vertici, tra cui quello per l’Alfa di Talamello che ha chiesto la sospensione per sei mesi dell' istanza di fallimento al commissario liquidatore, affinché possa arrivare sul tavolo del giudice del tribunale di Pesaro. In attesa in proposte utili per il recupero e il rilancio di alcune attività dell'azienda.

Lunedì, 24 Dicembre 2012 20:25

Presepe vivente

Presepe vivente promosso dalle scuole della Fondazione Karis, 

domenica 23 dicembre

(foto Migani)

Lunedì, 24 Dicembre 2012 10:10

GIORNALAIO 24.12.2012

giornalaio

Elezioni politiche, il punto per Pd e Pdl. Verso Natale, le riflessioni di Luigi Negri


Elezioni politiche: Monti, il giorno dopo


Primarie Pd. “Corre come un treno Roberto Biagini e mostra subito che la competizione verso Roma, destinazione Parlamento, non lo spaventa. «Chi ha avuto un certo tipo di deleghe in una città complicata come Rimini - spiega sorridendo - non si arrende molto facilmente». Lo chiarisce a pochi giorni dalla votazione delle primarie previste per il 30 dicembre. Ed è lui a indicare quali sono i suoi punti forti: «Conosco i problemi, dal demanio all’urbanistica, passando per la sicurezza: li ho studiati e affrontati in prima persona, da tanti anni»”, l’intervista sul CorriereRomagna (p.9).


Pdl. “PRIMI segni di tensione nel Pdl riminese, dopo l’annuncio di Marco Lombardi, anima e simbolo per vent’anni del partito berlusconiano, di candidarsi con il movimento di Giampiero Samorì. «Siamo rimasti stupiti e delusi dall’annuncio di Marco Lombardi di lasciare il Pdl — commenta il coordinatore provinciale, Fabrizio Miserocchi insieme a Claudio di Lorenzo — e con lui altri amici con cui abbiamo condiviso percorsi politici che oggi si dividono definitivamente. Un abbandono improvviso da parte di chi, solo qualche mese fa, ha sponsorizzato, ottenendolo, il rinnovamento degli incarichi di vertice nel Pdl riminese»”, ilRestodelCarlino (p.5).


Sotto l’albero, i bot del Comune


“Oltre 800mila euro, tra Bot e investimenti. Partiamo dalla scelta fatta dodici mesi fa, che ha portato l’amministrazione a investire sei milioni, bloccati dal patto di stabilità, nelle obbligazioni emesse da parte dello Stato, aderendo al Bot day del primo dicembre del 2011. Lungimiranza? Fortuna? Necessità? Comunque sia, a distanza di un anno, i frutti dei Buoni ordinari del tesoro sono entrati nelle casse di Palazzo Garampi: 340mila euro, con un tasso di interesse attestato intorno al 6,2%. «Difficilmente - ammette l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini - si potrà ripetere. Il risultato è infatti legato ai picchi raggiunti durante l’anno dallo spread»”, Corriere (p.5).


Natale


Su LaVocediRomagna (p.9) riflessioni del vescovo Luigi Negri sulla pace e la violenza. “La pienezza della nostra umanità non si trova come esito del nostro cammino intellettuale e morale, delle nostre manipolazioni tecnologiche-scientifiche: la pace è la presenza di Cristo uomo nuovo, Crocifisso e Risorto, che comunica la pienezza di questa sua pace a coloro che credono. Questa pace viene dunque donata come un dono purissimo, fatto da Cristo al cuore di ogni uomo che crede in Lui”.


Successo di pubblico per il presepe vivente Karis, messo in scena dagli oltre mille studenti e scolari. “A dirigere la processione, il vescovo Francesco Lambiasi: sua la benedizione, una volta di fronte al Duomo, e gli auguri alla città”, Corriere (p.7).

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