tortora-chiaro

Rimini | Spiagge, il Pd contro la proroga concessioni


“La mini-proroga di 5 anni introdotta in commissione Industria al senato riformulando l'emendamento al decreto sviluppo è un errore, perché non scioglie il nodo delle concessioni, anzi: blocca gli investimenti e non risolve i problemi delle imprese”. Il Pd riminese, attraverso il segretario provinciale Emma Petitti allarga la distanza dai balneari che hanno ottenuto oggi a palazzo Madama un piccolo risultato, se paragonato alla richiesta ben più lauta di una proroga di 30 anni.


“Ribadiamo che il governo – spiega il segretario Petitti – deve decidere se intende esercitare la delega prevista nella legge comunitaria 2010 e concertare in tempi rapidi con la Commissione europea i termini ed i limiti di applicazione della Direttiva Bolkestein per le concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo. Se invece l'esecutivo intende lasciare il riordino della materia al prossimo governo, il Parlamento deve posticipare la scadenza della delega non oltre la fine del 2013, per dare la possibilità al futuro esecutivo di definire le nuove norme e consentire l'approvazione delle leggi regionali nel rispetto dei tempi”.

Rimini territorio sismico: le macerie rivelano

Mercoledì 5 dicembre, Museo della città, ore 10 inaugurazione della mostra
Rimini territorio sismico: le macerie rivelano, sisma e archeologia
Mostra documentaria


Venerdì 7 dicembre ore 10-19
Museo della città, Sala del Giudizio
Convegno di studi
Vulnerabilità sismica e territori a confronto


Immagini del post terremoto a Rimini si possono trovare al link: 

http://riminisparita.info/galleria-fotografica/?fbasid=415121885197807


nero

Rimini | Questura a rischio. Schierato fronte bipartisan contro i tecnici


Parla di “omicidio esemplare”, uno di “quelli che avvengono in silenzio”, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, riferendosi alla sempre più vicina soppressione della Questura, dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal prefetto Claudio Palomba. Il problema della gestione della sicurezza nel futuro per Rimini diventa serio e reale. Più volte denunciato da parte della istituzioni locali. “Nel caso in cui questo Governo, irresponsabile e cieco nel confondere riformismo e veri e propri killeraggi territoriali, andasse sino in fondo nell’attuare senza alcun confronto di merito questo proposito, eccome se cambieranno (in peggio) vita e abitudini dei riminesi”.
Mi rivolgo al Parlamento, alle forze sociali e politiche, anche al partito nel quale milito, il Pd, affinché non continuino a sottostimare, e così facendo assecondare provvedimenti devastanti nei confronti di un territorio che ha dato e dà tanto, ma fatica ancora ad assumere il ruolo e il peso che gli competono”, conclude il sindaco. “L’allarme del Prefetto Palomba, oltre che condivisibile sino alle virgole, oggi assume venature di disperazione, cui tutti dovremmo responsabilmente sintonizzarci. Ma non sono sicuro che ciò accada. L’esperienza degli ultimi mesi lascia infatti più di un dubbio”.


Contro l’eventualità della soppressione della Questura si è levato un unanime coro bipartisan di condanna.
“Di fronte a un governo che affronta il riordino in maniera contabilistica difendiamo la specificità e i numeri del territorio riminese, fatto di 17 milioni di presenze, di un sistema sociale, economico e turistico su cui in questi anni abbiamo investito rendendolo un'eccellenza”, dice Emma Petitti, segretario provinciale del Pd. “Chiediamo una riforma vera e profonda delle autonomie locali che superi i limiti dell'impianto delineato dal Governo con la legge attuale e porti a una riorganizzazione funzionale seria dello Stato, che vada di pari passo con il riordino degli enti locali”.


