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Rimini | Lungomare, la riqualificazione secondo gli operatori del porto


Occuperà un’area di 50mila metri quadrati tra piazzale Boscovich e il Grand Hotel, a Rimini. Costerà 29milioni, ma per ora è solo un’idea progettuale. Vi saranno banditi i mezzi a motore. Questa mattina il consorzio degli operatori del porto ha presentato la sua proposta di riqualificazione. L’idea alla base? Buttare giù tutto e rifare. Un colpo di spugna, meglio di mazza, al travertino e alla siepe della passeggiata litoranea.


Ci hanno lavorato tre architetti (Fabio Ferrini, Luca Morganti e Fausto Venturini) e un designer (Michele Giacobbi). “Per ora è un’idea progettuale – precisa in incipit Ferrini nella sala di RiminiVenture ai giardini Fellini – e non un progetto, ma dovesse andare in porto, si può pensare di realizzarlo in un arco di tempo che va dai 15 ai 18 mesi”.


A introdurre la presentazione Lucio Paesani, presidente del consorzio. “Il nostro è un lavoro nostro che esce dagli schemi classici. Abbiamo combattuto i vecchi project non perché non ci piacesse il contenuto, ma a causa del loro approccio non condiviso e della loro mancanza di sguardo a futuro”, ci tiene a precisare.


Nell’idea progettuale, derivata dal parco del mare strategico, troverebbero posto 16 attività commerciali, il verde pubblico crescerebbe dagli attuali 7mila metri a 22mila, il circolo del tennis sarebbe ridimensionato da 12mila a 9.500 metri quadrati, l’area pattinaggio lieviterebbe di mille metri raggiungendo quota 2.200. Anche il delfinario sarebbe rifatto tutto nuovo e passerebbe da mille a 3.500 metri, raddoppierebbero, quasi, gli spazi commerciali, da 4.500 a 9mila metri quadrati.


L’idea, che si ispira a Miami Barcellona New York, paesaggio rurale Santa Cruz, è fatta di un sotto e di un sopra. Sotto 18mila metri quadrati di parcheggi (da 310 a 430 per auto e da 370 a 1.500 per moto e scooter) rigorosamente a vista dal sopra. Sopra di auto nemmeno l’ombra, solo bici, pedoni e a piazzale Boscovich il capolinea del trasporto pubblico, campi sportivi, ristoranti, bar e locali da ballo (che saranno tutti rigorosamente tondi).
Il sotto avrebbe pavimento a 1,50 metri sotto rispetto all’attuale passeggiata, il sopra a 2 metri in su, una verde collina digradante per raggiunge la spiaggia con le spa marine.


“Il metodo che ha portato a questo lavoro – spiega il presidente del forum del Piano strategico, Maurizio Ermeti – è singolare per Rimini. Ci sono dei privati che si consorziano e che così, grazie alla loro maggiore comprensione delle difficoltà, possono affrontare con maggiore forza la competizione internazionale. Adesso e sfide sono due. Una è stata già in parte messa in pratica dagli architetti: il superamento, almeno in parte, della frattura tra la spiaggia e il lungo mare. La seconda è incontrare l’interesse di operatori”.


Per il parco del mare riminese, probabilmente, si apre una fase di consultazioni europee. C’è l’idea di incontrare a Bruxelles i rappresentanti di alcune commissioni, sicuramente Industria e Turismo, per capire se si può collocare questo tipo di progettualità in maniera tale che possa avere un futuro dai punti di vista legislativo e finanziario. C’è, infatti, anche l’idea di partecipare al bando New Horizons.


