27 11 2012 | Rimini | Casa, Sel si appella al prefetto: Bloccare gli sfratti
Rimini | Casa, Sel si appella al prefetto: Bloccare gli sfratti
Contro gli sfratti il gruppo consiliare di Sel e FareComune di Rimini si appella direttamente al prefetto Claudio Palomba. “Lei è in questo momento forse l'unico soggetto istituzionale in grado di scongiurarne la violenza”, scrive Fabio Pazzaglia. “Il progressivo peggioramento delle condizioni di vita di molte famiglie riminesi – spiega – e il conseguente rischio di perdere la propria abitazione per morosità non è solo il frutto della crisi economica ma anche il risultato di una totale assenza di robuste politiche abitative da parte del Comune capoluogo”.
Secondo Pazzaglia, che non misura le parole, “nell'arco del 2012 il sindaco non è riuscito a combinare nulla di importante sul versante dell'emergenza abitativa, dimostrando un mix di indifferenza politica e incapacità amministrativa”. Ed è per questo che propone al prefetto una soluzione: “Nessuno deve essere sfrattato se non vi è una soluzione abitativa alternativa”.
Il gruppo di Sel e FareComune propone quindi il blocco degli sfratti, “la cui modalità di attuazione siamo disponibili a discutere insieme a Lei e agli altri rappresentanti istituzionali interessati a risolvere il problema. Noi crediamo che la strada del dialogo tra le istituzioni sia l'unica strada da percorrere per difendere concretamente le famiglie più in difficoltà. Le chiediamo un reale impegno per fare in modo che il 2013 diventi l'anno del blocco degli sfratti. Siamo certi che col Suo aiuto questo obiettivo possa diventare un traguardo raggiungibile”.
27 11 2012 | Rimini | Domani, l’anello verde in diretta streaming
Rimini | Domani, l’anello verde in diretta streaming
Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, parla. Domani. La mattina ai media (con la possibilità di seguire la diretta streaming http://www.ustream.tv/channel/comune-di-rimini), dalle 11. Il pomeriggio al forum del piano strategico, dalle 16 alle 18,30.
Gnassi illustrerà le sue strategie d’indirizzo in fatto di urbanistica, il masterplan strategico della città per mettere in pratica, dopo una fase di progettazione che dovrà venire, gli obiettivi contenuti nel piano strategico e nelle linee di mandato del sindaco.
La mattinata si potrà seguire anche con gli aggiornamenti in diretta sulle pagine del Comune di Rimini di Facebook, Twitter, Instagram (hashtag #riminimasterplan).
27 11 2012 | Rimini | Casa: 193 sfratti. Fossati (Cisl): E' allarme sociale. Responsabilità è anche del Comune
Rimini | Casa: 193 sfratti. Fossati (Cisl): E' allarme sociale. Responsabilità è anche del Comune
La casa a Rimini “è un vero e proprio allarme sociale”, dice il segretario di Cisl Rimini, Massimo Fossati, sulla scorta di numeri che non lasciano ombra di dubbio. Nel 2012 tra gennaio e agosto sono state 949 le richieste di sfratto presentate all’ufficiale giudiziario, in 193 casi eseguiti con l’intervento della forza pubblica. Nello stesso periodo del 2010 le richieste erano state 753 e gli sfratti 146, nel 2011 786 e 163. A incidere nell’emergenza abitativa è il costo degli affitti. Tra le cause, la più incidente è quella della morosità.
“Siamo un territorio dove il costo degli affitti incide pesantemente nel costo della vita delle persone. Anche nell’affrontare la crisi, la differenza la fa l’essere o il non essere proprietario della propria abitazione”. Per fare un esempio, il prezzo di un appartamento di 90 metri quadri a Rimini, nel raggio di non oltre un chilometro dal centro è di 850 euro al mese, poi ci sono le spese e quant’altro. “Oggi o si lavora in due o diventa molto complicato andare avanti”.
Guardando al Comune di Rimini, sono cresciute le richieste sia per il fondo affitti sia per l’edilizia residenziale pubblica. Se nel 2000 le richieste di contributi per l’affitto erano state 807 (accolte 706), nel 2010 i numeri sono più che raddoppiati: 2125 le domande, 1.976 quelle accolte. Sul fronte della case popolari se nell’anno 2001/2002 le domande ammesse in graduatoria erano state 828, nel 2011 si parla di circa 1.400.
