Coppie in conflitto, arriva il Coordinatore Genitoriale

Mercoledì, 05 Febbraio 2020

Si chiama Coordinazione Genitoriale ed è un metodo alternativo di intervento di gestione del conflitto fra genitori che stanno per separarsi o per divorziare. L’intervento, che mira essenzialmente alla tutela dei figli, può essere proposto anche dopo la separazione e il divorzio.

La differenza rispetto alla Mediazione Familiare, istituto certamente più conosciuto? Interviene in maniera più incisiva e meno neutrale, seppure sempre imparziale. Così sostengono i promotori del convegno su La Coordinazione Genitoriale che si svolgerà a Rimini nel pomeriggio di venerdì7 febbraio nella Sala Congressi Sgr.

L’intervento di Coordinazione Genitoriale può essere proposto da parte degli avvocati alle parti o suggerito alle stesse da parte del Giudice.

L’interveto ruota intorno alla figura del Coordinatore Genitoriale che è un professionista debitamente formato al metodo attraverso la frequenza di un corso specifico cui segue l’iscrizione all’Associazione italiana coordinatori genitoriali.

Il Coordinatore, che vede i genitori a cadenza regolare e secondo un programma di incontri, li aiuta a trovare strategie di gestione della quotidianità, nonché modalità secondo cui affrontare le criticità, riferendosi a lproprio sapere professionale, alle ricerche più accreditate nella comunità scientifica piuttosto che a quanto emergerà dal confronto con altri specialisti di supporto di cui il Coordinatore si può avvalere per fornire le informazioni più utili e precise ai genitori che si trovano a fare delle scelte per i propri figli e vengono invitati a farle nella maniera più rispettosa dei reali bisogni degli stessi.

Il Coordinatore, pur mantenendo un atteggiamento di professionale imparzialità, tuttavia non mancherà, di volta in volta, quando necessario, di sottolineare quando l’una o l’altra parte metteranno in atto una condotta contraria alle regole ed agli obiettivi concordati mettendo a rischio l’intero percorso per invitarli a tenere un atteggiamento collaborativo. Viceversa non mancherà di valorizzare le posizioni o le risorse che l’una o l’altra parte vorranno mettere a disposizione del lavoro che verrà fatto insieme.

Lo scopo non sarà quello di assecondare la deriva del conflitto fine a se stessa ma piuttosto quello di mantenere le parti esclusivamente sul loro ruolo genitoriale, su quanto condividono meramente in funzione del fatto che hanno figli insieme, senza tornare sul rancore personale di coppia scoppiata ma perseverando nel mantenere il focus sui figli e su ciò che è il loro interesse.

Al convegno di venerdì, promosso dalla Camera Civile di Rimini, interverrà anche la dottoressa Elena Giudice, assistente sociale e presidente dell’Associazione. La dottoressa Giudice si è formata con Debra Carter che ha introdotto questo metodo negli Stati Uniti, da cui poi ha cominciato a diffondersi a livello internazionale.