Contributo Radio Deejay, la maggioranza: fake news piddina

Giovedì, 04 Luglio 2019

(Rimini) Non esitano a parlare di “fake news” i capigruppo della maggioranza a Riccione. A tema i contributi del comune alla società che organizza l’estate musicale promossa da Radio nella Perla verde da diversi anni
“Sapete che ci divertiamo un sacco a replicare alle "fake news" piddine con i numeri ed i dati reali. Numeri che, come sempre, parlano da soli” attaccano Andrea Bedina della Lega, Fabrizio Pullè di Noi Riccionesi, Pier Giorgio Ricci di Forza Italia e Sara Majolino della Lista Civica Renata Tosi. Sul Carlino, oggi, Sabrina Vescovi, capogruppo del Pd a Riccione, ha sottolineato come Radio Deejay sia arrivata a Riccione con il Pd e che, quindi, “il tema della qualità del format non si porrebbe se costasse oggi quanto costava allora”. Il costo della collaborazione complessivo in cinque anni sarebbe pari quasi 1,2 milioni.
“E’ arrivato il momento  di rammentare alla signora Vescovi, che come sempre evidentemente è stata male informata, dei costi che il Comune di Riccione ha sostenuto per la collaborazione con Radio Deejay”, spiegano dalla maggioranza prima di fornire i numeri che per il comune sono corretti, anno per anno.

Con Stefano Pironi sindaco: nel 2012 costi totali sostenuti pari a 160mila euro per quattro eventi realizzati (quindi si parla di 40mila euro a evento); nel 2013 la spesa totale fu di 159.400 euro sempre per quattro eventi.
Con Renata Tosi sindaco: nel 2017 si sono spesi 115mila euro per quindici eventi, vale a dire 7.666 euro a concerto, nel 2018 si sono spesi 155mila euro per 23 eventi, cioè poco più di 7.800 euro a concerto.
Spiegano i consiglieri di maggioranza che “a tali costi, per il decreto sicurezza, si sono poi aggiunti nel solo anno 2018 50mila per costi sicurezza, portando il totale ad euro 230mila euro, che diviso per 23 appuntamenti, dà il costo per evento di euro 10mila”.

Quindi, in definitiva, “Pironi, (Pd), ha pagato ogni evento 40mila euro, mentre Tosi ha pagato ogni evento circa 7.500 euro”.
Infine la domanda agli avversari politici. “Ora, gentile signora Vescovi, siccome Radio Deejay costa oggi circa un quinto rispetto all’epoca Pd per ogni evento realizzato, ed in termini assoluti costa praticamente uguale, ma con il numero di eventi quintuplicato, ci spiega per cortesia cosa voleva dire? Se il tema della qualità del format si porrebbe, secondo il suo ragionamento, solo se gli eventi costassero di più, come mai tante polemiche su Radio Deejay basate sul nulla?”.