C’è anche la volontà di capirci un po’ di più di demanio in ambito europeo, di capire che libertà e poteri posseggono in comuni per gli ambiti di loro competenza, e magari anche di capire se una realtà diretta in futuro verso l’idea del consorzio RiminiPorto potrà portare non solo una ventata d’aria fresca sotto l’aspetto economico, ma anche conferire alla spiaggia di Rimini peculiarità tali da offrirle una possibilità di essere liberata dalle catene della direttiva servizi.

mattone

Rimini | Mov5Stelle, cinque riminesi per i palazzi romani. Franchini: Col porcellum forse meglio non andare a votare


Sono appena arrivati i risultati della parlamentarie in Emilia Romagna e già accanto alla gioia del momento iniziano i pensieri pesanti. “Si è vero noi con queste primarie un po’ ci difendiamo dal listino preconfezionato – dice la consigliera comunale del Movimento5Stelle a Rimini, Carla Franchini – ma il porcellum resta una grande ingiustizia. E’ giusto che in Italia anche alle politiche le persone siamo messe in grado di scegliere le persone che vogliono in Parlamento. Sto pensando a una presa di posizione importante a livello nazionale. Se rimane il listino forse potrebbe essere il caso di non andare a votare”.


Tornando all'esito delle parlamentarie, l’ha spuntata una riminese, bolognese di adozione. Su cento candidati regionali alle primarie online sul sito del leader dei ‘grillini’, Giulia Sarti “una ragazza di Rimini appena laureata, giusto martedì scorso”, dice la nota degli attivisti riminesi del mov, è arrivata prima. Ha ottenuto 372 voti ed è così capolista del listino romagnolo.
Tra i riminesi under 40, segue Tommaso della Motta, al 20esimo posto (nella classifica generale, ma al nono tra gli aspiranti deputati) con 70 voti. Tommaso è un “albergatore di 30 anni che paga l'affitto a suo padre (tutto) e negli ultimi quattro inverni è andato a fare il cameriere in Australia davanti al locale parlamento”. L’Australia assomiglia alla sua idea di Italia. In 37esima (14esima under 40), con 49 voti, c’è il 37enne Francesco Costantini, si occupa di video comunicazione.


Per i senatori, Rimini porta a casa il 47enne biologo marino, Marco Affronte, decimo in classifica generale e quinto tra gli aspiranti a Palazzo Madama. La sua è “una professione che in una nazione come l'Italia circondata da tre mari gli permette il lusso di essere ancora un precario a 47anni, una situazione familiare oggettivamente difficile che non gli ha evitato di darsi da fare per il Movimento facendo da collante fra il territorio e la regione a Bologna. Sue le interrogazioni regionali del M5S che riguardano Rimini: Aeradria, trc, Fogne, Centrale biomasse, pm10, Bolkestein”.


“Con qualche speranza anche se più flebile” è sedicesima tra i candidati al senato (26esima in classifica generale) Daniela Giavolucci, giovane mamma lavoratrice di 40 anni, impiegata del comune di Riccione.


In definitiva, saranno tre uomini e due donne a rappresentare Rimini nel listino a 5Stelle. Età media 35 anni.

tortora-scuro

Rimini | Aeroporti, il piano Enac segnala il caso Emilia Romagna


Di fronte alla crisi economica le società di gestione degli aeroporti, come ha mostrato qualche settimana fa un’indagine del Sole24ore, sono tutte in ginocchio sotto il peso di bilanci in tinta unita, il rosso. La realtà più esposta è quella emiliano romagnola. Il direttore centrale di infrastrutture e aeroporti dell’Enac Alessandro Cardi ne ha parlato con il Corriere della Sera , sostenendo che «nel raggio di pochi chilometri ci sono Parma, Bologna, Rimini, Forlì: sarà il mercato a decretare se sia necessario o meno un così vasto servizio di prossimità».


Il piano aeroporti Enac, quello aggiornato a luglio e inviato al Ministero che lo sta usando, assieme ad altri studi, per delineare la riorganizzazione delle reti infrastrutturali (il Piano nazionale degli aeroporti atteso entro fine anno), contiene in sé alcune vie di fuga dal debito, come la conclusione dei procedimenti di concessione totale, che porterebbe le società di gestione a trarre profitto anche dai diritti di atterraggio, e la progressiva privatizzazione che porterebbe le società a operare come vere e proprie spa.


