(Rimini) “I turisti orienteranno la loro scelta dove sapranno di essere sicuri". Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, interviene questa mattina in Consiglio comunale, illustrando l'impegno dell'Amministrazione in vista della Fase 2, e che si concentrera' in particolare sulle filiere del turismo, della manifattura, del tessile, della meccanica. "Useremo queste due settimane fino al 3 maggio per lavorare su questo. E- aggiunge- non mancheremo di aderire a iniziative simboliche come illuminare i nostri luoghi, per esprimere questa voglia di non mollare, di ripartire". Una prima proposta di legge gia' pronta riguarda i canoni pertinenziali, per i quali si invoca "una sanatoria" che mitighi l'"esplosione dei canoni avvenuta con la Finanziaria 2007". Verra' dunque chiesto "il ripristino dei canoni tabellari, non di mercato, precedenti al 2007" sia per i pertinenziali da versare al Demanio sia quelli ex demaniali ora passati ai Comuni. "Gli operatori- spiega Gnassi- hanno bisogno di certezze e i territori oggi hanno bisogno di investimenti per innovare e adeguarsi alle nuove esigenze". Il primo cittadino accoglie inoltre la richiesta emersa nella precedente seduta per "un tavolo comune in cui, a prescindere dall'essere sui banchi della maggioranza o dell'opposizione, si mettano insieme le proposte piu' utili per la citta'". Ogni provincia portera' una piattaforma di proposte da discutere al tavolo regionale. Da un lato, argomenta Gnassi, l'emergenza sanitaria "non e' finita", tuttavia la Regione "ha saputo organizzare una grande risposta in termini di sanita' pubblica". Dall'altro c'e' la Fase 2 a cui non si puo' pensare "senza protocolli che accertino come si sta al lavoro”.
Protocolli di cui si discutera' al tavolo regionale sul Patto per il lavoro: si deve "passare dall'emergenza al governo dei processi", tenendo conto che "nessuno al mondo, oggi, e' in grado di dare risposte certe a scenari che ancora sono connessi all'evoluzione del quadro epidemiologico". Insomma, precisa Gnassi, "non c'e' una data del calendario guardando la quale dire: tutto tornera' come prima". Per il turismo in particolare, prosegue, occorre una "strategia per il breve, il medio e il lungo periodo". Dunque subito "un atterraggio del credito", anche con la richiesta al governo un miliardo di euro per il bonus vacanza. E a seguire "la riorganizzazione dei modelli di accoglienza", puntando sulla sicurezza. Dunque "health safety hotel", delivery in spiaggia diventano "non vincoli burocratici ma la necessaria rimodulazione dell'offerta per una domanda che si orientera' verso questa esigenza". Ogni istanza, rimarca, non deve pero' "andare a scapito della tenuta sociale della citta'. L'equilibrio dovra' caratterizzare ogni fase successiva a quella dell'emergenza". Si lavora per esempio a una "decisa rimodulazione" dei tributi sui servizi non usufruiti. A Palazzo Garampi verranno a mancare tra i 25e i 30 milioni di euro e senza "un obbligatorio intervento governativo si finirebbe in default". Dunque, conclude Gnassi, "e' giusto portare avanti le istanze di questo o quel settore ma senza perdere di vista l'equilibrio della comunita’" (Agenzia Dire).