Le responsabilità dell’emergenza abitativa sono sia dalla parte del privato, sia da quella del pubblico.
“Da un lato c’è il livello insostenibile degli affitti sul mercato privato. E’ per questo che noi già da tempo abbiamo chiesto alle associazioni dei proprietari di vederci per concordare i termini di un nuovo contratto con la riduzione dei prezzi del 25 per cento. Dall’altro latro c’è però anche il pubblico. Da quest’anno non ci sono più i fondi per l’affitto, né a livello comunale, né regionale”.
C’è anche un altro problema. “E’ evidente che le politiche per la casa, di fronte alla crisi, con tutti gli strumenti fino ad ora messi in capo, sia utili solo in parte. C’è bisogno che il Comune, in un ambito di partecipazione (anche con noi), inizi a reinventare una nuova politica dell’abitare, partendo dall’ascolto delle realtà sociali. Questo noi non lo vediamo. Secondo noi sarebbe utile allo scopo che l’amministrazione ci convocasse in modo preventivo quando prende delle iniziative. Non è possibile che prima ne parlino coi giornali e poi con noi”.
27 11 2012 | Rimini | Aeradria, 800mila passeggeri nel 2012. Bilancio 2011 a -3,2 mln
Rimini | Aeradria, 800mila passeggeri nel 2012. Bilancio 2011 a -3,2 mln
La crisi di WindJet alla fine si è fatta sentire, eccome. Oggi, nel corso dell’assemblea che ha approvato il bilancio 2011, il presidente di Aeradria Massimo Masini ha informato i soci che per il 2012 il traffico di passeggeri si attesterà sugli 800mila. Soglia lontana dal milione e passa messo in preventivo.
Il bilancio, inoltre, segna un saldo in negativo che supera i 3,2 milioni (di cui quasi 2,5 milioni per “prudenziale accantonamento rischi su crediti”). Rispetto al sostegno finanziario da parte dei soci per le attività e le azioni promozionali e marketing di incoming turistico l’assemblea sta definendo un protocollo d’intesa pluriennale e futuro e ha approvato l’accantonamento, nell’apposito fondo svalutazioni, dell’importo di oltre 2,9 milioni.
Si è parlato anche, in virtù del concordato in continuità, del piano industriale in fase di elaborazione. Si prevedono (accanto alle attività aviation e non aviation) “diverse e incisive misure di riorganizzazione e razionalizzazione della Società per la riduzione dei costi operativi e di gestione, con particolare riferimento alle seguenti direttrici e voci di spesa: distribuzione del traffico più omogenea tra i diversi giorni della settimana; riduzione dei costi del personale dipendente; riduzione delle collaborazioni esterne; rinegoziazione di diversi accordi per servizi tecnici esterni; riduzione delle spese promo-pubblicitarie e marketing; riduzione di diverse e ulteriori voci di spese generali”.
GIORNALAIO 27.11.2012
Primarie centrosinistra, i renziani della Valconca si fanno sentire. Asili, rivoluzione rette. Quando qualità della vita è assenza di ordine pubblico
Rimini dedica una rotonda al Gius
Primarie, domenica il ballottaggio
“«Il Pd — dichiara convinto Fabio Forlani, il primo cittadino di Mondaino, e anche unico sindaco del centro sinistra riminese a schierarsi apertamente con Renzi — si deve fare una bella autocritica dopo queste primarie. Il risultato delle primarie ribadisce e certifica quanto profonda sia la sofferenza della Valconca verso il Pd. C’è una frattura, una distanza tra noi e chi prende le decisioni a Rimini. C’è una distanza tra il partito e la gente». Una distanza che è abissale, in qualche caso. Basta vedere quel che è successo a San Giovanni, con Renzi al 54,3%, spinto anche dal voto di chi è vicino alla lista civica ‘Mente locale’, che flirta da tempo con il Movimento 5 Stelle e si propone come alternativa al Pd”, ilRestodelCarlino (p.5). “A Rimini il segretario Pd ha lasciato a Renzi solo le briciole: il 34,92% dei voti e l’unico sorpasso nel seggio di borgo San Giuliano, dove il sindaco di Firenze ha conquistato il 45,19% contro il 38,19% di Bersani”.