Vie di fuga non praticabili nel caso dell’Emilia Romagna. Da qui Forlì verso il bando europeo alla caccia di una società privata e Parma lungo la stessa strada costellata di interventi di revisione della spesa che richiederanno, da un lato, maggiore flessibilità del personale (intenzione già prospettata dall’assemblea dei soci di Aeradria per il Fellini di Rimini) e, dall’altro, il raggiungimento a livello strutturale dell’autosufficienza energetica.


Il piano Enac prevede inoltre accorpamenti gestionali (Malpensa, Linate, Bergamo e Brescia in Lombardia; Roma Fiumicino, Ciampino e Viterbo in Lazio; Venezia, Treviso e Trieste; Capodichino, Grazianise e Salerno in Campania; Bari, Brindisi e Taranto in Puglia), ampliamenti (Malpensa, Venezia, Firenze, Roma Fiumicino, Catania, Fiumicino, Grazianise, Viterbo e Bologna dove verrà realizzata una nuova aerostazione), raddoppiamento del traffico (come a Crotone).

Venerdì, 07 Dicembre 2012 10:05

GIORNALAIO 07.12.2012

giornalaio

Concessioni demaniali, Pd diviso su proroga. Turismo, Dall’Ara: formazione è prima di promozione. Massimo Masini: sconosciuto al tribunale di Rimini. Natale senza tredicesime per migliaia di lavoratori
Il libro di Tiziano Arlotti


Governo sfiduciato e mazziato: la proroga delle concessioni demaniali passa in Senato


“Le reazioni Il Pd si spacca sulla proroga, tra i senatori favorevoli (tra cui l’ex sindaco di Ravenna Vidmer Mercatali) e i contrari come il presidente della Provincia Stefano Vitali”, LaVocediRomagna (p.15).


“«Caro Pierluigi — scrive Vitali su Facebook — non più tardi di una settimana fa tu hai detto pubblicamente: prima del consenso ci sono le regole e le regole vanno rispettate. Ti chiedo come si concilia la tua frase col comportamento di quei parlamentari anche del Pd che, in commissione, hanno detto sì alla proroga di 5 anni alle concessioni balneari, proroga che comporterà una procedura d’infrazione da parte dell’Ue?» Diversa la posizione di Fiba Confesercenti: «La proroga è un brodino caldo — dice Riccardo Santoni —: opportuna ma non risolve il problema, che andrà affrontato dal prossimo governo alla luce delle novità spagnole». «Alla fine — commenta Sergio Pizzolante, Pdl — la mini proroga è passata. Non è la soluzione ma abbiamo più tempo per trovarne una»”, ilRestodelCarlino (p.9).


La multa è certa, scrive il CorriereRomagna, (p.3). “La procedura d’infrazione non è uno scappellotto, bensì una multa giornaliera «compresa in un range che va dai 10.880 ai 652.800 euro». Facendo due calcoli, si «approva una misura fuori legge, sapendo che costerà alle casse statali una multa oscillante tra i 19 milioni e un miliardo e 200 milioni». A chi toccherà pagare? «Tutti i cittadini che pagano le tasse (i furbi possono stare tranquilli). In un paese in cui si sforbiciano investimenti, posti letto ospedalieri, istituzioni (Province) per risparmiare 10, 100, 300 milioni, il Parlamento sta per zavorrare definitivamente le spalle dei cittadini che pagano le tasse di una spesa folle perché determinata da una consapevole violazione di una legge. Non è la prima volta che paga pantalone e non sarà nemmeno l’ultima. Ma qui si sceglie di non rispettare le regole per motivi di consenso (di chi?), facendo pagare la punizione alla maggioranza che magari - credo, non so - si riconoscerebbe più entusiasticamente nei principi della libera concorrenza e del contrasto alla rendita. E comunque, dell’osservanza della legge»”, spiega Vitali.


