(Rimini) Da un sondaggio della Camera di Commercio si evince che in Emilia-Romagna le imprese femminili rappresentano oltre un quinto del nostro tessuto imprenditoriale e nella sola Provincia di Rimini, a fine 2019, le imprese a titolarità femminile erano ben 7.450, più del 21% delle imprese attive. A Rimini un nutrito gruppo di essere è riunito nel direttivo di ‘Donne Impresa Confartigianato’. L’ultima riunione in video conferenza, si è svolta lo scorso 17 aprile e ha messo a tema la gestione dell’impresa in tempi di emergenza sanitaria.
“Si è evidenziato che fino ad ora è stato rispettato il protocollo per determinare alcuni parametri basilari dettati dalle Ordinanze, ricordando che allo stato attuale tra le misure da adottare vi sono quelle ormai note: distanza di sicurezza e utilizzo di guanti e mascherine”, sottolinea in una nota il direttivo. “Nelle aziende che fanno parte della filiera già autorizzate all'apertura è stato attuato il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 e che per la fase due sarà avviato un confronto tra Regione, Prefettura, Provincia, Comune, Sindacati e le Associazioni di categoria”.
Una delle questioni “che certamente dovrà essere discussa a cui il Comitato Donna Impresa Confartigianato è particolarmente sensibile è quella del sostegno organizzativo delle donne con figli, essendo le scuole materne ed elementari chiuse ancora fino a settembre. Tema a cui ancora non sono state date risposte concrete”, spiegano. "Come possiamo organizzarci con i nostri figli quando riapriranno le attività e le mamme torneranno a lavorare fuori casa?”, chiede infatti la presidente Valeria Piccari. "In quali termini si potrà usufruire di smart working e di flessibilità oraria?”, si domanda Piccari. Altro “problema” evidenziato in riunione, “che coinvolge tutti gli imprenditori, è quello della necessità di liquidità monetaria, essendo bloccati in tutto o in parte sia le spedizioni che i pagamenti. A tal fine Confartigianato ricorda la possibilità data dal "Decreto liquidità" di richiedere alle banche 25mila euro garantiti dallo Stato e di comunicare in Associazione eventuali problemi con gli istituti di credito. “Anche perché Confartigianato ha attivato da anni una convenzione di tesoreria per ottenere finanziamenti a tassi convenzionati”.
E' stata, inoltre, “sottolineata” la “preoccupazione” per la filiera del turismo e “la speranza di una anticipazione di riapertura dei saloni di acconciatura ed estetica, dato che ci sono centinaia di richieste in tal senso”. L'associazione, ricorda Francesca Casadei,” ha messo a disposizione un sondaggio per i titolari d'impresa affinché si possano raccogliere dati utili per fare richieste mirate alle istituzioni. Sul sito della Confartigianato di Rimini e sulla pagina facebook sono presenti tutte le informazioni inerenti all'evolversi dell’emergenza".