I Sel delusi pensano al ballottaggio. “Dino Di Pierro, uno dei coordinatori del comitato per Vendola, pesa le parole: «Ognuno farà la propria scelta. E' chiaro che i temi che noi portiamo avanti sono un po' più lontani da quelli di Renzi». Luigino Garattoni (Sel) non si sbilancia troppo. «Aspettiamo di sentire cosa diranno i due candidati in merito ai nostri temi e poi esprimeremo le nostre posizioni politiche»”, NuovoQuotidiano (p.7).
“Chi non si è iscritto a votare al primo turno le primarie del Pd potrà farlo nei prossimi giorni, partecipando così al ballottaggio di domenica ma a precise condizioni. Lo spiega il partito in una delibera di cui riferiamo il testo: «il Coordinamento Nazionale a norma dell’art 2 comma i e in attuazione dell’art. 14 comma 4 del Regolamento delibera coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre 2012 alle ore 20, ovvero quanti entro quella data non abbiano completato la registrazione on line, possono completare la registrazione o registrarsi all’Albo degli elettori della Coalizione Italia bene comune, nei giorni 29 e 30 novembre 2012». La segretaria provinciale Pd Emma Petitti ha aggiunto, conversando ieri con i giornalisti, che «chi non ha votato dovrà motivare l’assenza» per potersi iscrivere”, LaVocediRomagna (p.14).
Asili, rette più alte per i bimbi di chi guadagna di più
“SARÀ la rivoluzione delle rette per le scuole materne e i nidi. Il principio che seguiranno in municipio è semplice: chi più guadagna pagherà più di quanto non accada oggi, mentre chi ha maggiori difficoltà andrà a versare meno alla fine del mese. «Andremo a rendere più equo il criterio per stabilire l’ammontare della retta» premette l’assessore alla pubblica Istruzione Gloria Lisi”, ilCarlino (p.3). “Chi si trova ad avere un Isee superiore a 35mila euro, già oggi paga 385 euro, 35 in più della retta ordinaria che si versa se il valore dichiarato è superiore a 18.076”.
“La nuova rimodulazione…potrebbe già entrare in vigore dalle prossime iscrizioni, tra gennaio e febbraio”, CorriereRomagna (p.5).
Rispetto all’indagine sulla soddisfazione degli utenti, gli asili comunali hanno preso 8,8, “da migliorare nei nidi sono anzitutto il costo della retta (importanza 9, voto 6,8), gli spazi esterni (soddisfazione 7,8), l’apertura durante l’anno e i locali interni. Analogamente nelle scuole d’infanzia si richiedono miglioramenti nel costo della retta, nei locali interni e negli spazi esterni. Ciò che invece decreta il maggior successo nei nidi sono riservatezza, informazione giornaliera, partecipazione alla vita dell’asilo, disponibilità del personale, socializzazione del bambino. Nelle scuole materne, la documentazione di sezione (cioè il riscontro dell’esperienza nell’attività scolastica), informazioni sui progetti, orario di apertura, partecipazione alla vita della scuola. Le bocciature. Fra le varie valutazioni espresse dai genitori, spiccano alcune insufficienze ed altre sonore bocciature: ad esempio il nido d’infanzia Pollicino prende un vistoso 3,7 per gli spazi esterni (in continuità con i passati monitoraggi), mentre per la stesso motivo sono appena sopra la sufficienza il Girotondo e l’Aquilotto”, LaVoce (p.15).
Qualità della vita, il rapporto del Sole24Ore
“Si vive bene ma si è sempre meno sicuri. Possibile? A leggere le fredde statistiche sì. La provincia di Rimini è infatti nella top five d’Italia, in quarta posizione come qualità della vita, prima in regione (Parma 5°, Ravenna 8° e Bologna 10°). Non solo: Rimini si conferma anche in vetta alle classifiche come capitale del tempo libero e del divertimento. Peccato però che su ordine pubblico e criminalità, quindi sulla sicurezza dei cittadini, si scivoli sempre più in basso”, LaVoce (p.13).
“«I numeri sono di fatto gli stessi del 2011 - sottolineano Gnassi e Vitali - ma proprio la capacità del loro mantenimento ha permesso a Rimini di entrare nella top five». La ricerca mette in evidenza le «realtà dove la vita è meno peggio»”, Corriere (p.6).
IlCarlino al proposito sente un po’ di gente (p.6) e intervista Stefano Zamagni (p.7).
