(Rimini) Uno stabilimento balneare del litorale nord ha ricevuto dall’amministrazione comunale l’ordine di demolire entro il 12 aprile tutte le strutture edilizie esistenti (in pratica le cabine) perché sprovviste delle necessarie autorizzazioni. Sul caso è intervenuto con una interrogazione il consigliere Pd Juri Magrini, il quale ha poi alzato il tiro chiedendo se l’amministrazione ha svolto un’attività di ricognizione di tutti gli abusi esistenti e se abbia riservato a tutti lo steso trattamento.
Lo stabilimento balneare in questione aveva anche presentato nel 2018 un progetto di riqualificazione non approvato perché non conforme al vigente piano dell’arenile. Magrini ha chiesto perché non si è pensato di sanare la situazione come nel caso di una importate azienda delle colline riminesi.
L’assessore Frisoni ha risposto affermando che gli uffici comunali stanno accompagnando l’impresa e individuando come possibile soluzione l’allestimento di strutture provvisorie, onde poter svolgere l’attività nella prossima stagione estiva e procedere in autunno con un progetto di riqualificazione, questa volta in linea con il piano dell’arenile.
Juri no si è mostrato particolarmente soddisfatto della risposta. Infatti nella sua replica ha ribadito che non possono esistere aziende di serie A rie B, che e tutte le aziende sono uguali sia che fatturino milioni o migliaia di euro, sia che abbia centinaia di dipendenti o uno solo. L’amministrazione, pur nel rispetto delle regole, dovrebbe muoversi con buon senso.