Sosta a 50 centesimi al giorno per chi abita o lavora in centro. Sono questi i nuovi abbonamenti pensati dal Comune di Rimini nell’ambito del nuovo piano per la mobilità. La proposta prevede che gli stalli al servizio della parte storica della città passino da 3.300 a 4mila e verrà presentata alle categorie economiche nei prossimi giorni (ilCarlino, Corriere, LaVoce, BuongiornoRimini).

Crisi di governo, a rischio lungomare e nuova questura. Poche settimane fa, per esempio, era stato il ministro dell’Interno Angelino Alfano a dire: “Voglio essere il ministro che risolve il problema della Questura di Rimini”. Se dovesse cambiare il ministro “si dovrà ricominciare (quasi) tutto daccapo”, nota il Carlino. A rischio anche i 18 milioni statali chiesti dal Comune attraverso il cosiddetto bando delle periferie per la riqualificazione della zona nord (progetto da 32 milioni), così come potrebbe rimanere congelata la riforma demaniale attesa dai bagnini (ilCarlino).

“Le tariffe restano invariate”. E’ il comune di Rimini a mettere le mani avanti alla notizia che a bilancio nel 2017 ci saranno 5 milioni in meno di entrate. Il calo verrà dalle entrate tributarie e da una netta sforbiciata anche alle extratributarie per il mancato incasso delle concessioni delle reti gas di Sgr (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

Renata Tosi in bilico sul bilancio. Al sindaco di Riccione per il 2017 potrebbero arrivare richieste specifiche sia da parte di Unione civica sia da parte di Forza Italia. Si parla di investimenti (porto e viale Ceccarini) e di politiche fiscali. Il gruppo Noi riccionesi, intanto, fa la voce grossa su Facebook parlando di bilancio e di chi vuole “frammentare il consenso, tanto a sinistra quanto sul versante del nuovo civismo di destra e di sinistra”. (ilCarlino).

Fulgor a gestione privata. Il Comune si è messo alla ricerca di un gestore a cui affidarla a tempo debito. A inizio 2017 uscirà un bando. Chi si candiderà dovrà garantire una programmazione di film consona e una serie di investimenti su attrezzature e impianti per le proiezioni (ilCarlino).

Sfondano la vetrina di Chiari, in via Rodriguez a Rimini. I banditi sono entrati in azione l’altra notte poco dopo le tre. I banditi, almeno 3 o 4 persone secondo le ipotesi degli inquirenti, su un suv Merchedes si sono lanciati contro la vetrata d’ingresso sfondandola, costo del danno 15mila euro. Sono riusciti però a portare via poco, grazie al tempestivo intervento della guardia giurata che tutte le notti resta all’interno del negozio (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

“Non esce mai dall’albergo”. Nicoletta Moricone, dipendente dell’ex hotel La Quiete di Viserba, non ha dubbi: la persona accusata di tentato stupro a una 29enne riminese non può essere il giovane profugo ospitato nella struttura. “Venerdì scorso alle 17 non poteva trovarsi in strada, perché a quell’ora era qui con noi nella struttura: ci sono testimoni che lo confermano”, sostiene (ilCarlino, Corriere).

Contro di lui, però, è già scattata la denuncia da parte della ragazza, che conferma i fatti (ilCarlino, Corriere, LaVoce). “Se verrà accertata la sua responsabilità, il giovane sarà subito allontanato dal programma per richiedenti asilo, con tutte le conseguenza del caso”, rassicura il prefetto di Rimini, Peg Strano Materia (ilCarlino).

Sgarbi batte i magistrati riminesi. La Corte d’appello di Ancona ha rigettato il ricorso di Franco Battaglino e Paolo Gengarelli contro la sentenza che il 16 giugno del 2010 aveva respinto una richiesta di risarcimento danni nei confronti di Vittorio Sgarbi reo, per i magistrati, di aver pronunciato il 20 settembre del 1995 frasi diffamatorie commentando la notizia che i due magistrati avevano chiesto di acquisire le cartelle cliniche di Vincenzo Muccioli (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

“Tutto il mondo ce la invidia”. Massimo Ciavolella, il riminese che a Los Angeles guida il Dipartimento di studi medievali e rinascimentali dell’Università della California, parla al Carlino del mito di Francesca da Rimini. Lo studioso il 17 dicembre tornerà in riviera per ricevere il Sigismondo d’oro.

A Rimini gli stipendi più bassi d’Italia. Lo dice Geography Index, la classifica delle retribuzioni annue lorde percepite. In testa per l’Emilia Romana (regione sotto questo aspetto sotto la media nazionale) Parma con 31.311 euro, in coda Rimini con 27.709 (Corriere).