L’anello verde c’è, dicono
“Andrea Gnassi uscirà presto allo scoperto, basta solo pazientare qualche ora e qualche giorno. Ci sono già due date, luoghi ed alcune circostanze note: domani, mercoledì 28 novembre, assemblea dell’associazione Forum Rimini Venture, a palazzo Garampi in sala della giunta dalle 16 alle 18,30; lunedì 17 dicembre, Sala Ressi e foyer del teatro Galli, apertura al pubblico della mostra “La Rimini del futuro” (in questo caso la data e il titolo sono indicativi). Di che si tratta? Del famoso Anello Verde, progettone di ricucitura cittadina in senso ecologico e di mobilità, che da araba fenice qual è stato sinora si paleserà sotto forma di plastici, modellini, mappe, immagini, testi didascalici”, LaVoce (p.11).
Don Luigi Giussani. La città che ha negato la cittadinanza all'ispiratore del Meeting gli intitolerà una rotatoria, LaVoce (p.16).
Rimini | Cattolici e centrodestra, Pollini scrive ad Alfano: Lasci perdere Berlusconi. E’ tempo per primarie e Ppe
Rimini | Cattolici e centrodestra, Pollini scrive ad Alfano: Lasci perdere Berlusconi. E’ tempo per primarie e Ppe
Il fantasma è sicuramente uno, quello di Silvio Berlusconi che ha avanzato l’ipotesi per il futuro del Pdl di rifondare Forza Italia. Forse, però, potrebbero essere due, con Pieluigi Bersani sempre più vicino alla poltrona di premier e sempre più vicino a Nichi Vendola. Fatto sta che Pierluigi Pollini, cattolico vicecoordinatore regionale del Pdl, ha deciso di scrivere al coordinatore nazionale, Angelino Alfano.
“Con tutto il rispetto e la viva riconoscenza per quell’operazione politica che permise di battere il comunismo sul terreno della democrazia (la gioiosa macchina da guerra di Occhetto) e creare un forte punto di riferimento per riaggregare i moderati e i riformatori italiani nella Casa della Libertà prima e nel Pdl poi, ora però va detto con molta chiarezza non solo che il mondo è completamente cambiato e che la politica italiana non è più assolutamente quella di allora ma che è deleterio, non solo sul piano politico ma soprattutto su quello culturale, un patetico ritorno al passato”.
Secondo Pollini, “si vuole una riedizione della mistica della nascente Forza Italia scordandosi che tale partito è maturato ed è diventato adulto solo quando è entrato nel PPE, anni dopo”. Non si può cancellare con “un colpo di spugna” “tutto il successivo percorso democratico faticoso, in parte riuscito ma certamente significativo, che ha portato al PDL”. Per di più, “l’operazione del ‘vecchio che avanza’ dissolve senza residui e in un sol colpo, la geniale intuizione dello stesso Berlusconi che volle il PDL, nel Marzo 2009, come un grande partito, popolare, democratico, interclassista, di ispirazione cristiana e liberaldemocratica, alternativo alla vecchia e alla nuova sinistra e al nichilismo dell’antipolitica”.
Pollini invita quindi “una parte valida della classe dirigente (Mario Mauro, Quagliariello, Gasparri, Cicchitto, Giovanardi, Formigoni, Lupi, Fitto, Mantovano e tanti altri) assieme ad Alfano” a “rilanciare, anche senza il fondatore, il suo stesso progetto politico di riaggregazione di tutti i moderati e i riformatori nella casa comune del PPE. Se si volesse perché anche non cambiare nome al PDL in PPE.it o PPE-ITALIA?”.
La ricetta per il centrodestra, secondo Pollini, è quella di “implementare l’integrazione riuscita, con buona pace dei detrattori, delle tre grandi componenti culturali del centro-destra italiano e del PDL: quella liberaldemocratica, quella della destra democratica e sociale e quella della tradizione politica e culturale 'non conformista' dei cattolici liberali” attraverso l’ingrediente delle primarie.
“Avanti con le primarie per legittimare Alfano come candidato a premier ma anche per rilanciare, negli stati generali dei moderati e dei riformatori da tenersi nei primi giorni del nuovo anno, il progetto culturale e politico del centro-destra italiano, l’unico alternativo e in grado di stoppare la corsa al governo della sinistra di Bersani, Vendola, Camusso, Scalfarotto e Bindi e all’analfabetismo politico e nichilista di Grillo”.
