(Rimini) “Il segretario del Pd riminese Filippo Sacchetti avrebbe fatto meglio a tacere. La paura di perdere le prossime elezioni regionali ha letteralmente mandato in tilt il Presidente Bonaccini che ha sbagliato sapendo di sbagliare”. Così il segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, e il segretario provinciale Bruno Galli all’indomani della denuncia di due sindaci della Valmarecchia arruolati a loro insaputa nella lista dei sostenitori di Stefano Bonaccini, candidato dal Pd al secondo mandato come presidente della giunta regionale.
“Dopo la smentita dei Sindaci di Talamello e San Leo viene da chiedersi quanti e quali degli altri ‘presunti’ sostenitori di Bonaccini abbiano realmente ricevuto l’invito a sottoscrivere il documento a sostegno della sua ricandidatura. A questo punto il dubbio è più che legittimo – sottolineano i due leghisti – non solo perché Bindi e Novelli si sono pubblicamente smarcati rispetto a questa discutibile strategia di reclutamento, ma perché non sappiamo se questo documento sia circolato o meno nelle Amministrazioni della nostra Regione. Una cosa è certa, il presidente Bonaccini è in profonda difficoltà e non conosce il territorio. Non si spiegherebbe altrimenti l’arruolamento del tutto arbitrario di sindaci che non solo non si rispecchiano nelle sue politiche, ma addirittura come nel caso di San Leo sposano il programma della nostra candidata”.