(Rimini) Oggi sulla stampa locale, la notizia che l’amministrazione Gnassi bis ha intenzione recuperare l’ex convento di San Francesco a Rimini, tra la curia e il mercato coperto, attualmente in totale abbandono e in condizione quindi di degrado, dopo essere stato distrutto settant’anni fa dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Non si conoscono i tempi e i dettagli dell’operazione, resa nota dall’assessore per il centro storico Jamil Sadegholvaad, ma si sa che ci sarebbe l’intenzione, almeno, di ripulire il giarnino entro l’estate per permettere la realizzazione all’interno di spettacoli e altre iniziative culturali o turistiche. Anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, ha una sua proposta, che è stata discussa ieri mattina in commissione. La proposta prevede anche un apliamento della bibliotega Gambalunga.
“Ho ricordato l’importanza storica del Convento di San Francesco risalente al 1257, dove si insediò nel 1400 la prima Biblioteca pubblica d’Italia per volontà della famiglia Malatesta, da Carlo a Sigismondo, che la arricchirino di moltisssimi volumi come testimonia Roberto Valturio”, spiega Renzi. “La Biblioteca dei Francescani e Malatesti (1400) era la più antica Biblioteca pubblica d’Italia, a cui seguirono dopo due secoli l’Ambrosiana di Milano (1609), l’Angelica di Roma (1614) e la Gambalunga di Rimini (1619).
Nel 2006 era stato approvato il recupero filologico dell’ex Convento con destinazione a Biblioteca dell’Università, progetto poi abbandonato e perseguito nell’ambito della ricostruzione dell’ex Palazzo Lettimi insieme agli alloggi per studenti”.
Il consigliere dell’opposizione, “dinnanzi alla reiterata necessità di nuovi spazi della Biblioteca Gambalunga, ho chiesto di riprendere il progetto di recupero dell’ex Convento di San Francesco con una superficie di mq.2.260 vicino alla Biblioteca Gambalunga. Dell’originario Convento di San Francesco rimane il lato verso il mare con una parte del piano terra e del primo piano. Mentre la parte del Convento di proprietà della Curia Vescovile è stata ricostruita negli anni ‘70, la restante parte di proprietà del Comune, per insipienza delle nostre Amministrazioni Comunali, è rimasta un rudere con i resti archeologici nascosti tra le erbacce e i topi dietro il muro di Via IV Novembre”.
Al riguardo, Renzi ha chiesto un sopralluogo dei Consiglieri Comunali “affinchè si rendano conto della situazione. Purtroppo, per il recupero dell’ex Convento di San Francesco, gli Assessori ai Lavori Pubblici (Sadegholvaad) e alla Cultura ( Piscaglia) hanno dichiarato in Commissione che l’Amministrazione Comunale “non ha un pensiero sul che fare”, al di là del taglio delle erbacce. A maggior ragione, nella continuità, sostengo la mia proposta di ridare vita alla prima Biblioteca pubblica d’Italia, una particolarità per Rimini, o di ricreare quegli stupendi spazi espositivi, che avevano ospitato negli anni 30, la Pinacoteca e il Museo Archeologico. Altrimenti, con l’Amministrazione Comunale “che non ha un pensiero” non si rimuoveranno per altri decenni le rovine e il degrado di fianco al Tempio Malatestiano”.