26 11 2012 | Rimini | Qualità della vita, Vitali e Gnassi prendono i numeri del Sole24Ore con le pinze
Rimini | Qualità della vita, Vitali e Gnassi prendono i numeri del Sole con le pinze
Rimini quarta provincia in Italia per qualità della vita. “Sarebbe un risultato lusinghiero – fanno notare il presidente della Provincia, Stefano Vitali, e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, rispetto al rapporto pubblicato oggi dal Sole24Ore – se non fosse, appunto, per l’assoluta impossibilità di dare valore assoluto a questo tipologia di report. Ci si può limitare a dire, sulla scorta delle valutazioni fatte lo scorso anno, che questo salto in avanti è dovuto in gran parte al mantenimento della leadership nell’area ormai consolidata del tempo libero e in aree come quelle dei servizi e della popolazione”.
Secondo Vitali e Gnassi, sulla scorta di quanto fatto rilevare anche dal quotidiano di Confindustria, in realtà in tempi di crisi a funzionare è la capacità di adattamento. “I numeri sono di fatto gli stessi del 2011 ma proprio la capacità del loro mantenimento, a differenza di quanto accaduto per altre aree italiane abitualmente leader, ha permesso a Rimini di entrare nella top five”. Più che classifica della qualità della vita è una classifica di dove “la vita è meno peggio”.
“Vengono premiati dai numeri i territori che, per loro costituzione o peculiarità, hanno reso più solida la loro corazza contro gli assalti della congiuntura negativa. Rimini mantiene la propria caratteristica di realtà socio economica frenetica sia nel bene- imprese registrate, imprenditoria giovanile, servizi, tempo libero e creatività- che nel male (ordine pubblico, laureati)”.
Nel capitolo sicurezza, come, sempre, fanno notare manca la “correzione turistica” dei dati. Tutti i sotto indicatori sulla criminalità sono in aumento. “Nulla di nuovo se non l’ennesima prova del fatto della crescente difficoltà a proteggere il nostro territorio, per cause esterne (la penetrazione della malavita organizzata, la crisi che rende ancor più spietata la criminalità nei confronti dei territori a più alto livello di benessere) e interne (il progressivo svuotamento degli organici di polizia da parte delle politiche governative, la vecchiezza delle dotazioni strumentali e logistiche, alcune normative a dir poco farraginose per il contrasto ad alcuni fenomeni, esempio prostituzione, abusivismo commerciale, evasione fiscale). Ciò rende ancor più necessaria la lotta per il mantenimento dei presidi di sicurezza”.
Rimini, nel rapporto sulla qualità della vita del Sole24Ore, mantiene stabile il primo posto nel leisure (soprattutto per quello degli alti) e il 19esimo per affari e lavoro, e migliora nella classifica generale, passando dall’11esimo al 4 posto, nel tenore di vita, passando dal 24esimo al 62esimo posto e in servizi ambiente e salute passando dal 25esimo al 24esimo posto. La capitale della riviera peggiora passando dal 28esimo al 38esimo posto rispetto ai parametri di popolazione e passando dall’82esimo al 93esimo posto per ordine pubblico e criminalità.
La scalata alla classifica generale del rapporto, per Rimini è iniziata dal 37esimo posto del 2003, ed è andata avanti con una andatura da "montagne russe" con il 36esimo posto nell’anno 2004, il 14esimo nel 2005, l’11esimo del 2006, il 17esimo del 2007, il 39esimo del 2008, il decimo del 2009, il 17esimo del 2010, l’11esimo del 2011.
qualità della vita, Rimini sovrana del leisure (e solo di quello)
Qualità della vita. Tra le romagnole, Rimini la spunta solo per il leisure
Rimini è quarta nel rapporto sulla qualità della vita del Sole24Ore, risalendo di 7 posizioni la classifica nazionale, ed è prima tra le emiliano romagnole. Andando a vedere cosa ne è delle altre due romagnole, che in classifica generale sono all’ottavo e al 25esimo posto, rispettivamente Ravenna con 581 punti (che scende di 3 posizioni) e Forlì Cesena con 550 punti (che scende addirittura di 13) si scopre però anche che, tra le tre, Rimini è davanti solo per il leisure.
