(Rimini) La Asl ha confermato in mattinata alla prefettura che i casi di positività al virus risultano attualmente sette nel territorio provinciale riminese, più il sanmarinese, anch’esso ricoverato a Rimini. È stato dimesso questa mattina dall’Ospedale “Infermi” di Rimini il 16enne risultato positivo: rimarrà in isolamento volontario domiciliare in quanto le sue condizioni di salute sono buone e non presenta sintomi significativi. Erano già stati dimessi in giornata di ieri la moglie e il figlio del primo soggetto risultato positivo al tampone. I due, pur non avendo sintomi, erano stati ricoverati in un primo momento a titolo puramente preventivo e precauzionale.
Sono buone e stazionarie le condizioni dei pazienti positivi ricoverati, così come stanno bene le due persone risultate positive e in isolamento domiciliare poiché asintomatiche. Inoltre, non risultano gravi le condizioni di un uomo di 74 anni, ricoverato all’Ospedale Infermi, e che rappresenta il nuovo caso di positività, che si aggiunge ai sei di ieri
In chiave esclusivamente precauzionale e preventiva l’Asl ha individuato eventuali spazi ulteriori all’interno del Dea di Rimini, da tenere a disposizione in caso di necessità. Sempre nell’ottica dell’azione precauzionale, avviata nei giorni scorsi, il Prefetto della provincia di Rimini Alessandra Camporota ha emanato nella mattinata odierna il provvedimento di attivazione dell’Unità di crisi, organismo snello composto da Autorità sanitarie, Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Sindaco di Rimini, Presidente della Provincia e Sindaci dei territori più direttamente coinvolti, al fine di mantenere un adeguato livello di attenzione nella attività di costante monitoraggio della situazione e della sua evoluzione nella complessiva dimensione territoriale provinciale e, conseguentemente, di accrescere l’efficacia della collaborazione sinergica tra le Istituzioni. Infatti, alla luce di quanto concordato con le altre Prefetture dell’Emilia Romagna, detto organismo opererà in stretto raccordo con quello istituito presso la Prefettura di Bologna, che avrà la funzione di coordinamento delle attività in esso svolte presso le altre Prefetture, garantendo anche il flusso informativo con l’Unità di crisi istituito presso la Regione.