(Rimini) Il Silb, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo che aderisce a Confcommercio, fa appello al popolo della notte, dei concerti e dei grandi eventi formato da centinaia di migliaia di persone lanciando l’iniziativa “Un biglietto per gli eroi”. Una raccolta fondi che parte da una cifra simbolica per ognuno, l’equivalente di un ingresso nei locali o di un aperitivo, da devolvere alla Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza (Coordinate Bancarie Protezione Civile. Intestatario: Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ. IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387 Causale: SILB Un biglietto per gli eroi).
“Ora in prima linea ci sono loro e per fare sentire concretamente il nostro ringraziamento – spiega il presidente del SILB di Rimini e dell’Emilia Romagna, Gianni Indino - anche i locali della provincia di Rimini hanno deciso di aderire a questa iniziativa, sensibilizzando a fare piccole donazioni anche tutti coloro che frequentano il mondo dell’intrattenimento sulla nostra Riviera. Chiediamo al circuito della nightlife di versare la simbolica cifra di un biglietto in discoteca, di un aperitivo, di un’uscita, all’Iban della Protezione Civile. Insieme significa questo. Divertirsi insieme, reagire insieme, fare sentire la propria voce insieme. Iniziamo da un piccolo gesto, ma significativo. Chiunque lo farà, conservi la ricevuta di bonifico: a emergenza finita, quando torneremo alla vita normale, avrà diritto a un ingresso gratuito in uno dei migliaia di locali affiliati Silb al momento della riapertura. Confidiamo di staccare tantissimi biglietti omaggio, vorrà dire che il senso di solidarietà è profondo.
Purtroppo i nostri locali sono serrati da più un mese: sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi ad aprire. Per questo riteniamo che siano più che mai urgenti misure a tutela del settore, che si ritrova praticamente fuori dal DL “Cura Italia” che tante speranze aveva suscitato nella nostra categoria, ma che di fatto si rivelato inadatto a fronteggiare la grave crisi economica e di liquidità che ha colpito le imprese. Abbiamo presentato, attraverso il presidente nazionale Maurizio Pasca, una serie di spunti e richieste: il minimo necessario per non raccogliere solo macerie quando sarà passata la tempesta, per non veder scomparire tutto quello che tante persone hanno costruito nel corso di una vita. Una “pace fiscale” sulla scorta delle esperienze già sperimentate, per tutti i debiti sorti o che sorgeranno nel corso del 2020 nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ma, anche, di Inps, enti locali e enti pubblici Economici come la Siae; la sospensione delle utenze e dei distacchi per morosità; la sospensione dei pagamenti dei mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale; il ripristino dei Voucher cartacei per il lavoro occasionale, semplificandone la gestione burocratica; la riduzione dell’Iva dal 22% al 10% o in alternativa lo scorporo della consumazione obbligatoria; l’abolizione dell’imposta sugli intrattenimenti; l’accesso al credito nelle forme previste dall’art. 57 del DL 18 del 17 marzo 2020; l’estensione del credito di imposta previsto dall’art. 56 del suddetto DL anche per gli immobili accatastati in categoria D3 e D8, l’emanazione di una norma che eviti lo sfratto per morosità.
Il ritorno alla vita normale, ci auguriamo il prima possibile, porterà con sé la voglia di svago e di divertimento, la voglia di socialità e di relazioni che giocoforza abbiamo dovuto abbandonare. Quel giorno vogliamo farci trovare pronti alla nuova sfida, pronti ad arricchire nuovamente l’offerta turistica, a favorire relazioni e incontri nel segno della musica e del ballo. Sul territorio italiano ci sono circa tremila aziende, che valgono 1 miliardo di Pil e danno lavoro e sostegno a 250.000 famiglie. Per tutto questo chiediamo che si sostenga il settore con misure concrete, che significa poi sostenere il sistema turistico del Paese”.