Sotto il fronte del tenore arriva prima Forlì Cesena con la 26esima posizione, poi c’è Ravenna in 36esima e infine Rimini in 62esima. In particolare a Forlì è più basso il tasso d’inflazione, al 2,28, costano meno le case al metroquadro (2.200 euro), i depositi in banca sono più altini (19.212 euro), le pensioni (a 733 euro) e i consumi (a 1.119), rispetto a Ravenna dove se la passano meglio i pensionati con 820 euro al mese, l’inflazione al 2,46 per cento, le case a 2.350 a metro quadro, i conti in banca a 16.088 euro, i consumi a 1.199, e a Rimini dove mediamente sono più alti i depositi bancari (20.416 euro), ma con l’inflazione al 3,02, le pensioni a 704 euro, i consumi a 1.101, le case a 2.850 a metro quadro.
In affari e lavoro a passarsela meglio è Ravenna in quarta posizione, poi c’è il discreto 19esimo posto di Rimini che raddoppiato vale Forlì Cesena in 38esima. La capofila eccelle negli impieghi sui depositi totali (2,28 per cento), ha il tasso di imprenditoria giovanile al 51, 7 per cento, quello di disoccupazione al 5,01, sofferenze sui prestiti totali al 3,57, le imprese ogni 100 abitati all’11,70, la quota di export al 33,59. Forlì Cesena va bene per impieghi su depositi totali (2,01 per cento) per numero di aziende ogni 100 abitanti (11,36 per cento), tasso di imprenditorialità giovanile al 39 per cento, tasso di disoccupazione al 7,04, sofferenza sui prestiti locali al 5,3, quota export sul pil al 25 per cento. A Rimini tira su il tasso di imprenditorialità giovanile col 57,2 per cento, le imprese registrate ogni 100abitanti sono al 12,66 per cento, impieghi sui depositi totali all’1,89, il tasso di disoccupazione appena sopra l’8 per cento, sofferenze sui prestiti locali al 5,88, la quota di export al 22,31.
Ravenna è terza se si parla di servizi, salute e ambiente, seguita da Forlì Cesena al 19esimo posto e Rimini al 24esimo. In particolare, a Ravenna è più bassa la percentuale di emigrazione ospedaliera (3 per cento), del 94,64 per cento è la copertura banda larga, 48,32 è l’indice di smaltimento delle cause civili, l’indice di Legambiente è 55,7, 24,4 l’indice climatico, 14,5q per cento la disponibilità di asili rispetto alla potenziale utenza. A Forlì Cesena sono più bassi la diffusione della banda larga (90,72 per cento) e la disponibilità di posti in asilo (9 per cento), alto l’indice di Legambiente (59,5), medi quello climatico (24,9) e di smaltimento della cause civili (34,79). La percentuale di emigrazione ospedaliera è al 3,39. A Rimini diffusissima la banda larga, al 95 per cento della popolazione, ma è anche più alto il tasso di emigrazione ospedaliera (6,29 per cento), 55,6 è il punteggio assegnato da Legambiente, 24,3 è l’indice climatico (dato da temperatura massima e minima), 37,77 è l’indice dello smaltimento di cause civili (calcolato su 100 sopravvenute o pendenti), del 12,26 per cento è la disponibilità negli asili rispetto alla possibile utenza.
Forlì Cesena è quarta nella classifica generale per popolazione, seguita da Ravenna al 22esimo posto e Rimini al 38esimo. A Forlì Cesena la densità per chilometro quadrato è di 165,07 abitati, a Ravenna di 209,58, a Rimini di 377,51. Più o meno pari l’indice dei nati vivi ogni mille abitanti del 9,44 per cento a Forlì e del 9,3 a Rimini, più basso a Ravenna con 8,84. Divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie sono 55,33 per cento a Ravenna, 30,43 a Forlì Cesena dove va meglio, va peggio a Rimini col 61,1. La variazione dell’incidenza dei giovani sul totale della popolazione è dell’1,7 per cento a Rimini, dell’1,2 a Forlì Cesena e dello 0,23 per cento a Ravenna. I laureati ogni mille giovani tra i 25 e i 35 anni sono il 58,29 per cento a Ravenna, il 61,44 per cento a Forlì Cesena, il 66,99 per cento a Rimini. Sono 102 gli stranieri regolari residenti (ogni mille abitanti) a Rimini, 106 a Forli Cesena, 112 a Ravenna.
