(Rimini) Gli ultimi arrivi in ordine di tempo sono quelli del Bar Ilde di via Covignano, di Cappelli autoveicoli industriali di via Emilia e le Elettroforniture Lucchi di via Giordano Bruno. Grazie a questi nuovi ingressi salgono a nove le botteghe storiche ufficialmente riconosciute dal Comune di Rimini. Un elenco dinamico e già in corso di aggiornamento, viste le numerose richieste arrivate e di prossima ufficializzazione.
L'Albo delle Botteghe Storiche. Quello dell'Albo delle Botteghe Storiche a Rimini, non è solo un prestigioso riconoscimento ma anche un'ottima convenienza, perché con questa iscrizione si attivano tutte le disposizioni previste dalla no-tax area. Queste attività storiche infatti, che esercitano da anni sul territorio comunale, possono sfruttare le agevolazioni previste ottenendo un contributo calcolato sulla base della TARI. Un'importante agevolazione economica a cui si aggiunge anche la soppressione del diritto di segreteria previsto per l'iscrizione, che ammontava a 150,00 €, disposizione, approvata da una delibera di Giunta lo scorso aprile, che riconduce l'iscrizione nell'Albo delle Botteghe Storiche, all'unico costo dell'imposta di bollo nella misura di 16,00 €.
L'Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici è stato istituito nel Comune di Rimini dall'agosto 2009 in seguito all'approvazione della legge sulla "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche", che è stata emanata del marzo del 2008. Per ottenere l'iscrizione è necessario soddisfare tre condizioni principali:
1. Svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività, nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie.
2. Radicamento nel tempo dell'attività, evidenziato da un "collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l'attività svolta".
3. Caratteristiche esteriori proprie della "Bottega Storica": nei locali o nell'area devono essere presenti "elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale", oppure "elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo".
"Negozi aperti, vetrine illuminate". Novità in arrivo anche per l'iniziativa che riguarda il contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva, introdotta nell'ambito dell'iniziativa "Negozi aperti, vetrine illuminate". In particolare per quanto riguarda una delle azioni previste dal progetto, che intende favorire l'utilizzo temporaneo dei locali sfitti (tramite benefici sull'Imu), a favore di organizzazione del terzo settore. Ad interessarsi sono state Caritas, Campo lavoro diocesano e Associazione Pacha Mama. L'azione prevede che sarà corrisposto un contributo sull'Imu versata a quei proprietari che concederanno il proprio immobile commerciale a titolo gratuito a una o più organizzazioni del terzo settore stabilmente operanti nel territorio del Comune di Rimini, per un periodo minimo annuo di 10 giorni. L'ammontare del contributo è pari all'intero importo dell'IMU se l'utilizzo dell'immobile da parte di organizzazioni del terzo settore ha una durata annuale di almeno 90 giorni; è pari al 50% dell'importo dell'IMU, se l'utilizzo dell'immobile ha una durata annuale compresa tra 30 e 89 giorni; è pari al 30% dell'importo dell'IMU, se l'utilizzo dell'immobile ha una durata annuale di almeno 10 giorni.
Scadenze
Per accedere a questo tipo di agevolazioni ci sarà tempo fino al 10 gennaio 2020, stessa scadenza dell'altra azione prevista,, dedicata al contenimento dei canoni di affitto. Il contributo sarà concesso a coloro che accorderanno alle imprese conduttrici (commercio al dettaglio – rivendite - esercizi di vicinato e di artigianato di servizio aperto al pubblico) una riduzione del canone di affitto non inferiore al 20%.
Stessa finalità e stessa scadenza per la terza azione prevista dal progetto, quella che intende favorire l'utilizzo temporaneo dei locali sfitti. Sarà corrisposto un contributo sull'Imu versata a quei proprietari che concederanno il proprio immobile commerciale a titolo gratuito, per un periodo minimo annuo di 10 giorni, a una o più organizzazioni del terzo settore operanti nel territorio del Comune di Rimini.