(Rimini) "A Riccione è partito il conto alla rovescia che porterà l'apertura della stagione estiva. Questione di giorni, di ore quasi, e la mia Amministrazione è pronta a sistemarsi sullo starter. Però attenzione non è solo una questione di date, perché una data c'è già, ed è il 4 maggio. Ci auguravamo di più, ma nonostante le critiche della prima ora, oggi sembra che la linea della prudenza prevalga. I dati sulle infezioni stanno mostrando un calo, l'economia deve ripartire e con essa l'economia del turismo, questo è chiaro a tutti. Sono sicura che sia però necessario partire da un concetto base: il successo della vacanza in Romagna sarà direttamente proporzionale alla responsabilità delle amministrazioni comunali e degli operatori del territorio, ma anche alla coscienza di responsabilità sulle misure igienico sanitarie che ciascuno di noi, cittadini e turisti, metterà in pratica. Distanziamento, lavaggio delle mani frequente e mascherine, questa è la base, poi screening e tamponi. Oggi la Regione Emilia Romagna ha iniziato a dare le autorizzazioni alle cliniche private e ai laboratori per lo screening sierologico a partire dalle aziende. E' stata un impegno che mi sono assunta personalmente con contatti quotidiani con la Regione. La mappatura a partire dal mondo del lavoro è indispensabile perché l'apertura avvenga in sicurezza per i cittadini, i lavoratori e i turisti. Oggi da parte della Regione aspettiamo anche l'apertura sulle seconde case. E' ovvio che si tratta di un punto importante soprattutto per un turismo che sarà almeno nella parte iniziale su base regionale. Noi siamo in grado di accogliere in sicurezza gli ospiti, anche se i protocolli del ministero della Salute tarderanno ancora. Sul versante istituzionale per i nostri operatori del settore turistico, abbiamo mosso mari e monti, abbiamo chiesto un incontro a Conte e siamo in contatto costante con la Regione. Lavoriamo con le categorie: dal commercio all'impresa, dagli albergatori ai bagnini e ristoratori per affinare i protocolli di sicurezza, che peraltro le aziende hanno già. Da sempre si lavora con standard di sicurezza, con responsabili alla sicurezza e medici del lavoro, nelle aziende. Per cui, per noi che siamo in Romagna, terra turistica per antonomasia, azienda turistica diffusa sul territorio, che lavora con professionalità, sarà meno difficoltoso adeguarsi con le nostre forze e la nostra libertà".