Da parte del Pdl arriva il commento del consigliere regionale Marco Lombardi. “Questi professori al governo, non possono da un lato spingersi fino al limite della costituzionalità per proporre una riforma innovativa anche se inutile delle province e poi rimanere ancorati al conservatorismo di un vecchio regio decreto per legare la Questura e la Prefettura al capoluogo”.
Secondo Lombardi, se “il governo vuole veramente essere innovativo e ‘tecnico’ deve considerare attentamente e con i numeri alla mano, dove c’è più necessita di sicurezza e conseguentemente rivedere la distribuzione sul territorio di uomini e presidi in base alle effettive esigenze. In caso contrario, avremmo la prova provata che la questione del riordino delle Province è una bufala mediatica che Monti ha voluto proporre per vendere fumo, mentre metteva le mani nelle tasche degli italiani”.
Il politico pidiellino conclude confermando un impegno oltre gli schieramenti per “offrire sicurezza ai cittadini della attuale provincia di Rimini ed ai milioni di nostri ospiti”. Questo “ci interessa eccome e quindi saremo al fianco del prefetto e del presidente Vitali per difendere le nostre giuste ragioni”.

mattone

Spiaggia, concessioni: proroga di 5 anni

Proroga di cinque anni per le concessioni demaniali sui litorali del bel Paese. Nonostante la bocciatura della Commissione europea e il malviso del governo italiano, la commissione industria del Senato (dopo aver ritirato la proposta ben più larga di spostare il limite dal 2015 al 2045, per una maxi proroga di 30 anni) ha votato all’unanimità la mini proroga di cinque anni, dal 2015 al 2020, su suggerimento dalla commissione bilancio. L’ipotesi è stata valutata più compatibile con una futura mediazione del governo nazionale con l’Europa, che seguendo la direttiva Bolkestein prevede di mettere all’asta le concessioni demaniali nel 2016.


Il governo ha fatto arrivare a palazzo Madama stamani voce della sua contrarietà anche sull’ipotesi di miniproroga, che ha incassato il parere positivo di Federconsumatori, secondo sui soluzione ottimale resterebbe andare a gara il più presto possibile, e quello negativo di Confesercenti, promotori sociali dell’emendamento bipartisan per la maxi proroga. “Il comportamento del governo è inqualificabile”, spiega il vicepresidente nazionale Riccardo Vincenzi. “E’ ormai del tutto evidente che questo governo ha stretto accordi in sede europea esclusivamente per favorire i grandi gruppi a scapito delle piccole e medie imprese”. Secondo Riccardo Vincenzi, è “impensabile” che quanto “sarà concesso a Spagna, Croazia e Portogallo non possa essere riconosciuto all’Italia", riferendosi a proroghe più consistenti.

tortora-scuro

Zavoli ferito e rapinato nella villa romana


Rapina in villa la notte scorsa a Monte Porzio Catone, nella residenza del giornalista Sergio Zavoli. Cinque persone armate di pistola sono entrate nella villa del giornalista, alle porte della Capitale, forzando una porta secondaria. I banditi hanno immobilizzato due domestici ed hanno picchiato lo stesso Zavoli. Successivamente è stata smurata la cassaforte e i malviventi sono poi fuggiti con il bottino. Zavoli è stato medicato al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Frascati. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Frascati e dei Ris. (Agi)

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Rimini | Balneari, maxiproroga stoppata da commissione bilancio in Senato


Dopo il rinvio di ieri in commissione industria, oggi il parere di “contrarietà semplice” della commissione bilancio del Senato, che ha bocciato di fatto la proroga delle concessioni demaniali sulle spiagge per 30 anni. Trent’anni sono troppi, non solo per le associazioni ambientaliste. Al massimo si potrà discutere su cinque e non oltre anni di proroga. Fino al 2020 e poi basta. Sull’emendamento, che porta a palazzo Madama la richiesta degli operatori balneari, pesano anche il parere sfavorevole del governo italiano, della Commissione europea e di varie voci, dal Legambiente al Wwf, dal Touring club al sindaco di Rimini.
Nel pomeriggio la commissione industria dovrà quindi decidere se appoggiare i balneari approvando l’emendamento tout court, oppure darci un taglio secondo quanto auspicato dal governo o ancora se cercare una mediazione sulla proroga a 5 anni. Poi il decreto sviluppo approderà in aula.