Turismo: meglio la formazione che la promozione


“Rimettere al centro del turismo le risorse umane e la formazione: è la tesi che da tempo sta sostenendo Giancarlo Dall’Ara, uno fra i più quotati esponenti della cosiddetta ‘Scuola di Rimini’ di marketing turistico, protestando contro l’eccessiva attenzione dedicata ai temi della riqualificazione delle strutture e della promozione. Afferma il professor Dall’Ara: «Al centro dell’esperienza turistica c’è l’accoglienza, non la promozione, e chi accoglie sono le persone. Ma il grosso degli investimenti nel turismo è nelle strutture o nella promozione. Ben poco resta per la formazione, l’aggiornamento, la sensibilizzazione, la divulgazione di una cultura del turismo e dell’accoglien- R za, gli aspetti culturali, le nuove competenze necessarie per stare nel mercato. Anzi si può parlare in Italia di un sottoinvestimento nell’immateriale che ha portato ad una sperequazione tra risorse investite nelle cose e quelle investite nelle persone. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti»”, LaVoce (p.17).


Natale senza tredicesime


“Delle 1500 imprese artigiane che tengono la contabilità presso la Confartigianato, «sono almeno 500 quelle che non riusciranno a versare le tredicesime prima di Natale (e molte non è detto che ci riescano a gennaio)». La situazione non cambia tra le imprese che fanno paghe e conti presso la Cna. «NE ABBIAMO 3MILA che si appoggiano a noi per la contabilità — ricorda il direttore, Salvatore Bugli — e di queste almeno la metà, parliamo quindi di 1500 aziende, le tredicesime le pagheranno soltanto in parte, oppure non le pagheranno affatto, aspettando tempi migliori…»”, ilCarlino (p.3). In difficoltà non solo le piccole aziende. A Rimini sud «un’azienda solida — conferma Europeo Gabrielli dalla Cgil — con 35 dipendenti, ma che come tante si trova in difficoltà e non ha liquidità in questo momento. Verseranno prima di Natale solo un acconto, il resto a gennaio. Di casi così ce ne aspettiamo una valanga». SENZA DIMENTICARE poi «i 4.400 lavoratori riminesi in cassa integrazione a zero ore, che non vedranno un euro di tredicesima». In fumo un indotto da 4 milioni.


Imu, gli aumenti per le imprese, ilCarlino (p.9).


Tiziano Arlotti si toglie i sassolini dalle scarpe


“GREGARIO non lo è mai stato, neanche quando sale in sella alla bicicletta. Nel bene e nel male, è stato un protagonista della vita politica riminese degli ultimi anni. Una vita, una storia, anzi tante storie condite da aneddoti e retroscena tutti da leggere, quelli che Tiziano Arlotti racconta nel suo libro (edito da Panozzo) Un ragazzo del ’99. Un libro in cui l’ex assessore si toglie parecchi sassolini dalla scarpa, a partire da quelli contro l’ex collega Maurizio Melucci”, ilCarlino (p.13).


Arlotti rilegge gli anni dell’amministrazione Ravaioli. ““Certe componenti, come quella forte di CL, non so se hanno sempre appoggiato il centrodestra. Ma il fatto è che Ravaioli era un candidato ostico, è stato un ammazzacandidati, portò un valore aggiunto nel ‘99 che poi si è riverberato nei confronti successivi”. Nell’opposizione forte Arlotti mette Zilli e Renzi, con i quali “ho avuto un buon rapporto, pur nella battaglia”. Argomento fogne Rimpianti per non aver fatto qualcosa? Arlotti risponde decisamente no, anche qui elencando gli scarichi collettati in zone che non erano in rete, la condotta Miramare-S.Giustina, le vasche di prima pioggia e laminazione, il Prg fognario”, LaVoce (p.17).


Primarie ‘parlamentarie’


Il Corriere intervista Elisa Marchioni. “Mi sono impegnata, ho lottato da sola contro una maggioranza ampia, non faccio certo la “nobile” e se ci sono da fare le primarie faccio le primarie. Elisa Marchioni è l’onorevole del Partito democratico, rappresentante riminese al Parlamento insieme al senatore Sergio Zavoli (Pd) e al collega del Pdl, Sergio Pizzolante. Dopo Bersani, anche i parlamentari devono conquistarsi la candidatura. La Marchioni è pronta, legge dei colleghi vogliosi di sfidarla (da Roberto Biagini a Daniele Imola) e non sembra preoccuparsi: se altri interpretano meglio l’attuale fase, prego. Un suggerimento, però, lo vuole dare: tutti insieme facciamo sentire la nostra voce, affinchè il Pd possa inviare a Roma due onorevoli e un senatore. Come una volta”, (p.7).


