RIMINI CAPITALE DELL’ALCOL. FOGNE: PER ORA CI SONO SOLO I SOLDI DELLE TARIFFE. TURISMO: SARA’ IL MEETING A SALVARE IL FATTURATO DEGLI ALBERGHI? IL PORTO CANALE E L’ORGOGLIO DI FANTOZZI
Rimini capitale dell’alcol
C’è chi aspira, come Ravenna, al ruolo di capitale europea della cultura (per altro sostenuta anche da Rimini) c’è chi sembra avere in testa altri primati, come fa notare Stefano Muccioli in prima su il Resto del Carlino, commentando i 4mila iscritti alla ‘9bar’. All'interno i pro e i contro (pp.2-3).
Turismo in tempi di crisi: è crisi
Alessandro Giorgetti di Federlaberghi fa notare che “alle presenze fortemente ridotte bisogna aggiungere il fatto che i prezzi sono stracciati in molti casi. Anche tra gli albergatori c’è chi si è fatto prendere dal panico tagliando i listini. Anche per questo si rischia un crollo pesante dei fatturati. Quanto? Lo vedremo nel dettaglio alla fine della stagione ma non è escluso che si arrivi anche sull’ordine del 15%”, Corriere Romagna (p.3).
Patrizia Rinaldis di Aia, non può che confermare l’orizzonte di una estate fiacca, ma guarda con un po’ di fiducia alla seconda metà di agosto. “«Di solito, l’ultimo week end, quello dalla settimana a cavallo tra luglio e agosto, è sempre sotto tono, in linea con gli altri anni, quindi non ci stupiamo». Anzi, si tiene la barra dritta in vista di agosto «momento in cui si è sempre lavorato molto bene». Tante richieste (e non prenotazioni) per il periodo prima del 15 agosto e altrettante per la settimana dal 19 al 25 agosto «quella in cui ci sarà il Meeting. Allora speriamo davvero di fare il pienone»”, Nuovo Quotidiano (p.5).
Il punto sulle fogne sul Corriere (p.9). “Il piano di salvaguardia della balneazione in mano ai riminesi. Sono loro, attraverso le tariffe, a permettere la realizzazione dei primi interventi del piano delle fognature: il raddoppio del depuratore di Santa Giustina, la realizzazione della dorsale nord e l’“Isola” al borgo San Giuliano sono gli unici lavori già finanziati tra quelli previsti dal piano e che entro due anni dovrebbero essere portati a termine. Minimi i fondi istituzionali stanziati, la gran parte dei 49 milioni di euro necessari alle opere propedeutiche al progetto di tutela del mare vengono dalle tasche dei contribuenti, attraverso le tariffe idriche che, nel solo 2012, sono aumentate del 6 per cento”.
Sulla Voce (p.10) Roberto Venturini socio della Lega navale sulla riqualificazione del porto canale.
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