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Fiabilandia, lavoratori ancora a Rischio. Cgil: Azienda indisponibile a patti precisi


Fiabilandia, incontro “senza sintesi” tra le parti in Provincia il 30 novembre. Non è scongiurato il licenziamento collettivo per i dipendenti del parco tematico. All’incontro Filcams Cgil assieme Fisascat Cisl hanno “rinnovato all'azienda – spiega Mirco Botteghi di Cgil – l'invito a ritirare la procedura di licenziamento collettivo in quanto si ritengono i fissi indispensabili, inquadrando l'attuale situazione anche nelle prospettive occupazionali per le prossime stagioni”. Perseverando con le attuali politiche, secondo i sindacati, “Fiabilandia vedrà ridursi la forza lavoro stagionale a meno della metà rispetto al 2012, inoltre chi lavorerà non raggiungerà alcun requisito per l'accesso ad Aspi o MiniAspi”. Da qui “l'invito a rivedere le posizioni dell'azienda per quanto riguarda la durata della stagione e l'orario di apertura”.
Da parte loro gli stagionali del parco “in un'ottica di solidarietà, sarebbero stati disponibili a lavorare part time piuttosto che lasciare dei colleghi a casa”. Invece, “la sostanziale indisponibilità a sottoscrivere patti precisi in tal senso, a tutela di fissi e stagionali, ed a rifiutare l'utilizzo massiccio del part time nella stagione estiva ha comportato il non raggiungimento di una sintesi nell'incontro tenutosi in Provincia”. Ultimo tentativo di rappresentanza e sindacati per salvare i lavoratori fissi e stagionali l’incontro fissato al 14 dicembre.

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Casteldelci, arrestato sindaco per violenza sessuale su minore


E’ ai domiciliari dalla tarda serata di ieri sera il sindaco di Casteldelci. L’accusa è di violenza sessuale aggravata, ai danni di una minore di cui ha abusato per dieci anni, e di detenzione di materiale pedopornografico. Ad eseguire l’arresto i carabinieri di Novafeltria e Pennabilli, su ordinanza emessa dal gip di Bologna, Andrea Santucci, su richiesta del pm Simone Purgato della Direzione distrettuale antimafia di Bologna.


L’indagine dei carabinieri, Aurora, è partita in agosto da voci sui presunti abusi da parte dell'arrestato su una quindicenne. La ricostruzione dei militari parla di una storia che va avanti dal 2002 cioè da quando Aurora, ovviamente il nome è di fantasia, ha poco più di quattro anni. La bimba, poi ragazza, sarebbe stata costretta a subire atti sessuali per lo più in casa dell'arrestato, qualche volta all’aperto. Per dieci anni, fino alla scorsa primavera, a cui si fa risalire l’ultimo episodio.


Le indagine in un primo momento coordinate dal pm Marino Cerioni della Procura di Rimini sono passate in un secondo momento alla dda, quando cioè è emersa anche l’ipotesi di detenzione di materiale pedopornografico. In questi quattro mesi è stata sentita in modalità protetta la vittima da cui è emersa la ricostruzione dei fatti. Sono stati poi perquisiti gli uffici del sindaco in Comune e la sua abitazione. A inizio settembre il sequestro di cellulari, pc, pen drive, lettori cd rom, dvd ed altri supporti e materiali informatici di proprietà dell'arrestato, che oltre ai domiciliari, adesso non potrà più comunicare, nemmeno per telefono, nemmeno su internet, con persone di età minore degli anni 18 e, per sei mesi, con i familiari della vittima.

