GIORNALAIO 16.11.2012

Venerdì, 16 Novembre 2012

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Chioschi e bagni, confusione in spiaggia tra chi smonta e chi giura di avere i permessi. La soluzione futura? L’arenile luogo di pubblica utilità. Primarie a sinistra, in 3mila iscritti al voto. Il turismo cresce? Merito delle fiamme gialle


Spiaggia


“L’assessore Biagini ha spiegato che l’amministrazione ha ‘in canna’ una soluzione «analoga a quella già presa per i ‘palloni’ sportivi». «Stiamo cercando di adottare la stessa procedura messa in atto per i palloni. Un provvedimento che passa dall’articolo 8 del Dpr 160/2010 relativo alla Semplificazione e riordino del Suap (lo Sportello unico delle attività produttive). E che prevede un’autorizzazione in deroga agli strumenti urbanistici in vigore, riconoscendo alle strutture sulla spiaggia la pubblica utilità». «Però - sottolinea a più riprese l’assessore - prima bagnini e chioschisti devono smontare tutto». Si tratta di una sorta di azzeramento dei problemi, dopodiché l’amministrazione «è pronta a concedere ai balneari un permesso di tre anni»”, CorriereRomagna (p.5).


I chioschi. “I chioschisti possono stare tranquilli perché «nelle vecchie concessioni rilasciate negli anni ‘60 e ‘70 c’era scritto che i bar sull’arenile sono opere di facile rimozione, quindi allo scadere della concessione lo Stato non li può incamerare». Ne è convinto Clementino Ripa, presidente del Consorzio Ristobar di spiaggia della Confesercenti”, LaVocedi Romagna (p.14). Il fatto, però, è che il tar ha respinto il ricorso di un bar che chiedeva l’annullamento dell’incameramento: la capitaneria di porto ritiene quei manufatti di difficile rimozione. “Biagini fa sapere di aver «chiesto agli uffici quante sono le concessioni dei chioschisti scadute alla fine degli anni ‘90. Il regime di ‘avvalimento’ delle competenze della capitaneria a favore delle Regioni è finito nel 2001, nel 2002 è passata la delega ai Comuni e solo nel 2005 sono stati completati i trasferimenti». Motivo per cui l’assessore vuole anche sapere «se dal 2005 sono cessate altre concessioni di chioschi- bar poi rinnovate”. «L’incameramento – ricorda – si determina ope legis, cioè allo spirare della concessione senza nessun titolo costitutivo». Tradotto, basta che la concessione scada per fare incamerare dallo Stato il manufatto di difficile rimozione, non c’è nemmeno bisogno che lo stabilisca una commissione”.


Intanto balneari e chioschisti, per lo meno una parte, si dicono “pronti a smontare tutte le strutture stagionali contemplate dal piano spiaggia. Dai giochi ai campi da bocce alle altre strutture rimovibili. Di lì non si scappa, e lunedì sera tutti bagnini e i chioschisti riminesi (da Torre Pedrera a Miramare) si riuniranno per stabilire una modalità d’azione comune per non incappare in nuovi sequestri. «Noi vogliamo lavorare nel pieno rispetto delle regole, ma è chiaro che occorre maggiore certezza sulle regole stesse», anticipa Stefano Mazzotti, titolare del bagno 27 e vice presidente del consorzio Marina riminese”, ilRestodelCarlino (p.11).


Primarie a sinistra


“I partiti prevedono una massiccia affluenza alle urne e per questo invitano gli elettori a prepararsi per tempo fornendo la preiscrizione nei 79 uffici elettorali. «Abbiamo iniziato a raccogliere i nomi di chi intende votare - spiega Riziero Santi referente del Comitato Bersani - dal 4 novembre: siamo intorno a quota 3mila, equamente divisi fra on line e iscrizione diretta. Ci attendiamo un afflusso importante quindi invitiamo tutti a preiscriversi, in modo da accorciare notevolmente i tempi di voto anche per evitare quelle file registrate all’epoca della scelta di Romano Prodi come candidato del centrosinistra»”, Corriere (p.7). Allora votarono in circa 30mila e ancora non c’era la Valmarecchia.


La Provincia presenta i dati del turismo dei primi nove mesi del 2012


“Un settembre d’oro migliora notevolmente il quadro della stagione 2012. Con 295.399 arrivi pari a +4,2% (+ 7,4% di presenze), settembre fa registrare la miglior performance dei mesi caldi. Un’estate che, malgrado la crisi, ha segnato una flessione soltanto nel mese di luglio che pure è quello della Notte rosa (male soprattutto gli arrivi interni -4,1%)”, Corriere (p.11).


Più in generale, il dato dice che in nove mesi sono cresciuti arrivi, dell’1,7 per cento, e presenze, dello 0,6 per cento. “A far ‘lievitare’ i numeri potrebbero essere stati i controlli della Finanza e un maggiore utilizzo della registrazione telematica da parte degli albergatori. «Diciamo che questo è l’anno zero — spiega il presidente dell’Aia, Patrizia Rinaldis — Sicuramente questi aspetti hanno portato a una legalità più diffusa che non può far altro che regolarizzare il mercato. E questo è un fatto positivo». Meno diplomatica la lettura di Aureliano Bonini di Trademark. «Prima c’era sicuramente più elusione nelle registrazioni. E i controlli della Finanza hanno dato vita a un circolo virtuoso. Perchè il turismo in riviera è mediamente in sofferenza e non c’era ragione per una stagione positiva in un anno di crisi come questo»”, ilCarlino (p.5).


Confcommercio


“La Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti e su aree pubbliche) ha confermato alla guida del sindacato della delegazione riminese Nicola Angelini, affiancato dal vice Marco Giosia”, LaVoce (p.14). Ennio Sanese confermato per il settore alberghi.


Sciopero dei dipendenti di RiminiFiera, Corriere (p.6).


Provincia unita


Ieri l’odg unanime del consiglio comunale forlivese: la Provincia di Forlì Cesesa ha più abitanti di tutte le altre romagnole, tocca a noi il capoluogo. Oggi la reazione riminese. “A Rimini non l’hanno presa bene, la fuga in avanti di Forlì-Cesena. «A questo punto allora — sbotta il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali — ci impunteremo e reclameremo il capoluogo a Rimini dal momento che, considerando i turisti, noi siamo un territorio da quasi 17 milioni di presenze all’anno»”, ilCarlino (p.6).


Capodanno


Dopo qualche polemica e troppi soldi da tirare fuori dal cilindro, il sindaco di Riccione rinuncia a malincuore a XFactor, Corriere (p.12).