(Rimini) Primarie Pd, ieri in provincia di Rimini hanno votato in 9.816 persone per scegliere il nuovo segretario del partito. Cinquantaquattro i seggi aperti nei vari comuni grazie al lavoro di 250 volontari. La ha spuntata il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti (come nel resto della Penisola), ottenendo anche nel riminese il 72,8% dei voti. Maurizio Martina si è fermato al 14,6%, Roberto Giacchetti 12,6%.
“Ha vinto il Pd”, esulta l’assessore regionale al bilancio Emma Petitti, che, in lista con Zingaretti, è stata eletta assieme ad Andrea Gnassi, Mirna Cecchini e Yuri Magrini, all’assemblea nazionale. Eletti anche Claudia Corsini per la mozione Martina e Barbara Vinci. “Tutta la comunità democratica - sottolinea Petiti - si è rimessa in cammino. Questa non è solo la vittoria di Nicola Zingaretti, ma della politica con la "P" maiuscola, quella della passione, del coraggio e dell'impegno comune. Una domenica che ha visto code di appassionati davanti ai gazebo, seggi pieni di persone che credono nel centrosinistra e nella democrazia. Tutti accumunati dalla voglia di partecipare, di ripartire, di reagire per fronteggiare l'isolazionismo, l'immobilismo e la macchina di proclami attorno ai quali ruota il Governo giallo-verde. Con le Primarie si è espressa la comunità democratica, persone che scendono in piazza, mettono il proprio impegno e non si limitano a fare qualche click dietro il mouse su piattaforme poco trasparenti”.
L'affluenza è stata “sopra le aspettative”, ci tiene a far notare Petitti, “cosa che ci rende orgogliosi e più forti. Con Nicola Zingaretti andiamo a scrivere una nuova pagina del Partito Democratico, in discontinuità con il passato. E' con Zingaretti che possiamo allargare il campo progressista, riavvicinare gli elettori che hanno smesso di credere in noi e offrire una nuova proposta a tutti coloro che non si riconoscono nei populismi e nei facili proclami di chi cavalca la paura e le aspettative ma aumenta le tasse agli italiani e lascia in eredità il debito pubblico e la precarietà nel mondo del lavoro alle giovani generazioni. Più debito e meno crescita, questo è il saldo dei Conti pubblici italiani con gli investimenti ed i cantieri fermi”.
Ora al lavoro, per il territorio e per tutto il Paese. “E basta polemiche. Uniti si vince con le proprie idee ed i propri valori, uniti si cresce assieme alla sinistra europea e alle forze democratiche ed europeiste. Per gli Stati Uniti di Europa e l'Euro contro il nazionalismo e l'isolazionismo italiano".