Lo scuolabus che lascia a piedi. E’ muro contro muro tra i dipendenti di Start Romagna e l’azienda. A farne le spese è l’utenza, in particolare gli studenti. Diverse le corse annullate segnalate da un gruppo di genitori nelle ultime giornate: 64 in quella di ieri. I dipendenti sono in agitazione e da tempo attraverso i sindacati e il consigliere comunale Mario Erbetta, lamentano carenze di organico, turni massacranti, problemi contrattuali e scarsa sicurezza. Da Start ribattono che le difficoltà dipendono dall’alto numero di autisti in malattia e soprattutto, negli ultimi giorni, dal fatto che quelli non malati si rifiutano di fare altri straordinari (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Allarme parcheggi. La notizia della chiusura dello Scarpetti ha messo sul chi va là chi lavora in centro, gli operatori commerciali e i loro clienti abituali. “Abbiamo un negozio in via Valturio e da sempre parcheggiamo tre automobili allo Scarpetti. Venire in bicicletta non è una soluzione praticabile”, spiega un negoziante. “Siamo di Ravenna e abbiamo Rimini nel cuore, ci veniamo appena possibile, spesso per fare acquisti, o pranzare, ci abbiamo comprato anche i mobili. Utilizziamo sempre lo Scarpetti. Non possiamo certo venire in treno. Vorrà dire che andremo a Cesenatico”, spiega una cliente (ilCarlino). “Se nel 2012 i parcheggi in centro e nelle immediate vicinanze erano 2.460, oggi sono 2.708”, ribatte l’assessore Roberta Frisoni (ilCarlino).
Sparite in 12 anni 142 imprese a Rimini, 17 nel centro storico e 125 fuori. I numeri li dà Confcommercio, confrontando quelli del 2019 con quelli del 2008. “Nel centro storico si nota la crescita degli esercizi non specializzati che includono la vendita al dettaglio di diverse tipologie di prodotti ma che sono in costante diminuzione al di fuori del centro”, spiegano, e in generale cresce solo l’e-commerce (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
America Graffiti, si lavora a una soluzione stagionale. Si è tenuto mercoledì in prefettura l’incontro tra concessionari del Nettuno e gestori del ristorante, presenti anche sindacati e avvocati. Sulla vicenda si esprimerà in marzo il tribunale di Rimini. La proposta dei sindacati è quella di aprire per la stagione consentendo ai dipendenti di lavorare (ilCarlino).
“L’oasi del mare”. Il Comune di Rimini ha annunciato il bando per l’affidamento del delfinario. Sulla struttura già da tempo hanno manifestato interesse la Fondazione Cetacea e il Club nautico con un progetto comune. L’utilizzo dell’ex delfinario potrà in ogni caso, avvenire solo dopo la rimozione delle opere abusive, ribadisce il comune (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).
Porto, fondi europei per le banchine. Ieri la commissione bilancio del comune di Rimini ha votato una variazione di bilancio per garantire risorse alla riqualificazione dell’area. I lavori partiranno tra maggio e giugno e non stravolgeranno l’area, bensì apporteranno gli interventi concordati con Cooperativa del Mare e Consulta del porto, spiega l’assessore Anna Montini (Corriere).
Sedicente guaritore accusato di stupro su una disabile. L’uomo aveva convinto la donna, che soffriva di problemi psichici, ad abbandonare le cure mediche per seguire le sue teorie. Una volta che la donna aveva finito i soldi messi da parte, l’uomo ha iniziato a farsi pagare in prestazioni sessuali. Gli investigatori credono che anche altri possano essere finiti nella sua trappola (ilCarlino, Corriere).
Aeradria, indagine sulle firme false. Durante l’udienza del processo per il fallimento della ex società di gestione dell’aeroporto di Rimini, l’ex presidente della provincia Stefano Vitali aveva riferito che la firma sulla lettera a una banca in favore di Aeradria era falsa. Da qui l’iniziativa della procura per approfondire il fatto. “Secondo l’accusa però la circostanza non sposta di un millimetro la posizione dell’ex presidente per il fatto che la lettera finita sotto la lente richiama espressamente nel contenuto un’altra lettera, riconosciuta come sua da Vitali” (Corriere).
Lo Scuolabus non passa | Delfinario, arriva il bando | Aeradria, s’indaga sulle firme false