(Rimini) Utilizzava i test per la rilevazione rapida degli anticorpi al coronavirus nonostante fosse priva dei titoli di studio per farlo, e per questo e' stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica. Ad essere deferita alla Procura di Rimini da parte dei Carabinieri del Nas di Bologna, che hanno anche sequestrato 300 kit per i test rapidi del valore complessivo di 10.000 euro, e' stata la responsabile di una parafarmacia che si trova nella zona Sud della provincia di Rimini, tra Riccione, Misano e Cattolica. L'operazione arriva a circa due settimane da un altro blitz simile, in cui i Nas avevano sequestrato, in un poliambulatorio della provincia riminese, circa 200 kit diagnostici. Il controllo rientra negli accertamenti di routine che i militari stanno svolgendo in questo periodo in farmacie e parafarmacie, anche se in questo caso, a quanto si apprende, i Nas sono andati 'a colpo sicuro' dopo essere stati informati che in quella parafarmacia venivano fatti i test rapidi. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri, finora la responsabile aveva effettuato circa 200 test. La donna, pur essendo farmacista, e' stata denunciata perche' quei test possono essere fatti solo da medici o da infermieri. Il blitz dei militari, comunque, non ha portato alla chiusura dell’esercizio (Agenzia Dire).