(Rimini) Tutti e tredici i consiglieri di opposizione hanno firmato la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio comunale di Rimini, Sara Donati. Promotore dell’iniziativa è stato Marzio Pecci capogruppo della Lega, che annuncia: “La mozione dovrà essere discussa al più presto e la data, salvo sorprese, sarà quella del 25 luglio 2019”.
I fatti contestati a Sara Donati risalgono 13 giugno 2019, in occasione della votazione sul nuovo statuto della società Lepida, società della Regione alla quale partecipano con quote minimali anche Comuni, Province, Asl e Asp dell'Emilia Romagna che si occupa dei servizi telematici. Una volta compreso che Patto civico avrebbe votato no alla delibera, tutti i consiglieri del Pd si erano già dileguati, ma il numero legare reggeva ancora per una unità. Donati si è quindi fatta sostituire ed è uscita dall’aula, facendo venire a mancare definitivamente il numero legale. “Purtroppo il Presidente, da tempo, svolge il proprio ruolo solo a favore della maggioranza violando le norme regolamentari del Consiglio comunale. Questo comportamento non più essere accettato dalla minoranza”, commenta Pecci.
Pertanto “l'opposizione, che aveva votato la nomina della Presidente Donati confidando nella correttezza dello svolgimento della funzione, non sentendosi più tutelata propone, alla maggioranza, la mozione di sfiducia e quindi la revoca dell'incarico. Alla maggioranza, da subito, diciamo chiaro che qualora la maggioranza rifiutasse di proporre un nuovo nominativo di garanzia dei diritti dei consiglieri, confermando la fiducia alla attuale Presidente, si creerebbe, all'interno del Consiglio comunale, una frattura insanabile, tra maggioranza ed opposizione, che causerebbe gravi danni ai cittadini e le responsabilità ricadrebbero tutte sulla maggioranza”.