Martedì, 04 Dicembre 2012 09:02

GIORNALAIO 04.12.2012

giornalaio

Politiche: il Pd vuole le primarie per scegliere i candidati, i grillini le stanno facendo. Provincione: a Rimini né capoluogo, né questura, né prefettura. Spiagge: proroga trentennale congelata da Ue


Provincia unita: senza capoluogo né prefettura né questura


“SI TORNA al passato. Anni e anni di battaglia per ottenere l’autonomia da Forlì-Cesena, e ora Rimini tornerà a essere «in provincia di Forlì». Si perché il capoluogo, con molta probabilità, non sarà Ravenna, come sembrava naturale stando al testo di legge della spending review (che indicava nella città più popolosa tra quelle del nuovo territorio provinciale il capoluogo designato), bensì Forlì. A rivelarlo è lo stesso presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali. «Forlì ha tutte le carte in regola per diventare capoluogo. Questo grazie a un emendamento bipartisan in cui si stabilisce che il capoluogo è quello espresso dalla provincia più popolosa». Rimini è tagliata fuori in partenza con 332.070 abitanti (secondo i dati più aggiornati). Forlì in questo modo batte Ravenna per soli 4mila abitanti, in virtù dei suoi 398.332 residenti contro i 394.464 della provincia ravennate. «Torniamo all’antico»”, è il commento del presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, ilRestodelCarlino (p.3).


E’ quello legato alla sicurezza il vero problema. “Se la riorganizzazione della sicurezza non si sgancia dal riferimento provinciale, Rimini potrà avere al massimo un presidio territoriale. Di certo non sufficiente perché non avrà le disponibilità attualmente presenti tra prefettura e questura. Quindi sarà sempre una sub-struttura di Ravenna che prima di compiere qualsiasi passo dovrà chiedere se può muoversi. Per non parlare di tutti i servizi che saranno trasferiti con la prefettura. Quanto costerà tutto questo ai cittadini? Per risparmiare poi quanto? Oggi dicono cinque milioni. Praticamente nulla, dato che a livello centrale non hanno voluto tagliare un centesimo”, NuovoQuotidiano (p.7).


“Il rappresentante locale del Governo ha parole dure contro l’esecutivo tecnico: “Questa riorganizzazione assimila le Province alle strutture di sicurezza sul territorio, ritengo sia un provvedimento anticostituzionale - arriva a dire -. Ci sono Province da 1,8 milioni di abitanti, o 1,2 come sarà quella di Romagna, che si ritrovano con una Prefettura e una Questura come quelle da 200mila abitanti, penso a Belluno e Sondrio ad esempio. Ma tutto ciò risponde ai principi di buon andamento organizzativo? Quasi 2 milioni di abitanti equivalgono a 200mila?” si chiede Palomba esterrefatto”, LaVocediRomagna (p.16).


“«Sono presidente del sindacato prefettizio e ho incontrato il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri la scorsa settimana: ho spiegato che quello che stanno facendo viola l’arti - colo 97 della Costituzione». In che modo? «L’articolo recita: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione ”. Se si riorganizzano così i presìdi in base al riordino del territorio, nulla è assicurato». Il ministro, che a Rimini aveva dato precise rassicurazioni, cosa ha detto? «Andranno avanti»”, dice il prefetto al CorriereRomagna (p.5).


Spiagge


Il portavoce del commissario europeo per il mercato unico, rispondendo all’Ansa, ha detto che una eventuale proroga di 30 anni per le concessioni demaniali in Italia sarebbe incompatibile con il diritto comunitario.


“Gli operatori di spiaggia non si scompongono: «Non ci sorprende — commenta Riccardo Santoni, coordinatore regionale Fiba Confesercenti, ieri a Rimini per l’assemblea degli operatori di spiaggia su Bolkestein e proroga trentennale — l’ennesima sortita del portavoce De Rynck. Ogni volta che dall’Italia arriva una proposta, questi signori ci stangano. Ma stavolta c’è la novità delle concessioni di 75 anni senza bando alla Spagna, sulle quale la Commissario alla Giustizia Viviane Reding ha dato parere positivo: non potranno non tenerne conto anche riguardo all’Italia. Dovranno raccordarsi tra loro. Attendiamo che il governo italiano formuli una proposta, e sentiamo cosa dirà l’Unione europea, non uno dei portavoce. E non credo che l’Ue potrà fare due pesi e due misure tra Spagna e Italia»”, ilCarlino (p.6).


