Arrestato per bancarotta fraudolenta Mario Formica. Beni sequestrati per 3 milioni. L’imprenditore riminese è ai domiciliari per “numerose operazioni finalizzate al sistematico depauperamento del patrimonio aziendale della società Alfad spa in pregiudizio dei creditori e dell’Erario, di ricorso abusivo al credito bancario”, attraverso fatture gonfiate richieste ai clienti, “giungendo a strumentalizzare la stessa procedura fallimentare per riprendersi fraudolentamente l’azienda senza debiti ad un prezzo estremamente conveniente”. Obbligo di firma per il figlio Alessandro, indagato insieme a un fratello nell’inchiesta (ilCarlino, Corriere, LaVoce, BuongiornoRimini).
“Sto riprendendo l’azienda sdebitata”. E’ Mario Formica al telefono con un amico in procinto di partecipare all’asta per l’Alfad dopo il fallimento, al costo di 126mila euro. Per questo oltre alla bancarotta su Formica pesa anche l’accusa di turbativa (ilCarlino, Corriere, LaVoce, BuongiornoRimini).
Punta al ‘non c’è due senza tre’ l’avvocato Giacomo Nanni, difensore di Formica. “Nel 2009 il mio cliente è già stato assolto per bancarotta, nel 2013 ha subito un sequestro e pochi giorni fa è stato assolto per l’accusa di esterovestizione. Di certo domani (questa mattina; ndr) depositerò l’istanza al Riesame di Bologna” (ilCarlino).
Credit agricole mette 170 milioni per acquistare Banca Carim (assieme alla Cassa di Risparmio di Cesena). L’offerta ufficiale per le due banche è stata presentata la scorsa settimana. “Una precondizione posta dagli acquirenti sarebbe quella di una ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Rimini. Così il Fondo interbancario sarebbe stato invitato a fare i passi necessari per iniettare i 150 milioni di euro che Bankitalia ritiene necessari per riportare in quota l’istituto riminese” (Corriere).
Sarà espulso dall’Italia. E' scaduto il permesso di soggiorno a Eddy Tavares, l’ex fidanzato di Gessica Notaro, in carcere a Forlì per averla aggredita con dell’acido, sfigurandole il viso e compromettendole la vista dell’occhio sinistro. Lui non vuole andare via perché in Italia ha un figlio (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Caso Shalabayeva, chiesto il rinvio a giudizio per l’attuale questore di Rimini Maurizio Improta, assieme ad altri sei poliziotti, un giudice di pace, e tre diplomatici del Kazakistan. All’epoca dei fatti, il 29 maggio 2013, Improta era il capo dell’Ufficio immigrazione a Roma. E’ con gli altri accusato del sequestro di Alma Shalabayeva, moglie di un noto dissidente kazako e della loro figlia (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Una tira l’altra. La banda delle spaccate ha colpito quattro negozi di fila l’altra notte a Rimini. Le forze dell’ordine ormai non hanno più dubbi: dietro ai colpi c’è la stessa mano. Tra le vittime l’Arte & pizza e la macelleria Pari di via Campana, l’Artigiano del caffè in via Varsavia, non riuscito il colpo alla farmacia di via Covignano (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Reati in calo del 23 per cento. Nonostante le spaccate in serie l’altra notte, dalla questura si offrono dati incoraggianti grazie all’utilizzo di cinque volanti per ogni turno in servizio. Sono state 4.100 le persone controllate nei primi due mesi del 2017, 37 gli arresti, due i locali chiusi (Corriere, LaVoce).
Flussi turistici, Rimini maglia nera. “Dal 2011 in qua, infatti, Rimini ha perso poco meno di 800mila presenze. La Giunta Ravaioli, di fatto, ha fatto meglio dei Governi Gnassi I e Gnassi II“, scrive la Voce.
Meglio tardi che mai. Dopo due anni dalla scadenza prevista, il 2 marzo 2017, taglio del nastro per il tecnopolo all’ex macello a Rimini. Il nuovo tecnopolo, uno dei 9 presenti in regione, è costato quasi 10 milioni di euro (4,6 quelli finanziati dalla regione). Al suo interno sono presenti due laboratori e vari spazi per la ricerca, che a pieno regime potranno accogliere fino a 16 ricercatori (ilCarlino).
Pd e traslochi. Se ieri Giuseppe Chicchi ha annunciato il suo addio al Partito democratico, oggi il collega ex sindaco Zeno Zaffagnini lo redarguisce: “Chi va via fa il gioco della destra”. A Zaffagnini, intervistato dal Corriere, “questa “cosa” che uno se ne va dal Partito democratico perché gli «hanno portato via il giocattolo» non gli va proprio giù”.
Tre grillini per il comune di Riccione. Il Movimento 5 stelle si organizza in vista delle elezioni amministrative. Circolano le prime ipotesi. Gli attivisti potrebbero trovarsi a scegliere il loro candidato sindaco tra Vincenzo Cicchetti, capogruppo nel consiglio comunale appena decaduto, l’ex consigliere Morena Ripa e Daniele Tomassini (ilCarlino).
“Un primo cittadino deve avere qualità che uniscano”, parola di Johnny Bezzi che serra i ranghi del centrodestra riccionese in vista delle prossime elezioni scaricando Renata Tosi. Già nel 2015 c’erano state incomprensioni tra Renata Tosi e Bezzi circa due rassegne culturali che furono annullate (Corriere).