Bando entro fine mese per Castel Sismondo. Ed entro marzo partirà la riqualificazione della ‘corte a mare’ praticamente la parte di piazza che dà sul teatro. La spesa complessiva sarà di 1,7 milioni. La giunta comunale di Rimini ha approvato il progetto esecutivo. Prevede sedute che delineeranno il profilo del vecchio bastione d’ingresso, con la torre portaia e una pavimentazione in legno in ricordo del vecchio ponte levatoio e una finestra archeologica sui resti della torre distrutta nell’Ottocento (ilCarlino, Corriere, LaVoce, BuongiornoRimini).
“Dalla grande bruttezza alla grande bellezza”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi presenta il progetto esecutivo per la riqualificazione della corte a mare di Castel Sismondo. L’obiettivo è “portare in città dai 300mila ai 900mila visitatori internazionali in più l’anno grazie ai motori culturali che ci apprestiamo a riaccendere tra fine 2017 e inizio 2018: teatro Galli, Fulgor, ponte di Tiberio e Castelsismondo” (ilCarlino, Corriere, LaVoce, BuogiornoRimini).
Rimini dice no ai profughi. Secondo i dati elaborati dalla Regione, la provincia di Rimini risulta quella con il maggior numero di comuni che hanno detto ‘no’ all’accoglienza: quasi il 60%, 14 su 25. “Dove li metto? In consiglio comunale?”, commenta il sindaco di Gemmano Riziero Santi, Pd. E poi c’è il caso del Comune di Rimini che da solo ne ospita quasi 600 (ilCarlino, Corriere, LaVoce, BuongiornoRimini).
“Si tornerà a morire di morbillo e pertosse”. Lo dichiara il nuovo primario del reparto di pediatria dell’ospedale di Rimini, Gianluca Vergine, 41 anni. Rispetto alla nuova legge sui vaccini obbligatori per i bimbi che frequentano i nidi, Vergine si dichiara “assolutamente favorevole, c’è un problema culturale e collaboriamo per aumentare l’adesione alla pratica vaccinale. Si sono ripresentati focolai di morbillo e pertosse, malattie che possono essere mortali” (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Ogni anno spariscono 20 riminesi (ilCarlino). Parla Lorenza Camilli, mamma di Desirée Nuzzolese, 28 anni, con problemi di fragilità emotiva, scomparsa dal 14 novembre scorso. Dopo una lite era uscita e, non rincasando, la madre l’aveva cercata al telefonino. “Non torno più”, le aveva risposto (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
“Gli arresti domiciliari di Gianni Celli costituiscono il minimo baluardo per impedire all’indagato di non reiterare comportamenti illeciti”. Sono state rese note le motivazioni con cui il tribunale della libertà ha bocciato il ricorso dell’imprenditore riminese contro il provvedimento del gip di Rimini che lo ha messo ai domiciliari. L’ex editore della Voce è indagato per malversazione a danno dello Stato, falso in bilancio, bancarotta fraudolenta. Secondo gli inquirenti avrebbe dirottato quattro milioni di euro di contributi statali per l’editoria nelle sue società del settore immobiliare (ilCarlino).