GIORNALAIO 21.11.2012

Mercoledì, 21 Novembre 2012

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Romagna, Forlì batte (in casa) Rimini nella sfida radiofonica per il capoluogo. Spiagge, balneari riminesi alle prese con il doppio nemico: la Bolkestein e i sequestri. Capodanno, la difesa di Sadegholvaad


Spiagge


Bolkestein. “GLI SCONTRI in strada. Le cariche della polizia. Il tutto mentre una delegazione di operatori balneari incontrava l’assessore al Turismo Maurizio Melucci, per chiedere di impegnarsi, una volta per tutte, a evitare che spiagge finiscano all’asta dal 2016. E’ STATA una giornata in ‘trincea’ ieri a Bologna per i quasi mille bagnini (ma le associazioni di categoria parlano di 3mila) arrivati da tutta l’Italia”, ilRestodelCarlino (p.7).


“Lanci di uova, scoppio di petardi, una bandiera italiana data alle fiamme, persino una carica delle forze dell’ordine per tenere a bada i più facinorosi”, descrive la situazione il CorriereRomagna (p.9).


Ai balneari l’assessore Maurizio Melucci ha detto che “«l’Emilia-Romagna negherà l’intesa sul decreto del Governo fino a che non verrà fatta chiarezza in Europa. Vogliamo uniformità di trattamento e la corretta applicazione del principio della libera concorrenza per tutte le attività economiche. Del resto, se in Spagna viene accettata la proroga, anche noi vogliamo la proroga”. Il governatore Vasco Errani, che è pure presidente della Conferenza Stato-Regioni,fa sapere che all’Unione europea «chiediamo un chiarimento profondo, che ci sia omogeneità». Perché «se si sono delle deroghe, devono esserci per tutti»”, LaVocediRomagna (p.3). Oasi ha disertato la protesta, Giorgio Mussini pensa di andare a Bruxelles?


“Parzialmente positivo il giudizio delle categorie dopo l’incontro con la Regione: «Serve un’unica soluzione approvata da Parlamento, Regioni, Province e Comuni può costituire una forza maggiore nei confronti della Comunità Europea: una proposta italiana da rendere sinergica con quella spagnola”, Corriere (p.9).


Sequestri. I bagnini di Rimini, per evitare altri bindelli hanno deciso di smontare tutto tutti (anche Mussoni). “«E' una decisione che abbiamo preso per non fare in modo che l'anno prossimo si crei una concorrenza sleale», spiega il presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud, Mauro Vanni. Questo perché ci sono seri dubbi sulla celerità del Comune a sbrigare tutte le pratiche. «Parliamo di 350 domande – sottolinea ancora Vanni - che saranno consegnate contemporaneamente. C'è quindi il rischio che non arrivino le autorizzazioni per tempo»”, NuovoQuotidiano (p.9). In pratica, i bagnini hanno deciso di lanciare la patata bollente nelle mani del Comune.


“«I campi da basket così scompariranno - avverte Vanni - nessuno vorrà chiedere i permessi per rimontarli, i costi sono troppo alti». In realtà, su questo punto il Comune, con l’assessore al Demanio marittimo Roberto Biagini, ha annunciato una soluzione: come per i palloni pressostatici, utilizzare l’art. 8 del Dpr 160/2010 e tramite lo Sportello unico attività produttive ottenere un’autorizzazione in deroga fino a tre anni. Gazebi, pedane e verde. Ci sono però strutture che si possono sanare, ma per farlo si deve sborsare. «Un bagnino - continua Vanni - non si può permettere di pagare 80 euro al mq per sanare una pedana, o 100 al mq per un gazebo e poi non sapere se fra due anni con la Bolkestein sarà ancora lì. Tanto vale smontare e poi chiedere le autorizzazioni». Discorso diverso per il verde: «Io che ho dieci palme ho interesse a sanare con il forfait di 2500 euro, non chi ne ha solo una»”, LaVoce (p.11).


Capodanno


“«Dicono — precisa Sadegholvaad — che non si sa nulla, neanche il budget, ma non è vero. Il Comune di Rimini metterà sul piatto, per gli eventi di Capodanno e Natale, come l’anno scorso: circa 200mila euro. Le categorie, invece, come contribuiscono? Aspettiamo ancora le loro idee e i loro soldi»”, dice l’assessore Jamil al Carlino (p.4) che concede diritto di replica ai Pooh dai “capelli tinti”.


Stagionali


“I BAGNINI di salvataggio saranno quelli a cui andrà peggio. Dal 2013 (sempre che il conteggio non scatti già da quest’anno...) i loro assegni per la disoccupazione subiranno un drastico calo, da 352 euro fino anche a 470, se avranno lavorato per quattro mesi e non ‘solo’ tre. Non sono gli unici a tremare: tutti i lavoratori stagionali, con la riforma del ministro Fornero, potrebbero ritrovarsi con centinaia di euro in meno in tasca per effetto della cosiddetta Mini Aspi, ovvero la nuova indennità di disoccupazione”, ilCarlino (p.5). Spiegano dalla Cgil che «la Mini Aspi non solo dimezza i mesi di indennità (per 3 mesi lavorati si avranno contributi per un mese e mezzo anziché 3), ma pone una clausola pericolosa: chi ha già usufruito dell’indennità non può percepirla l’anno dopo. Questo significa che la disoccupazione per gli stagionali sarà garantita ad anni alterni».


Primarie Pdl?


“Non si sa ancora se ci saranno davvero, ma le primarie del Pdl continuano a smuovere la base locale del partito. Dopo l’endorsment del coordinatore provinciale Fabrizio Miserocchi e del deputato Sergio Pizzolante per il segretario Angelino Alfano, e dopo l’aperto sostegno del consigliere regionale Marco Lombardi al fondatore dei Moderati italiani in rivoluzione Gianpiero Samorì, tocca all’area della destra ex An farsi sentire. Gli esponenti vicini al sindaco di Roma Gianni Alemanno, come il vicecoordinatore provinciale Claudio Di Lorenzo, sosterranno, come il loro referente, Alfano. Il presidente della Giovane Italia, Alessandro Pracucci (nella foto), già sostenitore di Gioenzo Renzi al congresso riminese, si schiera invece per l’ex ministro 35enne Giorgia Meloni”, LaVoce (p.16).


Provincia unita


“La legge non si discute, si applica. Salvo diverso e motivato accordo tra i territori la normativa vigente prevede che il capoluogo sia Ravenna. Al momento non vediamo le motivazioni per fare diversamente da quel che prevede la legge. Abbiamo detto tutti sin dall’inizio che quello del capoluogo è un problema secondario, perché abbiamo una visione policentrica di distribuzione delle funzioni. Ci sono problemi più complessi su cui dovremmo iniziare a concentrarci maggiormente, per trovare le soluzioni concrete”, dice tra l’altro Alberto Pagani, il segretario provinciale del Pd di Ravenna, intervistato da Paolo Gambi, LaVoce (p.3).


“Ha perso. Di brutto. Rimini è già fuori dalla competizione e il capoluogo di provincia se lo giocano fra una settimana Forlì-Cesena e Ravenna. Stefano Vitali è stato sconfitto al tiro alla fune da Massimo Bulbi. Solo un gioco, che nasconde comunque un problema serio e una questione spinosa”. Sul Corriere (p.8) il racconto, tra il serio e il faceto, della sfida a In vino veritas, la trasmissione di RadioCentrale.