In fatto di ordine pubblico se la passano abbastanza male tutte e tre le romagnole. Un po’ meglio, magra consolazione, Ravenna in 89esima (su 107 province), seguita da Rimini al 93esimo posto e Forlì Cesena addirittura in posizione 101. A Ravenna nel 2011 ogni 100mila abitanti ci sono stati 273,42 tra scippi, borseggi e rapine, 473,93 furti in casa, 81,9 furti d’auto, 5,9 estorsioni, 187,42 truffe e frodi informatiche. Numeri che si abbassano a Forlì Cesena con 157 borseggi, scippi e rapine, e 70 furti d’auto e si rialzano con scippi e rapine, si alzano con 571,46 furti in casa, con 9,18 estorsioni e 198 truffe informatiche. A Rimini scippi, borseggi e rapine schizzano su a 700,44, i furti in casa a 379,44, quelli d’auto 92,55, le estorsioni sono state 14,14, truffe e frodi informatiche 184,8, la variazione del delitti denunciati è vicina all’85 per cento.
Ed ecco dove Rimini è prima, non solo tra le romagnole, ma tra tutte le province di tutta la penisola: il tempo libero che la vede alla numero 1 seguita da Ravenna al 18esimo posto e Forlì Cesena al 28esimo. Punti d’orgoglio sono l’indice di creatività a 100 e il numero di spettacoli all’anno (14.323) grazie ai quali la capitale della riviere tiene ben salda la prima posizione. Le librerie sul totale della popolazione sono 15,68. Le presenze turistiche per abitante sono 47,9. Più bassi l’indice di sportività (908,9) e il numero di bar e ristoranti (602,53 calcolati ogni 100mila abitanti). A Forlì è più alto il numero di ristoranti e bar (766,64) come a Ravenna (701,46), dove è più alto anche l’indice di sportività (701,1).
26 11 2012 | Qualità della vita: Rimini quarta nella classifica de IlSole24ore, ma 93esima in sicurezza
Qualità della vita: Rimini quarta nella classifica de IlSole24ore, ma 93esima in sicurezza
Qualità della vita: Rimini è quarta, secondo IlSole24Ore, oggi in edicola il 23esimo rapporto. E’ grazie alla voce tempo libero, dove risulta prima in creatività e spettacoli e seconda per numero di librerie (il parametro è quello dei 100mila abitanti) e appeal turistico, che la provincia di Rimini risale la china dall’undicesimo al quarto posto della classifica sulla qualità della vita del quotidiano di Confindustria.
Non si può parlare, invece, di qualità della vita in termini di popolazione. A costruire il 38esimo posto per Rimini sono la troppo alta densità demografica, dove la riviera è 96esima con 377,51 abitanti per chilometro quadrato, e il numero di divorzi e separazioni al 61,10 (calcolato ogni 10mila famiglie) per un 73esimo posto. Un po’ meglio le nascite con 9,3 bimbi ogni mille abitanti. I giovani diminuiscono dell'1,7 per cento (35esimo posto) e 66,99 sono i laureati (ogni mille tra i 25 e i 30 anni). Qui Rimini è 47esima. Gli stranieri regolari residenti sono il 10,18 per cento della popolazione (25esimo posto) e alzano l’indice.
Rimini è al 62esimo posto per tenore di vita. Nel 2011 il pil procapite è stato di 24.628 euro (per il 42esimo posto) e i risparmi di 20.415 euro per abitante (che fruttano un 14esimo posto). Su questi numeri nella media giocano una brutta parte non tanto le pensioni (importo medio 703,95 euro, 58esimo posto), quanto l’elevato tasso di inflazione che al 3,02 per cento, rispetto al 2,65 per cento della media nazionale, porta un 88esimo posto. Ancor più giù i costi delle abitazioni. Qui Rimini è al 92esimo posto con i suoi 2.850 euro a metro quadro (il parametro tiene conto dei prezzi medi in zona semicentrale). Nella media i consumi, 1.100 euro ad abitante, per un bel 53esimo posto.
