(Rimini) "Il nuovo anno conferma l'elevata difficoltà delle imprese a trovare le figure desiderate: sono, infatti, di difficile reperimento, in media, una figura professionale su tre, media che, per quanto riguarda la metalmeccanica, in alcuni casi supera il 70%. La situazione non è di certo migliore a livello nazionale, dove le previsioni indicano un innalzamento della percentuale di difficoltà dal 31% al 33%. Questo disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, deve stimolare ulteriormente tutti i soggetti coinvolti a collaborare per migliorare migliorare la qualità dei servizi di orientamento e formazione al lavoro – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. Occorre inoltre ricordare che lo sviluppo delle nuove tecnologie aumenta fortemente la richiesta di competenze digitali e, di conseguenza, innalza la ricerca di adeguati profili qualificati. Consapevoli di queste difficoltà, la Camera di commercio della Romagna e il Sistema camerale tutto, attraverso le banche dati di Excelsior e del Registro delle imprese e con le tante attività svolte nelle aree dell'aternanza scuola-lavoro, dell'orientamento e del placement, sono da anni impegnati a garantire un'informazione corretta, aggiornata, puntuale e tempestiva, sia sul mercato del lavoro, sia sul tessuto produttivo. Tutto ciò nella convinzione che facilitare l'entrata nel mondo del lavoro delle giovani generazioni non solo realizza le legittime aspettative dei giovani e delle loro famiglie, ma favorisce anche un servizio strategico per lo sviluppo economico e sociale dell'intero Paese."
La previsione di entrate professionali nel territorio di Forlì-Cesena e Rimini vale un totale di 17.010 unità nel primo trimestre del 2020, con rispettivamente il 16% e 13% di imprese che intendono attivare contratti, percentuale in crescita rispetto al periodo precedente.
Gli ingressi previsti nel mese di gennaio ammontano a 3.130 unità a Forlì-Cesena e 2.740 a Rimini per un totale di 5.870 unità, quasi il 14% sulle previsioni regionali (42.400 in crescita). A loro volta, gli ingressi previsti a livello emiliano-romagnolo rappresentano il 9,2% del dato italiano (462.000 unità, anche queste in crescita rispetto a dicembre) e sono distribuiti in prevalenza tra i settori dei Servizi (70% a Rimini e 60% a Forlì-Cesena).
Nello specifico i Servizi turistici prevalgono a Rimini seguiti dal Commercio e viceversa si verifica ancora per il territorio di Forlì-Cesena; per entrambe le province al terzo posto appaiono per ingressi previsti i Servizi alle Persone; seguiti a Rimini da Costruzioni e Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, mentre a Forlì-Cesena al quarto e al quinto posto sono, rispettivamente, le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo e le Costruzioni.
Il Manifatturiero in senso stretto, perciò, figura ancora solo nel territorio forlivese-cesenate tra i primi 5 settori delle assunzioni del periodo.
Difficoltà di reperimento delle figure desiderate permangono per le imprese in media in un caso su tre. Molto elevate anche oltre il 70% dei casi per l'ambito metalmeccanico.
L'indagine, quindi, conferma la concreta e consolidata difficoltà delle imprese a trovare i profili necessari.
Elevata la percentuale di richiesta di profili high skills (al disopra del 20%) e di laureati (al di sopra del 10%) nelle due province.