MAGGIOLI NON MOLLA, CAGNONI SI LAMENTA, I COSTI MISTERIOSI DEL TRC, LA QUESTURA FA GLI STRAORDINARI CON LE LUCCIOLE, MA RIMINI SALE AL TOP DELLE METE TURISTICHE (PER I RUSSI)
Maggioli ancora in sella Rinnovata fiducia per il presidente della Camera di Commercio Maggioli, incassata ieri dalla giunta dell’organo da lui presieduto. Due milioni di euro quelli scudati che hanno fatto scalpore insieme all’essere sotto inchiesta da due anni. Secondo Paolo Facciotto della Voce: «Alla fine sono rimasti col cerino in mano i politici che in tutta fretta si erano uniti al coro dei sindacati». La resa dei conti sarà il 12 marzo quando «Maggioli dovrà quindi parlare al consiglio della Camera della vicenda, e chiedere la fiducia ai consiglieri. Se questa non arriverà, per l’imprenditore sarà dura non lasciare il ruolo di presidente della Camera. Se Maggioli invece riuscirà nell’ardua impresa di convincere il consiglio camerale, potrebbe restare al suo posto», scrive Spadazzi sul Carlino a pagina 5. «Ha costretto il presidente a rimettersi alla volontà del consiglio dell’ente. Il 12 marzo Maggioli dovrà quindi parlare al consiglio della Camera». Scrive il Corriere Romagna: «Questo l’esito dell’incontro di ieri – durato due ore circa – consumatosi tra tensioni non indifferenti, dove il presidente ha messo sul piatto le sue motivazioni e tentato di convincere i membri della giunta a rinnovare la fiducia. Fiducia che è sì arrivata – come ci si è affrettato a comunicare a mezzo stampa con la clausola del silenzio da parte di tutti – dalla giunta ma che non chiude affatto il caso Maggioli. Tanto è vero che se i membri hanno concordato tra gli umori più vari il via libera alla dichiarazione unanime della fiducia, altrettanto frettolosamente è stato convocato il consiglio. Un segnale chiaro che la partita non è finita qui». La Uil, si legge sulla Voce, attraverso il segretario provinciale Morolli non molla la presa: «Chiederemo espressamente le dimissioni al presidente Maggioli. Non all’imprenditore - puntualizza la sindacalista - ma al presidente che in quanto tale non rappresenta solo le imprese ma tutto il mondo economico e del lavoro». La Voce segnala anche l’arrivo di attestati di stima in prima pagina, senza però specificare da chi, mentre il Corriere attacca Focchi: «Sono la stessa persona il presidente di Eticredito e quello di Confindustria? Viene da chiederselo, perché non può che esserci una certa incongruenza tra la posizione che Maurizio Focchi esprime quale presidente e socio fondatore di Eticredito sullo scudo fiscale e quella che esprime sul caso (sempre di scudo fiscale si parla) che ha investito il presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli, per avere appunto scudato due milioni di euro».
Rimini preferita dai Russi Miglior località del mediterraneo la notizia che esce su tutti i giornali. Dal Carlino: «RIMINI nel top delle località mondiali del turismo, votata dai russi per il Premio ‘Zvezda Travel.ru’. Dal 2003 il più importante portale russo di informazioni sui viaggi chiede ai suoi utenti (con il Premio citato) di indicare il meglio dell’offerta turistica mondiale. Rimini è la località turistica preferita dai russi nel Mediterranno centrale. Questo il voto degli utenti visitato ogni mese da circa un milione e 700mila utenti, come segnala l’Apt regionale».
