Ripuliva le stanze e i suoi occupanti. Con l’accusa di furto aggravato è stata arrestata un’inserviente dell’ospedale Infermi di Rimini. Mentre spolverava i comodini del reparto di chirurgia, furtivamente infilava la mano nei cassetti e prelevava i portafogli. E’ stata incastrata dagli uomini della squadra mobile. Sette i furti da luglio all’altro ieri, diversi altri da inizio anno. Chi indaga sta cercando di capire se la donna sia stata la sola a darsi da fare, o se ci sia ancora qualcun altro da stanare (ilCarlino).
“Denunciamoli tutti”. E’ quanto ha detto ai suoi avvocati la diciassettenne stuprata a marzo dopo aver letto i commenti sui social network dei coetanei. I commenti si riferiscono al video che le sue amiche hanno registrato mentre subiva violenza nel bagno di una discoteca di Santarcangelo e condiviso su Whatsapp. Iscritto nel registro degli indagati il 21enne albanese autore dello stupro, coordina le indagini il pm Davide Ercolani (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Incastrato dalla foto sul tablet. Un disoccupato riminese è stato condannato a quattro mesi per essersi masturbato davanti a una minorenne. La ragazza uscendo da scuola a Marebello aveva notato una Fiat Uno rossa che la seguiva. Alla guida un uomo con i pantaloni abbassati. a ragazza spaventata aveva chiamato la mamma al telefonino che le ha consigliato di chiamare i carabinieri e, nell’attesa, di scattare una foto all’auto (ilCarlino, Corriere).
I riminesi gli regalarono un pattino in occasione della sua unica visita nella capitale della riviera, il 17 settembre del 2000. E’ scomparso ieri l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Amava remare e andare per mare in moscone e in un’intervista si era lamentato del fatto che fossero sempre meno in Italia i costruttori di tali imbarcazioni, racconta il presidente dei bagnini di Confcommercio, Giorgio Mussoni. “Così ci venne l’idea di regalargliene uno”, ricorda (ilCarlino). “La vostra forza è la cultura”, disse il presidente, molto legato ai riminesi, durante quella visita (Corriere, LaVoce).
Nordwind torna a volare su Rimini. Dopo poche settimane dal trasferimento all’aeroporto di Ancona, la compagnia di Mosca fa ritorno sulle piste di Miramare con i suoi charter. Garantito da oggi un volo a settimana (Corriere, LaVoce).
Crollati i sequestri di merce contraffatta, dai 198 dello scorso anno ai 67 di oggi. Il dato è stato fornito ieri dall’assessore alla polizia municipale di Rimini Jamil Sadegholvaad e dal comandante Andrea Rossi. “Abbiamo reso la vita impossibile ai venditori abusivi”, spiega l’assessore. Eliminate le bancarelle a Miramare, “resta un po’ di commercio ambulante”, precisa Rossi (ilCarlino, Corriere, LaVoce). Gli abusivi però sono tornati in spiaggia lo scorso week end, ammettono anche dal Comune, perché in quel caso la municipale era impegnata per il Motogp (LaVoce).
Per il sì al referendum sulla riforma costituzionale a Rimini sono in arrivo tre ministri. Martina, Poletti e Orlando parteciperanno alla festa ‘Il sì dell’avvenire’ promossa da Left wing. “Il tema è il referendum, se rinnovare o meno le istituzioni”, ha spiegato Maurizio Roi, presidente dell’associazione Left wing, nonché sovrintendente del teatro Carlo Felice di Genova (Corriere).
Trasloco Questura, sfuma la soluzione via Bassi. A fare il quadro della situazione è stato il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico rispondendo a un’interrogazione di Massimo Palimizio (FI). Né la Dama, società proprietaria (dichiarata da tempo fallita), né il ministero, dispongono dei fondi necessari al completamento della struttura (Corriere).
Due ipotesi alternative. Ci sarebbero l’edificio dell’Inps in via Dalla Chiesa, per cui la proprietà ha dato la disponibilità ai lavori di adeguamento ma che non è abbastanza grande da garantire l’accorpamento di tutti gli uffici della questura a Rimini, e l’edificio in piazzale Bornaccini. In questo caso si garantirebbe la sistemazione della questura in due soli edifici, ma la proprietà non ha ancora fatto pervenire la sua disponibilità ad accollarsi le spese per l’adeguamento (Corriere).
Cocoricò, un milione di iva non versata in due anni. Per la maxi evasione tra 2009 e 2010 sono scattati i sequestri nei confronti dell’amministratore di diritto della società, Maurizio Neri, irreperibile da anni, e di quello che la Guardia di finanza ha identificato come l’amministratore di fatto, Marco Palazzi. Pari a 4,5 milioni la cifra non dichiarata (ilCarlino, Corriere, LaVoce).