(Rimini) Arriva da Roma l'ultima conferma per il servizio che il Comune di Rimini ha consolidato in quesiti anni nelle mense scolastiche delle scuole comunali. Un atteggiamento “virtuoso” con cui l'amministrazione, da una decina d'anni, ha messo in campo nelle scuole che offrono il tempo pieno e prolungato. Le mense scolastiche riminesi “si sono distinte per diversi aspetti ed in particolare per la presenza di cibi non processati”.
Organizzata dall'osservatorio nazionale Foodinsider, la conferenza ha restituito, a tutto il mondo della ristorazione scolastica, i dati relativi alla qualità delle mense scolastiche in relazione ai menu scolastici dal punto di vista della salute e della sostenibilità. Un'indagine che si è basata, non solo sulle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e sulle linee guida della ristorazione scolastica, ma ha considerato anche gli aspetti legati all'impatto della dieta sull'ambiente prendendo come riferimento il Green Public Procurement e il Decalogo del Ministero della Salute contro lo spreco.
“Si tratta di un obiettivo che il Comune di Rimini ha raggiunto anche grazie alle clausole inserite nell'appalto per le cucine dei nidi e scuole dell'infanzia comunali e la refezione delle scuole statali. Un'attenzione che ha consentito di incrementare il livello qualitativo dei servizi e delle materie prime e di inserire, nell'ordinaria gestione delle mense anche altri aspetti rilevanti, come la quantità dei prodotti biologici, la qualità dei prodotti freschi e a filiera corta, la presenza di carni rosse e cibi non processati, i sistemi di monitoraggio degli scarti e la flessibilità nel modificare le ricette quando sgradite, la raccolta differenziata, il recupero del cibo edibile , ecc. Criteri importanti che hanno fatto la differenza nella produzione di un servizio di altissimo livello, a cui si aggiunge la scelta plastic free, per la quale è stato eliminato dalle mense scolastiche tutto il materiale usa e getta, sostituendolo con piatti di porcellana, bicchieri di plastica e posate di metallo, oltre all'installazione in tutti i plessi scolastici di lavastoviglie a ridotto consumo energetico”.
"E' stato valutato, oltre tutti gli altri aspetti, anche il proficuo atteggiamento di apertura e confronto con tutti i genitori - ribadisce Mattia Morolli Ass.re ai Servizi Educativi del Comune di Rimini - Una strategia condivisa e frutto di un dialogo sempre costante che, ogni settimana, ci ha portato insieme ai funzionari del comune, ai genitori, ai gestori del servizio e ai nutrizionisti dell'AUSL, nelle scuole per testare di persona il livello del cibo offerto nelle mense. Incontrare le insegnanti, e verificare insieme possibili migliorie ed eventuali cambi di menù. Un confronto indispensabile per noi che si è aggiunto agli incontri con i genitori dei comitati mensa, organizzati circa ogni due mesi e che ha consentito, da circa 3 anni, di posizionare Rimini stabilmente ai vertici nazionali di questa classifica. Un riferimento fondamentale in quanto, non è legata a enti o istituzioni, e traccia tendenze e valori importanti nel settore delle mense scolastiche."
Tutto questo a fronte di una politica efficiente anche sui costi dei pasti che ha visto, con l'aumento della qualità, un abbassamento della quota pasto per le famiglie. Con le nuove tariffe per l'A.S. 2019/2020 è stata apportata, infatti, una riduzione alla refezione scolastica di 0,70€ a pasto, grazie alla quale la tariffa agevolata passa da 6,00 € a 5,30 € (a fronte di una media regionale di 5,40). Ad usufruirne saranno già circa 1.400 bambini; una platea che potrà ampliarsi per chi, presentando l'ISEE, rientrerà nei parametri richiesti.