Masini, imputato sconosciuto


“L’ufficiale giudiziario non trova la sede di Aeradria, né l’ufficio legale interno, tantomeno l’imputato e forse neppure l’aeroporto. Così il legale rappresentante e presidente della società, Massimo Masini, ha evitato di finire alla sbarra per il reato ambientale che gli era stato contestato. Mentre cercavano invano di notificargli l’atto di citazione a giudizio, infatti, in tribunale, di rinvio in rinvio, è scattata la prescrizione”, Corriere (p.4).


“Il responsabile della società che gestisce lo scalo riminese era accusato di aver commesso, nel lontano dicembre del 2007 un reato ambientale. Il 5 dicembre dello stesso anno, nella sede di Aeradria, si erano presentati per un accertamento i carabinieri del nucleo ecologico di Bologna. E in un contenitore lasciato all’aperto, sempre all’interno dell’area aeroportuale, avevano trovato 25 batterie esauste. Le batterie erano state abbandonate in un bidone che con il tempo si era riempito di acqua piovana. Per il decreto legislativo 256 numero 152 del 2006 si trattava di rifiuti pericolosi che necessitano di essere smaltiti in modo appropriato”, LaVoce (p.11).


A San Marino il nuovo governo con 33 voti a favore


“Gli otto segretari di Stato hanno giurato fedeltà al proprio mandato e alla Repubblica. Sono: Pasquale Valentini, segretario di Stato a esteri, turismo e rapporti con l’Aass; Giancarlo Venturini a interni, funzione pubblica, giustizia e rapporti con le Giunte di Castello; Claudio Felici, a finanze e bilancio, poste e rapporti con l’azienda filatelico-numismatica; Giuseppe Maria Morganti (che più di tutti si è mostrato emozionato di fronte ai Reggenti) a istruzione, cultura e università, ricerca scientifica, affari sociali e pari opportunità; Francesco Mussoni a sanità e sicurezza sociale, famiglia, previdenza e programmazione economica; Matteo Fiorini a territorio e ambiente, agricoltura, telecomunicazioni, politiche giovanili, sport, protezione civile e rapporti con l’azienda per i lavori pubblici; Iro Belluzzi a lavoro, cooperazione e informazione; Marco Arzilli all’industria, con le deleghe artigianato, commercio, trasporti e ricerca. Nominati dunque i primi dei non eletti nelle liste di maggioranza che andranno a sostituire la squadra di governo; si tratta di: Massimo Andrea Ugolini, Alessandro Cardelli, Luca Beccari, Gianfranco Terenzi per il Pdcs, Vladimiro Selva, Stefano Macina e Mirko Tommassoni per il Psd. Per Ap è entrato in Consiglio il giovane Nicola Renzi”, Corriere (p.17).


Sanità, intervista a Stefano Zamagni su LaVoce (p.3). A tema l’insostenibilità del sistema nazionale sanitario evidenziata dal premier Mario Monti qualche giorno fa.

nero

Crisi governo, Pizzolante (Pdl): Distanti da politica economicaa esecutivo, ma su legge elettorale e stabilità non faremo mancare numeri


“Abbiamo preso atto del fallimento della politica economica del governo”, così il parlamentare riminese Sergio Pizzolante, nel gruppone Pdl che ha negato la fiducia all’esecutivo Monti sul decreto sui costi della politica (dopo l’astensione a palazzo Madama in mattinata dei senatori pidiellini sul decreto sviluppo). C’è anche, a onor del vero, un gruppino Pdl, guidato da Frattini e Pisanu, che la fiducia l’ha votata. “Il governo tecnico era nato – spiega Pizzolante – per farci pesare di più in Europa riempiendoci di tasse. Invece, varie situazioni, non ultima quella delle concessioni demaniali, ci dimostrano che in Europa non abbiamo difese. Ci sono poi tutti i numeri dell’economia, un vero disastro”.


