(Rimini) “Una vittoria storica. Una vittoria per l'Emilia-Romagna, non per altro”. Il commento arriva dal segretario del Pd provinciale, Filippo Sacchetti. “In un clima difficile come quello attuale diventa ancor più fondamentale che una comunità metta in gioco i suoi punti di forza: radici, valori, progetti per il futuro e persone credibili. Stefano Bonaccini è stato capace di interpretare questo sentimento e ha saputo guidare la nostra regione in modo serio, competente e autorevole. Quella di oggi è una grande vittoria in una competizione che qualcuno voleva trasformare in un referendum sul piano politico nazionale, ma che grazie al presidente, alla sua coalizione e ai nostri candidati è diventata un voto per l'Emilia-Romagna. Per il territorio, per chi lo vive e tutti i giorni ci lavora.”
Con “grande sforzo siamo riusciti a parlare di temi, di sanità, servizi alla persona, lavoro, sviluppo e ambiente. Abbiamo dimostrato che quando si parla di fatti e di persone il Partito Democratico c'è e vince! Abbiamo vinto anche a Rimini, territorio storicamente più difficile, grazie a un PD presente, radicato sul territorio, che ha lavorato duramente in questi mesi per affermare le proprie idee. Un Partito Democratico nettamente in crescita rispetto alle Europee di maggio, che si conferma forza centrale di sostegno al progetto di Bonaccini andando ben oltre il 30%: il perno di una coalizione aperta, in un modello che dovremo seguire anche alle prossime tornate elettorali, a partire dalle amministrative 2021. Progetto Bonaccini che ha primeggiato Rimini, Santarcangelo e Cattolica per citare alcuni tra i comuni più grandi. Siamo riusciti a ripetere quello che è successo a maggio con i sindaci, quando abbiamo vinto nell'80% dei Comuni: far capire ai nostri concittadini che bisogna guardare le persone, la storia, la competenza e la credibilità che hanno nel saper risolvere i problemi”.
La “giusta” euforia di oggi “non deve però distrarci dai problemi che permangono soprattutto nell'entroterra. Grazie a Bonaccini e al lavoro dei candidati si è riusciti a ridurre il gap rispetto alle recenti Europee, ma è necessario dare risposte concrete, partendo dalle politiche nazionali. Lavorare tutti insieme e a testa bassa per riconquistare il primato in territori storicamente noi vicini. Farci sentire presenti con azioni concrete e mirate, eliminare le divisioni e recuperare la compattezza che, abbiamo visto ancora una volta, diventa il nostro punto di forza. Sono stati quattro mesi di duro lavoro, passione e partecipazione vera. Siamo partiti dai programmi, dai candidati del territorio con un'esperienza sulle spalle, chiudendo con una campagna elettorale casa per casa, comune per comune, che ha segnato oltre 50 iniziative e migliaia di persone incontrate”.
Il risultato “premia in modo netto il Partito Democratico permettendoci di eleggere due consiglieri, il massimo a cui potevamo aspirare. A differenza di avversari che dopo tanto "urlare" si trovano ora a dover fare i conti con contrapposizioni interne, con un giovane candidato che supera il segretario provinciale e mette in discussione gli equilibri del partito a un solo anno dalle elezioni in quel Comune di Rimini in cui perde la sua leadership”.