(Rimini) Sabato 13 aprile la prestigiosa cornice del Teatro Galli di Rimini aprirà per la prima volta le sue porte all'Istituto Oncologico Romagnolo a partire dalle ore 14.30 per festeggiare quello che è il vero cuore pulsante della sua organizzazione: quei 550 volontari attivi e 650 simpatizzanti con impegno saltuario che si spendono ogni giorno, gratuitamente e in maniera completamente altruistica, per portare avanti la missione di lotta contro il cancro sul nostro territorio. La “Giornata dei Volontari IOR”, giunta alla sua trentaduesima edizione, si preannuncia davvero come un appuntamento speciale: e non solo perché sono attesi più di 700 partecipanti.
Come da tradizione l’evento si presenta come una miscela di grandi emozioni e di divulgazione scientifica, con ospiti destinati a lasciare il segno. Subito dopo i saluti istituzionali di rito, a cui prenderanno parte quest’anno anche le massime autorità del territorio, come Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini e Presidente della Provincia di Rimini, e Stefano Busetti, Direttore Sanitario AUSL Romagna, interverrà un big della ricerca contro il cancro: il prof. Giovanni Martinelli, successore del prof. Dino Amadori alla guida scientifica dell'IRST IRCCS di Meldola.
L’ematologo terrà una piccola lezione magistrale sullo stato dell'arte delle strategie immunologiche legate all'utilizzo delle cellule Car-T: argomento quanto mai d'attualità su tutta la letteratura scientifica, vista la recente autorizzazione della Comunità Europea all'utilizzo dei linfociti T ingegnerizzati. L'IRST IRCCS sarà con ogni probabilità in prima linea per la produzione di questa nuova opportunità terapeutica: i volontari presenti avranno dunque una splendida anteprima panoramica su quello che sarà il prossimo futuro della lotta contro il cancro direttamente al letto del paziente.
Come sempre non mancheranno le emozioni: grande spazio sarà dedicato infatti alle storie delle persone, testimonianze toccanti di chi ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza della malattia. Persone come Silvia Graziani, la ragazza colpita da melanoma metastastico che ha donato la sua storia allo IOR in favore della ricerca scientifica. Silvia racconterà la sua esperienza di professionista e di madre colpita da una malattia per cui, inizialmente, le erano state date pochissime speranze; e di come ora, grazie alle terapie sperimentali portate avanti presso l'IRST IRCCS di Meldola e sostenute economicamente dallo IOR, possa convivere con la malattia. Donerà la propria testimonianza anche Susi Giunta, moglie di Mario, paziente che ha perduto la sua battaglia contro un'osteosarcoma a soli 45 anni. Susi racconterà la sua esperienza e quanto l'assistenza domiciliare dello IOR l'abbia aiutata nel rendere l'ultimo periodo di vita del marito il più sereno possibile, pieno di momenti difficili ma anche di pura gioia e amore.
Non mancheranno comunque momenti più leggeri. Sul palco del Teatro Galli salirà anche la splendida Nina, la più giovane fundraiser dell'Istituto Oncologico Romagnolo. A soli 4 anni, quando ha saputo dalla madre Paola che lo IOR stava raccogliendo fondi a favore delle donne che soffrono con la campagna di crowdfunding "La mia mamma è bellissima", ha chiesto un salvadanaio: l'ha portato alla scuola materna, alle festicciole con gli amichetti, l'ha messo addirittura sotto l'albero a Natale di modo da chiedere un’offerta a chiunque passasse. Al termine di questa raccolta, Nina è riuscita a racimolare la bellezza di 57 euro: un traguardo enorme per una bimba così piccola ma che dimostra già un grande cuore. Vige invece il più stretto riserbo su quelli che saranno gli ospiti della giornata, sebbene si preannuncino grandi nomi internazionali in ossequio al clima di celebrazioni del 2019, anno in cui l'Istituto Oncologico Romagnolo festeggia i suoi primi quarant'anni. Si profila quindi una sorpresa davvero speciale per tutti i partecipanti: un regalo che difficilmente dimenticheranno, e che chiuderà in bellezza una giornata tutta dedicata al valore del volontariato e della solidarietà.