(RiminiDopo anni in cui è stata in caduta libera, torna a crescere in modo significativo l'affluenza in questa tornata elettorale che vede al voto l'Emilia Romagna e la Calabria. Un vero e proprio exploit è quello dell'Emilia Romagna, dove alle 23 è andato a votare il 67,67%, con trenta punti in più rispetto al 2014 quando andò a votare solo il 37,76% degli elettori emiliani-romagnoli; dunque una mobilitazione massiccia per questo voto che, nonostante le rassicurazioni degli esponenti della maggioranza, potrebbe avere effetti sul governo. D'altronde il movimento delle Sardine da una parte e il leader della Lega dall'altra hanno spinto da settimane alla partecipazione, fino a queste ultime ore. In Calabria l'affluenza è stata decisamente stabile alla chiusura dei seggi, con il 44,32% dei votanti contro il 44,16% delle precedenti elezioni. In Emilia Romagna il dato delle precedenti elezioni regionali - il 23 novembre 2014 - segnò un record negativo con una bassissima affluenza alle urne: al termine delle votazioni, andò a votare appena il 37,67%. Le elezioni tuttavia si erano svolte in un clima di polemiche che videro al centro di una bufera giudiziaria la precedente giunta regionale. Lo stesso presidente uscente di allora, Vasco Errani, si era dimesso il 23 luglio 2014 dopo la condanna in appello per falso ideologico nell'inchiesta 'Terremerse'. Errani fu poi assolto con formula piena due anni dopo perché "il fatto non sussiste” (Ansa).