(Rimini) Al 30 giugno 2019 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 7.787 imprese straniere attive, che costituiscono l'11,0% del totale delle imprese attive (12,2% in Emilia-Romagna e 10,6% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2018 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,6%, superiore all'incremento sia regionale (+1,7%), sia nazionale (+1,8%). Buona anche la crescita nel medio periodo: +12,0% rispetto al 30 giugno 2014.
I principali settori economici risultano, nell'ordine: Costruzioni (33,4% delle imprese straniere), Commercio (30,8%), Alloggio e ristorazione (9,2%), Industria Manifatturiera (7,7%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (4,5%), Trasporti (3,5%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,3%). In termini di variazione annua si registra un aumento di tutti i suddetti settori: +2,6% per le Costruzioni, +1,0% per il Commercio, +2,7% per l'Alloggio e ristorazione, +3,1% per il Manifatturiero, +10,7% per le Altre attività di servizi, +5,4% per i Trasporti e +0,8% per Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese.
Le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori Costruzioni (25,0%), Commercio (14,2%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (12,6%), Trasporti (11,8%) e Altre attività di servizi (10,7%).
Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese straniere sono individuali (81,4% del totale), seguono, con molto distacco, le società di capitale (10,7%) e le società di persone (7,2%). Nel confronto con l'anno precedente crescono tutte e tre le forme giuridiche, in particolar modo le società di capitale (+10,9%).
"L'incremento delle imprese straniere è un fenomeno significativo anche dal punto di vista sociale – conferma Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna – perché non solo indica la capacità di attrazione del Territorio, ma anche il livello di integrazione sociale. Va poi tenuto nella debita considerazione l'impatto economico in termini di produzione di beni e servizi, senza prescindere, comunque, dal rispetto di tutte le regole del nostro Paese e dei nostri Territori. Un'ulteriore riflessione merita certamente il tasso di crescita che in Romagna supera di quasi un punto i livelli regionale e nazionale: un fenomeno che non mancheremo di tenere sotto osservazione".
Al 30 giugno 2019 in provincia di Rimini si contano 4.263 imprese straniere attive che costituiscono il 12,4% del totale delle imprese attive provinciali (12,2% in Emilia-Romagna e 10,6% in Italia).
Nel confronto con il 30 giugno 2018 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,1%, superiore all'incremento sia regionale (+1,7%) che nazionale (+1,8%).
Buona anche la crescita nel medio periodo: +12,0% rispetto al 30/06/14.
I principali settori economici risultano, nell'ordine: Commercio (34,4% delle imprese straniere), Costruzioni (30,4%), Alloggio e ristorazione (10,5%), Industria Manifatturiera (5,2%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (4,2%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,9%).
In tutti questi settori si registrano crescite annue, con la sola eccezione del settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (-0,6%).
Il settore con la crescita annua più alta registrata è quello relativo a Altre attività di servizi con +11,3%, a cui seguono: Alloggio e ristorazione +3,5%, Costruzioni +1,7%, Commercio +1,0%, Manifatturiero +0,5%.
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, nell'ordine: Costruzioni (26,7%), Commercio (16,8%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (15,1%) e Trasporti (13,6%).
Riguardo alla natura giuridica prevalgono nettamente le imprese straniere individuali (78,7% del totale), seguite dalle società di capitale (12,6%) e società di persone (7,9%). Nel confronto con l'anno precedente crescono sia le imprese individuali (+1,0%), sia le società di persone (+0,6%) che, soprattutto, le società di capitale (+10,7%).
In un contesto di analisi territoriale, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali si trova nel comune di Rimini (55,4%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (9,7%), Bellaria Igea Marina (6,6%), Santarcangelo di Romagna (3,9%) e Coriano (1,6%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 21,8%), e di Cattolica (5,2%), Misano Adriatico (3,7%) e San Giovanni in Marignano (1,8%) ("area del Basso Conca", totale 10,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano (2,0%), San Clemente (1,4%) e Montescudo-Monte Colombo (1,3%) (Valconca), Verucchio (1,9%) e Novafeltria (1,3%) (Valmarecchia).
In merito, infine, alle nazionalità, Albania (634 imprese), Bangladesh (354), Romania (353), Cina (317) e Marocco (156) rappresentano i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri; in termini di incidenza percentuale, i suddetti Paesi raggiungono il 54,1% del totale straniero.