Arrabbiato il parlamentare Sergio Pizzolante. “L’Ue non ha capito nulla. Non si tratta di un rinnovo ma di una proroga, non c'e' alcun automatismo. L'Italia ha diritto di tutelare 30.000 imprese ed un intero comparto economico. Il comportamento dei burocrati europei, difforme rispetto alla Spagna, è inaccettabile. Il Parlamento italiano deve reagire e il Governo deve muoversi”, NQ (p.11).


In Senato la commissione industria rinvia il voto dell’emendamento. “La seconda doccia fredda per i balneari arriva in tarda serata, quando l’emendamento si blocca in commissione al Senato. “«I senatori stanno discutendo - fa sapere in tarda serata Vidmer Mercatali, senatore del Pd ed ex sindaco di Ravenna - se c’è un’alternativa alla proroga automatica, perché così si rischia l’infrazione. L’emendamento spiagge è stato accantonato, se ne discuterà domani (oggi, ndr). Spero che il Governo faccia una proposta, lasciare ancora i bagnini nell’incertezza sarebbe una vergogna». Il rischio, comunque, è che l’emendamento non passi, vista la contrarietà del Governo”, LaVoce (p.13).


Contro l’emendamento non solo Ue, ambientalisti e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ieri su LaStampa ha paragonato la vicenda a quella delle quote latte. “«Non siamo mai stati (forse, ndr) vicini a una soluzione come ora» ma le esternazioni del sindaco Gnassi non sono piaciute affatto. Tanto che i balneari di Fiba Confesercenti, riuniti in assemblea ieri mattina al Centro congressi Sgr (prima di conoscere la presa di posizione dell’Europa), sono pronti a un ’azione forte. «Anche a scendere in piazza contro il primo cittadino» tuona Ezio Filipucci presidente dei Ristobar di spiaggia di Riccione”, Corriere (p.3).


Pd, primarie per i candidati alle Camere


“INDIETRO dalle primarie non si torna, insomma. La Petitti ieri lo ha promesso: «Se si andrà a votare alle politiche con il porcellum, non ci sono discussioni. Faremo le primarie per scegliere qui i candidati per Camera e Senato». Una prima ‘svolta’ a Rimini c’era già stata a dire il vero quattro anni fa. Nelle politiche del 2008 la candidatura di Elisa Marchioni fu scelta da una consultazione nei circoli del Pd. La stessa consultazione che impedì a Giuseppe Chicchi e a Ermanno Vichi di ricandidarsi, rispettivamente, per Camera e Senato, dopo soli due anni di mandato. La Marchioni, in caso di primarie, è pronta a ricandidarsi. Ma stavolta dovrà vedersela con alcuni ‘pezzi da novanta’ del partito. Il primo in cima alla lista è Alberto Ravaioli, che sembrava papabile anche per il Senato. Ma Sergio Zavoli ha già dichiarato di essere pronto a ricandidarsi. L’ex sindaco di Rimini non è solo nella lista dei possibili candidati. Non è un mistero come da tempo l’assessore ai Lavori pubblici di Rimini, Roberto Biagini, e il capogruppo del Pd in Provincia, Lino Gobbi, stiano scalpitando per poter correre anche loro al parlamento. Dalla zona sud molti premono invece per candidare alla Camera l’ex sindaco di Riccione, Daniele Imola. Lui e Ravaioli, al momento, sembrano quelli probabili. Stefano Vitali invece ha già fatto chiarezza: lui non ha alcuna intenzione di correre per il parlamento anche se il Pd gliel’ha chiesto”, ilCarlino (p.4).


