(Rimini) Bisogna accelerare il riavvio delle attivita' economiche senza rischiare la salute delle persone. E va fatto "con modalita' e tempi definiti", senza "l'esplosione di regolamenti specifici locali che accrescerebbero la confusione rendendo ancor piu' complessi gli adempimenti degli imprenditori e piu' difficile il ruolo degli organi di controllo". A lanciare l'appello e' Mirco Galeazzi, presidente Cna di Rimini che chiede di garantire "la disponibilita' immediata e senza limitazioni dei dispositivi di protezione individuale prescritti dalle norme in vigore, in grado di assicurare la sicurezza dei dipendenti come di artigiani e imprenditori". Anche perche', sottolinea nelle piccole imprese "i titolari sono a loro volta coinvolti in prima persona nelle attivita' e non hanno interesse a rischiare la salute di nessuno". Ripartire "prima possibile", prosegue Galeazzi, "non e' l'ambizione o la pretesa degli imprenditori ma l'obiettivo condiviso da tutti quanti vogliono tornare alla vita, imprenditori e cittadini". Pero' le imprese devono potersi organizzare, e allora servono "modalita' e tempi della ripartenza definiti", senza contare che il riminese "deve, con responsabilita' e tempismo, guardare all'arrivo della stagione estiva, senza farsi trovare impreparato". Stessa linea per Cna Ravenna, che col direttore Massimo Mazzavillani, lancia anche un allarme, quello del "moltiplicarsi dei fenomeni di abusivismo. Le innumerevoli segnalazioni che riceviamo confermano, purtroppo, il dilagare di una pericolosa pratica illegale, che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che si attengono al rispetto delle regole". Per questo, "e' necessario un impegno ancora piu' incisivo da parte delle autorita' locali affinche' siano intensificati i controlli” (Agenzia Dire).