(Rimini) «C’è un punto che ha fatto scattare il laico che è in me, è stato l’indignazione. L’indignazione scattava perché tra l’esperienza che io vivevo e potevo dimostrare attraverso le testimonianze, i testimoni, le mostre, i volontari, tutto questo mondo, e la riduzione semplicistica che trovavo sui quotidiani la mattina del giorno dopo, c’era un abisso. Roba da far venire l’ulcera perché, in realtà, parlavano solo del politico che era passato e di ciò che aveva detto».
Da questa indignazione, raccontata il 24 agosto 2019 dall’auditorium della Fiera di Rimini, è nata la più ampia e documentata analisi sociologica sul Meeting. Parliamo di «Il Meeting di Rimini. Dalle inquietudini alle certezze» di Salvatore Abbruzzese (Morcelliana 2019), 512 pagine di fatti, personaggi, ricostruzioni storiche, approfondimenti, frutto del lavoro di anni. Il volume di Abbruzzese, che è docente di Sociologia della Religione all’Università degli Studi di Trento, verrà presentato a cura del Centro Culturale di Roma e dell’Associazione Italiana Centri Culturali venerdì 14 febbraio 2020 alle 16.30 nell’Aula A della Pontificia Università Antonianum (via Merulana 124, Roma).
Di grande livello i relatori: a introdurre e presiedere sarà fra Luca Bianchi, preside dell’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Dopo il saluto della presidente del Meeting Emilia Guarnieri interverranno il presidente della Fondazione “Cercare Ancora” Fausto Bertinotti, Rocco Buttiglione, filosofo e membro della Pontificia Accademia delle Scienze, il vicepresidente emerito della Commissione Pontificia per l’America Latina Guzmán Carriquiry e naturalmente l’autore.
«Il Meeting di Rimini», spiega Salvatore Abbruzzese, «nato come tentativo di cogliere la domanda esistenziale di verità e di giustizia che alimentava i movimenti sociali e politici che si presentavano sulla scena mondiale alla fine degli anni Settanta, ha preteso e cercato di essere fin dall’inizio anche un luogo di incontro di persone alla ricerca del Vero. Per tale strada e per decenni, testimonianza politica, ricerca culturale e domanda esistenziale si sono incontrate nelle sale della Fiera di Rimini, coinvolgendo leader politici, autorità culturali, artisti e singoli testimoni, assieme ad una coralità crescente di volontari e di visitatori». Tutto questo secondo il sociologo ha costituito «un ambiente morale che regge ancora oggi».
«In un mondo così straordinariamente, ma anche drammaticamente diverso dagli ultimi vent’anni del secolo scorso, una tale persistenza testimonia la vitalità di una domanda e di una permanente aspirazione ad un’autenticità di vita che sono entrambe rivelatrici di ciò che muova realmente il cuore dell’uomo. Il libro costituisce un doveroso tentativo di restituire l’ampiezza delle forze che si sono attivate nel Meeting di Rimini e della passione per l’umano in ricerca che vi ha trovato spazio e che continua a caratterizzarlo».
«Questo incontro è l’occasione per raccontare un evento che da quarant’anni si pone come proposta e come luogo di incontro e di dialogo per tutto il mondo», è il commento della presidente del Meeting, Emilia Guarnieri. «Per una volta accade non nei padiglioni della Fiera di Rimini ma attraverso la testimonianza di alcuni autorevoli amici che hanno condiviso la nostra storia. Sono grata all’amico professor Abbruzzese che attraverso il suo documentatissimo volume sul Meeting ci offre la possibilità di approfondire la consapevolezza di un evento che a distanza di quarant’anni rimane unico nel suo genere».