Parla Cagnoni “Sapore amaro”, questo è il titolo dell’intervista a Cagnoni pubblicata dal Carlino, in cui il presidente fa il punto sulla fiera dell’alimentazione in forte crisi: «Non ci pensiamo minimamente a cancellare la fiera, né tanto meno a riproporla in tono minore. Ci sono problemi che vanno affrontati, e c’è la concorrenza forte di TuttoFood di Milano e Cibus di Parma. Come abbiamo fatto con altre manifestazioni in passato. Basti pensare al Sigep: tre anni fa la crisi l’aveva penalizzato pesantemente, l’abbiamo rilanciato e ora è di nuovo un evento di punta». E continua: «non bisogna farsi prendere dal panico, perché la manifestazione non è così in crisi come qualcuno pensa. Faccio un esempio: la Bit, la fiera del turismo di Milano, ha subito anche quest’anno pesanti contraccolpi, eppure se ne parla in termini positivi». In alto nella stessa pagina il punto sul Palas,la zona residenziale e la demolizione dei vecchi padiglioni
Trc infuocato Ampio spazio dedica la Voce alla discussione in consiglio comunale sul Trc. Scrive Paolo Facciotto: «Bordate a raffica contro il metrò di costa, ieri mattina nella seduta congiunta delle commissioni Controllo e Bilancio nell’aula del consiglio comunale. Dopo l’illustrazione del progetto da parte del direttore generale di Agenzia Mobilità ingegner Ermete Dalprato, la minoranza ha dato fondo all’artiglieria mentre la maggioranza ha portato solo poche e flebili voci in difesa del Trc, e senza convinzione». Riguardo alla spesa totale sembra che i costi siano aumentati: «La spesa totale del progetto (aggiornamento febbraio 2009) è di 90 milioni e 678 mila euro, di cui quasi 54 milioni dallo Stato, 7,7 milioni dalla Regione, 15,7 milioni dal Comune di Rimini, 6,2 milioni dal Comune di Riccione, 7,1 milioni dall’Agenzia Mobilità. Ma nel corso del dibattito di ieri i consiglieri Camporesi e Casadei hanno parlato esplicitamente di 180 milioni di euro».
Prostituzione
Albergo assediato dalle prostitute, la questura ipotizza una soluzione Il Corriere dà notizia che una soluzione potrebbe essere, dopo la bocciatura dell’ordinanza del sindaco «inasprimento delle sanzioni previste dalla legge come, appunto, la misura di sorveglianza speciale della pubblica sicurezza che può prevedere restrizioni come il divieto di allontamento dalla zona di residenza senza preavviso all’autorità giudiziaria o l’obbligo di firma». Sul Carlino a pagina 4 la testimonianza di un albergatore assediato dalle prostitute.
Alberghi e firme telematiche Riguardo all’obbligo del collegamento telematico degli hotel sul Corriere a pagina 9 Luca Cassiani scrive: «Dopo due mesi passati... in sordina, gli albergatori hanno iniziato a fare sul serio. “Nelle ultime due settimane c’è stato un notevole aumento di chi si è messo in regola” Siamo passati – rivelano dalla questura - da 400 a 540 hotel in tutta la provincia”. Ancora pochi rispetto ai circa 2.500 alberghi (di cui 1.200 solo a Rimini), ma bisogna tenere conto che molti sono stagionali e i titolari inizieranno a dedicarsi a tempo pieno all’attività solo dal mese di aprile in poi. “Il termine ultimo è il primo marzo – affermano dalla questura - ma non saremo fiscali. Il primo vero banco di prova saranno le vacanze di Pasqua previste per l’8 aprile”».
Gnassi e Lombardi insieme contro Bologna «Singolare “alleanza” sul fronte del turismo tra le forze politiche riminesi. Dopo le bordate del sindaco Andrea Gnassi contro la Regione, adesso è il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi a portare il caso in viale Aldo Moro con un’interrogazione presentata ieri. L’ex coordinatore azzurro sostiene che gli interventi di Gnassi in materia lamentano una “scarsa attenzione della Regione agli eventi della Riviera”, una “distribuzione dei finanziamenti secondo criteri politici e non meritocratici”, una “invadenza della politica bolognese sulla politica turistica della Riviera”. Ma anche “discussioni su future strategie turistiche (Stl) affrontate in ‘circoli ristretti’ e non alla luce del sole”, cita Lombardi che tira le somme: “Tali critiche sarebbero normali se proposte dall’opposizione, ma assumono tutto un altro significato quando sono esternate dal sindaco di Rimini”», a pagina 14 della Voce.
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