Il Pdl, però, assicura Pizzolante, non vuole fare cadere il governo. “Non lo facciamo per responsabilità e perché vogliamo siano approvate la legge di stabilità e la legge elettorale prima delle elezioni, alla cui data manca comunque poco. Per questo non facciamo mancare i numeri. Con la nostra posizione di oggi vogliamo in pratica prende una distanza dalla politica economica del governo”.

tortora-chiaro

Italia – San Marino, Cdm approva accordo black list


Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi la delibera per l’avvio della procedura di ratifica dell’accordo bilaterale italo-sammarinese (25 giugno 2009) sulle doppie imposizioni fiscali. In pratica, da oggi il documento è pronto per la controfirma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che a sua volta lo consegnerà alle cure di senatori e deputati, a meno che non sia crisi di governo. Il Pdl oggi, sia a palazzo Madama sia a Montecitorio, ha negato la fiducia ai decreti del governo in aula, fatto che potrebbe anticipare le elezioni politiche. La Repubblica di San Marino, invece, da parte sua, ha già ratificato l'accordo.


La possibile crisi di governo in Italia potrebbe però creare rispetto ai bilaterali una nuova fase di stallo, contribuendo ad allungare ulteriormente i tempi per l'uscita del titano dalla black list dell’allora ministro delle Finanze, Gulio Tremonti.

Giovedì, 06 Dicembre 2012 17:59

presepe di sabbia

Nella foto il presepe di sabbia dell’ice village che, anche con le piste da pattinaggio, ha aperto i battenti da sabato scorso (fino al 3 febbraio) a largo Boscovich, Rimini. Gli orari: dal lunedì al sabato, 14.30 - 18.30 / 20.30 - 23.30 (dal 23 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 anche mattino 9.30 - 12.30); domenica e festivi, 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30 / 20.30 - 23.30.
Questo sabato all’ice village, nell’ambito del concorso di bellezza Miss Italia, si svolgerà la finale regionale per l’assegnazione delle due fasce di Prima miss 2013-Nomination Romagna e di Prima miss 2013-Nomination Emilia, riservate alle ragazze di età compresa tra i 18 e i 26 anni.


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Turismo sostenibile: Rimini città ad alta domanda (di servizi per i residenti)


E' Milano il comune capoluogo turisticamente più sostenibile per il 2012. E' stata presentata oggi, infatti, nel corso del convegno sul turismo sostenibile, la classifica dei comuni italiani più turisticamente sostenibili anche in relazione alla spesa pubblica locale. Lo studio è stato condotto dall'osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile, promosso dall'Ebnt con la partecipazione dell'Upi, della Provincia di Rimini e dell'Ires nazionale e che si avvale della collaborazione con il network degli osservatori sui bilanci degli enti locali.


La graduatoria dei Comuni restituisce la fotografia di quella che i promotori della ricerca considerano i comuni più virtuosi nello sviluppo sostenibile del turismo in relazione con la spesa locale. Tra le prime dieci classificate spiccano alcune grandi metropoli italiane. Al secondo e terzo posto troviamo rispettivamente Firenze e Torino. Napoli invece si piazze al quarto posto ed è la prima delle città del Sud. A seguire, troviamo Rimini (quinto posto), Avellino, Bergamo, Pescara, Verbania e Como. Inoltre: Bologna al quattordicesimo posto, Palermo al sedicesimo posto e Roma al ventisettesimo posto.


A questo risultato si è giunti basandosi sull'indice di turismo sostenibile, calcolato prendendo in esame diversi parametri. Tali indicatori hanno costituito la base per un'analisi multivariata che ha permesso la seguente tipizzazione delle '5 Italie del Turismo'. Ci sono i 'Poli della Competitività Turistica' tra cui rientrano le prime quattro città classificate (Rimini fuori, quindi), la cui posizione in graduatoria è spiegata da un'alta domanda turistica e da una significativa vitalità socio-demografica a fronte di un'economia turistica ad alta intensità territoriale.


