Rimini) “Prima di parlare bisognerebbe riflettere bene. Qui se c’è qualcuno che non conosce la legge è proprio la Tosi e lo dico con dispiacere perché una città come Riccione meriterebbe una amministrazione che collabora con le altre istituzioni anziché avventurarsi in polemiche improvvide”. L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, torna sui Condhotel per mettere fine alla polemica circa l’interpretazione della legge regionale numero 3/2019 che norma la nuova tipologia ricettiva. “Qui il vero problema è che la Tosi vuole autorizzare un Condhotel in un edificio di nuova realizzazione- prosegue Corsini-, cosa espressamente vietata dalla nostra legge che ha come scopo principale, lo ricordo ancora una volta, quello di evitare la speculazione immobiliare e favorire la riqualificazione delle strutture esistenti. Forse è proprio questo che dà fastidio? Ma dire no a colate di cemento e dare nuova vita a ciò che c’è già, non dovrebbe essere obiettivo comune di amministrazioni che hanno a cuore uno sviluppo sostenibile e, in buona sostanza, il benessere dei cittadini?”.
“Oltretutto- sottolinea l’assessore- la legge regionale discende dalla normativa nazionale in materia – Dpcm n. 13/2018 - che stabilisce, senza ombra di dubbio, la sua applicazione a strutture alberghiere già esistenti, cosa ribadita peraltro all’articolo 2 della nostra legge che spiega bene come i Condhotel possano essere realizzati solo attraverso la riqualificazione di immobili esistenti alla data di entrata in vigore della legge regionale che abbiano destinazione ricettiva alberghiera o, come stabilito dall’art. 10, gli immobili esistenti classificati come colonie marine o montane. Quindi mai in nessun punto si apre a immobili di nuova realizzazione. È infatti altresì previsto quale requisito indispensabile ai fini dell’acquisizione della qualifica di Condhotel la riqualificazione delle strutture esistenti con interventi di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia e la demolizione e ricostruzione limitatamente agli edifici che non possiedono i requisiti sismici. Inoltre- spiega Corsini- l’inserimento della tipologia di Condhotel all’articolo 4 della legge regionale n. 16 del 2004, essendo semplicemente un doveroso adeguamento dell’elenco delle tipologie di strutture ricettive alberghiere previste nell’ordinamento regionale, non consente in alcun modo di applicare detta tipologia alberghiera anche agli edifici di nuova costruzione, stante che la realizzazione del Condhotel rimane ovviamente soggetta agli specifici requisiti e condizioni previsti dalla LR 3/2019 che non lo consentono”.
“Nessun equivoco, dunque, la legge è chiara- afferma Corsini- e solo chi è in malafede può leggervi qualcosa che non c’è scritto. Capisco che la sindaca Tosi e la sua Giunta siano in difficoltà nella gestione della città, ma questa volta hanno preso un grosso abbaglio e non possono scaricare su altri, decisioni e responsabilità che sono solo loro”.