(Rimini) Dieci anni fa, il 4 ottobre 2009, moriva don Giancarlo Ugolini, sacerdote di Rimini, grande figura di educatore, iniziatore dell’esperienza di Gioventù Studentesca e Comunione e Liberazione a Rimini. L’anniversario sarà ricordato in città con due iniziative. Giovedì 3 ottobre alle 19,30, nella chiesa di Sant’Agostino, su proposta di Comunione e Liberazione, sarà celebrata una Messa, presieduta da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL. Dieci anni fa, nel giorno dei funerali, don Carrón aveva descritto don Ugolini con queste parole: «La vera grandezza di don Giancarlo è stata quella di essere stato figlio, di avere accettato di essere generato dal carisma donato a don Giussani e di cui divenne seguace fin dal giorno in cui, giovane sacerdote, era andato a incontrarlo a Milano tra la folla degli studenti all’uscita del liceo Berchet. Questa figliolanza non venne meno durante la crisi del ’68 che svuotò la comunità di Rimini, che però fu la tra le prime a ripartire proprio per l’attaccamento pieno di ragione e di affezione del suo padre. Tutto il resto, anche le opere, è conseguenza: è stato frutto imprevisto di qualcosa d’altro».
Un comitato promotore ha inoltre organizzato la mostra “Io, poi, sono un amante sviscerato della libertà”, già presentata in anteprima all’ultimo Meeting ed ora allestita nella Corte della Biblioteca Gambalunga. Il 4 ottobre (ore 17,30) sarà inaugurata alla presenza del vescovo mons. Francesco Lambiasi, del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, di Cristian Lami, della Fraternità di CL di Rimini e del nipote Simone Zanotti in rappresentanza della famiglia Zanotti-Ugolini.
Il Comitato promotore ha pensato di organizzare la mostra perché don Giancarlo Ugolini (1929-2009) è stato un protagonista di primo piano della vita ecclesiale e sociale di Rimini. Insegnante nelle scuole medie superiori e formidabile educatore, ha formato generazioni di riminesi che ancora oggi ricordano la sua passione di uomo innamorato della bellezza e della libertà di ciascuno. Determinante per lo sviluppo della sua personalità è stato l'incontro, nel 1962, con alcuni ragazzi di Gioventù Studentesca in vacanza a Rimini e con il Servo di Dio don Luigi Giussani. È stato il padre dell'esperienza di Comunione e Liberazione ed ha seguito con paterna sollecitudine l'avvio e lo sviluppo di opere significative per l’intera città come il Meeting per l'amicizia fra i popoli e le scuole della Karis Foundation. Nella mostra è raccontato il suo itinerario umano, dalle origini famigliari fino alla morte, mentre alcune gigantografie accompagnate da testi tratti da interviste, interventi e omelie di don Giancarlo, consentiranno ai visitatori di entrare nella sua personalità e di cogliere meglio l’attualità del contributo che ha offerto alla chiesa e alla città di Rimini. La mostra (ingresso libero) resterà aperta fino al 14 ottobre, tutti i giorni feriali dalle 8 alle 19, domenica e festivi dalle 16 alle 19.