Commercio, tasso di crescita sotto zero. Aeroporto: qualcuno paghi i facchini. Sciopero della scuole sì, ma alla larga dal Paz
In prima su tutti i quotidiani Luciano Chicchi all’indomani dalla sua scomparsa, con il ritratto i chiaroscuro de ilRestodelCarlino. Dentro, ilCarlino (p.5), il CorriereRomagna dedica tre pagine (pp.3-5-6), LaVocediRomagna due (p.11-13), il NuovoQuotidiano (p.9).
Imprese
“Il settore più colpito è quello delle costruzioni, manco a dirlo: sono state 65 le imprese aperte nel terzo trimestre, ma ce ne sono state ben 113 che hanno chiuso i battenti. Come dire: per ogni nuova azienda edile nata, ne sono morte due. E’ lo stesso è avvenuto per il commercio: tra luglio e settembre hanno aperto 77 nuove attività e hanno chiuso ben 126. Un po’ meglio, si fa per dire, è andata a hotel e ristoranti: 23 sono state le aziende iscritte, 31 quelle cessate. Saldo negativo anche per l’agricoltura, con 15 attività chiuse e 11 aperte. Nel raffronto con il 2011, il saldo totale delle imprese resta positivo, anche se di poco: alla fine di settembre si contavano infatti nel Riminese 36.138 imprese contro le 36.125 dello stesso periodo del 2011. E anche nel confronto con il totale del 2011, si registra un aumento (erano 35.949)”, ilCarlino (p.7).
“Un segno, inequivocabile per l’assessore, della crisi economica, che si associa però nel caso del commercio nel riminese con un altro «letale problema, gli affitti fuori da ogni logica di mercato e di contesto», testimonianza di una «cultura della rendita immobiliare che uccide piccole e medie attività». In zone di pregio infatti, fa notare Magrini, si può arrivare a pagare 8/10mila euro al mese, ma come evidenziato già su NQ nei giorni scorsi, c’è chi ne sborsa anche 12 e 15mila”, NQ (p.11).
“Che fare dunque? «Forse bisognerebbe pensare a un’altra leva, e cioè elevare al massimo consentito i tributi e le tariffe per gli immobili a destinazione commerciale che rimangono sfitti»”, LaVoce (p.15). A soffrire anche il turismo. “Alcuni sono abbandonati, spesso preda di sbandati o malviventi. Altri sono stati ristrutturati, trasformati perlopiù in palazzine residenziali. Sono gli alberghi spariti dalla riviera riminese negli ultimi dodici anni: nel complesso, analizzando i report turistici annuali, dai 2.591 nel 2000 dei 20 Comuni che all’epoca costituivano la Provincia di Rimini, si è passati ai 2.127 del 31 dicembre 2011. Significa che sono stati chiusi 464 alberghi in 12 anni, senza contare tutti quelli che hanno abbassato le serrande nel corso del 2012. E questo nonostante i sette Comuni dell’Alta Valmarecchia che nel 2009 sono entrati a far parte della nostra Provincia. ma con le loro 22 strutture ricettive non hanno certamente invertito la tendenza”.
Aeroporto
Per ora l’unica novità del concordato in continuità è che i facchini aspettano ancora lo stipendio di settembre, LaVoce (p.15).
Il mercato dei parchi
“RAMBALDI vuole fare l’Italia... anche a Riccione. C’è anche Paolo Rambaldi, il patron di Italia in Miniatura, dietro al gruppo Costa Edutainment, la società che gestisce l’Acquario di Genova e che ha messo da tempo gli occhi sui parchi di Aquafan e Oltremare. Come noto, la trattativa per i due parchi della collina di Riccione è ormai alle strette finali. In lizza per acquistare dal Valdadige il complesso ci sono tre grandi gruppi: la società spagnola che gestisce il parco di Mirabilandia (oltre ad altre strutture), una multinazionale francese che possiede numerosi parchi in Europa e negli Usa, e infine il gruppo Costa, che vanta la proprietà dell’Acquario di Cattolica”, ilCarlino (p.9). “Impossibile conoscere le cifre sulle quali si sta giocando l’ambiziosa partita. Aquafan e Oltremare, insieme, valgono più di 100 milioni (solo Oltremare è costato 70 milioni)”.
Domenica le primarie del centrosinistra
Ieri Enrico Letta a Rimini a sostegno di Pierluigi Bersani per le primarie della coalizione di centrosinistra, ilCarlino (p.11), dà un esempio di ‘vecchio linguaggio’ in politica.
Domani sciopero
Le scuole ci saranno, ma alla larga dal Paz (i cui attivisti si vedranno alle 8,30 all’arco di Augusto). “Il Coordinamento scuole di Rimini rende noto che il ritrovo in piazza Tre Martiri ci sarà, ma al pomeriggio a partire dalle 16, «per insegnanti, studenti e genitori» e «in difesa della scuola pubblica. Saranno organizzati dibattiti, letture pubbliche di brani sulla scuola e distribuzione di materiale informativo». «Chiediamo il rispetto della nostra autonomia - dice il coordinamento -, quindi niente partiti, organizzazioni politiche, sindacati e centri sociali»”, LaVoce (p.12). “E pure gli studenti prendono le distanze dai più agitati: ieri un liceale dell’Einstein, «per conto del movimento studentesco» in rappresentanza di vari istituti superiori, ha comunicato che alle 8,40 davanti allo scientifico, nel piazzale antistante via Fada, ci sarà “«una manifestazione pacifica»”.