“Davvero le primarie di domenica 25 novembre e domenica 2 dicembre rappresentano un contributo decisivo - oltre il partito, oltre le elezioni della prossima primavera, oltre i propri interessi di consenso - al lento riavvicinamento tra comunità e politica. Alla luce di tutto questo, sarebbe a mio avviso un errore fermare il processo, tanto più se pessimisticamente incerti sul definitivo accontamento di una legge elettorale, causa prima dei guasti della politica e subiti giustamente dalla cattiva politica. Occorre che il Pd continui nella sua marcia verso la modernità e il coinvolgimento ampio, responsabile e diffuso. A mio parere, esprime un’istanza legittima e giusta chi avanza la richiesta di primarie sui territori per i candidati Pd al Parlamento”, scrive al Corriere (p.10) l’assessore provinciale Fabio Galli.


Intanto anche il Mov serra i ranghi. “Guai a chiamarle primarie. Sono parlamentarie. Si fanno esclusivamente online e servono a scegliere chi rappresenterà il popolo del Movimento cinque stelle nelle aule del potere a Roma. Sono partite ieri e si chiuderanno giovedì”, NQ (p.8).


Tutte le facce sono sul Corriere (p.11). “Ecco quindi arrivati alla lista finale, che vede per la Camera Francesco Costantini, Tommaso della Motta, Marco Torri Giulia Sarti. Mentre per il Senato ci sono Marco Affronte,Vincenzo Cicchetti, Fausto Battistel, Fabrizio Girometti, Mirco Conti, Erwin Feduzi, Marco Fonti, Massimo Manduchi, Stefano Monti, Patrizia Panigali, Stefano Francesco Piva, Antonio Scarponi. La votazione per scegliere i candidati oggi sarà dalle 10 alle 21, domani dalle 10 alle 17, giovedì dalle 10 alle 20. Non tutti potranno farlo, perché anche i grillini, come detto da Bersani per le primarie del Pd, non intendono trasformare le votazioni in un porto di mare. Le regole precise sono arrivate dallo staff di Beppe Grillo”.


Spigolature. “Votanti complessivi in calo (19.761), ma nell’occasione quelli di Bersani sono aumentati di 1.387 unità, cioè un 4,5% in più della sua base di partenza. Specularmente, con 512 suffragi in meno, Renzi ha perso il 4,5% dei suoi elettori del primo turno”, LaVoce (p.15).

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Rimini | Proroga concessioni, Pizzolante (Pdl) su bocciatura Ue: E’ nostro diritto tutelare 30mila imprese


“Non hanno capito niente, non è un rinnovo ma una proroga, non c'è alcun automatismo”, precisa subito (anche via facebook) il parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante sulla presa di posizione del portavoce della Commissione europea, Stefaan De Rynck, sfavorevole alla possibilità che in Italia si proroghi la validità delle concessioni demaniali agli operatori balneari per altri 30 anni a partire dal 31 dicembre 2015, e cioè fino al 2045 (proposta frutto di un emendamento bipartisan al decreto sviluppo in discussione in commissione industria al Senato dalle 18 di oggi, circa). Bocciarura che, comunque, non può limitare la libertà di Parlamento e governo italiani.


L'Italia ha diritto di tutelare 30mila imprese e un intero comparto economico, deve salvaguardare le funzioni di pubblica utilità che esse garantiscono. Il comportamento dei burocrati europei, difforme rispetto alla Spagna, è inaccettabile: il Parlamento italiano deve reagire approvando la proroga, il Governo deve muoversi, deve fare l’interesse dell’Italia, non può passare che la Spagna riesca a tutelare gli investimenti dei grandi gruppi tedeschi sul proprio territorio e l’Italia non sappia salvaguardare gli investimenti di una vita delle nostre piccole imprese familiari”.

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