(Rimini) In questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i risultati per il 2017 degli enti destinatari del Cinque per Mille, quota dell’imposta Irpef che lo stato italiano ripartisce tra le organizzazioni che svolgono attività socialmente rilevanti. La causa della lotta contro il cancro in Romagna ha dimostrato di godere di ottima salute: sia Ior che Irst hanno aumentato sia il numero di sottoscrizioni che l’importo totale dello speciale contributo. In particolare, sono state 39.448 le persone che, nel 2017, hanno scelto l’Istituto Oncologico Romagnolo quale ente destinatario del proprio Cinque per Mille: ben 1.832 in più dell’anno precedente, secondo una crescita di circa il 5%. La causa della ricerca scientifica non è da meno: ben 16.917 persone hanno scelto l’IRST IRCCS di Meldola quale beneficiario del Cinque per Mille. Il dato sottolinea una crescita di 1.231 sottoscrizioni: quasi l’8% rispetto all’anno fiscale precedente.
Per comprendere appieno l’impulso di cui la ricerca scientifica in Romagna potrà beneficiare, l’importo totale dei contributi che arriveranno all’Istituto di Meldola si attesta sui 732.040 euro: ben 76.880 euro in più rispetto al 2016 (+11%). Mentre l’Istituto Oncologico Romagnolo, per la prima volta nella sua storia, arriva a superare il milione di euro: più precisamente 1.020.924 euro, 37.000 euro in più rispetto al 2016, secondo un incremento pari a circa +4%. Grazie a questo risultato lo IOR si conferma di gran lunga la principale realtà non-profit del territorio, superando strutture ben più conosciute a livello nazionale.
«Sono dati che fotografano una situazione davvero eccezionale – afferma il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – non esiste infatti in Italia una organizzazione che viva una simbiosi così totale col territorio in cui si trova ad operare. Il bacino d’utenza a cui rivolgiamo le nostre attività di lotta contro il cancro e di raccolta fondi si limita alla Romagna: eppure siamo 38° in Italia per contributi ricevuti, e 33° per sottoscrizioni. Ci riconfermiamo quindi un popolo speciale, attivo, intraprendente: laddove c’è un problema non attendiamo semplicemente l’aiuto di terzi, ma prendiamo in mano la situazione cercando di risolverla tramite gli enti e gli strumenti di cui disponiamo. Aver sfondato quota 1 milione di euro in questo senso è eloquente: significa che la popolazione ha dimostrato di riconoscere, attraverso le tante preferenze espresse, che lo IOR non è una organizzazione che si siede sugli allori, ma che al contrario il nostro impegno a favore della ricerca scientifica, dell’assistenza gratuita ai pazienti, dei programmi di prevenzione all’interno delle scuole continua a crescere. L’auspicio è che sempre più persone, da Cattolica ad Imola, scelgano di destinare allo IOR il proprio Cinque per Mille in sede di dichiarazione dei redditi: la lotta contro il cancro vede la Romagna come terra d’assoluta eccellenza, ma serve l’aiuto di tutti per essere sempre più vicini ai nostri pazienti e alle loro famiglie».
Anche Giorgio Martelli, Direttore Generale IRST IRCCS, esprime grande soddisfazione: «La costante crescita dell’importo devoluto al Nostro Istituto è un segnale tangibile della grande fiducia che i nostri pazienti e chi ha modo di conoscere il valore delle attività di cura e studio dell’IRST IRCCS, ripone in noi. Dietro ogni firma c’è un attestato di stima che ci spinge ad impegnarci sempre di più, a ricercare con ancor maggior impegno le cure migliori: c’è una speranza che non vogliamo deludere, anzi, far crescere sempre di più.». Sulla stessa linea anche Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico IRST IRCCS: «Neppure un centesimo di quanto arriverà andrà perso; la ricerca è il cuore che muove l’Irst, abbiamo grandi progetti nei quali crediamo fermamente e che vogliamo perseguire. Vogliamo ricoprire un ruolo di sempre maggior riferimento tra tutti gli Irccs oncologici d’Italia e questa somma, così generosa, ci servirà per raggiungere questo scopo ad esclusivo di tutti i pazienti».