Profondo rosso in fatto di ordine pubblico. Rimini è 93esima. I dati sono del 2011 dove Rimini risulta penultima per scippi e rapine (con 700,45 casi ogni 100mila abitanti), 94esima per estorsioni (14,14), 79esima per truffe e frodi informatiche (184,80), 72esima per furti in casa (379,44), 66esima per furti d'auto (92,55). Fortuna i delitti, in calo tra il 2007 e il 2011 che portano un 11esimo posto.
Tornando alle ore liete del tempo. Dalla vetta, poi pian pianino, si scende giù all’ottavo posto per presenza di bar e ristoranti. Buona posizione anche in fatto di affari e lavoro: 19esima. In questo caso l’indice è ricavato mettendo insieme imprese registrate (12,66 per cento) dove è settima, il rapporto impieghi depositi a 1,89 (qui siamo 18esimi), la percentuale di sofferenze sui prestiti al 5,88 per cento che dà un 32esimo posto. Su questo capitolo si segnala anche il 57,2 per cento i giovani imprenditori tra 18 e 29 anni (questa volta ogni mille abitanti della stessa età) che porta Rimini all’undicesimo posto, la percentuale di export (22,31 per cento) per 54esimo posto, il tasso di disoccupazione (8 per cento) che vale un 58esimo posto.
Rimini è 24esima per servizi, salute e ambiente. Qui un po’ meglio va per gli asili comunali, che valgono un 13esimo posto (con il 12,26 per cento sul totale della popolazione fino a 3 anni) e con il 24esimo posto per performance ecologiche. In sanità, Rimini è al 45esimo posto per tasso di emigrazione ospedaliera (6,29 per cento). In fatto, di giustizia è al 49esimo posto per cause evase sul totale delle nuove e cause pendenti con il 37,77 (il riferimento è al primo semestre 2011).
GIORNALAIO 26.11.2012
Primarie: Valmarecchia a Bersani, Valconca a Renzi. Aeroporto e lungomare: Vitali e Gnassi battono cassa al Rotary
Primarie
“Bersani e Renzi conquistano la maggioranza assoluta in cinque comuni a testa nel Riminese, ma ai punti vince il segretario Pd, che ottiene quasi il 48% contro il 39,24% del sindaco di Firenze. Domenica si torna a votare per il ballottaggio.
A Novafeltria Bersani non ci sarebbe mai dovuto andare al ballottaggio: qui il segretario del Pd tocca il 55,6%. Seguono a ruota Talamello con il 53,62%, e Torriana con il 53,33%. Ma anche il cuore di Rimini batte per Bersani. Sotto l’arco d’Augusto l’attuale segretario raggiunge quota 50,69%, e ottiene la maggioranza assoluta anche a Cattolica (50,33%). Renzi invece trionfa soprattutto in Valconca. Il sindaco di Firenze è stato il più votato a Montegridolfo, la sua ‘roccaforte’ dove addirittura tocca il 64,56%, a San Giovanni col 54,39% a Gemmano col 52,88%, a Montescudo col 52,43 e anche a Sant’Agata Feltria dove è arrivato al 50,48%. Sorpasso di Renzi su Bersani anche in altri 11 comuni, pur senza arrivare alla maggioranza assoluta. La vera sorpresa a Bellaria è Vendola. Il governatore della Puglia qui raccoglie grandi consensi collezionando il 15,03%, ma arriva fino al 20% a Maiolo e a San Leo con oltre il 17%”, ilRestodelCarlino (pp.2-3) con flash dai quartier generali dei due sfidanti di domenica prossima.
Aeroporto e lungomare
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il presidente della Provincia Stefano chiedono un aiutino al Rotary, NuovoQuotidiano (p.7).
“Non è mancato un appello forte di Vitali al «sistema delle Bcc affinché superi divisioni e logiche di autosopravvivenza dei cda per arrivare velocemente ad aggregazioni e fusioni, per poter competere sul mercato e mettersi in grado di dare un sostegno vero all’economia locale. Restare piccoli, in questo scenario, è una prova di miopia e debolezza»”.
Gnassi continua a battere cassa coi privati. “L’aeroporto di Rimini genera circa 900 mln di euro di indotto sul territorio. Agli enti pubblici azionisti ora spetta il compito di reperire le risorse per garantire la sopravvivenza, ma i privati devono fare la loro parte. E’ finita l’epoca del sostegno pubblico a oltranza. Abbiamo fatto molto, basti pensare alla nuova Fiera, al Palas, ad Aeradria appunto”.