Le 'Città Verdi', invece, presentano una densità abitativa a basso rischio industriale e sismico, un'alta offerta ambientale (presenza di Agenda 21, imprese certificate Emas, alta qualità paesistica) e una spiccata attrattività naturalistica. Politiche adeguate potrebbero far leva su questi aspetti qualitativi per lo sviluppo sostenibile e la competitività dell'economia locale.
Ci sono poi le 'Città con Offerta Turistica non Corrisposta', che presentano alte potenzialità nella infrastrutturazione ricettiva e nell'offerta ambientale ma che non hanno sviluppato politiche adeguate per la competitività turistica. Un'altra 'Italia del turimo' è rappresentata dai 'Poli dell'Economia Turistica', tra cui troviamo città come Roma, Cagliari, Genova, Verona, Trieste, città d'arte che, pur mostrando caratteristiche socio-economiche e ambientali positive significative, stentano a sviluppare dinamiche di un'economia turistica competitiva a livello territoriale.


Infine, troviamo le 'Città ad Alta Domanda Turistica' tra cui troviamo capoluoghi come Venezia, Mantova, Siena, Rimini la cui significativa competitività turistica va sostenuta con politiche mirate ad attenuare gli impatti del turismo sulle comunità stanziali. (AdnKronos)

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Concessioni demaniali, Pizzolante (Pdl): Proroga passata, adesso cerchiamo vera soluzione


“Alla fine la miniproroga è passata. Non è la soluzione ma almeno adesso abbiamo più tempo per trovarne una”. Guarda il bicchiere mezzo pieno (dal suo punto di vista, oviamente) il deputato del Pdl (il partito che oggi sul ddl sviluppo ha sfiduciato il governo), Sergio Pizzolante. Si parla di concessioni demaniali.


“Io finché l'Europa diceva no a tutti ho cercato altre strade, ma adesso la strada è, irriducibilmente, quella della Spagna”, dice Pizzolante. “Spiace che non lo capiscano alcuni amministratori locali e alcuni sepolcri imbiancati di certi giornali che si comportano come le tricoteuse che facevano la maglia sotto la ghigliottina. Delle imprese”.


Sono tre le questioni che il parlamentare del Pdl vuole precisare rispetto alla questione del rinnovo delle concessioni demaniali e ai dettami della direttiva servizi Ue (Bolkestein). Primo. “La concorrenza è pro impresa o sopruso, quando cambi le regole in corsa senza reti di protezione e senza congrui periodi di transizione, distruggi investimenti e valori commerciali. E' statalismo puro”.


Poi una serie di punti interrogativi. Il deputato si domanda anche, secondo, se “in un momento di crisi (epocale) si possono far saltare in aria 30mila imprese che funzionano? Non è più serio dirgli, vi garantisco una transizione lunga condizionata ad investimenti certi?”.


Terzo. “I signori Monti e Passera non sono stati nominati per avere, come Italia, in Europa, più forza? Allora perché si spaventano per le dichiarazioni del Ragioniere Generale dello Stato? Chiamino Barnier e la facciano finita”.

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Ddl sviluppo passa in Senato. Turismo: conferma miniproroga concessioni e piano strategico entro fine anno


Il governo Monti sfiduciato dal Pdl rischia di cadere nelle prossime ore, ma il ‘decreto sviluppo’ passa al Senato con 167 votanti. Sono stati i 127 sì (17 no e 23 astenuti) a permettere il superamento della maggioranza era di 84. Gran parte dei senatori del Pdl ha deciso di non votare.
Allo stato attuale, senza quindi tenere conto degli sviluppi delle prossime ore, è confermata la miniproroga di 5 anni, dal 2015 al 2020, per le concessioni demaniali (spiagge), nonostante dall'infrazione delle norme Ue in materia, l'Italia rischi multe tra i 10mila e i 650 mila euro al giorno.
Sempre sotto il fronte 'industria turismo', entro l’anno il governo dovrà varare un piano strategico per lo sviluppo del settore di durata quinquennale (da aggiornare ogni due anni), come previsto da un altro emendamento approvato in commissione industria.

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