(Rimini) Su richiesta del sostituto procuratore Roberto Ceroni della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, questa mattina gli egenti della squadra mobile della questura di Bologna hanno eseguito dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di dodici persone di nazionalità albanese, legate ad una attività di spaccio di cocaina fiorente in alcune città del Nord-Italia, tra cui Rimini. Tre, inoltre, gli indagati messi ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Al vertice della banda H.L., 39enne albanese, che, rintracciato dalla polizia a San Pietro in Casale, è stato trovato con 18mila euro nascosti in un calzino. Suo il compito di acquistare cocaina in Belgio e Albania e ridistribuire tra Bologna, Genova, Rimini e il Veneto. "In base a un calcolo fatto nel corso delle indagini - ha spiegato il dirigente della squadra mobile Luca Armeni - da metà marzo a metà aprile 2018, l'organizzazione ha importato 10 chili di cocaina".