(Rimini) “Noi non accetteremo intimidazioni da parte di nessuno,lo ripeto siccome più volte hanno provato ad intimidirci non abbiamo paura perché siamo seri chiari e trasparenti.
Soprattutto rispettosi nei confronti di chi ci rispetta, verso coloro che non lo sono adotteremo gli stessi atteggiamenti. Non sudditi ma cittadini”. Così Giuseppina Morolli delle Uil di Rimini, che racconta di alcune mancate occasioni di incontro tra sindacti e amministrazione sul tema dell’aumento dell’addizionale irpef prevista dal comune. “La sottoscritta fa sindacato da 14 anni è mai e' successa una cosa del genere con nessuna amministrazione, probabilmente argomenti molto pochi, io vado da chiunque mi invita però resto sempre una sindacalista che tutela e rappresenta i lavoratori dipendenti e e i pensionati. Una sindacalista che entra nel merito delle questioni che giudica le Amministrazioni da ciò che fanno, che non ha né padroni ne padrini, ma soprattutto non può essere imbavagliata, anche se sicuramente a qualcuno potrebbe fare molto piacere”, spiega Morolli.
“Ora veniamo ai fatti: io non ho ricevuto mai la lettera di convocazione da parte dell'amministrazione, ma il giorno 4 marzo mentre mi avviavo a Bologna per il Consiglio solenne per le donne ricevevo una telefonata dalla segretaria dell' assessore in questione, al bilancio, per chiedermi se avevo ricevuto la Email , io ho risposto che non avevo visto nessuna convocazione, anzi la signora in oggetto di cui non voglio nominare il nome, perché lei non c'entra proprio nulla, mi diceva che c'erano dei problemi perché la Cgil poteva il 5 e la Cisl poteva il 6 o viceversa, ora non ricordo; allora io ho chiesto di inviarmi nuovamente la email che non ho mai ricevuto. Poi la Uil e' venuta conoscenza che solo la Cgil era andata all'incontro e non ho mai ricevuto nessuna telefonata da parte di nessuno dell'amministrazione comunale, ma questo non ha importanza, poiché per quanto mi riguarda sono poco importanti. Poi unitariamente e ringrazio i miei colleghi di Cgil e Cisl abbiamo fatto un comunicato unitario e la lettera di richiesta per poter partecipare alla Commissione Bilancio, lunedì 11 nel pomeriggio ricevo una telefonata dal collega della Cgil, che era stato chiamato da una consigliera comunale di cui non voglio fare il nome per rispetto della persona se eravamo disponibili ad un incontro con lei ed il segretario del Pd penso di Rimini. Unitariamente Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di non andare all'incontro, anche perché il problema era con l'amministrazione di Rimini ed il metodo e atteggiamento di arroganza utilizzato nei confronti delle organizzazioni sindacali”.