(Rimini) Un anno fa, il 26 febbraio 2018, si spegneva Gian Marco Moratti. “Per l’Italia la perdita di un grande uomo e di un grande imprenditore, per San Patrignano la scomparsa di uno dei padri della comunità, colui che assieme alla moglie Letizia affiancò Vincenzo Muccioli nell’accoglienza di migliaia di giovani e nella creazione di una delle più grandi realtà comunitarie al mondo”, lo ricordano dalla Comunità.
“Aldilà dell’amicizia personale che mi legava a Gian Marco, per tutti noi della comunità San Patrignano – racconta Piero Prenna, presidente di San Patrignano – è stato un faro dall’infinita saggezza, umanità, bontà, rettitudine umana e professionale. Era una vera e propria enciclopedia di valori e di sani principi, da cui tutti noi ci siamo nutriti. Ci ha trasmesso lo spirito di servizio nei confronti del nostro prossimo, lo stesso che cerchiamo di mettere ogni giorno in campo. Il suo altruismo, il suo equilibrio, la sua intelligenza emotiva, la sua saggezza resteranno per sempre un esempio concreto al quale ispirarci”.
Un legame “indissolubile” quello fra Gian Marco e San Patrignano, tanto che scelse di farsi seppellire nel cimitero della comunità al fianco di tanti ragazzi che affrontarono il percorso di recupero. Per questo motivo, se il 26 febbraio Gian Marco sarà ricordato con una messa a Milano, mercoledì 27 alle ore 11 si terrà una celebrazione in sua memoria all’interno dell’auditorium di San Patrignano officiata da don Fiorenzo, parroco della comunità. Al termine della stessa sarà proiettato un video in suo ricordo.