(Rimini) Le associazioni di categoria della provincia di Rimini si rivolgono agli associati per chiedere loro di aderire alla campagna di sensibilizzazione "Sii responsabile", con cui si invitano le imprese a pagare i fornitori e mantenere fede agli impegni presi, rispettando le scadenze.
«La via del blocco dei pagamenti ai fornitori – si legge nella lettera – non è una soluzione, è semplicemente spostare il problema su un'altra realtà, fatta di persone, impegni, oneri e doveri. E' per questo motivo che è importante adottare un comportamento etico pagando tutti i fornitori ed i professionisti in scadenza e rispettando gli accordi presi, compresa la pubblica amministrazione affinchè onori i pagamenti arretrati e presenti, per non innescare un effetto domino che metterebbe in crisi l'intera filiera». Questo il messaggio che Confcooperative Ravenna-Rimini, CNA Rimini, Confartigianato Rimini, Confesercenti Rimini, Rete Professioni Tecniche della provincia di Rimini e Legacoop Romagna hanno rivolto agli iscritti, con una lettera congiunta.
La lettera parte dalla constatazione che «il nostro Paese, l'Europa e il mondo intero stanno vivendo una situazione davvero drammatica, senza precedenti nell'era moderna, stiamo combattendo contro un nemico invisibile che ci costringe all'allontanamento sociale, all'interruzione delle relazioni, all'impossibilità di dedicarci alle nostre attività lavorative, ma che soprattutto sta causando molte, troppe vittime ed è naturale che in momenti come questi la prima cosa che deve essere salvaguardata è la vita e la salute delle persone».
In un contesto difficile anche sotto il profilo economico, che sta mettendo in ginocchio il Paese, le associazioni evidenziano che mai come ora ciò che può fare la differenza per la tenuta del tessuto economico del paese è l'adozione di senso di responsabilità imprenditoriale. «In questo momento, dove tutti abbiamo bisogno di aiuto, è impensabile che aziende, imprese, cooperative, professionisti, attività commerciali, etc. possano sostenere il peso finanziario della propria clientela. L'Italia ce la farà, ma serve l'impegno di tutti».